venerdì 31 dicembre 2021

BONELLI 2021: COVERS & COLORS

Diamo i Numeri 72

di Saverio Ceri

Ultimo appuntamento con il riassunto dell'annata bonelliana in cifre. Dopo personaggi, sceneggiatori e disegnatori andiamo stavolta  a scoprire quali sono stati gli illustratori che hanno realizzato copertine inedite per albi bonelliani, e i professionisti che sono stati chiamati a colorare le tavole, inedite o meno, in questo 2021. 

Lo storico incontro tra Zagor e Tex in una illustrazione di Alessando Piccinelli.

Per i copertinisti c'è da precisare che le cover che appaiono in classifica sono quelle inedite commissionate dalla Bonelli per propri albi. Non sono conteggiate immagini "riciclate", ovvero realizzate in passato per altri scopi (come cover di edizioni straniere o illustrazioni per kermesse fumettistiche), e utilizzate come copertine per albi da edicola o volumi da libreria; così come non vengono conteggiate copertine, seppur inedite, pubblicate da altri editori (come quelle di Tex per le recenti strisce inedite de La Gazzetta dello Sport). Non vengono conteggiate neppure cover realizzate redazionalmente assemblando e colorando immagini interne dell'albo. Fanno parte di questa categoria le cover de I racconti di Domani di Dylan Dog o quelle della ristampa da edicola di Attica
Per i coloristi c'è da precisare che per gli albi firmati a più mani ho cercato, per quanto possibile, di accreditare al meglio le varie tavole; non è detto che ci sia riuscito; in alcuni casi quando impossibile differenziare gli stili, come nel caso delle tavole con toni dello stesso colore del Commissario Ricciardi, ho semplicemente diviso in parti uguali: e questo spiega anche alcuni numeri decimali della graduatoria. Sollecito i coloristi coinvolti in questi albi multi-firma a segnalarmi inesattezze, se le riscontrano, aiutandomi così a correggere le cronologie delle serie coinvolte, attribuendo a ognuno i propri meriti.

Cambio di copertinista per Dylan Dog in questo 2021: questa la  cover di esordio dei Cestaro Bros. 

Quest'anno sono stati chiamati 48 illustratori per realizzare le 216 copertine inedite degli albi e volumi di casa Bonelli; 187 cover sono state commissionate per pubblicazioni inedite e 29 per ristampe o variant. Numeri in contraddizione: a fronte di una diminuzione di quasi il 10% delle cover commissionate negli ultimi 12 mesi, si registra un incremento del 9% degli illustratori impegnati a realizzarle. La mancanza delle kermesse fumettistiche sicuramente ha contribuito al calo delle variant cover, mentre il lancio di nuovi personaggi, direttamente in volume nell'ultima parte dell'anno, probabilmente ha contribuito in maniera decisiva all'aumento del numero dei copertinisti.
Qui sotto trovate la classifica dei copertinisti, per numero di cover pubblicate,  la "E" di esordiente si riferisce al fatto che si tratta dell'esordio in questa categoria per la Bonelli. Le mezze copertine sono tutte dovute alle cover firmate a quattro mani.


Il podio
Avvicendamento al vertice: Alessandro Piccinelli, grazie al moltiplicarsi delle iniziative  per il sessantennale zagoriano scavalca il Maestro Villa e "vince" per la seconda volta in carriera nella classifica dei copertinisti bonelliani. Per lui è anche il quinto anno consecutivo sul podio: due ori e tre argenti nel suo palmares da copertinista.

L'allievo Piccinelli col Maestro Villa, i 2 leader nella graduatoria annuale delle copertine bonelliane

Pur realizzando una mezza cover in più del 2020, scende di un gradino Claudio Villa, appunto, che si consola col fatto di non scendere dal podio da 25 anni. Per lui in carriera 20 ori, 6 argenti e 2 bronzi
Al terzo posto Maurizio Dotti, che si guadagna grazie alle cover inedite per i Tex Willer Extra il suo primo podio tra i copertinisti.

Maurizio Dotti, in questo 2021, sale per la prima volta sul podio dei copertinisti 

Ritornano in Top Ten Alessandrini (assente dal 2013) e De Tommaso (dopo un solo anno di assenza), ai danni di De Biase e Di Gennaro che scendono dai piani alti rispettivamente dopo uno e otto anni,  a causa della sostanziale chiusura delle testate per cui realizzavano le cover.

I veterani
Tra i veterani scesi in campo quest'anno in questa categoria segnaliamo: Giovanni Ticci che ha firmato la prima delle sue 5 cover bonelliane ufficiali nel lontano1968; Giancarlo Alessandrini che ha disegnato la sua prima copertina bonelliana nel 1977, seguono Enea Riboldi che iniziò la sua collaborazione con Bonelli con le cover di Indiana Jones nel 1985; Claudio Villa che disegna cover dal mitico Dylan Dog 1 del 1986 e Giampiero Casertano che esordì in questa categoria nell'88 con Nick Raider.

Riboldi disegna cover per Bonelli dal 1985. Questa quella del secondo numero di Indiana Jones

Tra i più continui copertinisti troviamo Alessandrini che realizza illustrazioni per cover per il 40° anno consecutivo; Villa è alla sua 28a annata senza interruzioni; Soldi, seppur al ritmo di una copertina all'anno, è alla 24a presenza consecutiva; infine Riboldi compare in classifica costantemente da 22 anni.


La prima cover di Alessandrini per la Bonelli, di 44 anni or sono, tornerà in edicola tra pochi giorni grazie alla ristampa de L'Uomo di Chicago sulle pagine de Le Storie Cult.

Gli Anni Venti
Come per le altre graduatorie sommiamo le cover degli ultimi due anni per scoprire la classifica dei primi 24 mesi degli Anni Venti. Almeno le prime dieci posizioni. Anche in questo caso Piccinelli col risultato dell'anno appena trascorso scavalca Villa, Giardo invece per ora difende il terzo posto dall'assalto di Dotti. Perde quota Cavenago che nel corso del 2021, ha abbandonato le copertine della serie regolare di Dylan Dog   


Copertinisti storici
Nella classifica All-time dei copertinisti bonelliani registriamo in questo 2021 un importante avvicendamento sul podio: Villa supera Alessandrini e sale al terzo posto tra i copertinisti bonelliani più pubblicati di tutti i tempi, ovviamente dietro a Galep e Ferri. Con le tredici cover di quest'anno Riboldi raggiunge quota 300 copertine e il 6° posto nella graduatoria storica dei copertinisti effettuando un doppio sorpasso ai danni di Diso e De Angelis. Piccinelli e Cavenago oltrepassano con le copertine dell'ultima annata quota 100 cover bonelliane.

Coloro che colorano
Quest'anno le pagine che presentano colori inediti sono state complessivamente 4873 ovvero un 16,68% in meno dello scorso anno, e addirittura il 37% in meno se confrontiamo il dato con l'annata bonelliana più colorata in assoluto, il 2017.  
Nel 2021 le tavole inedite pubblicate in technicolor sono state 3519, ovvero il 16,51% in meno dei precedenti dodici mesi. 
L'incidenza delle tavole inedite in quadricromia sul totale scende quest'anno al 17,90%, circa 1,3 punti in meno dello scorso anno, e sempre più lontano dal primato di 25,49%, stabilito ovviamente nel 2017, quando sembrava che il colore fosse una strada obbligata per il futuro della casa editrice.

Bonelli in controtendenza: i due numeri 100 usciti quest'anno, quello de le Storie e quello di Dragonero sono stati pubblicati in Bianco e Nero

I coloristi (o studi di coloristi) impiegati a colorare albi bonelliani sono aumentati, in controtendenza ai dati finora riportati: quest'anno siamo a 59 unità più una piccola parte di tavole non accreditate; per questo troverete in fondo alla graduatoria un numero di tavole colorate… non si sa da chi. 
Una precisazione: non vengono attribuite tavole già colorate in precedenti occasioni e semplicemente ripubblicate; mancano dal conteggio, ad esempio, le tavole di Tex e Zagor Classic (dato che i cromatismi sono i soliti della Collezione Storica di Repubblica). Ecco la classifica completa:


Il podio
Per il secondo anni consecutivo vince lo studio GFB Comics, col team di lavoro coordinato da Valentina Mauri, che si è occupato di colorare 7 albi su 12 della ristampa di Storia del West. 
Lo stesso studio ma col team coordinato da Nucci Guzzi, si guadagna la medaglia d'argento, superando di misura Giovanni Preziosi impegnato sulle tavole de Il Commissario Ricciardi.

GFB: Lo studio dove nascono la maggiore parte delle tavole colorate bonelliane.

Gli Anni Venti
Anche per i coloristi diamo un'occhiata alla classifica degli Anni Venti del XXI secolo, dopo la seconda tappa. Qui sotto le prime 10 posizioni. Per il momento lo studio GFB coi due gruppi di lavoro comanda anche in questa graduatoria, Arzani perde una posizione rispetto al 2020 e scende al terzo posto, mentre i due Chiumento salgono al quarto posto. Sempre rispetto all'anno scorso Hamilton perde una posizione e Celestini ne guadagna una. De Biase a Algozzino pur calando riescono a rimanere in Top Ten, mentre Francescutto vi entra, guadagnando quattro posizioni rispetto allo scorso anno. 


Numeri da fuori serie

Terminiamo la quarta e ultima parte dei numeri bonelliani 2021, con i dati relativi agli speciali. 
Quest'anno gli albi speciali, tra giganti, maxi, magazine, cartonati alla francese, color, miniserie e spin-off vari, sono stati 59, superando così la quota di 1000 fuoriserie da Cico Story in poi. L'evento avrebbe meritato una puntata a parte di Diamo i Numeri, ma purtroppo per mancanza di tempo non sono riuscito a realizzarla. 

Il secondo Zagor +, la nuova incarnazione del Maxi Zagor è stato il 1000° albo bonelliano fuoriserie.

Le pagine inedite pubblicate su fuoriserie sono state 7014, ovvero il 35,67% del totale; una quantità altissima. Solo nel 2012 venne pubblicata una percentuale di tavole speciali maggiore. La media pagine inedite per ogni extra è stata 118,88 e rimane tra le più basse dal 1979 a oggi. 
Il personaggio di cui sono state pubblicate più pagine fuori dalla serie regolare è stato quest'anno, col numero record di 1788 tavole extra, Dylan Dog, che riprende il comando dopo due anni di interregno zagoriano. L'Indagatore dell'Incubo prevale in questa classifica "speciale" per la 21a volta. Zagor precipita in terza posizione, lasciando il gradino intermedio del podio a Tex, che stabilisce con 1628 pagine il proprio record annuale in fatto di tavole speciali. 

La bimestralità del Maxi Dylan Dog è alla base degli exploit del personaggio in varie graduatorie del 2021, tra cui quella delle pagine fuori-serie. 

Moreno Burattini con 650 pagine è stato lo scrittore più pubblicato su albi fuoriserie in questo 2021; torna ad esserlo per la settima volta in carriera, consolidando così la sua leadership in fatto di scrittori di numeri fuoriserie bonelliani. Alle sue spalle sul podio Manfredi e Vigna.
Un altro zagoriano Alessandro Chiarolla, come intuibile dalla puntata precedente, è il disegnatore più pubblicato su numeri fuoriserie in questo 2021. Chiarolla vince per la seconda volta in carriera, dopo vent'anni dal primo successo in questa classifica, e precede Rotundo e Bonazzi che occupano gli altri gradini del podio.
Alessandro Piccinelli, copertinista più pubblicato su albi fuori serie con 9 cover, completa il trittico zagoriano.

Alessandro Chiarolla e Moreno Burattini, i due autori più pubblicati su albi speciali bonelliani nel 2021

Per il 2021 è tutto; se vi è sfuggito qualche numero lo potete trovare nella prima parte dedicata ai personaggi,  nella seconda in cui abbiamo messo sotto la lente d'ingrandimento gli sceneggiatori o nella terza dove ci siamo occupati dei disegnatori.
Appuntamento al 2021.

Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri. 

LUKE NESS, PHD by MANETTI & PIERI - L'ESECRABILE UOMO DELLE NEVI (strisce 39 e 40)

di Francesco Manetti & Filippo Pieri


Cominciamo davvero ad avviarci verso il finale di questa prima avventura di Luke Ness - un finale che forse non è stato ancora scritto. E l'Esecrabile Uomo delle Nevi potrebbe non essere quel mostro che tutti sospettavano... Buona lettura! (f.m.)



CLICCATE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA E AVERE UN'OTTIMALE ESPERIENZA DI LETTURA!


N.B. Trovate i link alle altre puntate delle avventure di Luke Ness in Cronologie & Index!

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 126

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


Sul 126° Classic vengono ristampati a colori gli albetti  a striscia dal numero 9 al numero 14 della Serie Apache, la trentesima collana delle avventure del ranger nel suo formato originale; episodi usciti in edicola per la prima volta tra il febbraio e il marzo del 1963 e riproposti nel formato classico bonelliano su Tex 57 del luglio 1965. I sei capitoli sono anche gli ultimi della prima delle due avventure narrate nella Serie Apache. Il titolo è preso in prestito dal primo capitolo di questo Classic, mentre la scelta della copertina rimane un mistero: si tratta della cover di Tex 18, Dodge City di cui abbiamo già parlato nella puntata 54 di questa rubrica, che è ispirata a una foto della serie tv MacKenzie's Raiders 


Rispetto a quella puntata di inizio 2019, vi mostriamo in questa occasione anche tre versioni estere di questa cover, rintracciate online: la prima apparizione fuori dai confini, quella sul numero 152 di Rodeo, una delle testate francesi che hanno ospitato le avventure del ranger bonelliano, e due copertine di ristampe texiane, quella brasiliana e quella turca.


Gli amici Francesco Bosco e Mauro Scremin, instancabili ricercatori di fonti texiane, di cui è recentemente uscito Western all'italiana Volume III,  un nuovo tomo che raccoglie il frutto delle loro ricerche, ci segnalano che anche alcune copertine delle strisce ristampate in questo Classic hanno una fonte americana.
Partiamo dalla cover di Notte Tragica, decimo numero della Serie Apache, il secondo capitolo di questo Classic. Per la posizione dei due indiani in primo piano Galep si ispirò a due vignette differenti, entrambe della coppia Ticci/Giolitti, tratte da Have Gun Will Travel 14 dell'autunno 1962, edito dalla Dell. 


Proseguiamo col Tex della cover del numero 12 della Serie Apache, ispirato al protagonista di una vignetta della solita coppia Ticci/Giolitti per Gunsmoke 23 dell'ottobre 1960 pubblicato sempre dall'americana Dell.



Sempre da Gunsmoke 23 arriva la fonte di ispirazione per la copertina del numero 14 della Serie Apache, Anche in questo caso l'immagine di partenza è del dinamico duo Ticci-Giolitti.

Da segnalare infine che all'interno dell'albo c'è una vignetta che  ha fatto da aspirazione a un'altra copertina texiana, è la terza di pagina 26, quella con Tex che ferma il treno con la sola imposizione... del cappello.
 

Il frangente di questa avventura, che dai colori dell'edizione di Repubblica, parrebbe svolgersi di notte, o almeno di sera, nella copertina della stessa striscia che contiene la vignetta viene immaginato in pieno giorno, e verosimilmente con maggiori possibilità di successo, dato che Tex usa la pistola per intimare l'alt alla locomotiva.


Nella copertina realizzata nell'agosto 2007 da Claudio Villa per il numero 28 della Collezione Storica a Colori, lo sfondo e il titolo suggerirebbero che la vicenda si svolge salomonicamente al tramonto. L'attuale copertinista di Tex sceglie di attenersi alla versione contenuta nell'avventura col protagonista che  ferma il treno semplicemente sventolando il cappello. 



Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index. 
 

giovedì 30 dicembre 2021

BONELLI 2021: CHIAROLLA SPECIAL

Diamo i numeri 71

di Saverio Ceri

Terzo appuntamento con il riassunto in cifre dell'annata bonelliana. Una precisazione, prima di iniziare, soprattutto visto che si parlerà di disegnatori: Alcuni albi sono firmati a più mani, molte mani; Questa abbondanza di firme, talvolta impedisce alla redazione di indicare quali singole pagine dell’albo siano disegnate dall’uno o dall’altro illustratore. Così succede di avere albi in cui hanno messo mano dai due agli otto disegnatori, di cui molti esordienti (e quindi con un tratto meno riconoscibile), “amalgamati” in alcuni casi dai coloristi, che se da una parte col loro lavoro facilitano la fusione tra gli stili impedendo brutali stacchi di disegno, dall’altra appunto complicano l’attribuzione delle chine sottostanti. Così pur cercando di accreditare al meglio le varie tavole, non è detto che ci sia riuscito; anzi sollecito i disegnatori e i coloristi coinvolti in questi albi multi-firma a segnalarmi inesattezze, se le riscontrano, aiutandomi così a correggere le cronologie delle serie coinvolte, attribuendo a ognuno i propri meriti. 

Illustrazione zagoriana di Alessandro Chiarolla

Stavolta sotto i riflettori, come dicevamo, ci sono gli illustratori, i 184 disegnatori che quest'anno ci hanno allietato con le loro matite e chine; uno solo in meno rispetto alla precedente annata. Gli esordineti sono stati 11, sette in meno del 2020. Il debuttante più pubblicato è  Mauro De Luca, grazie alle 110 pagine dell'avventura apparsa sul 28° Maxi Tex.
Lunghissima, anche se non da record, la lista di disegnatori bonelliani degli ultimi 12 mesi. La tabella qui sotto somiglia a una vera e propria torre a 183 piani in uno dei quali coabitano i fratelli Esposito, l'unica accoppiata fissa che troviamo quest'anno in graduatoria dato che sia i fratelli Di Vitto, che Montanari e Grassani, da qualche tempo non lavorano più esclusivamente insieme, e che i gemelli Cestaro, anche in questo 2021 li ritroveremo solo come copertinisti nella prossima puntata. Tornando ai disegnatori: eccoveli qui sotto incolonnati per numero di tavole pubblicate. Ricordiamo che il "PB" verde accanto al nome sta per Personal Best, nel caso il disegnatore in questione abbia stabilito quest'anno il suo record personale di pagine bonelliane pubblicate (il "PB" è giallo in caso di primato uguagliato), che "E" sta per Esordiente, e che i numeri decimali sono la conseguenza di storie firmate a più mani.  


Il podio
Per la seconda volta in carriera risulta l'illustratore bonelliano più pubblicato dell'anno Alessandro Chiarolla, con 598 tavole, esattamente la stessa quantità di pagine che gli vennero pubblicate nel 2000, l'anno del suo primo "scudetto".  Curiosamente tutte le tavole di Chiarolla del 2021 sono apparse su albi fuori serie dello Spirito con la Scure (Maxi e color), coincidenza che lo ha portato ad essere nel corso dell'ultimo anno il disegnatore più pubblicato sui Maxi zagoriani, ma anche in assoluto su tutti i fuoriserie del personaggio, raggiungendo le 3000 tavole tonde tonde, e superando Francesco Gamba che grazie agli albi di Cico si era conquistato e consolidato il primato tra gli Anni Novanta e Duemila.

Alessandro Chiarolla, l'illustratore bonelliano più pubblicato del 2021

La grande quantità di pagine pubblicate, 518, che rappresentano il primato storico in un solo anno per Walter Venturi, non gli sono state sufficienti a raggiungere la vetta e quindi a vincere questa particolare classifica per la terza volta. Col secondo posto di quest'anno, il suo palmares bonelliano aggiornato è composto da 2 medaglie d'oro, 1 argento e 1 bronzo.

Walter Venturi per la prima volta vola sopra le 500 tavole annuali

Molto staccati tutti gli altri 182 disegnatori, tra di loro prevale per due sole tavole Giovanni Bruzzo, che grazie alle prime tre parti della storie attualmente in coso di pubblicazione su Tex si guadagna almeno la medaglia di bronzo del 2021. Se la storia fosse stata pubblicata completamente in un anno solare, infatti, probabilmente Bruzzo avrebbe conquistato la medaglia d'oro o d'argento.

Bruzzo sembra festeggiare la sua "medaglia" di bronzo.

La Top Ten
Quest'anno troviamo nella Top Ten dei disegnatori 10 nomi differenti rispetto al 2020. Tra loro troviamo tre disegnatori, Rotundo, Bonazzi e Verni, che  mancavano dalle pagine bonelliane rispettivamente da quattro, tre e due anni. Chiarolla tra i dieci è quello che è più abituato a raggiungere i piani alti della classifica, dato che questa è per lui la dodicesima presenza in Top ten; sei volte vi è giunto Siniscalchi, mentre il terzetto Bonazzi, Walter Venturi e Mangiantini raggiunge la quinta presenza; Verni entra in Top ten per la quarta volta, e Pasquale del Vecchio per la seconda. Gli altri tre, Bruzzo, Rotundo e Gerasi entrano per la prima volta in questa ristretta cerchia.

Giuseppe Montanari ha disegnato per la prima volta su una pubblicazione bonelliana 67 anni fa.

I veterani
Tra i disegnatori pubblicati quest'anno il veterano è Giuseppe Montanari che ha collaborato per la prima volta con la Bonelli, attraverso lo studio di Roy DAmy, addirittura nel 1954 con I Tre Bill; dopo di lui troviamo Roberto Diso, al 46° anno di carriera bonelliana, seguito di Ernesto Grassani che apprezziamo ormai da 42 anni solitamente in coppia col già citato Montanari, e Carlo Ambrosini, sulla cresta dell'onda bonelliana da 41 anni.

Tra i disegnatori più costanti, quelli pubblicati ininterrottamente da decenni, segnaliamo che le tavole di Giovanni Freghieri, le abbiamo ammirate per il 37°anno consecutivo, uno in più di Montanari & Grassani; seguono Brindisi pubblicato ininterrottamente da 32 anni, Michelazzo da 27, Piccoli da 24. 

Serie per serie
Proseguiamo con la lista dei disegnatori più prolifici per ogni serie, almeno quelle con 300 tavole pubblicate nell'annata appena conclusa. Riportiamo qui sotto una tabella riassuntiva, con numero di tavole pubblicate, e numero di vittorie annuali relativamente alla serie in questione.


Come per gli sceneggiatori, partiamo da Il Commissario Ricciardi, dove tra i quattro disegnatori della scuderia prevale per la prima volta Nespolino, grazie a un volume e una storia breve sul Magazine primaverile del personaggio.
Per la terza volta su Dampyr il disegnatore più pubblicato dell'anno è Del Campo, che normalmente vinceva nell'anno dei mondiali (2014 e 2018): stavolta ha anticipato di un anno.
Terzo "scudetto" anche per Porcaro su Dragonero, che pur essendo in assoluto il quinto disegnatore per numero di tavole pubblicate del personaggio, è il primo che vince il terzo titolo.

Per Sergio Gerasi Record personale di tavole pubblicate su albi Bonelli in questo 2021.

Proseguiamo con Dylan Dog disegnato nel 2021, per la prima volta, principalmente da Gerasi, che raggiunge le sue 316 tavole tra serie regolare, speciale e un volume de I Racconti di Domani.
Tre vincitori per la prima volta e col minimo sforzo per Julia. Antinori, Massa e Soldi, infatti con una solo storia pubblicata di 126 tavole hanno sbaragliato la concorrenza, ferma a 110 tavole,  perché la foliazione della collana è diminuita di 16 pagine nel corso del 2021.
Paolo Ongaro per la quinta volta in carriera risulta essere il disegnatore più pubblicato sulle pagine di Martin Mystère, rafforzando così il suo quarto posto nella graduatoria dei disegnatori della ormai quarantennale storia del personaggio.

Paolo Ongaro, il disegnatore più pubblicato nell'anno appena concluso su Martin Mystère.

Sulle pagine della miniserie Scream Novels di Morgan Lost, Mosca e l'esordiente Maresca con due albi ciascuno risultano, entrambi per la prima volta, i disegnatori più pubblicati del personaggio. 
Su Nathan Never, il veterano Bonazzi col suo sesto "scudetto", rafforza il suo primo posto nella classifica dei disegnatori più pubblicati nelle trentennale storia del personaggio.
Tra i 25 disegnatori pubblicati quest'anno sulle pagine delle collane dedicate a Tex, vince per la prima volta, e di misura, Bruzzo, che precede Rotundo per due sole pagine.
Con l'exploit di quest'anno Chiarolla rafforza il suo terzo posto, alle spalle di due mostri sacri come Ferri e  Donatelli, tra i disegnatori più prolifici di Zagor.

Gli Anni Venti

Arriviamo anche per i disegnatori, alla classifica del decennio, o almeno, di inizio decennio dato che per il momento degli Anni Venti del XXI secolo ne sono passati solo due. Qui sotto la Top Ten momentanea.


A Fabrizio Russo, dopo il podio dello scorso anno, basta il 21° posto del 2021 per guadagnare momentaneamente la testa della graduatoria. Il grande risultato di Chiarolla di quest'anno, per sole due tavole non è sufficiente a farlo balzare in testa. Terzo posto Ex-Aequo, per ora, tra gli zagoriani Mangiantini e Walter Venturi. Il velocista Roi, disegnatore principe del decennio precedente, incombe al quinto posto. 
Solo tre dei disegnatori nella top ten degli Anni Dieci, sono presenti per ora nella classifica del nuovo decennio: Mangiantini, Roi e Sedioli.

All-Time
Grazie all'exploit del 2021 Chiarolla guadagna un posto nella classifica dei disegnatori bonelliani di tutti i tempi. Dopo aver scavalcato Fusco, ora è 13°. Nella stessa graduatoria gli Esposito Bros. guadagnano due posizioni passando grazie alle tavole pubblicate negli ultimi dodici mesi,  dal 18° al 16° posto. Casertano e Brindisi entrano nella Top Twenty all-Time al 19° e 20° posto guadagnando rispettivamente tre e un posto. 
Roi con le tavole di questo 2021, supera quota 9000 pagine pubblicate per la Bonelli, lo stesso Chiarolla supera le 7000, mentre Bonazzi raggiunge quota 5000.

Anche per questa terza parte è tutto. Se vi fossero  sfuggite vi invitiamo a leggere le prime due puntate dedicate ai personaggi e agli sceneggiatori, e vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con i dati dei copertinisti, coloristi e albi speciali.

Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri. 

martedì 28 dicembre 2021

SECRET ORIGINS: MISTER NO 60

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo. 


Conclusa una lunga avventura disegnata da Bignotti, su testi di Castelli, inizia una lunga avventura di Bignotti su testi di Nolitta. Praticamente in quel 1980 per i primi sette mesi dell'anno i lettori di Mister No lessero quasi solo vignette disegnate dal grande Franco Bignotti.
Stavolta il creatore del personaggio lo spedisce in mezzo all'Oceano Pacifico, sulla remota e misteriosa Isola di Pasqua, insieme alla bella archeologa Patricia, che ritorna dopo l'avventura nel tempio dei maya, erroneamente posizionata nella nota di pagina 21 all'ottavo numero della serie; il riferimento sarebbe corretto se si considerasse la serie ristampata dalle edizioni If, ma per questa edizione Gazzetta, come per la serie originale, quella storia va collocata al quindicesimo albo. 
Appena giunto sull'isola, e dopo aver conosciuto il signor Pakomio esperto di storia e cultura locale, Mister No è oggetto di un paio di misteriosi attentati...


La cover originale risale al maggio 1980 e ci ricorda un po' un'altra mitica copertina del Maestro Ferri, quella del primo numero a colori di Zagor, Indian Circus, del 1972. In entrambe le immagini la protagonista è una lancia che proviene da fuoricampo a sinistra diretta a colpire l'eroe, in entrambe l'arma passa così vicino al protagonista da proiettare l'ombra sul suo corpo; in entrambe il protagonista di spalle, pistola in pugno, appare sorpreso, ma pronto a rispondere all'avversario.
L'illustrazione di Ferri racconta ciò che i lettori potranno trovare all'interno della storia: I famosi Moai tipici della sperduta isola cilena e un attentato alla vita dell'eroe a opera di un invisibile avversario. In realtà gli attentati, come dicevamo sono almeno un paio, e nessuno dei due realizzati per mezzo di una lancia. 


La cover è poi riapparsa in edicola in un altro paio di occasioni: la ristampa Tutto Mister No del maggio 1994 e il numero 30 delle edizioni If dell'ottobre 2009. Da notare che in entrambi i casi l'immagine è stata allargata a sinistra, e che il Moai in primo piano è stato progressivamente abbassato per farlo entrare nella "gabbia" della copertina resa sempre più bassa dalla grafica delle due ristampe. In entrambe le occasioni è stato giustamente "scucito" dalla spalla sinistra del protagonista il quadrifoglio portafortuna, dato che dovrebbe trovarsi sulla spalla destra. La cover della If si segnala pure per essere stata ri-colorata, compreso il fazzoletto al collo giallo, correttamente di questo colore poiché il protagonista come si intuisce dalla manica che spunta dal giubbotto ha la camicia rossa d'"ordinanza".
La collana francese di Mister No utilizza l'illustrazione di Ferri per la cover del numero 72. Un piccolo ritocco grafico redazionale  fa apparire più imbronciato il Moai in primo piano, mentre il titolo dell'episodio, Les rois de la cambriole, I re del furto, fa riferimento alla parte finale dell'episodio precedente, in cui Esse-Esse e Alan Marcel si improvvisano scassinatori per poter dimostrare l'innocenza di Mister No, pubblicata oltralpe proprio in apertura di questo albetto.


Dato che nell'edizione francese le tavole dedicate a Mister No erano circa 80/82 a albo, per questa avventura si e resa necessaria un'altra copertina, appositamente realizzata dall'editore di Lione, unendo in un unica immagine le ultime due vignette del sessantesimo volume italiano realizzate da Bignotti.

Il risultato è la copertina del il numero 73 intitolato L'île des mystères, L'isola dei misteri, giunto nei chioschi transalpini nel gennaio 1982.


Arriviamo all'edizione balcanica di questa storia, intitolata Rongo-Rongo come il nome della scrittura utilizzata dagli antichi abitanti dell'Isola di Pasqua. Curiosamente, stavolta che il quadrifoglio di Jerry poteva essere rimosso per un motivo logico, il grafico locale decise di non eliminarlo come aveva fatto sistematicamente fino al numero precedente.   


In Grecia l'avventura in questione è giunta solo nel 2015, sul quarto numero della collana Mister No e gli... altri, ovvero Tex e Dylan Dog. Il volume oltre a contenere una versione a colori del sessantesimo albo italiano di Mister No, pubblica gli episodi Il vampiro dei colori di Di Gregorio e Casertano, tratto dal primo color di Dylan Dog;  e La valle sacra di Boselli e Genzianella, tratto dal quarto color di Tex.


Chiudiamo, come a volte accade, con la segnalazione della storia zagoriana firmata da Luigi Mignacco che rende omaggio alle cover di Mister No realizzate da Ferri, Spedizione all'inferno. La sessantesima cover venne ricordata con questa lunga vignetta,  disegnata dallo stesso Gallieno Ferri.

   
Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.  

lunedì 27 dicembre 2021

SECRET ORIGINS: MISTER NO 59

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo. 


Si conclude la storia carceraria di Mister No scritta da castelli per le matite e i pennelli di Bignotti;  e si conclude in modo drammatico con la  perdita dell'unica persona che sull'isola di Approuague aveva a cuore l'incolumità dei carcerati e del nostro Jerry in particolare, ovvero Monique, la figlia del direttore del penitenziario. Nel frattempo, tra mille peripezie, Esse-Esse riesce a Cayenne a dimostrare l'innocenza di Mister No e a farlo scarcerare.



La copertina originale è datata aprile 1980 e ci racconta di un Mister No in fuga, come effettivamente accade in un frangente dell'episodio, anche se nell'avventura non è inseguito da cani ne tantomeno fugge all'interno di una foresta paludosa, più tipica forse dell'Amazzonia o della Louisiana.
La stessa copertina è riapparsa in edicola, poi, in occasione della ristampa Tutto Mister No dell'aprile 1994 coi colori un po' più piatti rispetto all'originale e alla versione odierna de la Gazzetta dello Sport.


Sul fronte internazionale questa copertina di Ferri è apparsa per la prima volta in Francia nel novembre 1981 come cover del numero 71 dell'edizione transalpina intitolato La fosse aux lions, La fossa de leoni, lo spazio di reclusione, nella versione originale chiamato l'Alveare, in cui Mister No viene abbandonato per punizione all'inizio di questo volume. L'immagine di copertina è un po' modificata rispetto a quella italiana: l'albero alle spalle del secondino viene allontanato, probabilmente per rendere più visibile la figura dello stesso carceriere all'inseguimento del protagonista.


Successivamente la copertina approda in Jugoslavia, su Lunov Magnus Strip 702, dove viene penalizzata da una colorazione troppo piatta. Il titolo scelto dall'editore balcanico è  Fuga dalla Cayenne.


Solo molti anni più  tardi i lettori croati hanno potuto apprezzare la bella cover di Ferri con i colori corretti, grazie alla ristampa in volume della Libellus. Il titolo scelto in quell'occasione fu Corridio per l'inferno.


I lettori greci riuscirono nell'agosto 2015, in occasione dell'uscita del terzo volume della collana greca Mister No e gli altri, completamente a colori, a scoprire come finisce questa avventura che avevano iniziato a leggere circa 25 anni prima sulla precedente collana dedicata a Mister No. Gli "altri" del titolo della collana sono Tex e Dylan Dog, di cui vengono presentate in appendice a questo volume rispettivamente le storie L'ultimo della lista di Manfredi e Biglia (dal Color Tex 4), e L'accalappiasogni di Faraci e Gianfelice (dal primo Dylan Dog Color Fest).


Chiudiamo, come a volte accade, con la consueta segnalazione della storia zagoriana firmata da Luigi Mignacco che rende omaggio alle cover di Mister No realizzate da Ferri, Spedizione all'inferno. La cinquantanovesima cover venne ricordata con questa drammatica vignetta,  disegnata dallo stesso Gallieno Ferri.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.