venerdì 29 settembre 2023

SECRET ORIGINS: SPECIALE OMAGGI A GALEP (E NON SOLO)

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Puntata speciale di Secret Origins dedicata a 14 copertine bonelliane speciali, quelle del mese di ottobre 2023 delle testate da edicola (+ un volume da libreria), dell'editore di Via Buonarroti.
Le cover di questi albi sono particolari perché ognuna omaggia una classica copertina di Tex firmata da Galep; una piacevole trovata dell'editore per festeggiare i 75 anni di vita editoriale di Aquila della Notte.


Ora però, come chi ci segue regolarmente sa, Francesco Bosco e Mauro Scremin nei loro vari volumi di Western all'italiana hanno reso nota la consuetudine degli illustratori italiaci, ma non solo, di ispirarsi, spesso per necessita legata ai tempi di produzione a immagini già pronte. Buona parte delle copertine del Tex gigante disegnate da Galep, infatti, sono in realtà a loro volta ispirate ad altre illustrazioni, perlopiù statunitensi.
Nella carrellata di copertina che vi aspetta qui sotto quindi andremo a scoprire, in ordine cronologico texiano, chi indirettamente hanno omaggiato i vari copertinisti bonelliani.

Partiamo da Tex 44, Una audace rapina, del giugno 1964, omaggiato da Claudio Villa nella copertina del Maxi Tex 33. In realtà il Maestro di Lomazzo, attraverso Galep, omaggia una copertina fotografica di The deputy (Dell Comics, 1961), che immortala Henry Fonda e Allen Case.


Proseguiamo con Tex 80, Spettri, del giugno 1967, copertina omaggiata dai fratelli Cestaro per l'albo 445 di Dylan Dog. La posizione del Tex di quella storica copertina, Galep la prese da un'illustrazione di James Bama per un romanzo di Louis l'Amour, Kid Rodelo (Bantam Book, 1966). Lo sfondo della cover di Dylan è in effetti un omaggio allo sfondo della cover di Tex. 


Andiamo avanti di pochi numeri e troviamo Tex 84, Il re del rodeo dell'ottobre 1967. Gianluca Pagliarani copertinista di Dragonero Mondo Oscuro 12, omaggia indirettamente l'illustratore George Gross, autore della locandina del film Smoky (Disney, 1966), a cui evidentemente Galep si era ispirato; come già prima di lui Mel Crair copertinista della riduzione a fumetti della pellicola, realizzata dalla Dell. Secondo le ricerche di Bosco e Scremin lo stesso Gross prese in prestito l'idea per la sua locandina da una storica cover della testata Argosy realizzata da Frank McCarthy nel 1952. La posizione del cavallo, in particolare, proviene da ancora da un'altra fonte: è una vignetta ribaltata del fumetto Gunlaw del 1960 disegnato da Harry Bishop. 


Arriviamo a Tex 103, Il signore dell'abisso del maggio 1969, la copertina citata dalla "strana coppia" formata da Paolo Bacilieri e dal compianto Giuseppe Montanari, per ventunesimo Dylan Dog Old Boy. In questo caso la fonte è britannica. Si tratta di Tracy of Tobruk, uno dei primissimi albi (1958), della storica collana War Picture Library della Amalgameted Press//Fleetway. A questa testata collaborarono negli anni anche molti talenti nostrani, come Pratt, D'Antonio, Calegari e Trevisan, solo per citarne alcuni. Italiana secondo Bosco e Scremin è anche la mano del copertinista di Tracy of Tubrok; secondo i due ricercatori di immagini texiane l'illustrazione sarebbe da attribuire a Giorgio De Gaspari


Passiamo a Tex 109, Massacro, del novembre 1969. Nella copertina omaggiata, Maurizio Dotti sostituisce Carson con una suora, dato che nelle avventure del giovane Tex Willer ancora i due pard non si sono incontrati. In realtà i protagonisti della copertina originale a cui Galep si era ispirato erano due soldati usciti dai pennelli di Ron Lesser. Il volume per cui venne utilizzata questa  illustrazione è Indian Fighter di  E.E.Helleran, pubblicato dalla  Ballantine nel 1964.


Rispetto a questa cover abbiamo un'omaggio supplementare da segnalare, realizzato nel dicembre 2019 da Claudio Villa e allegato come litografia al volume "blu", terza edizione limitata di Tex l'inesorabile. 

La galleria degli omaggi a Galep prosegue con Tex 111, L'asso nella manica, del gennaio 1970, copertina scelta da Alessandrini per Martin Mystere 404. In questo caso le fonti originali di Galleppini sono due, una per la silhouette che circonda Tex e una per il ranger stesso. La sagoma del pistolero è stata disegnata da Morton Engel per la copertina del romanzo Die in the saddle di Lincoln Drew, edito da Permabook nel 1956. La posizione di Tex proviene da quella dell'attore Will Hutchins sulla cover fotografica del comic book della Dell Sugarfoot (1958). 


Arriviamo  a Tex 125, Il figlio di Mefisto, del marzo 1971, omaggiato da Enea Riboldi per la copertina di Dampyr 283. La copertina di riferimento per la figura di Tex è quella del romanzo Bounty Guns di Luke Short edito da Dell nel 1964. L'illustrazione di copertina è firmata da Len Goldberg. 


Questa iconica copertina di Tex merita almeno la segnalazione di un altro paio di omaggi precedenti. Il primo in qualche modo ci riguarda direttamente; risale infatti a Dime Press 7 del maggio 1994, quando chiedemmo a otto colleghi texiani di Galep di ricordarlo a pochi mesi dalla sua scomparsa, reinterpretando una sua copertina; un po' quello che sta facendo la Bonelli in questo mese di ottobre. Da Villa a Ticci, passando per Civitelli, Monti, Gamba, Jeva, Marcello e Zaniboni accettarono il nostro invito. Sergio Zaniboni scelse di omaggiare proprio questa copertina.


L'altra reinterpretazione di questa copertina si deve a Claudio Villa e risale all'ottobre del 2019. E' la litografia allegata alla prima edizione a tiratura limitata di Tex L'inesorabile, andata a ruba nel giro di pochi giorni, tanto che poi ne sono state realizzate altre tre edizioni, ognuna caratterizzata da una colorazione della tela di copertina di colore diverso, e da una litografia allegata differente.  


Riprendiamo il percorso con Tex 133, Conestoga!, del novembre 1971, la copertina che ha scelto di omaggiare Stefano Biglia per il numero 24 di Super Tex. La fonte di ispirazione di Galep potrebbe essere, e in questo caso il condizionale è d'obbligo, visto che anche i nostri esperti Bosco e Scremin nutrono ancora dei dubbi, la copertina del volume della Hodder & Stougton del 1961, Wild Horse Mesa un romanzo di Zane Grey; anche il nome dell'illustratore della cover del tascabile americano è al momento è ignoto.


Saltiamo fino a Tex 159, Lo sceriffo di Durango, del febbraio 1974, l'albo scelto per omaggiarne la copertina da Fabrizio De Tommaso per il primo numero delle "Nuove origini" di Morgan Lost. A proposito di origini: quella che sta dietro alla copertina di Galep è una fotografia usata come cover per il numero di giugno-luglio 1960 del comic book di Lone Ranger edito dall'americana Dell.


Andiamo avanti fino a Tex 170, Sulle tracce di Tom Foster, del dicembre 1974, l'albo che Alessandro Piccinelli ha scelto di omaggiare nella copertina di Zagor 699, o Zenith 750 se preferite, cambiando addirittura il classico colore degli abiti di Cico per renderlo più in sintonia coi colori di Carson. In realtà lo zagoriano omaggia, indirettamente, una illustrazione di Stanley Borack, utilizzata come copertina per The Last Blue Sea romanzo di David Forrest pubblicato da Ballantine nel 1964.


Sette mesi dopo, nel settembre 1975, usciva Tex 177, Fantasmi nel deserto, l'albo la cui copertina è stata scelta  per essere reinterpretata da Sergio Giardo per Nathan Never 389, che sostituisce Carson e Tiger Jack rispettivamente con Sigmund e Legs; ovviamente Nathan Never  nelle vesri di Tex al centro dell'immagine. Galeppini per questa immagine si era ispirato all'illustrazione di Carl Hantman, utilizzata come copertina del romanzo Trail Partners di Max Brand, edito dalla Warner. 


Come fonte di ispirazione della storica copertina de El Muerto, Tex 190 dell'agosto 1976, c'è una fotografia, quella di John Wayne sul set del film True Grit , uscito in Italia col titolo Il grinta, nel 1969. Corrado Mastantuono per il primo numero della terza collana di Magico Vento ha scelto di omaggiare quel Tex che tanto deve a quel John Wayne. 


Ritroviamo ancora una volta Claudio Villa in questa carrellata, che ha voluto rendere ulteriormente omaggio a Galep con la variant cover del volume La cavalcata del destino. L'albo di riferimento è Tex 199 del maggio 1977, a Sud di Nogales. In questo caso la fonte di Galleppini è l'illustrazione di Frank McCarty per la cover del romanzo di J.T. Edson The law of the gun (Corgi Books, 1962). Qui sotto vedete l'immagine di McCarthy nella versione ribaltata, e quindi più accostabile alla stesura di Galep, utilizzata come cover del romanzo Buchanan's Gun, scritto da Jonas Ward e pubblicato da Fawcett.


A vestire letteralmente i panni di Tex in copertina è infine Julia, che, con la cover del suo numero 301, omaggia quella di Tex 227 del settembre 1979, La pista degli Apaches. Cristiano Spadoni in realtà omaggia, per mezzo del ranger, la copertina di Arizona Blood, romanzo di Tom Curry, edito da Curtis Books. L'illustrazione originale è di Vic Prezio.


Chiudiamo questa carrellata degli omaggi agli "omaggi" di Galep, ringraziando Francesco Bosco e Mauro Scremin per il loro certosino lavoro di ricerca iconografica reso pubblico coi volumi della serie Western all'Italiana e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Secret Origins: Tex Classic  

 Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.

lunedì 25 settembre 2023

SECRET ORIGINS: MISTER NO 152

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Si conclude nelle prime sessanta pagine dell'albo, in maniera drammatica, l'avventura messicana scritta da Nolitta e realizzata graficamente da Bignotti. Mister No scopre che dietro la maschera del giustiziere di Bonampak si nasconde Teddy Wilson uno dei giovani archeologi ospiti della casa di Fritz Bauer, che Jerry aveva incontrato all'inizio dell'avventura proprio visitando l'abitazione del famoso archeologo a San Cristobal de las Casas. Jerry si prodiga per riportare il giovane, ferito gravemente, alla civiltà per consentigli le cure. Durante il lungo tragitto sul fiume lo tiene sveglio nei momenti peggiori, parla con lui di cinema citando Gunga Din un film del '39 con Cary Grant, di cui Bonelli evidentemente fornì a Bignotti una copia del dvd, per visualizzarne le immagini. come sembrerebbe dal parallelo qui sotto.


Arrivati alla pista dove Mister No aveva abbandonato il Piper, quando l'obiettivo sembrava a portata di mano, Teddy non ce la fa. A Mister No non resta che riportare la salma del ragazzo ai suoi amici e raccontare tutta la drammatica vicenda alle autorità messicane.


Nella seconda parte comincia la nuova avventura che da il titolo all'albo. Scritta da Alberto Ongaro e disegnata da Roberto Diso, la vicenda si ambienta a Paramaribo, in Suriname, dove Jerry raggiunge il suo amico Bog, conosciuto durante la guerra. Bog racconta a Jerry le sue vicende post-belliche, la sua conoscenza, a Bahia, con Lupe Herreira, la donna del mistero del titolo, e, tra le altre cose, la rapina a mano armata che lo ha portato in carcere per sei anni. In copertina Diso condensa in un unica immagine Bog in un momento della sua azione criminale e Jerry che, anni dopo, interviene in suo soccorso per un motivo che scopriremo nel prossimo albo.
L'immagine era già riapparsa nelle edicole italiane nell'agosto di dieci anni fa, come numero 76 della ristampa curata dalle edizioni If . Come sempre la redazione di Gianni Bono ricolorò completamente l'immagine.


Fuori dai confini nazionali questa copertina è stata utilizzata dalla testata antologica jugoslava Lunov Magnus Strip, come cover del novecentesimo numero della collana. Il titolo è praticamente la traduzione di quello italiano, mentre l'immagine presenta come sempre l'eliminazione del quadrifoglio dalla spalla del protagonista.


Quadrifoglio che gli appassionati balcanici hanno però ritrovato nella edizione croata della Libellus dell'intera storia di Ongaro e Diso, la settantesima dell'antieroe bonelliano. Il volume intitolato L'assassino nell'ombra, come la terza e ultima parte italiana di quest'avventura,  usci nel settembre del 2015. 


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.

sabato 23 settembre 2023

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 171

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Su Tex Classic 171 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate in origine sui numeri dall'8 al 10 della Serie Cobra, la 35a di Tex nel formato originale, usciti nel gennaio 1966. Le stesse pagine sono state ristampate per la prima volta nel formato bonelliano a cavallo tra i numeri 80 e 81 della serie principale di Tex datati rispettivamente giugno e luglio 1967.Il titolo del Classic, Sulle rive del Brazosè quello del nono numero della Serie Cobra, quello che segna l'inizio di una nuova avventura di Tex disegnata da Letteri. La copertina di Claudio Villa invece fa riferimento all'episodio L'enigma dello scudiscio apparso in questa collana sul numero 149. E' proprio in quella occasione, quasi un'anno fa, che abbiamo parlato in questa rubrica di questa illustrazione e della sua origine "segreta".
Riassumiamo velocemente: la prima apparizione è del luglio 1999 come cartolina allegata a Tex Nuova Ristampa 41;  Tre mesi dopo esordisce come cover su Tex Edição Histórica 38, ristampa brasiliana delle avventure del ranger; L'ispirazione è la copertina di Sangue nella polvere, numero 29 della Serie Nebraska. Qui sotto trovate le tre immagini in questione.



Una parte delle pagine del Classic sono apparse, dicevamo, su Tex 81, La banda dei lupi. Andiamo quindi a scoprire l'origine segreta di questa copertina.


Francesco Bosco e Mauro Scremin nel loro primo volume di Western all'italiana, ci svelano che Galleppini si ispiro alla cover del romanzo western Savage Sierra scritto da Theodore V. Olsen e pubblicato nel 1962 dall'americana Fawcett. L'illustrazione e attribuibile a Frank McCarthy


La cover era riapparsa nelle edicole italiane nelle due classiche ristampe Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa con alcuni colori modificati, in particolare quello della camicia di Tex che da rossa passa al più classico giallo.


A proposito di colori che cambiano, nelle tre edizioni brasiliane di questa copertina troviamo Tex con tre diverse camicie.


Merita una citazione, tra le edizioni straniere quella turca di Super Teks, pubblicato dall'editore Çetin Karakoç. Qui troviamo dopo l'illustrazione di McCarthy, reinterpretata da  Galleppini anche la versione di Yücel Köksal.


 
Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.

giovedì 21 settembre 2023

SECRET ORIGINS: MISTER NO 151

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Prosegue per tutto l'albo l'avventura ambientata nella giungla messicana scritta da Nolitta per le chine di Bignotti. Jerry e Kramer si aggregano alla spedizione archeologica del professor Habersham, alla ricerca di un fantomatico  tempio ricco di affreschi come quello di Bonampak. Jerry passa la maggior parte del tempo come prigioniero visto che non condivide il modo di agire di Kramer, tollerato invece dall'archeologo che guida la spedizione, nei confronti dei locali. Alla fine della ricerca, non priva di incidenti mortali, i sopravvissuti si ritrovano di fronte al Grande Capo di Bonampak, solo per essere da costui sterminati. Si salva solo Mister No, grazie proprio al nemico mascherato morente, che evidentemente lo conosce, dato che lo chiama per nome.       


L'albo originale  usci nel dicembre del 1987 e giunse in edicola, ricordo, con molto ritardo almeno 15 giorni. All'epoca non esisteva internet e pensai addirittura che la serie fosse stata interrotta. I motivi di tale ritardo non sono noti, possiamo solo ipotizzare che all'ultimo minuto in redazione decisero di aggiungere delle pagine alla storia e che di conseguenza il velocista Bignotti abbia dovuto fare un lavoro supplementare prima di andare in stampa. Tale ipotesi è suffragata dal fatto che nell'albo successivo, che contiene due avventure, la fine di questa messicana e l'inizio della successiva, con preponderanza di tavole a favore della prima, la copertina e il titolo sono, invece, dedicate alla seconda. La regola non scritta, infatti, voleva che la copertina spettasse alla storia che occupava più pagine dell'albo; cosa che si sarebbe verificata anche nel caso del numero 152 se non fossero state aggiunte tavole alla storia di Nolitta e Bignotti. Ma è solo una ipotesi....
Una certezza è invece la modifica della copertina di questo numero 151. Online infatti,  grazie al collezionista Dubravko Simić, si trova anche la cover originale di Diso per Il giustizire di Bonampak


Se osservate bene vedrete che il pittoresco personaggio che da il titolo all'albo era stato posizionato da Diso un paio di gradoni più in alto, e quindi più lontano dall'eroe. La  modifica apportata dalla redazione si può apprezzare meglio dalla sovrapposizione sottostante tra la cover definitiva, a colori, col disegno originale in bianco e nero.


La lunghezza dell'episodio e le sole tre copertine italiane a disposizione, costrinsero l'editore  jugoslavo di Lunov Magnus Strip a far produrre una quarta copertina per poter stampare tutta la storia sui quattro numeri dall'894 all'897. L'illustrazione di Miodrag Ivanović, in arte Mikica, per il numero 896 in realtà non trova riscontro all'interno dell'albo, dato che il protagonista non affronta mai gli indigeni in questo episodio. Il titolo è dedicato al Grande capo di Bonampak.


L'eroe Mascherato è invece il titolo dell'albo che conclude l'episodio e che ripropone per i lettori balcanici la copertina di Mister No 151 col giustiziere maya dal bizzarro costume.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.

sabato 16 settembre 2023

SECRET ORIGINS: MISTER NO 150

di Saverio Ceri

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.

Prosegue per tutto l'albo al lunga avventura messicana orchestrata da Nolitta per le chine di Bignotti. Mister No e gli altri fuggitivi sono braccati dai raccoglitori di gomma rivoltosi fino a metà albo, quando Jerry lascia libero nella foresta l'ultimo degli avversari, contrariando Kramer, l'unico compagno di fuga sopravvissuto. I due si rifugiano a causa di un incessante temporale tra le rovine di Yaxchilan, un insediamento maya semisommerso dalla giungla. Qui, dopo un regolamento di conti a suon di pugni, i due si imbattono in una spedizione scientifica, ma anche nei racconti sul leggendario Grande Capo di Bonampak, redivivo giustiziere maya che sta mietendo molte vittime nella zona. 


La copertina originale del  novembre 1987 si distingue dall'attuale versione della Gazzetta dello Sport per la mancanza della firma di Diso. Firma assente anche dall'illustrazione originale del disegnatore romano che si può ammirare online grazie al collezionista Aleksandar Dordevski. Dall'originale si vede come in alto Diso avesse previsto ci fosse del fogliame e non il cielo azzurro; eventualmente, dalle pennellate di china in alto, quello nero notturno. 


Prima di oggi la copertina era già riapparsa in edicola racchiusa nella grafica di Mister No Raccolta 42.

Fuori dai confini nazionali ritroviamo questa copertina solo in Jugoslavia per la storica testata Lunov Magnus Strip sul numero 895 intitolato La casa degli dei. Segnaliamo Mister No in maglietta nera e senza quadrifoglio.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.

domenica 10 settembre 2023

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 170

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Su Tex Classic 170 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate in origine sui numeri dal 5 all'8 della Serie Cobra, la 35a di Tex nel formato originale, usciti tra dicembre 1965 e gennaio 1966. Per la cronaca il numero 7 della collana è il 900° albo a striscia di Tex. 
Sulla pista di Golconda, la novecentesima uscita della Collana del Tex

Come i più affezionati lettori del ranger sanno, non si giunse mai a quota 1000, dato che le strisce di Aquila della Notte si interruppero dopo 973 uscite, a cui potremmo aggiungere le sei inedite pubblicate recentemente in occasione della riproposta anastatica degli storici albetti, pubblicata dalla RCS, per giungere a quota 979. Non sarebbe male se all'interno della stessa collana di collaterali la Bonelli decidesse di inserire altre 21 uscite inedite per arrivare al fatidico traguardo dei mille albetti a striscia.

Secondo i nostri Bosco e Scremin questa novecentesima copertina ha un'"origine segreta" americana. Galep si rifà infatti a una vignetta delle serie a strisce statunitense Gun Law realizzata da Harry Bishop.


In effetti sovrapponendo le due immagini, cavallo e cavaliere combaciano quasi perfettamente, a parte il fatto che nell'immagine di Bishop il cavaliere tiene le redini, e in quella di Galep è impossibilitato a farlo poiché ha le braccia legate dietro la schiena.


Ma torniamo al Classic: le 64 pagine a fumetti erano state pubblicate per la prima volta nel formato bonelliano sul numero 80 della serie principale di Tex, del giugno del 1967.
Il titolo del Classic, La rivolta di Mefistoè quello del sesto numero della Serie Cobra; Il disegno di Claudio Villa, invece è l'illustrazione più recente pubblicata finora come copertina di questa collana, risale infatti solo al gennaio 2015, quando apparve in versione Miniposter in appendice a Tex Nuova Ristampa 367.


L'illustrazione non è riferita alla storia in corso di pubblicazione, ma bensì alle pagine finali dell'episodio Tumak, l'inesorabile di Nizzi e Civitelli uscito sui numeri 536 e 537 dell'estate 2005. L'attacco dei pipistrelli impedisce, non a Tex, ma al cattivo di turno, di profanare un antico sepolcro degli sciamani del popolo Anasazi.
L'unica cover galleppiniana di cui potremmo parlare legata  a questo albo è quella di Tex 80, Spettri, ma ne abbiamo già parlato a febbraio 2021 nella puntata 103 di questa rubrica, quando venne usata come copertina del Classic; e ne riparleremo presto in una puntata speciale dedicata 75 anni di Tex.

Prima di chiudere, perciò, recuperiamo una cover storica di Tex di cui avremmo già dovuto parlare nelle puntate 119 o 120, ma che avevamo ignorato in attesa che venisse utilizzata come cover del Classic. Si tratta della cover del numero 54: Il lago scarlatto.


Come ci hanno raccontato Francesco Bosco e Mauro Scremin, nei loro primi volumi di Western all'Italiana, per questa storica copertina, datata aprileo 1965, Galep si ispirò a una copertina di un comic book della DellThe Frogmen. L'albo era il numero 8 datato febbraio/aprile 1964.


La copertina fu ovviamente usata in Itala anche per Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa, con l'aggiunta del misterioso "totem" sferico dei Moicani che compare nella storia.
  

Questa modifica che risale a fine anni Ottanta, ovviamente non compare sulle cover delle edizioni straniere pubblicate tra il 1969 e il 1974. Qui sotto ne vediamo quattro: la jugoslava, apparsa sul numero due della storica collana Lunov Magnus Strip; la francese su Rodeo; e le due sinottiche della Willams per Olanda e Norvegia, che presentano entrambe un ribaltamento dell'immagine.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.