sabato 2 marzo 2013

BRITISH INDIA: LE STORIE 3

di Elio Marracci

Il termine sepoy, al tempo della dominazione coloniale britannica sull'India, designava i militari indigeni che prestavano servizio nell'esercito degli occupanti. Questi soldati, nel 1857, diedero inizio a una ribellione, nota anche come Great Mutiny ("il Grande Ammutinamento"), la cui causa scatenante fu la distribuzione di cartucce per fucili ingrassate con sebo di maiale e di bue, il cui involucro andava strappato con i denti. Ciò violava le regole della religione dei nativi e fu la scintilla che diede il via a un conflitto violentissimo e prolungato che, divampato nella cittadina di Meerut, si estese a quasi tutto il territorio della penisola e vide combattere fianco a fianco principi, proprietari terrieri e contadini. La guerra, in seguito alla quale, nel 1858, il governo del paese fu sottratto alla Compagnia delle Indie e assunto direttamente dalla Corona inglese, venne sedata nel sangue. Il conflitto si concluse infatti con la messa a morte della grande maggioranza dei combattenti indiani come pure di un vasto numero di civili che si sospettava avessero avuto simpatia per la causa dei rivoltosi.


L'impiccagione di due rivoltosi. India, 1857. Foto dell'anglo-italiano Felice "Felix" Beato.


Sullo sfondo di queste vicende - nell'albo La rivolta dei Sepoy, terzo numero della collana Le Storie, pubblicato da Sergio Bonelli Editore e uscito nelle edicole nel mese di dicembre del 2012, attraverso la voce di un narratore interno, il giovane mezzosangue Jim Donovan, che è anche uno dei protagonisti degli avvenimenti presentati nell'albo - grazie a una trama avvincente e ben congegnata, lo sceneggiatore napoletano Giuseppe De Nardo tocca temi universali, come l'amore contrastato tra due giovani, i rapporti profondi e commoventi tra un padre e un figlio e lo scontro tra due ufficiali dell'esercito anglosassone che hanno vedute differenti delle situazioni e delle circostanze che si trovano a fronteggiare.



L'esecuzione dei Sepoy, legati sulla bocca dei cannoni, in una stampa d'epoca.

Il tutto è arricchito da disegni, che ben si adattano alle ambientazioni tropicali della storia, morbidi, eleganti, ricchi di dettagli e dai bianchi e neri netti del salernitano Bruno Brindisi che, stravolgendo la classica vignettatura bonelliana, conferisce alle tavole un andamento più dinamico; corona il tutto la copertina dipinta di Aldo Di Gennaro molto bella e d'effetto.
Come ottimamente segnalato nelle note, curate come di consueto con precisione e puntualità da Gianmaria Contro, per rendere più appetibile alla lettura il volumetto alle vicende storiche sono state sovrapposte numerose suggestioni letterarie e cinematografiche.
Chiunque li conosca non potrà fare a meno di cogliere echi che derivano da autori come Emilio Salgari, con il mix di azione e romanticismo che caratterizza i suoi romanzi; e poi da Forster, Conrad, Kipling e Stevenson, scrittori che hanno fatto delle grandi narrazioni “coloniali” anglofone materiale per i loro componimenti; oltre a citazioni di capolavori del grande schermo come Passaggio in India, Gandhi o il più recente film di Bollywood The Rising: The Ballad of Mangal Pandey.
Se proprio bisogna cercare il pelo nell'uovo, cosa che non sminuisce la bellezza e la particolarità di quest'opera, bisogna mettere in evidenza come alcuni passaggi avrebbero meritato una trattazione più ampia e certi personaggi avrebbero avuto bisogno di una connotazione psicologica più precisa.
Nonostante ciò bisogna fare un plauso a Giuseppe De Nardo perché ha ambientato le vicende narrate in un periodo storico difficilmente preso in considerazione dai fumettisti e lodare Bruno Brindisi che, con i suoi disegni, ha reso l'albo molto valido e godibile anche dal punto di vista grafico.


Le Storie n. 3, dicembre 2012. Cover di Di gennaro


Le Storie 3
LA RIVOLTA DEI SEPOY
Dicembre 2012
pag. 116, € 3,50
Testi: Giuseppe De Nardo
Disegni: Bruno Brindisi
Rubriche: Gianmaria Contro
Copertina: Aldo Di Gennaro


Elio Marracci

N.B. Trovatre le altre recensioni bonelliane nel Giorno del Giudizio!

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