R
(parte V)
RAVEN
RE DELLE SCIMMIE
REDCAP e RED JACKET
RISVEGLIATI
RIWAK
ROCK
ROSPI GIGANTI
RAVEN
Lo Spirito
del Corvo
affrontato dagli Eroi
del Wakan
(precisamente i quattro eroi superstiti – ZAGOR,
Tonka,
Satko
e lo sciamano Nuvola
– più CICO)
ne La
fiamma nera
(M. Boselli [sog.&scen.] – G. Ferri [dis.], Speciale Zagor n.
4). La sua apparizione ha luogo, per l'appunto, nella Foresta
del Corvo,
ed è preceduta da quella di uno stormo di corvi che attaccano
ferocemente i Nostri. Al termine di una dura lotta, ZAGOR
e compagni riescono ad avere la meglio sugli aggressivi uccelli, ma
si accorgono che CICO
è scomparso. Il giorno seguente, dopo un'infruttuosa ricerca
notturna, i quattro eroi giungono in una radura nebbiosa e scoprono
che il messicano è stato catturato dallo Spirito
del Corvo,
il quale lo ha rinchiuso in una gabbia di legno tenuta sospesa –
con una corda attaccata al ramo di un albero - su una fossa piena di
serpenti.
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Zagor Speciale n. 4, giugno 1991. Disegno di Ferri |
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Gli
Eroi del Wakan
e Cico giungono nella Foresta
del Corvo – Speciale ZGR
4, p. 99
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Zagor
e i suoi amici vengono attaccati dai corvi di Raven - Speciale ZGR 4,
p. 101
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Raven
sottopone il povero messicano a una serie di scioglilingua –
Speciale ZGR 4, p. 103
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Il malvagio spirito – che chiede al povero CICO
di ripetere i suoi scioglilingua e, ad ogni tentativo sbagliato del
pancione, ordina ai corvi di beccare la suddetta corda - ha preso
l'aspetto di un avversario di Satko,
Jim
Raven.
E'
un avvocato bianco che usa mille trucchi legali per rubare le terre
agli indiani!
– dice il Cherokee
ai suoi amici – L'ho
affrontato più volte in tribunale! Ma ora mi sembra più alto, più
possente… .
Nuvola
allora gli spiega: Woah!
La perdita delle nostre terre è uno dei mali che nel mondo esterno
indeboliscono la Forza Wakan… …ma il nostro avversario ha solo
assunto le sembianze di quel losco avvocato… raven significa corvo…
e allo spirito burlone, il Corvo, piace questo genere di scherzi!.
Raven
conferma
le parole dello sciamano e fa una proposta a lui e ai suoi compagni,
promettendo loro che, se ritorneranno indietro, libererà CICO.
I Nostri però non si fidano, e Nuvola,
al fine di guadagnare tempo, fa una controproposta al diabolico
nemico: So
che ti piacciono i giochi, spirito burlone! Perché non ci giochiamo
la vita del nostro compagno? Io ti sfido!.
Raven
risponde: E'
vero, stregone! Giocare mi diverte!... Avevo offerto a questo sciocco
qualche prezioso attimo di vita, se lui avesse saputo ripetere i miei
scioglilingua!... …Propongo qualcosa del genere anche a voi! La
vita intera no, è una posta troppo alta… diciamo che potrete
vincere un pizzico di vita, il tempo necessario per ripensare alla
mia sempre valida offerta! Se risolverete i miei enigmi, la fune sarà
recisa lentamente. Se li sbaglierete, verrà recisa rapidamente. Se
sarò io a sbagliare, cosa alquanto improbabile, i miei fratellini
pennuti cesseranno di beccarla per un solo turno, cioè finché non
toccherà nuovamente a me… Queste sono le mie regole e giocheremo
finché non dirò basta!
E il mio avversario sarà l'avvocatuccio Cherokee!.
Ha quindi inizio una sfida a base di indovinelli tra Raven
e Satko,
il quale si dimostra un avversario più che degno per lo spirito
burlone.
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L'offerta di Raven è in realtà un trucco: lo Spirito del Corvo, infatti, non ha alcuna intenzione di risparmiare Cico - Speciale ZGR 4, p. 105 |
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Satko si dimostra per Raven un avversario non facile - Speciale ZGR 4, p. 109 |
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Sorprendendo Raven, Zagor salva Cico - Speciale ZGR 4, p. 111 |
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Lo
Spirito con la Scure uccide Raven (che aveva ripreso le sue vere
sembianze) - Speciale ZGR 4, p. 112
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Quest'ultimo, però, non si accorge del brutto scherzo che
ZAGOR,
con l'aiuto di Nuvola,
gli sta preparando: i due, celandosi nella nebbia (resa ancora più
fitta dalle sostanze fumogene contenute nella bisaccia dello
sciamano), fabbricano in breve tempo un fantoccio, in modo da
ingannare sia Raven
che i suoi corvi. Ignaro di tutto (ma lo stesso Satko non si è
accorto di nulla), lo spirito decide di chiudere la sfida in suo
favore, ponendo al Cherokee
una domanda particolarmente difficile: Adesso,
egregio avvocato, devi fare un'affermazione che non sia né vera né
falsa! Altri menti i miei fratellini beccheranno in massa la fune, e
il tuo amico cadrà rapidamente incontro alla morte nella fossa dei
serpenti!.
Satko
risponde subito – Bene!...
La mia affermazione è proprio questa: "Cico cadrà nella fossa
dei serpenti" !
–, ma la sua spiegazione, malgrado sia rigorosamente logica (la
suddetta affermazione dipende infatti dalla decisione, da parte dei
Nostri, di accettare o meno l'offerta di Raven,
quindi non è né vera né falsa) viene rifiutata dallo spirito
burlone, che ritiene pertanto di aver vinto la sfida e ordina ai suoi
corvi di beccare la corda. Proprio in quel momento, però, ZAGOR
– che è scivolato alle spalle di Raven
– si lancia contro la gabbia, liberando CICO.
I corvi si avventano sull'eroe, ferendolo con i loro artigli e i loro
becchi affilati, ma il Nostro riesce a scagliare la scure contro
Raven,
nel frattempo trasformatosi in un grosso corvo, uccidendolo sul
colpo. Questo
era Raven?,
chiede CICO
a Nuvola,
che risponde: Ugh!
Ha ripreso le sue vere sembianze e ha cercato di volare via… …ma
con la sua scure Zagor ha distrutto l'incantesimo e ci ha liberato
dagli uccelli!.
RE DELLE SCIMMIE
Compare in Odissea americana (G. Nolitta [sog.&scen.] – G. Ferri [dis.], nn. 87-89) e, come si evince dal nome, è il feroce capo di un branco – o meglio: una vera e propria tribù - di scimmioni (simili a gorilla, ma, a differenza di questi, dotati di una lunga coda). Alcuni di essi rapiscono, di notte, Frisco Kid, il più giovane membro dell'equipaggio dell'Athena.
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Zagor n. 88, ottobre 1972. Disegno di Ferri |
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Zagor
e compagni alle prese con gli scimmioni che hanno rapito Frisco
Kid – ZGR 88, p. 22
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Gli
scimmioni si rivelano essere tanto intelligenti quanto crudeli: sono
infatti in grado di fabbricarsi rudimentali tamburi, e conservano,
come trofei, i teschi delle loro vittime umane – ZGR 88, p. 40
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Il
possente Re delle Scimmie si porta al centro dello spiazzo, pronto ad
affrontare Kid – ZGR 88, p. 42
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Lo
sventurato Kid esce dalla sua prigione - ZGR 88, p. 44
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Il suo compagno Tattoo
Lopez, al quale Kid
stava dando il cambio della guardia, tenta invano di fermare gli
aggressori; i suoi spari svegliano subito il capitano Moreland,
l'altro marinaio
Walter Thompson
e i passeggeri della nave, che sono appunto ZAGOR,
CICO
e Homerus J. Bannington.
In un primo tempo, Tattoo
non viene creduto, anzi: Walter
lo accusa di essersi inventato tutto e di aver fatto sparire lui Kid,
con cui la sera prima aveva avuto una lite. A far ricredere Walter
e anche gli altri (pure loro scettici) sono gli scimmioni stessi, che
si lanciano all'attacco impugnando delle pesanti clave. Al termine di
un furioso scontro, i cinque uomini riescono ad avere la meglio sugli
assalitori, dopodiché decidono di scendere a terra per liberare Kid.
Giunta l'alba, lo Spirito
con la Scure scopre che uno
degli scimmioni - l'unico sopravvissuto al fallito assalto - si sta
sciacquando, con l'acqua di una fonte, la ferita rimediata la notte
prima. La bestia si accorge però della presenza di ZAGOR
e fugge saltando agilmente tra i rami (la zona è infatti coperta da
una folta vegetazione). L'eroe si stacca dal gruppo e si lancia
all'inseguimento della scimmia, mentre gli altri proseguono la loro
marcia nella foresta fino a raggiungere il covo del branco: una sorta
di anfiteatro roccioso, con uno spiazzo delimitato da alcuni pali su
cui sono conficcati dei teschi umani.
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Il
Re delle Scimmie massacra il marinaio - ZGR 88, p. 46
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Tattoo
tenta di salvare il giovane amico, ma colpisce lo scimmione solo di
striscio - ZGR 88, p. 49
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Tattoo
segue la tragica sorte di Kid - ZGR 88, p. 55
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Zagor
provoca il Re delle Scimmie per spingerlo a combattere - ZGR 88, p.
61
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E'
orribile! – esclama
Moreland –
Deve trattarsi di qualcuno
dei pazzi viaggiatori che si sono avventurati lungo il fiume prima di
noi… e che non sono mai ritornati!.
All'improvviso, uno scimmione particolarmente robusto – il Re
delle Scimmie, appunto –
si porta al centro dello spiazzo; nello stesso momento, due scimmie
sollevano la grata di una caverna, dalla quale esce il povero Kid.
Sotto gli occhi di CICO
e compagni (la cui presenza non è ancora stata scoperta), ha inizio
una crudele cerimonia, un'impari lotta tra il Re
delle Scimmie e il giovane
marinaio. Il primo, dopo aver sollevato e scaraventato violentemente
al suolo l'inerme Kid,
comincia a strangolare quest'ultimo. Scosso dalle grida dello
sventurato compagno e disobbedendo al suo capitano (il quale, seppure
a malincuore, ha ordinato a lui e agli altri di tornare alla nave,
vista l'enorme disparita numerica: gli scimmioni sono circa un
centinaio), Tattoo
tenta di salvare Kid,
sparando contro il suo carnefice. Colpito di striscio alla tempia, il
Re delle Scimmie esplode
in un gesto di collera, che scatena la caccia ai quattro uomini.
Mentre infuria la lotta tra questi ultimi, armati di fucili, e i
feroci primati (uno dei quali, giunto alle loro spalle, colpisce con
un masso proprio Tattoo,
uccidendolo), ZAGOR –
accortosi che la scimmia da lui inseguita ha cercato astutamente il
più lontano possibile dall'anfiteatro, arriva sul posto e, dopo
essersi fatto una precisa idea di quanto accaduto, decide di
risolvere personalmente la difficile situazione. A
giudicare da come si agita e da come tutti gli altri obbediscono,
quello laggiù deve essere il capo del branco!
– pensa l'eroe, osservando il Re
delle Scimmie – Spesso
gli animali vengono scossi da una dimostrazione di inferiorità di
quello che hanno eletto capo proprio in funzione della sua
riconosciuta forza!.. Non ho altra alternativa… devo provocare quel
colosso ed indurlo ad una specie di sfida… …La sua vita contro la
mia e quella dei miei compagni!.
Lanciato il suo caratteristico urlo, ZAGOR
raggiunge lo spiazzo dell'anfiteatro e, avvicinatosi al capotribù,
sferra a questi un pugno, invitandolo così alla lotta.
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L'eroe
si libera della terribile stretta dello scimmione - ZGR 88, p. 63
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Zagor
passa al contrattacco e stringe il collo del suo avversario - ZGR 88,
p. 67
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Ucciso
il Re delle Scimmie, Zagor lancia il suo urlo di vittoria - ZGR 88,
p. 70
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Il Re
delle Scimmie - toccato nel
suo orgoglio - raccoglie la sfida e, dopo aver allontanato i suoi
"sudditi", si avventa contro ZAGOR,
stringendolo con le robuste braccia in una tremenda morsa, al preciso
scopo di spezzargli la schiena. L'eroe riesce però a liberarsi,
colpendo il suo avversario prima in testa – con le mani giunte - e
poi sul muso. Caduto a terra, ZAGOR
non fa in tempo a rimettersi in piedi che il colosso lo afferra
nuovamente e lo scaglia contro uno dei sinistri pali, per poi
stringergli le mani al collo. CICO
e gli altri pensano che per il loro amico sia ormai finita, ma l'eroe
riesce invece a liberarsi ancora una volta dello scimmione,
sferrandogli due poderosi pugni e un violento calcio. Rialzatosi,
ZAGOR
schiva un nuovo attacco del Re
delle Scimmie e, portatosi
alle sue spalle, gli stringe le braccia al collo fino a soffocarlo. A
questo punto, il Nostro si rivolge ai suoi amici: Cico!
Moreland! Mi sentite? Avvicinatevi lungo la via che conduce al
battello… saprete ritrovarla?.
Il capitano risponde: Sì…
certo… ma… ma "loro" non ci lasceranno andare… ci
aggrediranno!. E ZAGOR:
No… non credo… sono
rimasti sconcertati dalla morte del loro capo e ora hanno timore di
me… paura di tutto… dovete tentare, prima che si riprendano dalla
sorpresa e dalla incertezza… simulate la massima sicurezza…
nascondete ogni sintomo di paura… .Io vi raggiungerò subito, non
temete!. Come previsto
dall'eroe, gli ancora increduli scimmioni non osano contrastargli il
passo, né tantomeno si curano di Moreland
e compagni. Lasciato l'anfiteatro, ZAGOR
si getta pertanto nel folto della foresta e, dopo una lunga corsa, si
ricongiunge agli altri e sale con essi a bordo dell'Athena.
Proprio in quel momento, il branco ritorna all'attacco, ma il
battello, aiutato dalla corrente, si allontana in fretta dalla riva,
salutata dalle urla di
collera e di delusione delle scimmie.
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Lo
Spirito con la Scure avanza tra le scimmie, intimorite ed al contempo
affascinate da colui che ha sconfitto il loro re - ZGR 88, p. 72
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Risaliti
a bordo dell'Athena,
Zagor e compagni sfuggono all'ultimo assalto delle scimmie - ZGR 88,
p. 75
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Tarzan
lotta con lo scimmione Kerciak in una spettacolare vignetta di Burne
Hogarth (1911-1996)
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Curiosità:
Come si legge nello Zagor
Index Illustrato 1-100
(Paolo Ferriani Editore, 2ª edizione, Estate 2005), il Re
delle Scimmie e la sua
tribù sono un chiaro
omaggio a Tarzan
(e soprattutto alla versione
a fumetti del personaggio disegnata da Burne
Hogarth).
REDCAP e RED JACKET
I mostruosi ma simpatici GOBLIN
che, ne Il principe degli
elfi (M. Boselli
[sog.&scen.] – M. Torricelli [dis.], Speciale n. 11), aiutano
ZAGOR
e CICO,
e i loro amici fatati Auberon
e Alienor,
nella lotta contro il negromante Zondar
e i suoi crudeli alleati. Tuttavia, nella parte iniziale della
storia, Redcap
e Red Jacket
non si comportano certo amichevolmente nei confronti del pancione:
essi infatti, dispettosi come tutti i GOBLIN,
tormentano con pesanti scherzi CICO,
che per colpa loro cade nel fiume della Valle
delle Voci e, com'era già
successo a ZAGOR
(vedi NUCKELAVEE),
si ritrova a Tir-Nan-Og.
Qui, i due folletti – che nel nostro mondo riescono a rendersi
invisibili – si mostrano al messicano e, quando questi dice loro
come si chiama, gli balzano addosso e lo costringono a correre.
Dannazione! Le mie gambe
corrono da sole!, esclama
il povero CICO.
E correrai finché lo
vogliamo noi!.... – gli
dice Redcap
– Fino a consumarle!
Ah! Ah! Ah!. Il Nostro,
però, si ricorda all'improvviso che i folletti hanno un particolare
punto debole, e inizia quindi a cantare una canzoncina. Smettila,
ti prego!... – lo implora
Redcap
– Le canzoni in rima sono
letali per i goblin!.... .
CICO
continua a cantare fino a quando i due mostriciattoli non si
arrendono del tutto e chiedono di fare la pace. Il messicano accetta,
ed essi, diventato ormai suoi amici, lo conducono alla fiera dei
GOBLIN,
dove ritrova ZAGOR.
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Zagor Speciale n. 11, aprile 1999. Disegno di Ferri |
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Resisi
invisibili, i due goblin tormentano Cico - Speciale ZGR 11, p. 49
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Redcap
e Red Jacket si mostrano al messicano - Speciale ZGR 11, p. 51
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Cantando
una delle sue tipiche canzoncine in rima, Cico costringe i due
mostriciattoli alla resa - Speciale ZGR 11, p. 55
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Tra le altre sequenze in cui Redcap
e Red
Jacket compaiono, ve ne
sono un paio che è d'obbligo citare: quella che ha luogo nella
Foresta di Mord
e quella degli scambiati.
Nella prima, i due folletti, offrono alla terribile BANSHEE
il loro prigioniero, il
bucaniere Lesueur.
Dunque hai sempre sorriso in
faccia alla morte, eh, Lesueur?...
dice a costui Redcap;
Vediamo se riderai
stavolta!, aggiunge Red
Jacket. Lesueur
viene scaraventato dai GOBLIN
tra le poco amorevoli braccia della BANSHEE,
che lo trasforma in uno dei suoi SLUAGH,
dopodiché scompare. Missione
compiuta!..., esclama
Redcap,
e CICO,
che poco prima aveva rischiato di fare la stessa fine del bucaniere,
gli domanda: E' andata
via?... . Il folletto
risponde: Certo!... E' vero
che la Banshee si accontenta di una vittima sola per ogni gruppo di
viandanti… se la vittima è liberamente offerta!.
Red Jacket
spiega: Per che altro motivo
credevate che ci fossimo trascinati dietro quell'arrogante sbruffone?
Ora fa parte della "Compagnia dei Morti"!.
Nonostante Auberon
e ZAGOR
debbano la vita agli amici GOBLIN
(prima che essi offrissero Lesueur
alla BANSHEE,
entrambi gli eroi erano pronti a sacrificarsi), questi ultimi non
ricevono alcun ringraziamento da parte dei suddetti, anzi. E'
stata un'azione indegna!,
dice infatti ai due Auberon,
e così la pensa anche ZAGOR:
Già… l'avete ucciso a
sangue freddo! Senza che potessi impedirvelo!.
Redcap
dice allora al Nostro: Preferivi
che la Banshee si adirasse e facesse fuori tutti?!...
. E Red Jacket
commenta: Avete il cuore
troppo tenero!... Per fortuna noi goblin siamo esenti da certi
difetti!. Solo Alienor
è solidale con i due folletti: Io
sono sicura che avete agito per il meglio, signori goblin!. Il fatto
è che Zagor e sir Auber sono due puri eroi! Nel loro cuore non c'è
posto per l'inganno o il sotterfugio!…
. A queste parole, Red
Jacket risponde
ironicamente: Già!... Tanto
puri che litigavano per farsi uccidere!.
E Redcap,
sconsolato: Li tiriamo fuori
dai guai e loro ci trattano a pesci in faccia! Che bel
ringraziamento!.
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Servendosi
dei loro poteri, Redcap e Red Jacket ostacolano gli uomini del
negromante Zondar - Speciale ZGR 11, p. 68
|
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I
due folletti gettano il corsaro Lesueur nelle grinfie della terribile
banshee - Speciale ZGR 11, p. 88
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Redcap
e Red Jacket non capiscono perché Zagor e Auberon disapprovino il
loro gesto - Speciale ZGR 11, p. 89
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Intagliando
alcuni tronchi, i due goblin fabbricano dei fantocci con le sembianze
dei loro amici - Speciale ZGR 11, p. 97
|
Nella seconda scena menzionata, i due
GOBLIN,
per trarre in inganno il negromante Zondar
e i criminali umani suoi alleati (tra cui vi era pure Lesueur),
intagliano alcuni tronchi dando loro l'aspetto dei loro quattro
amici. Il sotterfugio ideato dagli astuti folletti ottiene il suo
scopo: il negromante e i succitati criminali vengono appunto
ingannati dagli scambiati
– così si chiamano questa sorta di fantocci -, e ciò permette a
ZAGOR,
CICO
e Alienor
di entrare
indisturbati, attraverso il lato in rovina delle mura,
a Tara
(la capitale di Tir-Nan-Og
occupata da Zondar),
anche se, una
volta raggiunto il
palazzo reale, i tre vengono catturati dai loro avversari. Alla fine,
tuttavia, questi ultimi verranno sconfitti dall'eroe e dai suoi amici
elfi.
RISVEGLIATI
I feroci MORTI VIVENTI che ZAGOR
affronta in Risvegli (M.
Burattini [sog.&scen.] – E. Barison [dis.], Speciale
Zagor n. 26), storia
ambientata nel
villaggio di
Cloudy Hill.
Essi sono frutto degli esperimenti della signora Bronsky,
moglie del medico del
paese e figlia di un
biologo e anatomista dell'Università di Boston. Grazie agli appunti
lasciatile dal padre, la Bronsky
ha sviluppato il siero del
risveglio, una
sostanza
che, come dice il nome,
è in grado di riportare in vita i morti. Il siero presenta
però un terribile effetto collaterale: scatena un'incontrollabile
aggressività nei risvegliati,
dotandoli inoltre di una forza sovrumana e di una notevole resistenza
al dolore; un cocktail davvero spaventoso. Una delle prime "cavie"
della perfida scienziata è il commerciante di legname Basil
Worth, il quale, tre giorni
dopo la morte, esce dalla tomba e uccide l'ex socio Angus
McCormack e la moglie di
questi, Blair.
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Zagor Speciale n. 26, marzo 2014. Disegno di Ferri |
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Basil
Worth risorge dalla tomba - Speciale
ZGR 26, p. 4
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Il
risvegliato
aggredisce i McCormack - Speciale ZGR 26, p. 8
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|
Giunti
al cimitero di Cloudy Hill
assieme allo sceriffo Kowalsky ed a Wayne, Zagor e Cico scoprono che
la tomba di Basil è effettivamente vuota - Speciale ZGR 26, p. 40
|
L'omicidio, avvenuto in una notte di tempesta, viene scoperto il
giorno seguente da un altro abitante di Cloudy
Hill, Wayne,
che avvisa subito lo sceriffo Kowalsky,
il quale si trova in compagnia di ZAGOR
e CICO.
L'eroe gli ha appena consegnato il bandito Frost,
da lui catturato proprio la notte del sopracitato omicidio. ZAGOR
e CICO
accompagnano Kowalsky
e Wayne
sul luogo del delitto e scoprono che Blair
respira ancora, sebbene non ne abbia per molto. Prima di morire, la
donna pronuncia il nome del suo assassino, ma poiché questi è
appunto il deceduto Basil,
lo sceriffo pensa che essa stesse delirando. Wayne
invece le crede, visto che, oltre a Basil,
c'è un altro defunto di Cloudy
Hill che è stato visto
vagare nei paraggi: si tratta di Ursus,
l'allevatore di oche. Pur essendo assai scettico, Kowalsky
s'incammina verso il
cimitero assieme a Wayne
ed a Nostri: lì giunti, i quattro scoprono che la terra della tomba
di Basil
è stata smossa di recente e che la bara è vuota. A questo punto, lo
sceriffo informa subito il dottor Isaac
Bronsky, il quale, scartata
l'ipotesi di un caso di morte apparente, si dice convinto che vi sia
in giro qualcuno che trafuga i cadaveri per scopi misteriosi. In
realtà, Bronsky
sa benissimo cosa sta accadendo a Cloudy
Hill, essendo egli complice
della moglie (è lui a iniettare materialmente il siero alle
"cavie"), ma sia Kowalsky
che ZAGOR
e CICO –
che si trovano con il dottore nell'ufficio dello sceriffo – non
possono certo immaginarlo. Infatti, quando Frost
muore all'improvviso nella sua cella, dopo aver tentato di uccidere
l'eroe, quest'ultimo e Kowalsky
non sospettano nemmeno lontanamente che ad avvelenare il bandito è
stato proprio Bronsky.
Poco dopo, ZAGOR
s'inoltra da solo nel bosco sulle tracce del già citato Ursus,
che ha massacrato a coltellate il trapper Jeremiah.
Aggredito dal risvegliato
– che, al pari di Basil,
ha una forza spaventosa -, il Nostro si vede costretto a ucciderlo a
colpi di pistola. ZAGOR
torna quindi a Cloudy Hill
con il corpo di Ursus
(intanto è scesa la notte) e racconta tutto a Kowalsky,
il quale lo informa a sua volta che CICO
ha avuto un malore ed è stato perciò affidato alle cure della
signora Bronsky.
|
Zagor
viene assalito da Ursus – Speciale ZGR 26, p. 68
|
|
Benché
colpito quattro volte da Zagor, Ursus possiede ancora una notevole
forza, tanto da costringere lo sbalordito eroe a sparargli una quinta
volta - Speciale ZGR 26, p. 75
|
|
Il "risveglio" di Frost -
Speciale ZGR 26, p. 85
|
In quello stesso momento, il pancione - ripresosi in fretta grazie al
cibo ed ai numerosi caffè preparatigli della sua ospite - scende nel
sotterraneo di casa Bronsky,
dove si trova il laboratorio del dottore, che si accinge a fare
l'autopsia a
Frost.
Inaspettatamente, il bandito si risveglia e, davanti a un incredulo e
terrorizzato CICO,
aggredisce Bronsky.
Il messicano tenta di soccorrere il dottore, ma Frost
lo colpisce con una manata, facendogli perdere i sensi; quindi,
pugnala più volte Bronsky
con il suo stesso bisturi. Le grida del medico fanno subito accorrere
ZAGOR,
che si stava recando a casa Bronsky
assieme allo sceriffo.
Raggiunto il laboratorio con la scure in pugno, il Nostro scopre che
Frost
è appena fuggito dalla finestra. Mentre Kowalsky
si occupa - con l'aiuto della signora Bronsky
- del dottore (che è ancora vivo), l'eroe si getta all'inseguimento
del bandito, rifugiatosi nella baracca di un boscaiolo. Insensibile
al dolore e fortissimo come tutti i risvegliati,
Frost
impegna ZAGOR
in un duro scontro, che ha luogo sia sulla terraferma che nel vicino
fiume. Alla fine, però, il Nostro riesce ad uccidere il suo
avversario, fracassandogli la testa contro una roccia. Sistemato
definitivamente Frost,
ZAGOR
torna alla casa del dottore, che nel frattempo è morto. La signora
Bronsky,
prima di congedare l'eroe e i suoi amici, dice loro che, per evitare
il "risveglio" di suo marito, espianterà a questi il
cervello (in realtà, ben altri sono i suoi progetti). Fattosi
giorno, lo Spirito con la
Scure va alla ricerca di
Basil
e, grazie alle informazioni di un cacciatore, lo trova nel suo
allevamento di cinghiali, in pieno bosco. Al termine di un'altra
terribile lotta, ZAGOR
uccide Basil
con la sua Colt Navy. Intanto, a Cloudy
Hill, CICO
si mette suo malgrado nei guai: recatosi - su raccomandazione dello
sceriffo (partito pure lui alla ricerca di Basil)
– a casa Bronsky,
il messicano scopre che anche il dottore si è "risvegliato",
e pertanto viene cloroformizzato dalla vedova.
|
Frost pugnala il dottor Bronsky con il
suo stesso bisturi - Speciale ZGR 26, p. 89
|
|
Zagor uccide Frost - Speciale ZGR 26,
p. 104
|
|
L'eroe dà il benservito anche a Basil
- Speciale ZGR 26, p. 138
|
Quest'ultima ordina al
marito di portare CICO
nel laboratorio: Ormai siamo
vicinissimi al risultato…
- dice la donna al dottore - e
non potranno più fermarci.
In quello stesso momento, nel bosco, ZAGOR
incontra Kowalsky e
lo informa della morte di Basil.
Lo sceriffo dice all'eroe che, per prima cosa, bisogna dare la
notizia alla signora Bronsky,
la quale, essendo appunto figlia di un famoso docente universitario,
è esperta di medicina più del marito stesso. Queste parole fanno
immediatamente intuire a ZAGOR
la raccapricciante verità: Per
mille scalpi! – esclama
il Nostro – Prestami il
tuo cavallo, sceriffo! Devo tornare in paese ci vediamo là!.
Mentre l'eroe - consapevole che non c'è tempo da perdere - sprona la
sua cavalcatura, la signora Bronsky
dà inizio al suo esperimento più importante. Mi
dispiace che tu ti sia già svegliato
– dice la mad doctor
a CICO,
legato a un tavolo accanto al dottore –
Speravo che tu passassi dal sonno alla morte grazie all'effetto del
cloroformio con cui ti ho stordito poco fa. Adesso dovrò
riaddormentarti con una iniezione.
La signora spiega al confuso e sconcertato messicano che sta facendo
tutto ciò salvare la vita a suo marito: Il
suo sangue è avvelenato dal siero
del risveglio che
gli ho iniettato subito dopo la morte… e che è riuscito a te
riportarlo in vita ma rischia di renderlo un pazzo in preda a follia
omicida. Per questo mi serve il tuo sangue… trattato con una
sostanza che impedisce il rigetto, frutto di lunghi studi e tanti
esperimenti. […] Su
tutti quelli che sono resuscitati avevo compiuto degli esperimenti,
[…] affinando
sempre più la formula del mio siero, senza però mai riuscire a
impedire lo scatenarsi della pazzia più incontrollata. Alla fine
sono giunta alla conclusione che una completa trasfusione di sangue
può servire a evitare l'inconveniente. Hai visto tu stesso che mio
marito è ritornato in vita del tutto mansueto, anche se ottenebrato…
riesce a comprendere i miei ordini e obbedisce tenendo a bada la sua
forza, aumentata a dismisura dagli effetti del siero, ma senza
manifestare l'aggressività delle precedenti cavie. Questo significa
che il siero è già formulato in modo soddisfacente… si tratta
solo di calibrarlo meglio. Il tuo sangue mi permetterà di riportare
Isaac tra di noi… come primo uomo tornato dalla morte integro anche
mentalmente! Peccato che mi serva tutto quello che hai… e che
dunque tu non possa sopravvivere.
|
Davanti al marito, diventato anch'egli
un risvegliato,
la signora Bronsky cloroformizza Cico - - Speciale ZGR 26, p. 145
|
|
La folle scienziata ha bisogno del
sangue di Cico per il suo sinistro esperimento - Speciale ZGR 26, p.
150
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Zagor si fa sorprendere dalla signora
Bronsky - Speciale ZGR 26, p. 155
|
Addormentato CICO
con un'iniezione, la signora Bronsky
si avvicina al marito
(anch'esso privo di sensi) e gli dice: Presto
riaprirai gli occhi, Isaac… forse non sarai più lucido come un
tempo, ma studierò il modo di ovviare anche a questo inconveniente.
[…] Se
recupererai la tua lucidità mi aiuterai a testare il siero su altri
cadaveri, per scoprire fino a quante ore dopo la morte possa fare
effetto […].
Concentrata sul suo esperimento, la donna non si accorge dell'arrivo
di ZAGOR,
che, puntandole contro la pistola, le ordina di staccare CICO
dall'apparecchiatura che gli sta prosciugando le vene. Fingendo di
obbedire, la signora Bronsky
allunga il braccio e, afferrato un recipiente che si trova alle sue
spalle, getta in faccia a ZAGOR
un liquido che quasi lo
acceca. Mentre il Nostro riesce in qualche modo a staccare il tubo
collegato al braccio di CICO,
la donna – che è corsa di sopra a prendere il fucile – rientra
nel laboratorio e fa fuoco su ZAGOR,
il quale, per fortuna solo sfiorato dal proiettile, cade addosso al
dottore, che riprende i sensi. In preda alla tipica furia omicida dei
risvegliati,
Isaac
aggredisce sua moglie e, prima di essere ucciso a colpi di pistola
dall'eroe, le spezza il collo. Il giorno dopo, ZAGOR
mette lo sceriffo al corrente di tutto. Continuo
però a non capire perché l'ultimo "risvegliato" abbia
attaccato sua moglie!, dice
Kowalsky
al Nostro, che risponde: Ci
ho riflettuto anch'io. I "risvegliati" erano tutti propensi
ad attaccare gente con cui avevano conti in sospeso o motivi di
rancore, veri o presunti che fossero… compreso Frost, che ha
aggredito Bronsky che lo aveva avvelenato… o Ursus che assaliva chi
varcava i confini della zona che riteneva di sua proprietà. Forse
Bronsky dentro di sé riteneva la moglie responsabile delle sue
disgrazie per gli esperimenti condotti suo malgrado. L'unica certezza
è che il siero in cui è stato riportato in vita ha continuato a
rendere incontrollabile la furia dei "risvegliati",
ritardando soltanto lo scatenarsi della loro follia omicida.
|
Ripresi i sensi, il dottor Bronsky
aggredisce sua moglie - Speciale ZGR 26, p. 158
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Zagor uccide il dottore, che ha appena
spezzato il collo alla malvagia consorte - Speciale ZGR 26, p. 159
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Il dottor Xabaras stringe tra le dita
la fiala contenente il suo virus sintetico – Dylan Dog 1, p. 60
|
Curiosità:
La suggestiva copertina dello Speciale
cita chiaramente quella del primo albo di Dylan
Dog, la cover bonelliana
più omaggiata di sempre. D'altronde, Risvegli
è una storia molto dylandoghiana: non solo, infatti, vi compaiono
dei veri e propri MORTI VIVENTI (i mostri per
eccellenza della saga dell'Old
Boy, sebbene quelli
affrontati da quest'ultimo, essendo ispirati agli zombi romeriani,
siano assai diversi dai risvegliati),
ma la signora Bronsky è
una sorta di versione al femminile di Xabaras,
e il siero del risveglio
ricorda in parte il virus
sintetico mediante cui il
suddetto personaggio crea i suoi zombi.
RIWAK
Il nome che i Detak,
i cavernicoli de Il mondo
perduto (M.
Boselli [sog.&scen.] – M. Rubini [dis.], nn. 575-577),
danno all'Austroraptor
cabazai, dinosauro
predatore vissuto circa 70 milioni di anni fa. Sono in tutto cinque i
riwak
che nella summenzionata storia attaccano – di notte, sulla cima del
Grande Tepui - ZAGOR
e compagni (CICO,
la guida Rulfo
e l'indio Akawe),
accampatisi in una piccola radura. Per difendersi dai predatori, i
Nostri hanno acceso il fuoco e hanno anche messo dei rovi spinosi
intorno al loro rifugio. Essendo però animali molto intelligenti, i
riwak
spostano i rovi e raggiungono l'accampamento. Il primo di essi viene
costretto alla fuga dagli spari di ZAGOR,
CICO
e Rulfo,
che hanno intravisto la sua inquietante sagoma. Il secondo, invece,
azzanna Rulfo
alla spalla sinistra, ma – dopo che la freccia di Akawe
lo ha mancato - è respinto da ZAGOR
con un tizzone. In quel medesimo istante, un terzo riwak
assale CICO,
che, in preda al terrore, scappa a gambe levate nella
fitta foresta circostante.
Il
dinosauro tenta di inseguirlo, ma ZAGOR
lo ferma scagliandogli contro la scure e colpendolo in testa.
|
Zagor n. 575, giugno 2013. Disegno di Ferri |
|
Rulfo viene
azzannato da un riwak - ZGR 575, p. 89
|
|
Un altro riwak
attacca Cico - ZGR 575, p. 90
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Mentre Zagor
colpisce con la scure il riwak che ha assalito Cico, dalla foresta
spuntano altri due membri del branco - ZGR 575, p. 91
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Rulfo e Akawe
tengono a bada i due nuovi arrivati; Zagor, invece, chiude
definitivamente la partita con il "suo" riwak - ZGR 575, p.
92
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|
Zagor osserva da
vicino il dinosauro da lui ucciso - ZGR 575, p. 93
|
|
Scheletro di
Austroraptor. I resti fossili di questo dinosauro bipede – che
raggiungeva una lunghezza di 5 metri, un peso di 400 Kg e aveva il
corpo ricoperto di piume – furono scoperti in Patagonia nel 2008
|
Spuntano, allora, altri due membri del branco, i quali concentrano
subito la loro attenzione su Rulfo,
che è a terra ferito. La guida, però, tiene lontano uno dei mostri
lanciandogli un tizzone, mentre Akawe
ferisce l'altro con una freccia. Proprio in quel momento, il riwak
colpito da ZAGOR
si rialza, con grande sorpresa dell'eroe, che lo credeva morto.
Estratta subito la pistola, il Nostro fa fuoco due volte, uccidendo
finalmente il coriaceo predatore. Akawe
infine, servendosi anch'egli di un tizzone, costringe i restanti
riwak
(quello da lui ferito e quello che aveva cercato di aggredire Rulfo)
a battere in ritirata. Me
che
cosa
sono, in nome del cielo?
Demoni
dell'Inferno?,
chiede Rulfo
a ZAGOR,
il quale osserva da vicino il riwak
che ha appena ucciso. Ne
hanno tutto l'aspetto!
– risponde l'eroe – Grossi
come enormi giaguari, ma hanno zanne di rettili, artigli e piume di
uccelli… e sono intelligenti e veloci come lupi!.
ROCK
Come si legge a p. 47 de I
Mostri dall'A alla Z
(volumetto allegato al quarto Speciale
Dylan Dog), il Rock
(o Roc),
è un gigantesco uccello
creato dalla fantasia dei narratori orientali e protagonista di molte
storie delle "Mille e una notte". Spesso è rappresentato
come una specie di enorme avvoltoio con due teste.
E' proprio così, infatti, che l'ha raffigurato Francesco Gamba in
Horror Cico
(T. Sclavi [sog.&scen.], Speciale
Cico n. 6), dove il Rock
è uno dei tanti mostri al servizio dell'alieno MEXON.
Su ordine di quest'ultimo, il colossale volatile cattura CICO,
scappato dal castello di DRACULA
(che MEXON
ha smaterializzato e rimaterializzato a Darkwood),
e lo stesso DRACULA.
|
Cico Speciale n. 6, maggio 1990. Disegno di Ferri |
|
Cico e Dracula vengono individuati dal
Rock - Speciale Cico 6, p. 77
|
|
L'enorme uccello bicefalo insegue i
due fuggitivi… - Speciale Cico 6, p. 78
|
|
…e li cattura facilmente - Speciale
Cico 6, p. 79
|
Ma quello non era il
Piccolo-uomo-dal-grande-ventre, Cico, l'amico di Za-gor-te-nay?,
dice uno sbigottito indiano - che ha assistito all'insolita scena - a
un altro indiano. Ugh. E
allora?, gli chiede
quest'ultimo. Un enorme
uccello se l'è portato via!,
risponde il primo, e il secondo osserva: Bah,
sai com'è Cico! Completamente matto, sotto suo scalpo! Si inventa
sempre un sacco di sciocchezze!.
Vedendo il Rock
tornare al castello tenendo nel becco di ciascuna testa i due
fuggitivi, MEXON
dice soddisfatto a FRANK‘NSTIN e WOLF:
Che vi avevo detto? Il Rock
non fallisce mai!. FRANK‘NSTIN, allora, dice a
sua volta: Non mi vicovdo
mai quale delle due teste si chiama Vock…,
e WOLF
risponde: Quella di destra.
Quell'altra si chiama Roll.
Giunto al castello, il Rock
consegna CICO
a MEXON.
Di quest'altro che ne
faccio?, domanda al suo
padrone l'uccello, riferendosi a DRACULA.
Lascialo pure andare, non ci
serve., risponde MEXON,
al che il Rock molla
l'anziano vampiro, il quale – trasformatosi in lupo anziché in
pipistrello – precipita (senza riportare danni) nella palude
sottostante.
|
Riportato al castello, Cico urla al
Rock di metterlo giù, e l'uccello lo accontenta subito - Speciale
Cico 6, p. 81
|
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Su ordine di Mexon, il Rock molla
Dracula, che, pur trasformandosi in lupo anziché in pipistrello,
precipiterà senza danni - Speciale Cico 6, p. 82
|
|
L'uccello elefante (Aepyornis
maximus) messo a confronto
con un essere umano
|
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L'eroico marinaio Sinbad (Kerwin
Mathews) affronta il Rock nel film di Nathan H. Juran Il
7° viaggio di Sinbad
(1958)
|
Curiosità:
Secondo molti studiosi, il Rock
è ispirato all'uccello elefante (Aepyornis
maximus), il più grande
uccello mai esistito: poteva raggiungere, infatti, un'altezza di tre
metri e un peso di oltre mezza tonnellata. Estintosi nel XVII secolo
(probabilmente a causa dell'uomo), l'Aepyornis
viveva nelle foreste pluviali del Madagascar e, date le sue
dimensioni, era inadatto al volo.
ROSPI GIGANTI
I mostri più terrificanti di Terra
maledetta (M.
Toninelli [sog.&scen.] – G. Ferri [dis.], nn. 241-243). Grandi
quanto un essere umano e capaci di sprizzare acido (un acido
fortemente corrosivo), questi rospi
carnivori attaccano in massa ZAGOR
e compagni, già reduci da uno scontro con le IGUANE VOLANTI. Come abbiamo
scritto nella voce dedicata a queste ultime, un membro del gruppo, lo
sceriffo Trevor,
muore a causa dei morsi velenosi delle feroci iguane;
l'imprevisto assalto dei rospi
giganti costringe
i Nostri – che si sono accampati su un isolotto - a darsi alla fuga
e quindi ad abbandonare sul posto il corpo di Trevor,
che viene divorato dagli enormi anfibi. Il modo in cui lo fanno fa
veramente rabbrividire: dopo aver cosparso di acido il cadavere, i
rospi lo spolpano con la lunga e vischiosa lingua, lasciandone solo
lo scheletro. Per nulla sazi, i terribili anfibi riprendono
l'inseguimento, guadagnando subito terreno. Uno dei rospi
attacca l'ultimo del gruppo, Tobias,
inciampato in una roccia nascosta dall'acqua (i Nostri stanno infatti
correndo nell'acqua bassa). Il giovane però, avvertito in tempo da
Lon Darnel,
uccide l'anfibio con una fucilata. A questo punto, Kurt
e ZAGOR
si fermano e fanno fuoco contro il branco, allo scopo di rallentarlo.
Prima di essere ucciso dall'eroe, un rospo riesce tuttavia a colpire
Kurt
con un getto di acido, bruciandogli tutta la parte sinistra del
volto, occhio compreso. Soccorso l'amico, ZAGOR
raggiunge con lui gli altri compagni, mettendoli in guardia sulla
tremenda arma chimica che i rospi
possiedono.
|
Zagor n. 242, settembre 1985. Disegno di Ferri |
|
L'arrivo dei rospi giganti -ZGR 242,
p. 77
|
|
I rospi cospargono di acido il
cadavere dello sceriffo Trevor e iniziano a divorarlo – ZGR 242, p.
81
|
|
Consumato il loro orribile pasto, gli
spaventosi anfibi vanno all'inseguimento di Zagor e compagni – ZGR
242, p. 82
|
|
Kurt viene colpito in pieno volto
dall'acido di un rospo gigante – ZGR 242, p. 85
|
Cerchiamo di
raggiungere l'acqua alta! Nuotando sott'acqua non dovremo più temere
i loro maledetti spruzzi!.,
dice Darnel al
resto della comitiva. Poiché i mostruosi inseguitori stanno di nuovo
guadagnando terreno, ZAGOR
propone ai compagni di fermarsi a sparare due per volta in modo da
spezzare la loro carica. I primi due a cominciare sono Staggler
e Tobias,
seguiti poi dall'eroe e Darnel,
il quale, al momento del cambio con Kurt
e Luke,
viene raggiunto da un rospo, che lo colpisce con un getto di acido
alla spalla sinistra. Darnel
riesce a uccidere
l'anfibio, ma viene subito dopo colpito – sempre alla spalla
sinistra – da un secondo rospo, che poi gli salta addosso. ZAGOR
accorre in suo aiuto e abbatte il mostro con un poderoso colpo di
scure; quindi – avvertito dallo stesso Darnel
– schiva di un soffio lo schizzo di un terzo rospo. Ucciso anche
quest'ultimo, l'eroe raggiunge di corsa, assieme a Lon,
l'amico Staggler.
Da questa parte!
– dice costui ai due – Ce
l'abbiamo fatta! Qui l'acqua è abbastanza profonda per immergerci.
La riva è troppo lontana per raggiungerla con una sola immersione…
….così ho consigliato agli altri di emergere al riparo di quel
canneto, per riprendere fiato.
Mentre ZAGOR
e Darnel
s'immergono, Staggler
si avvicina a Kurt
ed a Luke
- impegnati a sparare contro i rospi
– e dice loro di venire
via. Luke
gli dà subito ascolto, Kurt
invece continua a fare
fuoco sul branco, e quando finalmente decide di muoversi, i voraci
anfibi gli sono ormai alle costole. Grazie anche all'aiuto di
Staggler,
Kurt riesce
a sfuggire al primo attacco dei rospi,
ma non a quello immediatamente successivo: uno dei mostri, infatti,
gli salta addosso e lo atterra. Maledizione!
Dobbiamo fare qualcosa, Luke!,
dice Staggler
al compagno. No,
Staggler! Sarebbe un suicidio!
– risponde Luke,
mentre i rospi
stanno già cospargendo di acido lo sventurato Kurt
- Non possiamo fare più
niente per lui, ormai. Pensiamo alla nostra pelle!.
Sebbene sconvolto per la sorte dell'amico, Staggler
segue il consiglio di Luke
e, nel momento stesso in cui i rospi
cominciano a divorare la loro preda, s'immerge con lui. Dopo alcuni
minuti, i due raggiungono la riva, ricongiungendosi al resto del
gruppo.
|
Lon Darnel uccide il rospo che, con il
suo terribile acido, gli ha ferito una spalla – ZGR 242, p. 93
|
|
Evitato di un soffio il getto di
acido, Zagor abbatte l'enorme anfibio con un tremendo colpo di scure
– ZGR 242, p. 95
|
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Zagor n. 243, ottobre 1985. Disegno di Ferri |
|
I rospi giganti si avventano su Kurt.
Poco dopo, davanti agli occhi di Staggler e Luke, i voraci mostri
corroderanno con l'acido il corpo dello sventurato e lo divoreranno
- ZGR 243, p. 6
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Una delle
sequenze più raccapriccianti del film La
mosca
(David Cronenberg, 1986): lo scienziato Seth Brundle, trasformatosi
in un mostruoso ibrido uomo-mosca (Brundlemosca), cosparge di acido
la caviglia del malcapitato Stathis Borans (John Getz)
|
Curiosità:
Sebbene nella storia vengano chiamati sia rospi che rane, questi
mostri sono più simili ai primi che alle seconde, come si può
vedere chiaramente da particolari quali il corpo tozzo, la pelle
verrucosa e l'aspetto degli occhi. Ecco perché abbiamo deciso di
chiamarli rospi
giganti
e non rane
giganti.
Ad ogni modo, la caratteristica di sprizzare acido e di usarlo per
sciogliere la carne delle prede non ha nulla a che vedere, per
fortuna, con i comuni rospi. Questa raccapricciante peculiarità dei
rospi
giganti
richiama piuttosto il film di David Cronenberg La
mosca,
che però, essendo uscito nel 1986, è successivo a Terra
maledetta,
la quale è stata pubblicata nel 1985. A Toninelli, quindi, va dato
atto non solo di aver ideato dei mostri memorabili, ma anche di aver
anticipato, con la riuscitissima trovata dell'acido, un regista
geniale come Cronenberg.
Massimo Capalbo
N.B. Trovate i link alle altre voci degli Zagor Monsters sulla Mappa!