giovedì 3 novembre 2016

FAKE COVERS 9: ZAGOR, LO SPIRITO CON L'OSCURO COINQUILINO!

di Roberto Coltro

Un altro eroe bonelliano nel labirinto delle Fake Covers del vulcanico Roberto Coltro: saprà uscire dal labirinto che gli abbiamo preparato? (s.c. & f.m.)



Agli inizi della carriera Zagor era solito affrontare problemi di non eccelso livello, riguardanti soprattutto la sua non facile convivenza con il pard messicano Cico...


Ogni giorno un litigio, soprattutto riguardo all'organizzazione della capanna nella palude: a chi tocca spolverare, chi deve fare il bucato, chi deve stirare, cosa fare per cena, quando ritirano la frazione organica, etc. Impossibile continuare così!



Il primo passo fu quello di sbarazzarsi di Cico, cedendolo in comodato gratuito a una famiglia di immigrati dal Borneo... Occorreva poi trovarsi un nuovo compagno per organizzare avventure più emozionanti...




Il primo a rispondere all'annuncio pubblicato nelle pagine economiche del Darkwood Monitor fu un tale del MIT, un vero e proprio cervellone che si rivelò ben presto coinquilino inaffidabile: considerava la TV come proprietà personale e i suoi gusti in fatto di programmazione erano sinceramente allucinanti! Stufo di essere costretto tutte le sere a sorbirsi ogni genere di paccottiglia, Zagor seguì il consiglio di un amico Texas Ranger, e provò con un altro nome. Un tipo lugubre, spettrale, amante dell'horror e del buio. Di mestiere faceva il guardiano notturno e per un po' la cosa andò avanti (anche perché i due non si incrociavano mai). Anche quell'esperienza finì, a causa degli schifosi animaletti volanti che il tizio amava portarsi nella capanna e del guano che producevano.



Venne poi un signore che aveva promesso a Zagor mari e monti, al momento della firma: si sarebbe occupato lui, diceva, di tutte le incombenze più pesanti. Macché! Era uno che sparava una bufala dietro l'altra e che amava ciondolare tutto il giorno nei saloon...


Il Darkwood Monitor, seppur ottima rivista d'informazione, si era rivelato fallace sul fronte delle inserzioni immobiliari. Occorreva cambiare editore!





Il primo di quelli scovati su Previews a bussare alla porta della capanna fu il sig. Murdock, appassionato di rafting. Non ne voleva proprio sapere di stare in casa: a calci e pugni costringeva Zagor a recarsi continuamente nei pressi di torrenti e cascate dove praticare il suo sport preferito. Ma non conoscendo la zona Murdock si tuffava nelle rapide alla cieca, sbattendo zuccate tremende! E poi si lagnava sempre della cucina: Hell's Kitchen, Hell's Kitchen... si lamentava scuotendo la testa quando lo Spirito con la Scure gli serviva in tavola zuppa di cinghiale, anatra selvatica al caramello e trota allo yogurt di more.




Chiusa l'esperienza con il dannato scavezzacollo, Zagor ospitò per un breve periodo un inquilino che all'inizio prometteva bene: amante della natura, della vita selvaggia, della caccia... Anche troppo! In capo a un mese gli unici animali rimasti a Darkwood erano le zecche e il cacciatore aveva deciso di spostare il proprio interesse sui bipedi, cambiando perfino costume... Cacciato a pedate!


Il più singolare di tutti gli aspiranti compagni che si affacciarono a Darkwood fu un nobile inglese decaduto che si era adattato da anni a vivere nella natura. Zagor pensò che fosse questo il compagno giusto, un vero e proprio "zagoride"! I due entrarono in conflitto a causa delle crescenti pretese dell'aristocratico riguardo a un animale da compagnia. All'inizio Tarzan gli aveva assicurato che si sarebbe trattato di una innocua scimmietta chiamata Cheetah. Invece portò nella capanna un ferocissimo ghepardo chiamato Chimp che in breve ridusse tutto a brandelli. L'africano sostenne fino all'ultimo che era Zagor ad aver fatto confusione coi nomi, e se ne andò indignato, sbattendo l'uscio.




I papabili coinquilini si presentaronono a folti gruppi, a legioni... uno più strambo dell'altro. Ce ne fu persino uno che aveva sostenuto, per e-mail, di essere un appassionato di tele. Televisione? aveva chiesto Zagor, insospettito. No, quelle altre, aveva risposto il candidato. Zagor aveva così pensato ai quadri, ai dipinti. Finalmente uno raffinato, aveva fantasticato, dagli spiccati gusti artistici! Invece si era rivelato un arrampicatore sociale, antipaticissimo, uno che non cavava un ragno dal buco. Un vero e proprio uomo-rogna! Tempo due giorni ed era stato accompagnato sullo zerbino!


Il successivo durò appena due ore, perché mangiava il sestuplo di Cico, e non sarebbero bastate tutte le riserve di tutte le tribù di Darkwood per sfamarlo...


Uhm, rimuginò allora Zagor, forse sarebbe meglio cercare qualcuno nel vicinato, qui, nella palude... Un disastro: esseri viscidi, repellenti...





Fece un altro paio di fallimentari colloqui, così, al volo...



...altri furono subito eliminati perché sporcavano i pavimenti e i muri, oppure lasciavano capelli dappertutto...




...altri erano talmente brutti che sembravano dei veri e propri mascheroni...



...altri giravano per casa giorno e notte con delle dubbie tutine attillate...




...un altro era affetto da incredibili manie di grandezza...


...e non mancò nemmeno quello che pretendeva di avere una facile soluzione per tutto, quasi possedesse una bacchetta magica!


Insomma, liberarsi dagli oltre 300 scocciatori fu difficile, una vera e propria guerra senza esclusione di colpi. La vittoria giunse, alla fine, ma dopo tragica lotta...



Ma alla fine Zagor lo trovò il suo compagno ideale: una compagna! Come aveva fatto a non averci pensato prima?



Roberto Coltro

N.B. Trovate i link alle altre puntate delle Fake Covers su Cronologie & Index!

Nessun commento:

Posta un commento

I testi e i fumetti di nostra produzione apparsi su Dime Web possono essere pubblicati anche altrove, con la raccomandazione di citare SEMPRE la fonte e gli autori!

Le immagini dei post sono inserite ai soli fini di documentazione, archivio, studio e identificazione e sono Copyright © degli aventi diritto.

Fino al 4 gennaio 2017 tutti i commenti, anche i più critici e anche quelli anonimi, venivano pubblicati AUTOMATICAMENTE: quelli non consoni venivano rimossi solo a posteriori. Speravamo e contavamo, infatti, nella civiltà dei cultori di fumetti, libri, cinema, cartooning, etc.

Poi è arrivato un tale che, facendosi scudo dell'anonimato, ha inviato svariati sfoghi pieni di gravi offese ai due redattori di Dime Web, alla loro integrità morale e alle loro madri...

Abbiamo dunque deciso di moderare in anticipo i vostri commenti e pertanto verranno cestinati:

1) quelli offensivi verso chiunque
2) quelli anonimi

Gli altri verranno pubblicati TUTTI.

Le critiche, anzi, sono ben accette e a ogni segnalazione di errori verrà dato il giusto risalto, procedendo a correzioni e rettifiche.

Grazie!

Saverio Ceri & Francesco Manetti