di Massimo Capalbo
Tornano dopo tre mesi di assenza su Dime Web gli attesissimi Zagor Monsters, che Massimo Capalbo porta qui avanti con grande successo di lettori e di recensioni in Rete dal marzo 2014. Finalmente scolliniamo e dopo cinque puntate di lettera M, riprendiamo il sentiero dell'alfabeto, in discesa verso la Z di Zagor, con le quattro voci della lettera N di questo "mostruoso" dizionario. Le illustrazioni sono tutte farina del sacco di Max, con l'eccezione delle due immagini introduttive, copertine firmate da Mauro Laurenti per l'edizione serba della Veseli-Cetvrtak, frutto della ricerca redazionale sul Web. Prima di lasciarvi alla lettura delle nuove orripilanti voci, vi ricordiamo gli altri due nostri dizionari bonelliani - ovvero L'Atlante di Mister No e The Dark Side of Tex - le parodie del Titolo Venuto dall'Impossibile e il The Best of Martin Mystère - tutto Made in Maxland! (s.c. & f.m.)
LEGENDA
- I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi dei protagonisti della serie, ZAGOR e CICO, che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Speciale Zagor; Speciale Cico; Zagor 1982-1993, un senese a Darkwood ecc.).
- Gli uomini-bestia di cui conosciamo anche nome e cognome o il nome soltanto, vengono indicati con la loro identità mostruosa e non con quella umana (ad esempio: ULTOR invece che NEZDA; UOMO TIGRE invece che KELLOG, WILFRED).
- Gli altri mostri di cui conosciamo nome e cognome vengono indicati per cognome (per esempio, RAKOSI, BELA), e, quando vengono citati in una voce diversa dalla loro, solo il cognome è scritto in stampatello e grassetto, in modo da rimandare immediatamente alla lettera sotto la quale sono stati inseriti (ad es.: nel testo della voce RAKOSI, BELA, il personaggio della contessa Varga è citato come Ylenia VARGA). In alcuni casi, però, abbiamo optato per il soprannome (ad es.: SKULL invece che RANDAL, COLIN).
- Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi, il nostro titolo non coincide con quello usato abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 194-196 viene indicata con il titolo del n. 195, Il Signore Nero, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a Il teschio di fuoco (n. 195) e L’orda del male (n. 196).
Sempre riguardo alla serie regolare, nei crediti delle storie si fa riferimento al computo reale degli albi zagoriani e non alla numerazione della collana Zenith, ossia al numero stampato sulla costa di ciascun albo mensile. Com’è noto, la suddetta numerazione è sfasata di 51 numeri rispetto a quella effettiva (ad esempio, il Zenith n. 52 corrisponde al primo numero di Zagor, il Zenith n. 53 al secondo numero e così via). Per una guida ai collegamenti ipertestuali andate su Zagor Monsters lettera "A"!
N
NAK-WI-TAH
NEMAIN
NUBE
DEL SONNO
NUCKELAVEE
NAK-WI-TAH
Così, ne Il
mondo perduto (M. Boselli [sog.&scen.] – M. Rubini [dis.], nn.
575-577), viene chiamato dai Detak (vedi LERK) il Quetzalcoatlus northropi, uno dei più
grandi pterosauri comparsi sulla Terra. Vissuto nel Cretaceo Superiore (circa
70 milioni di anni fa), questo gigantesco rettile volante aveva un'apertura
alare di 12 metri e un peso di 250 Kg.
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Zagor 575: "Il mondo perduto", giugno 2013. Cover di Gallieno Ferri |
All'inizio della succitata storia, due Nak-wi-tah
attaccano e divorano il cacciatore brasiliano Gomes e l'americano Bartlett,
i quali, ignorando gli avvertimenti delle loro guide Xavantes (tra cui
il valoroso Akawe), si sono accampati alla base del Grande Tepui (Mato Grosso). Gomes e Bartlett erano
sulle tracce del pittore Henry Summers alias Ladro-di-Ombre e di sua moglie Nadia, i quali,
un anno prima, avevano vissuto un'esperienza simile a quella capitata ai due
sfortunati cacciatori.
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Un Nak-wi-tah uccide il brasiliano Gomes. Poco
dopo, il compagno di questi, l'americano Bartlett, farà la sua stessa fine -
ZGR 575, p. 17 |
Quando ci siamo
spinti sulla cima del tepui – racconta, nella seconda parte dell'avventura,
Henry ai suoi vecchi amici ZAGOR e CICO – ero convinto che avrei fatto presto ritorno
alla civiltà, dopo aver disegnato le tribù sconosciute che vivevano quassù e
gli strani animali che avevo intravisto dal basso… purtroppo siamo stati
attaccati proprio da alcuni di quei mostri volanti… Se non sbalio, il nome
scientifico dato loro da Cuvier è "pterodattili" (Georges Cuvier
[1769-1832], celebre naturalista francese, nda). Ma i Detak li chiamano Nak-wi-tah, la morte che viene dal cielo".
Sono stati i Nak-wi-tah a uccidere le nostre guide, tra cui il fratello del
vostro amico Akawe… e avrebbero ucciso anche noi… …se non fosse stato per i
Detak! Furono loro a salvarci, attaccandoli con coraggio: con grida selvagge e
armati solo delle loro fragili lance, persuasero quei giganti del cielo a
rinunciare alle loro ultime prede!.
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Zagor 576: "Scontro di titani", luglio 2013. Cover di Gallieno Ferri |
Nel finale della storia, sono proprio i Nak-wi-tah
a consentire a ZAGOR e compagni di lasciare l'altopiano: infatti, pur
trattandoli come semidei, i Detak non permettono né ai coniugi Summers
né agli altri (tra cui, il già citato Akawe e la guida Rulfo) di
abbandonare la loro cittadella. Dopo un fallito tentativo di fuga, i Nostri
tornano al suddetto villaggio e vengono a
sapere che un Nak-wi-tah ha catturato una giovane madre per darla in
pasto ai suoi piccoli (che tanto piccoli non sono, essendo infatti delle
dimensioni di un essere umano). ZAGOR corre subito in soccorso della donna - assieme a Henry, Akawe e alcuni abili guerrieri Detak – e, giunto nella tana del mostro, allontana i sopracitati piccoli dalla loro preda umana. Mentre quest'ultima viene portata in salvo, i Nostri affrontano lo pterosauro adulto che l'aveva rapita, più altri cinque. Vengono uccisi tutti: due dallo Spirito con la Scure, gli altri da Akawe, Ladro-di-Ombre e i Detak.
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La giovane madre Detak riesce a salvare i suoi
figli, ma viene catturata dal Nak-wi-tah – ZGR 577, p. 10 |
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Zagor allontana i due piccoli Nak-wi-tah, mentre i
suoi compagni prestano soccorso alla sventurata cavernicola – ZGR 577, p. 15 |
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Il valoroso indio Akawe uccide un Nak-wi-tah – ZGR
577, p. 17 |
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Zagor con la sua scure ed Henry Summers con il suo
fucile uccidono altri due pterosauri – ZGR 577, p. 19 |
Con le grandi e resistenti ali dei Nak-wi-tah, Henry
fabbrica di nascosto dei congegni simili a deltaplani, mediante i quali lui e il
resto del gruppo – una notte in cui i Detak dormono profondamente (a causa delle grandi quantità di
birra di radici che hanno bevuto) – si lanciano, a turno, da un'altezza
di ben quattrocento metri, riuscendo a planare tra gli alberi, alla base del
tepui. Il volo dei cinque si svolge senza particolari difficoltà, a eccezione
di quello di CICO, che finisce appeso a testa in giù ad un ramo, e
soprattutto a quello di Rulfo, il quale viene attaccato dall'ennesimo Nak-wi-tah.
Fortunatamente, ZAGOR riesce prima a mettere in fuga il mostro,
sparandogli diversi colpi di pistola, e poi ad afferrare l'amico (il cui deltaplano è stato danneggiato dallo
pterosauro), evitandogli così di sfracellarsi contro la vegetazione.
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Zagor corre, anzi: vola, in soccorso di Rulfo,
attaccato da un Nak-wi-tah - ZGR 577, p. 30 |
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L'eroe ferisce lo pterosauro, costringendolo ad
abbandonare la preda – ZGR 577, p. 31 |
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Il Quetzalcoatlus northropi alias Nak-wi-tah messo a confronto con un uomo e una giraffa |
NEMAIN
Chiamata
anche Neman o Nemon, Nemain è una dea
guerriera della mitologia celtica. Ne Il ritorno di Kandrax (M. Boselli
[sog.&scen.] – G. Ferri-M. Torricelli-C. Marcello [dis.], nn. 431-435), la
malvagia Nemain, assieme a sua
sorella Macha – moglie di DONN L'OSCURO – e ai mostruosi FOMHOIR, combatte la Guerra Eterna contro i guerrieri Fianna, i quali sono affiancati da ZAGOR e Tonka.
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Zagor 433: "Gli eroi del Ramo Rosso", agosto 2001 - Cover di Gallieno Ferri |
I Fianna possono
contare, inoltre, sull'aiuto di Morrigan,
l'altra sorella di Nemain. Come
racconta il simpatico Mac Morna a CICO, tanti anni fa, sia Morrigan che Nemain erano innamorate dello stesso
guerriero, Cuchulainn, il mastino dell'Ulster! Ma lui amava Morrigan… …ed è da
allora che le altre due sorelle giurarono eterno odio a Morrigan e a tutti i
discendenti di Cuchulainn, tra cui noi membri della Compagnia dei Fianna!.
A differenza della scialba Macha, Nemain – che fa collezione di anime
(quelle dei guerrieri morti in battaglia) e ha la facoltà di trasformarsi in
uno stormo di corvi dagli artigli intrisi di veleno (uno dei suoi appellativi è
infatti Nemain la Velenosa) – si
dimostra un temibile avversario per i Nostri, sia nel suo mondo – l'Isola delle Ombre o Dun Scaith (un luogo che si trova nella dimensione parallela di Erin) – che a Darkwood, dove affianca Kandrax.
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Attraverso uno stuolo di corvi, Nemain si
materializza sul campo di battaglia che ha visto i Fianna affrontare i
guerrieri-ombra di Donn l'Oscuro – ZGR 433, p. 34 |
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Nemain s'impossessa dell'anima di uno sfortunato
Fianna – ZGR 433, p. 35 |
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Zagor 434: "L'isola dele ombre", settembre 2001 - Cover di Gallieno Ferri |
A Dun Scaith, essa scatena i suoi GUERRIERI-OMBRA contro ZAGOR
e compagni, e, quando questi ultimi li sconfiggono, punisce con la morte -
servendosi appunto dei suoi feroci corvi - il traditore Cael. Uno dei
corvi, però, viene ucciso da ZAGOR,
che in questo modo ferisce Nemain:
ripreso, infatti, il suo aspetto, la malvagia dea si ritrova priva dell'occhio
sinistro e con tutta la corrispondente parte del volto sfigurata. Desiderosa di
vendetta, ma anche consapevole che i Fianna
uniti sono invincibili, Nemain
scatena gli elementi allo scopo di dividere i suoi nemici: Brume, foschie, caligini di queste terre nebbiose… radunate oblio e
vertigini, cancellate uomini e cose… …così
Finn, Oisin, Mac Lia e poi gli altri, resi ossessi, e smarriscano la via… e
smarriscano se stessi!. La dea riesce nel suo intento: a causa della
fittissima nebbia, buona parte dei Fianna
finisce nelle grinfie di BALOR, il
re dei FOMHOIR, il quale li
pietrifica. I loro corpi vengono quindi portati nella Torre Nera. ZAGOR, Tonka e Oisin riescono invece a evitare la cattura e, decisi a liberare i
loro compagni, raggiungono la dimora di DONN,
dove è presente anche Nemain. A
quest'ultima, pertanto, si presenta l'occasione per vendicarsi di ZAGOR: colpita con la scure dal Nostro,
che così le impedisce di uccidere il druido Finegas, la dea si volge verso l'eroe, trasformandosi nei corvi. Di
nuovo tu!... La tua anima sarà mia, Zagor!, esclama Nemain, ma Dermot O'Dyna salva il Nostro, scagliando contro di lei Grande Furia e Piccola Furia, le sue spade magiche.
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Nemain si avventa contro Zagor, che le ha appena impedito di uccidere il druido Finegan – ZGR 434, p. 56 |
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Dermot O'Dyna salva Zagor, scagliando contro Nemain le sue spade magiche – ZGR 434, p. 57 |
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Zagor 435: "Guerra eterna", ottobre 2001 - Cover di Gallieno Ferri |
Benché ferita (sul suolo
rimangono, privi di vita, alcuni dei suoi corvi), Nemain riesce comunque a fuggire e raggiunge Darkwood per
continuare la Guerra Eterna a fianco,
come abbiamo già detto, del druido Kandrax,
che ha occupato Fort Henry. Stavolta, tuttavia, non è solo il suo volto a
essere sfigurato: la dea, infatti, risulta priva della mano destra.
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Priva dell'occhio sinistro e della mano destra, Nemain raggiunge a Darkwood l'alleato Kandrax – ZGR 435, p. 34 |
Oltre a
dover fronteggiare ZAGOR, Tonka, Oisin e Mac Morna, che
giungono a Darkwood grazie a un incantesimo di Morrigan, Nemain deve
vedersela anche con la suddetta sorella, la quale ha affidato allo Spirito con la Scure un'importante
missione: distruggere il Fer Leabhair,
il Libro Nero, di cui Kandrax è entrato in possesso, e
fermare così la Guerra Eterna. Sempre con l'aiuto di Morrigan, i Nostri sconfiggono i Chippewa di Scure Rossa
e il professor Morgast, che agivano
agli ordini di Kandrax. A questo
punto, Nemain decide di passare al
contrattacco e, prese le sembianze di Mac
Morna, cattura Oisin e attira Morrigan in un'imboscata, quindi ordina
ai rovi di assalire l'odiata sorella e di imprigionarla in un groviglio
inestricabile. Nello stesso momento, Kandrax
riesce a soggiogare la volontà di ZAGOR,
che, con l'aiuto dei Cree (anch'essi
al servizio del druido) cattura CICO
e alcuni guerrieri Mohawk (tra cui,
il valoroso Ateka), li porta a Fort
Henry. Qui l'eroe, svegliato da Kandrax
medesimo, viene rinchiuso nel
sotterraneo. L'intento del druido è davvero diabolico: infatti, oltre a
soggiogare ancora la mente del Nostro per spingerlo a uccidere con le proprie
mani CICO e gli altri, egli vuole
sacrificare, mediante i suoi doppi
magici (stock) tre care amiche di ZAGOR, ossia Margie Coleman, Frida Lang
e Gambit. Lasciato lo Spirito con la Scure, Kandrax raggiunge con il suo corpo
astrale Nemain e le dice di tornare
a Fort Henry per assistere all'imminente battaglia tra i Mohawk di Tonka e i Cree. La dea promette al druido che
sarà al forte tra breve e, quando il suo alleato scompare, decide di
sbarazzarsi una volta per tutte di Morrigan,
dando fuoco al groviglio in cui è imprigionata. A salvare Morrigan è però l'inaspettato intervento di Bran e Sceolan, i cani
fatati di Oisin, e dei guerrieri di Tonka, che costringono Nemain a volare via nelle sue sembianze
corvine. Come previsto da Kandrax, Tonka decide di attaccare Fort Henry prima che faccia notte, ed è
così che, davanti agli occhi del druido e di Nemain, i Mohawk si
scontrano con la cavalleria Cree.
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Morrigan cade nell'astuta trappola tesagli da
Nemain – ZGR 435, p. 55 |
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Nemain imprigiona l'odiata sorella in un groviglio
di rovi – ZGR 435, p. 56 |
Mentre all'esterno del forte infuria la battaglia, Morrigan libera il suo corpo astrale e raggiunge ZAGOR, che, su ordine di Kandrax, è stato bendato e imbavagliato
dai Cree. Morrigan libera a sua volta il corpo astrale dell'eroe,
permettendogli così di salvare le sue amiche, distruggendo, uno dopo l'altro,
gli stock del druido. Costui,
affiancato sempre da Nemain, decide
di uccidere personalmente ZAGOR e
scende nel sotterraneo per strappargli il cuore con il suo coltello
sacrificale. A impedirglielo è il già citato Ateka, il quale è stato liberato, assieme agli altri, da Oisin, a propria volta liberato dai
suoi formidabili cani, penetrati nel forte con un astuto trucco. Kandrax, tuttavia, non si dà per vinto
e soggioga sia la mente di Ateka che
quella di Mac Morna, ordinando a
costoro di uccidere ZAGOR. L'eroe
stordisce con un pugno l'indiano, ma viene colpito alle spalle – con l'asta
della lancia - dal guerriero Fianna.
Intanto, Nemain, giunta nella parte
del forte dove si trova il Fer Leabhair,
tenta invano di impedire a Oisin di
bruciare il malefico libro. Nell'attimo stesso in cui le pagine di quest'ultimo
vanno in fumo (il che avviene proprio quando Tonka e i suoi guerrieri sconfiggono i Cree), Mac Morna – che
si accingeva a uccidere ZAGOR –
ritorna finalmente in sé. Che mi
succede?..., chiede il Fianna
all'eroe, che risponde: Eri sotto
l'incantesimo di Kandrax, amico!. Mac
Morna, furioso, vorrebbe fare a pezzi il druido, ma ZAGOR lo ferma - No! Spetta a me! – e, afferrata la scure di Ateka, si avvicina a Kandrax
per fargli pagare una volta per sempre le sue malefatte. Prima però che possa
colpirlo, i corvi di Nemain entrano
nel sotterraneo e portano via il druido, scomparendo assieme ad esso. Nemain l'ha riportato sull'Isola delle
Ombre! – dice, quella sera, l'ormai libera Morrigan a ZAGOR – Ma non credere che se la passerà bene! Kandrax
ha lasciato che il Libro Nero venisse distrutto!... Donn sarà furioso con lui!
La "Guerra Eterna" è finita e le forze del male hanno perso anche a
Erin!.
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Sotto forma di corvi, Nemain cerca d'impedire a Oisin di distruggere il Libro Nero – ZGR 435, p. 94 |
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Prima che Zagor colpisca Kandrax, Nemain riporta
quest'ultimo sull'Isola delle Ombre –
ZGR 435, p. 97 |
NUBE
DEL SONNO
La mostruosa nube – detta anche Nube Nera - che, ne Il Signore Nero (T. Sclavi [sog.&scen.] – F. Donatelli [dis.], nn. 194-196), lo stregone Mord invia contro il villaggio dei PICCOLI UOMINI, colpevoli di essersi alleati con Galad, ZAGOR e CICO.
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Zagor 195: "Il signore nero", ottobre 1981 - Cover di Gallieno Ferri |
Preceduta da una minacciosa apparizione dello stesso Mord (la cui magia non ha effetto su Galad e i Nostri), la Nube del Sonno avvolge nelle sue
tenebrose spire prima Olom, il capo
del villaggio, poi tutta la sua gente (con l'eccezione di PANKO) e, infine, il messaggero che Olom aveva inviato per mobilitare i popoli di Golnor contro il Signore
Nero. I PICCOLI UOMINI non
vengono uccisi dalla nube, ma sprofondano in un sonno senza fine: un destino
simile alla morte, se non peggiore. Tuttavia, al termine della storia, con la
morte del Signore Nero e di Mord per mano rispettivamente del mago Elchin e di Galad, le simpatiche creature si ridesteranno dal loro sonno.
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Evocata dallo stregone Mord, la Nube del Sonno
piomba sul villaggio dei Piccoli Uomini - ZGR 195, p. 33 |
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La Nube del Sonno fa la sua prima vittima: Olom, il
capo del villaggio - ZGR 195, p. 34 |
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I Piccoli Uomini cadono vittima della mostruosa
nube - ZGR 195, p. 36 |
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Precipitati i Piccoli Uomini in un sonno senza fine,
la nube raggiunge il messaggero che era stato inviato da Olom - ZGR 195, p. 37 |
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Completata la malvagia missione affidatagli da Mord,
la Nube del Sonno prosegue il suo cammino - ZGR 195, p. 38. |
NUCKELAVEE
Nella mitologia celtica, il Nuckelavee (o
semplicemente Nuckelavee) è un
demone che vive nel mare della Scozia (precisamente nelle acque che bagnano le
isole Orcadi), una sorta di mostruoso ibrido uomo-cavallo. Quello che compare
ne Il
principe degli Elfi (M. Boselli [sog.&scen.] – M. Torricelli
[dis.], Speciale n. 11) ha invece l'aspetto di un drago dotato di zampe simili
a tentacoli. Con una di esse, Nuckelavee,
emerso all'improvviso dal fiume che solca la Valle delle Voci (agli estremi confini di Darkwood), afferra ZAGOR e lo trascina sottacqua.
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Zagor Speciale 11: "Il principe degli elfi", Aprile 1999 - Cover di Gallieno Ferri |
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Nuckelavee emerge all'improvviso dal fiume che
solca la Valle delle Voci - Speciale
ZGR 11, p. 21 |
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Il mostro trascina sottacqua Zagor, che tenta
invano di liberarsi a colpi di scure - Speciale ZGR 11, p. 22 |
L'eroe cerca di liberarsi e colpisce il mostro con
la sua scure, ma non ottiene alcun effetto. A salvare ZAGOR da una morte sicura è il prode Auberon, principe dei Tuatha
De Danann, il quale si tuffa e trafigge Nuckelavee con la sua speciale spada, la spada di Lug. La creatura, per nulla insensibile all'arma del
principe, lancia un terrificante urlo di dolore e scaraventa sia ZAGOR che Auberon sulla riva. Dov'è
finito quel mostro? L'hai ucciso?..., chiede, poco dopo, un confuso ZAGOR al suo salvatore. Se l'è filata!... Non è semplice uccidere Nuckelavee!, risponde Auberon, riponendo la spada nel fodero.
Nuck… che cosa?!..., gli domanda il Nostro,
e il principe risponde: Nuckelavee…
l'Elfo acquatico…uno dei peggiori elementi della Corte Maledetta! Solo le armi dei Tuatha De Danann lo possono
ferire!.
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Auberon interviene in soccorso di Zagor - Speciale
ZGR 11, p. 23 |
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Ferito da Auberon, Nuckelavee scaraventa questi e
Zagor sulla riva e si allontana - Speciale ZGR 11, p. 24 |
ZAGOR è sempre più
confuso: Le tue spiegazioni non aiutano
il mio mal di testa, Auberon… e se questo non è un accidente di assurdo sogno,
mi dici come sono finito in fondo a un fiume e adesso mi ritrovo sulla sponda
di un lago sconosciuto?... . Auberon
gli risponde: Perché non sei più nel tuo
mondo, Zagor!... Non sei più nella tua Darkwood! Nuckelavee ti ha trascinato
oltre il "varco" nel fiume!... Questa
è Tir-Nan-Og!. ZAGOR,
allora, chiede ad Auberon: Perché mai quel mostro si sarebbe preso
tanto disturbo?... . E il principe risponde: Non saprei, forse cercava me.
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Nuckelavee insegue un giovane orcadiano in
un'illustrazione del pittore britannico James Torrance (1859-1916). |
Comunque
sia, Nuckelavee non è l'unico e
nemmeno il più terribile tra i numerosi mostri che compaiono nella storia (vedi
BANSHEE, FOMHOIR, CORTE MALEDETTA,
SLUAGH).
Massimo Capalbo
N.B. Trovate i link alle altre parti di Zagor Mosnters sulla Mappa!
La scena della nube malefica sui Parvol m' inquietò proprio! °_O
RispondiElimina"in un sonno senza fine"
La palma d' oro comunque di storia con il maggior materiale a quanto pare se la dividono l ultimo Kandrax di Boselli, ISN e LMDD di Sclavi e IPDC di Canzio! XD
Anche IPDE di Boselli dimostra come si possano riprendere filoni senza fare doppioni. Infatti le due avventura fantasy sopra riportate sono dinversissime!
Anche questo fatto!
"in un sonno senza fine"
EliminaAnche questo fatto intendevo dire che mi aveva inquietato.