di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin
Puntata speciale di Secret Origins dedicata a 14 copertine bonelliane speciali, quelle del mese di ottobre 2023 delle testate da edicola (+ un volume da libreria), dell'editore di Via Buonarroti.
Le cover di questi albi sono particolari perché ognuna omaggia una classica copertina di Tex firmata da Galep; una piacevole trovata dell'editore per festeggiare i 75 anni di vita editoriale di Aquila della Notte.
Ora però, come chi ci segue regolarmente sa, Francesco Bosco e Mauro Scremin nei loro vari volumi di Western all'italiana hanno reso nota la consuetudine degli illustratori italiaci, ma non solo, di ispirarsi, spesso per necessita legata ai tempi di produzione a immagini già pronte. Buona parte delle copertine del Tex gigante disegnate da Galep, infatti, sono in realtà a loro volta ispirate ad altre illustrazioni, perlopiù statunitensi.
Nella carrellata di copertina che vi aspetta qui sotto quindi andremo a scoprire, in ordine cronologico texiano, chi indirettamente hanno omaggiato i vari copertinisti bonelliani.
Partiamo da Tex 44, Una audace rapina, del giugno 1964, omaggiato da Claudio Villa nella copertina del Maxi Tex 33. In realtà il Maestro di Lomazzo, attraverso Galep, omaggia una copertina fotografica di The deputy (Dell Comics, 1961), che immortala Henry Fonda e Allen Case.
Proseguiamo con Tex 80, Spettri, del giugno 1967, copertina omaggiata dai fratelli Cestaro per l'albo 445 di Dylan Dog. La posizione del Tex di quella storica copertina, Galep la prese da un'illustrazione di James Bama per un romanzo di Louis l'Amour, Kid Rodelo (Bantam Book, 1966). Lo sfondo della cover di Dylan è in effetti un omaggio allo sfondo della cover di Tex.
Andiamo avanti di pochi numeri e troviamo Tex 84, Il re del rodeo dell'ottobre 1967. Gianluca Pagliarani copertinista di Dragonero Mondo Oscuro 12, omaggia indirettamente l'illustratore George Gross, autore della locandina del film Smoky (Disney, 1966), a cui evidentemente Galep si era ispirato; come già prima di lui Mel Crair copertinista della riduzione a fumetti della pellicola, realizzata dalla Dell. Secondo le ricerche di Bosco e Scremin lo stesso Gross prese in prestito l'idea per la sua locandina da una storica cover della testata Argosy realizzata da Frank McCarthy nel 1952. La posizione del cavallo, in particolare, proviene da ancora da un'altra fonte: è una vignetta ribaltata del fumetto Gunlaw del 1960 disegnato da Harry Bishop.
Arriviamo a Tex 103, Il signore dell'abisso del maggio 1969, la copertina citata dalla "strana coppia" formata da Paolo Bacilieri e dal compianto Giuseppe Montanari, per ventunesimo Dylan Dog Old Boy. In questo caso la fonte è britannica. Si tratta di Tracy of Tobruk, uno dei primissimi albi (1958), della storica collana War Picture Library della Amalgameted Press//Fleetway. A questa testata collaborarono negli anni anche molti talenti nostrani, come Pratt, D'Antonio, Calegari e Trevisan, solo per citarne alcuni. Italiana secondo Bosco e Scremin è anche la mano del copertinista di Tracy of Tubrok; secondo i due ricercatori di immagini texiane l'illustrazione sarebbe da attribuire a Giorgio De Gaspari
Passiamo a Tex 109, Massacro, del novembre 1969. Nella copertina omaggiata, Maurizio Dotti sostituisce Carson con una suora, dato che nelle avventure del giovane Tex Willer ancora i due pard non si sono incontrati. In realtà i protagonisti della copertina originale a cui Galep si era ispirato erano due soldati usciti dai pennelli di Ron Lesser. Il volume per cui venne utilizzata questa illustrazione è Indian Fighter di E.E.Helleran, pubblicato dalla Ballantine nel 1964.
Rispetto a questa cover abbiamo un'omaggio supplementare da segnalare, realizzato nel dicembre 2019 da Claudio Villa e allegato come litografia al volume "blu", terza edizione limitata di Tex l'inesorabile.
La galleria degli omaggi a Galep prosegue con Tex 111, L'asso nella manica, del gennaio 1970, copertina scelta da Alessandrini per Martin Mystere 404. In questo caso le fonti originali di Galleppini sono due, una per la silhouette che circonda Tex e una per il ranger stesso. La sagoma del pistolero è stata disegnata da Morton Engel per la copertina del romanzo Die in the saddle di Lincoln Drew, edito da Permabook nel 1956. La posizione di Tex proviene da quella dell'attore Will Hutchins sulla cover fotografica del comic book della Dell Sugarfoot (1958).
Arriviamo a Tex 125, Il figlio di Mefisto, del marzo 1971, omaggiato da Enea Riboldi per la copertina di Dampyr 283. La copertina di riferimento per la figura di Tex è quella del romanzo Bounty Guns di Luke Short edito da Dell nel 1964. L'illustrazione di copertina è firmata da Len Goldberg.
Questa iconica copertina di Tex merita almeno la segnalazione di un altro paio di omaggi precedenti. Il primo in qualche modo ci riguarda direttamente; risale infatti a Dime Press 7 del maggio 1994, quando chiedemmo a otto colleghi texiani di Galep di ricordarlo a pochi mesi dalla sua scomparsa, reinterpretando una sua copertina; un po' quello che sta facendo la Bonelli in questo mese di ottobre. Da Villa a Ticci, passando per Civitelli, Monti, Gamba, Jeva, Marcello e Zaniboni accettarono il nostro invito. Sergio Zaniboni scelse di omaggiare proprio questa copertina.
L'altra reinterpretazione di questa copertina si deve a Claudio Villa e risale all'ottobre del 2019. E' la litografia allegata alla prima edizione a tiratura limitata di Tex L'inesorabile, andata a ruba nel giro di pochi giorni, tanto che poi ne sono state realizzate altre tre edizioni, ognuna caratterizzata da una colorazione della tela di copertina di colore diverso, e da una litografia allegata differente.
Riprendiamo il percorso con Tex 133, Conestoga!, del novembre 1971, la copertina che ha scelto di omaggiare Stefano Biglia per il numero 24 di Super Tex. La fonte di ispirazione di Galep potrebbe essere, e in questo caso il condizionale è d'obbligo, visto che anche i nostri esperti Bosco e Scremin nutrono ancora dei dubbi, la copertina del volume della Hodder & Stougton del 1961, Wild Horse Mesa un romanzo di Zane Grey; anche il nome dell'illustratore della cover del tascabile americano è al momento è ignoto.
Saltiamo fino a Tex 159, Lo sceriffo di Durango, del febbraio 1974, l'albo scelto per omaggiarne la copertina da Fabrizio De Tommaso per il primo numero delle "Nuove origini" di Morgan Lost. A proposito di origini: quella che sta dietro alla copertina di Galep è una fotografia usata come cover per il numero di giugno-luglio 1960 del comic book di Lone Ranger edito dall'americana Dell.
Andiamo avanti fino a Tex 170, Sulle tracce di Tom Foster, del dicembre 1974, l'albo che Alessandro Piccinelli ha scelto di omaggiare nella copertina di Zagor 699, o Zenith 750 se preferite, cambiando addirittura il classico colore degli abiti di Cico per renderlo più in sintonia coi colori di Carson. In realtà lo zagoriano omaggia, indirettamente, una illustrazione di Stanley Borack, utilizzata come copertina per The Last Blue Sea romanzo di David Forrest pubblicato da Ballantine nel 1964.
Sette mesi dopo, nel settembre 1975, usciva Tex 177, Fantasmi nel deserto, l'albo la cui copertina è stata scelta per essere reinterpretata da Sergio Giardo per Nathan Never 389, che sostituisce Carson e Tiger Jack rispettivamente con Sigmund e Legs; ovviamente Nathan Never nelle vesri di Tex al centro dell'immagine. Galeppini per questa immagine si era ispirato all'illustrazione di Carl Hantman, utilizzata come copertina del romanzo Trail Partners di Max Brand, edito dalla Warner.
Come fonte di ispirazione della storica copertina de El Muerto, Tex 190 dell'agosto 1976, c'è una fotografia, quella di John Wayne sul set del film True Grit , uscito in Italia col titolo Il grinta, nel 1969. Corrado Mastantuono per il primo numero della terza collana di Magico Vento ha scelto di omaggiare quel Tex che tanto deve a quel John Wayne.
Ritroviamo ancora una volta Claudio Villa in questa carrellata, che ha voluto rendere ulteriormente omaggio a Galep con la variant cover del volume La cavalcata del destino. L'albo di riferimento è Tex 199 del maggio 1977, a Sud di Nogales. In questo caso la fonte di Galleppini è l'illustrazione di Frank McCarty per la cover del romanzo di J.T. Edson The law of the gun (Corgi Books, 1962). Qui sotto vedete l'immagine di McCarthy nella versione ribaltata, e quindi più accostabile alla stesura di Galep, utilizzata come cover del romanzo Buchanan's Gun, scritto da Jonas Ward e pubblicato da Fawcett.
A vestire letteralmente i panni di Tex in copertina è infine Julia, che, con la cover del suo numero 301, omaggia quella di Tex 227 del settembre 1979, La pista degli Apaches. Cristiano Spadoni in realtà omaggia, per mezzo del ranger, la copertina di Arizona Blood, romanzo di Tom Curry, edito da Curtis Books. L'illustrazione originale è di Vic Prezio.
Chiudiamo questa carrellata degli omaggi agli "omaggi" di Galep, ringraziando Francesco Bosco e Mauro Scremin per il loro certosino lavoro di ricerca iconografica reso pubblico coi volumi della serie Western all'Italiana e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Secret Origins: Tex Classic
Saverio Ceri
N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.