di Saverio Ceri
Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.
Sul numero 22 appare per la prima volta su Mister No il nome di Alfredo Castelli. Il creatore, tra gli altri, de l'Omino Bufo e di Martin Mystère, è il primo sceneggiatore a dare una mano sostanziale a Bonelli sulla collana del pilota amazzonico e ne diventerà, con oltre 4000 pagine sceneggiate, il terzo scrittore più prolifico.
Il BVZA, in questa sua avventura di esordio illustrata da Franco Bignotti, decide di trasportare Mister No ad Haiti per un'avventura in tinte horror tra vudu e zombi; anche se in questa prima parte l'attenzione sembra più focalizzata sulla situazione politica della repubblica caraibica nei primi anni cinquanta. Un generale, vicino al presidente, cerca di coinvolgere Jerry in un doppio gioco ai danni dei dissidenti. Gli oppositori del presidente sono capitanati dalla bionda Genevieve, fidanzata di Robbins, ex commilitone di Mister No, che con la sua misteriosa morte a Caracas, dà il via a tutta la vicenda.
A proposito di Robbins, segnaliamo un paio di curiosità. Nella versione originale del 1977, il vecchio amico di Mister No si chiamava Collins; chissà perché nella versione di Tutto Mister No venne ribattezzato Robbins? Inoltre nell'ultima striscia di pagina 15, l'ex compagno d'armi chiama Mister No col suo vero nome, Jerry, finora mai citato nelle storie. Com'è possibile che una rivelazione così importante sul protagonista passi quasi inosservata? E che, inoltre, ce la faccia un autore esordiente sulla collana e non il creatore del personaggio? La risposta è più semplice del previsto: quelle che leggiamo in questa edizione non sono le tavole originali degli anni settanta, ma quelle riviste e corrette per l'edizione di Tutto Mister No. Tra i baloon ritoccati in questa edizione c'è proprio quello della penultima vignetta di pagine 15.
Venendo alla copertina di questo albo: quell'uomo bianco, vestito di bianco, che minaccia Mister No, in quello che sembra la veranda di una capanna in un resort caraibico, all'interno dell'albo è in realtà un generale nero, vestito di scuro che minaccia Mister No all'interno della scalcinata camera di un modesto albergo della capitale haitiana. Ancora una volta Ferri idealizza, quindi, la copertina per attirare il lettore: l'eroe in pericolo, con lo sfondo che ci conduce immediatamente ai caraibi, è decisamente più attraente, oltre che coerente col titolo dell'albo, che l'eroe in pericolo tra quattro anonime mura.
La cover dell'edizione di Gazzetta si distingue dall'originale nei punti coperti da logo e titolo. Il decoro a parete, simmetrico nell'originale, in questa occasione viene ridisegnato nella parte alta, così come la scarpa dell'aggressore che viene disegnata in maniera diversa da come se la erano immaginata i grafici (o forse lo stesso Ferri) nella versione di Tutto Mister No.
Sempre nella cover della ristampa del 1991, la parete alle spalle dei personaggi, senza il variopinto decoro, cambia decisamente aspetto, facendo perdere un po' di fascino a questa storica cover di Gallieno Ferri.
Il decoro, anche se con varianti locali, lo ritroviamo comunque sulle copertine delle edizioni straniere di questa storia. Nell'ordine qui sotto vediamo: la versione francese del febbraio 1978, intitolata Magie noire (ovvero come il prossimo albo italiano); la versione jugoslava, pubblicata sul numero 568 di Lunov Magnus Strip e intitolata La grande rapina (praticamente il "colpo grosso" del numero precedente); la versione greca intitolata "Grido di aiuto"; la più recente versione brasiliana edita da Panini, praticamente col titolo originale italiano, ma con una interpretazione della scarpa e dei pantaloni dell'avversario di Mister No un po' "improvvisata". Da notare come il pacchetto di sigarette per terra sia stato spostato in alto nelle versioni francese e jugoslava.