BONELLI NEWS
di Saverio Ceri
La notizia della prosecuzione della Collezione Storica a Colori di Zagor, annunciata qualche giorno fa da Burattini, circolava sotto forma di indiscrezione già da qualche settimana; mi era giunta, infatti, da altre fonti accoppiata ad un’altra voce riguardante l’altra collezione storica in corso, quella di Dylan Dog.
Copertina scartata per il primo volume della Collezione Storica a Colori di Dylan Dog. Disegno di Bruno Brindisi |
Il lancio della collana di ristampe
in quadricromia dedicata all’Indagatore dell’Incubo avrebbe dovuto sostituire,
nei programmi dell’editore di Repubblica, la collana di Zagor, destinata a
concludersi col cinquantesimo numero, visto che non era stata in grado di
replicare l’inaspettato successo di Tex. E’ vero Zagor non vendeva, e non
vende, come Tex: non ho dati reali alla
mano, ma, per quanto possa valere, nell’edicola di paese dove compro i volumi
di Zagor, giungono un paio di copie; della serie di Aquila della Notte, intorno
al sessantesimo volume, ne arrivavano ancora una decina. La collezione dello
Spirito con la Scure potrebbe vendere, quindi, circa un quinto di Tex, ma essendo
stato il successo della collana del Ranger straripante, anche vendere cinque
volte meno significa superare il punto di pareggio e proseguire la
pubblicazione. Infatti, pur se con dati di vendita diversi da Tex, quello di
Zagor può essere considerato un piccolo successo. Perché interromperlo se ancora porta degli
introiti?, E’ così, probabilmente i tipi di Repubblica hanno pensato di tenere
in parallelo in edicola due collane bonelliane di ristampe, e di fissare il
nuovo inderogabile limite dei volumi dedicati Patrick Wilding al 71° volume che
conterrà l’ultima avventura scritta da Nolitta per il suo più famoso
personaggio. Oggi, quel punto d’arrivo, diviene solo una boa da superare, per
proseguire, nel mare in tempesta delle edicole italiane, finché il pubblico degli
appassionati, manterrà in attivo la
serie.
Cover di Bruno Brindisi per il 17° volume della ristampa a colori di Dylan Dog di Repubblica. |
Perché questo cambio di strategia? Perché pare, e qui sta la seconda parte dell’indiscrezione
che circolava, che la collezione storica di Dylan Dog sia un flop, e che non
abbia raggiunto i risultati che all’Espresso avevano previsto. Effettivamente,
se teniamo per buono il riferimento di prima dell’edicola di paese, nella
solita rivendita di cui sopra, ne arriva una sola copia (e la compo io). Zagor venderebbe più di Dylan, o meglio la serie di Zagor va regolarmente in attivo, quella di Dylan non va come previsto. La collana dedicata al personaggio di Sclavi,
con tutti i se del caso, potrebbe chiudere i battenti
dopo i cinquanta numeri inizialmente previsti.
Disegno di Bruno Brindisi destinato alla copertina del 19° albo di Dylan Dog collezione storica a colori |
Ammesso che sia tutto vero, perché Dylan Dog non vende? Forse perché i
lettori odierni dell’indagatore dell’Incubo, a contrario dei fan di Zagor, se
vogliono leggersi i primi numeri, non hanno difficoltà a recuperarli presso la
stessa SBE, che ha ancora in catalogo varie ristampe della serie, e a un prezzo
minore; ok, nelle riproposte bonelli non c’è il colore; ma evidentemente la
quadricromia, non attira i potenziali lettori come si poteva pensare; E’ vero, nella
serie di Repubblica ci sono le cover inedite di Brindisi; ma spendere quasi otto
euro per avere una copertina, se pur bella, che sì può guardare, e scaricare,
gratis da internet, non è il massimo della vita. Insomma, col senno di poi Dylan Dog non ha
molto di “storico” da offrire in questo momento; forse sarebbe stato meglio puntare
su personaggi tipo Martin Mystère, che non gode di una ristampa organica da
vent’anni, oppure su qualche classico “moderno” tipo Napoleone, che oltre a
portare in dote una qualità media delle storie e degli autori molto elevata, ha
anche il vantaggio di potersi esaurire in tempi rapidi, quindi anche in caso di
insuccesso, il danno economico sarebbe limitato.
Un dettaglio della prossima copertina di Brindisi per il Dylan Dog di Repubblica. |
Comunque, per scoprire se, alla pari della prima, questa seconda parte dell’indiscrezione
risulterà veritiera, non ci resta che aspettare… sei mesi, ovvero l’uscita del
fatidico numero 50.
Saverio Ceri