mercoledì 2 gennaio 2013
1993-2013: "DIAMO I NUMERI" COMPIE VENTI ANNI!
2 commenti:
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Fino al 4 gennaio 2017 tutti i commenti, anche i più critici e anche quelli anonimi, venivano pubblicati AUTOMATICAMENTE: quelli non consoni venivano rimossi solo a posteriori. Speravamo e contavamo, infatti, nella civiltà dei cultori di fumetti, libri, cinema, cartooning, etc.
Poi è arrivato un tale che, facendosi scudo dell'anonimato, ha inviato svariati sfoghi pieni di gravi offese ai due redattori di Dime Web, alla loro integrità morale e alle loro madri...
Abbiamo dunque deciso di moderare in anticipo i vostri commenti e pertanto verranno cestinati:
1) quelli offensivi verso chiunque
2) quelli anonimi
Gli altri verranno pubblicati TUTTI.
Le critiche, anzi, sono ben accette e a ogni segnalazione di errori verrà dato il giusto risalto, procedendo a correzioni e rettifiche.
Grazie!
Saverio Ceri & Francesco Manetti
In bocca al lupo per i prossimi vent'anni ! Ora che la cosa è caduta in prescrizione, mi sento libero di raccontare una circostanza accessoria che ricorda il fenomeno per cui alla fine Doc Robinson ha cambiato none in BVZM e Pollok in Dix.
RispondiEliminaNel 1992 SBE stava per lanciare una testata intitolata Diana Namber ( non è + strano di Dylan Dog o Brad Barron ndr ) che raccontava di una ex suora che, dopo una crisi mistica, era diventata una cacciatrice di taglie ( il titolo di lavorazione era Ceri & Manette ndr ). Ideata dal solito BVZA , la serie era una ongoing dal tono divertito ( più o meno come le storie del Docteur Mystere e Cigale ) sospesa tra l'estetica del singer Franco Fanigliulo ( A me mi piace vivere alla grande già/ girare tra le favole in mutande ma / il principe dormiva, la strega si è arrabbiata / e nei tuoi occhi verdi una lacrima è spuntata. ) e certo fantasy in modalità erripotterica. Se scappa il contabile di Attila l'Unno - il tizio che si accertava che non crescesse nemmeno un filo d'erba dopo il passaggio del capo - attraverso una distorsione spaziotemporale che lo scodella in una ucronìa in cui Dinamite, il cavallo di Tex , è un albergatore ginevrino che dialoga con un Marlon Brando fantasmatico, chi si occuperà di riaccappare il fuggiasco ?
Lady Diana Namber, of course.
SB doveva essere in buona ( anche in una recente intervista x Fucine Mute, Castelli ribadisce che il papà di Zagor e del Signor No non amava le serie troppo ironiche ) e autorizzò il progetto. Furono arruolati disegnatori ( Alessandrini, Toninelli, Torti sr e si presero contatti con Mike Parobeck -RIP - e Mark Badger ). Tutto stava andando nella direzione auspicata, ma nel gennaio del '93 esordì Diamo i Numeri che tagliò le gambine della Namber. Pazienza.
I commenti di Crepascolo, quando arrivano - essendo centellinati come il BVRZ (il Buon Vecchio Rosolio della Zia) - sono sempre graditissimi, sia per la verve, sia per lo stile, che vediamo stagliarsi in sella a cavallo fra lo stream of consciousness joyciano e il post-post-moderno cannibale di Aldo Nove!
EliminaConserva la tua preziosa vena lirica, Crepascolo, e scrivici quando vuoi!
Francesco Manetti