di Filippo Pieri
Giorni fa stavo pensando a quando a Prato si giravano i film con Francesco Nuti, e io e altri amici cercavamo di esser presi come comparse. Poi ho pensato agli albi Bonelli come a un film. C'è il regista, il protagonista, i comprimari... e le comparse? Ci sono anche loro. Sono quelle persone che appaiono solo in una vignetta, magari sullo sfondo, e non hanno battute da dire.
Ecco: nel mio pezzo, chiaramente umoristico, spiego chi sono alcune di queste comparse, prese in
esame da determinati albi Bonelli.
(F. P.)
Nick
Raider
n°124: Virus
A
pagina 36, nella vignetta
larga 1/2, appare in alto - di spalle al lettore - un uomo con la
maglietta bianca a maniche corte con la scritta Big
Shoot.
L’uomo
è
un cuoco vegetariano
disoccupato di 26 anni che per raggranellare qualche soldo ha fatto
la comparsa in un albo Bonelli. Attualmente si è
visto sospendere
l’indennità
di disoccupazione perché
non vuole impegni che
prevedano la cottura di carne o pesce. L’uomo
- che alleva da solo una
figlia di tre anni - è
adesso senza lavoro perché
non riusciva più
a resistere
all’impressione
che gli facevano gli occhi
delle aragoste gettate vive nell’acqua
bollente.
Nick Raider n. 124, vignetta 1/2, pag. 36 |
Copertina di Nick Raider n. 124 |
Gil
n°2: I "cani" della
notte
A
pagina 62, in alto nella
vignetta larga 1/2, si vede un ragazzo con il cappello che, rivolto verso il lettore, tiene una radio sulla spalla. Il ragazzo, oltre a far
la comparsa sugli albi Bonelli, lavora come arbitro dilettante e una
volta ha sospeso la partita sul risultato di 1 a 1 perché
sprovvisto di orologio.
Tutto era iniziato quando il direttore di gara si era
presentato sul campo da
gioco senza l’orologio
e per dare inizio alla partita aveva dovuto chiederlo in prestito al tecnico della squadra locale.
Ma al 28esimo del
primo tempo, dopo una fase un poco movimentata di gioco, l’arbitro aveva espulso dal campo
proprio l’allenatore
proprietario
dell’orologio, il quale, a quel punto, lo aveva preteso indietro prima di uscire dal campo. Il direttore di gioco,
dopo aver restituito l’orologio, aveva ritenuto di non poter
proseguire la gara anche se il regolamento sancisce che l’arbitro,
in situazione del genere,
può
usare nel corso della
stessa partita due diversi orologi.
Guil n. 2, vignetta 1/2, pag. 62 |
Copertina di Gil n. 2 |
Storia
del West n°135:
Le
colline d’oro
A
pagina 29 nella vignetta
larga 3/4 si vede un uomo barbuto con il cappello seduto su un
recinto in mezzo ad altri due uomini. L’uomo
che ha fatto la comparsa
in quell’albo
credeva di essere nel
giusto quando qualche anno dopo, aveva morso la sua cagnetta per punirla
di una disobbedienza. "L’ho
letto su un manuale:
assicuravano che fosse un buon metodo educativo"
si era
giustificato davanti al
giudice, che però
lo aveva condannato a 100
sterline di multa per maltrattamenti.
Storia del West n. 135, vignetta 3/4, pag. 29 |
Copertina di Storia del West n. 135 |
Cassidy
n°11:
Un bacio e una pistola
A
pag. 73 nella vignetta 5/6
in alto a destra appare una signora con i capelli chiari e una
camicetta con un ampio girocollo. La donna che ha fatto la comparsa
in quel numero degli albi Bonelli, è
una vedova di mezza età
che non fidandosi delle
banche, aveva nascosto tutto il suo gruzzolo nel cimitero. Quando gli
operai della manutenzione stavano potando le siepi del camposanto si erano accorti che in una tomba abbandonata c’erano
dei sacchetti contenenti
ben 230.000 dollari. Gli investigatori si erano appostati e avevano
scoperto la vedova angosciata perché
non trovava più
il denaro.
Cassidy n. 11, vignetta 5/6, pag. 73 |
Copertina di Cassidy n. 11 |
Tex
n°276:
La grande minaccia
A
pag. 75 nella vignetta larga 1/2, sulla destra e di profilo, c’è
un uomo con la barba e il
cappello che parla con altri due uomini. L’uomo,
dopo aver lavorato come
comparsa nell’albo
in questione, era
riuscito insieme ad alcuni
complici a entrare senza troppa difficoltà negli
uffici amministrativi di
un emporio. La cassaforte però
non voleva saperne di
aprirsi e allora gli scassinatori si erano armati di pazienza e
l’avevano scalpellata via dal muro.
Poi, dopo essersela caricata sulle spalle, l’avevano
portata a casa per
lavorarsela in santa pace. Il proprietario dell’emporio
non ha mai reso noto il
contenuto della cassaforte.
Tex n. 276, vignetta 1/2, pag. 75 |
Copertina di Tex n. 276 |
Filippo Pieri
N.B. Trovate i link alla serie delle "Comparse bonelliane" sulla pagina Cronologie e index!
N.B. Trovate i link alla serie delle "Comparse bonelliane" sulla pagina Cronologie e index!
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