di Massimo Capalbo
Prosegue, con la quarta parte della voce (corrispondente alla sesta parte della lettera "M") la inevitabilmente lunga trattazione del grande personaggio di Mefisto - sicuramente quello di più alta caracatura nella "galleria horror" di Tex. Come al solito: le illustrazioni di corredo sono tatte tutte selezionate dallo stesso Max Capalbo, il nostro infaticabile enciclopedico bonelliano, salvo le prime tre, scelte in Rete dalla redazione (per le quali vi invitiamo a segnalarci eventuali errori). Buona lettura e tanti brividi! (s.c. & f.m.)
Il Mefisto di Luca Vannini (dal Tex Willer Forum) |
LEGENDA
-
I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSON, TIGER JACK, KIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex).
-
Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.:TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUAN; SVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
-
Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICE; EL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo.
Per
quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna
storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a
nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la
trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia
alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni
casi, il nostrotitolo non coincide con quello usato
abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268
viene indicata con il titolo del n. 267, Tex contro Yama,
perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto
a L’ombra di Mefisto (n. 265), La
strega (n. 266) e I Figli del Sole (n.
268).
Un altro Mefisto di Vannini (sempre dal Tex Willer Forum) |
Nota
sui collegamenti ipertestuali
The
Dark Side of Tex è un "lavoro in corso" che si
svilupperà nei prossimi mesi, abbracciando numerosi post - uno per
ogni lettera dell'alfabeto - fino ad arrivare alla conclusione. I
collegamenti ipertestuali fra le varie voci non saranno dunque
possibili tutti e subito... e vi spieghiamo subito perché!
Collegheremo con link diretti ogni riferimento ad altre voci
dell'opera partendo necessariamente dalle voci già apparse. Ci preme
dunque ribadire e sottolineare che, non essendo possibile creare link
a post futuri, ricostruiremo tutti i link a ritroso solo quando sarà
possibile. I link saranno però sempre e soltanto fra URL diverse e
non all'interno di uno stesso post. Vorrete perdonarci (e
segnalarci!) eventuali errori e omissioni! I link - essendo come
abbiamo detto sopra fra URL diverse - porteranno sempre e comunque
all'inizio di un altro post e non esattamente alla voce di
riferimento. Per facilitare fin dall'inizio l'uso dell'opera, abbiamo
creato una pagina apposita di collegamenti alle varie voci, alla
quale potete accedere dovunque siate, andando sotto al logo Dime Web:
anche in questo caso il link vi porterà al post giusto, scorrendo il
quale troverete in un attimo la voce cercata!
Un Mefisto di Lucio Filippucci (ancora una volta dal Tex Willer Forum) |
M6
MEFISTO
(parte IV)
MEFISTO
(parte IV)
A
differenza di quanto accadeva ne Il
Figlio del Fuoco
e ne Il
Drago Rosso,
in Terrore
sulla savana
Mefisto
– che è guarito dalla follia in cui l’aveva fatto precipitare
Padma
- non persegue come suo obiettivo principale la vendetta nei
confronti di TEX
e compagni. Lo scontro tra i Nostri e il negromante avviene infatti
per iniziativa dei primi, i quali, venuti a sapere che Mefisto
è fuggito due anni prima dal manicomio criminale di Flagstaff
assieme a Jean
de Lafayette
alias
BARON
SAMEDI,
partono per la Florida, dove i due fuggitivi hanno creato un regno
VUDU.
Come già abbiamo scritto nella voce dedicata al folle barone,
Mefisto
e il suo alleato vivono in un tetro quanto imponente castello, che
ospita anche lo stregone haitiano OTAMI,
sua figlia LOA
e i Figli
del Serpente,
cioè i guerrieri del possente Dambo.
Nei sotterranei del castello è presente inoltre una vasta grotta che
funge da tempio VUDU:
in esso, oltre a vari idoli, vi sono uno specchio ornato di teschi e
una grande sfera sostenuta da quattro braccia pietrificate.
Tex n. 93, luglio 1968. Disegno di Galep |
Tex
e Carson parlano con il dottor Toland, direttore del manicomio da cui
Mefisto e Baron Samedi sono evasi – TEX 93, p. 47
|
Davanti
agli occhi sbalorditi di Baron Samedi e Loa, Mefisto si appresta a
compiere una delle sue inquietanti magie – TEX 93, p. 74
|
Attraverso questi due oggetti magici, Mefisto
compie i suoi incredibili prodigi, terrorizzando gli indiani
Seminole,
i quali hanno rifiutato l’alleanza con BARON
SAMEDI.
Forte delle sue doti medianiche, il negromante ha gioco facile con i
pellerossa, ma quando viene a sapere che tre bianchi e un indiano
provenienti dall’Ovest stanno per giungere nel Regno
del Grande Serpente
con intenzioni ostili, comincia ad avere seriamente paura. Mi
stupisci, Mefisto!... E’ la prima volta che ti vedo così turbato,
gli dice BARON
SAMEDI. E
ne ho ben motivo!
– risponde il mago – Quei
quattro uomini sono stati i veri geni malefici della mia vita… mi
hanno sempre fatto mordere l’amaro frutto della sconfitta… …e a
me non resta ora che una speranza… quella di scoprire che non si
tratti di loro!.
I timori di Mefisto
si concretizzano poco dopo: sceso infatti nel tempio sotterraneo con
Lafayette,
il negromante vede materializzarsi, all’interno della sfera magica,
l’immagine dei quattro pards, che in quel momento stanno lasciando
Tampa. Fiamme
d’inferno!... Sono
proprio loro!,
esclama Mefisto,
il quale dice a BARON
SAMEDI,
anch’egli visibilmente preoccupato, di non avere potere su di loro.
Essi non
temono né il cielo né l’inferno!,
aggiunge il mago e, per dimostrare ciò al suo alleato, appare a TEX
e
compagni. Ti
ricordi di me, Tex?,
chiede Mefisto
al ranger, il quale, senza scomporsi, esclama: Toh!..
Il vecchio pazzoide!.
Queste parole fanno infuriare il negromante, che cerca poi di
impressionare il suo avversario, dicendogli: Il
mio potere è grande e va dalla terra al cielo!.
Per
calmare Mefisto – soggetto a crisi di rabbia - Baron Samedi gli
suona una sinistra melodia – TEX 93, p. 89
|
Mefisto
terrorizza i Seminole – TEX 93, p. 106
|
Tex n. 94, agosto 1968. Disegno di Galep |
Mefisto
appare ai quattro pards - TEX 94, p. 16
|
TEX
risponde:
Non esiste
potere che possa fermare una pallottola, vecchio illuso! Comunque
sia, e
pur riconoscendo le tue non comuni capacità, mettiti bene in testa
quello che sto per dirti… la strampalata storia del Regno del
Grande Serpente che tu e il tuo compare barone de Lafayette avete
messo in piedi finirà presto in niente… …e potrete considerarvi
fortunati se, alla fine di tutto, troverete gente dal cuore tenero,
che si limiterà a rispedirvi nel manicomio del dottor Toland!.
Le minacce di TEX
sconvolgono Mefisto,
che urla: No!
Questo non sarà mai! Mai!.. Mai!... MAI!.
E
invece, al termine della storia, il negromante e BARON
SAMEDI
subiscono una tremenda sconfitta, resa ancora più amara dal
tradimento di OTAMI
e LOA
e dalla distruzione, a opera dei soldati di Fort Myers, del castello,
sotto le cui macerie finiscono seppelliti tutti i Figli
del Serpente.
Neanche stavolta, però, TEX
riesce ad accertarsi della morte di Mefisto,
il quale, poco prima che i militari cannoneggiassero il castello, ha
raggiunto, assieme a Lafayette,
il tempio sotterraneo. Il ranger è comunque convinto che il suo
nemico sia fuori
gioco per sempre.
Mefisto
racconta a Baron Samedi il suo sogno premonitore. La fine dei due si
avvicina – TEX 95, p. 13
|
Tex n. 125, marzo 1971. Disegno di Galep |
La
volta della grotta-tempio sta per crollare e i due alleati cercano di
salvarsi - TEX 125, p. 17
|
La
verità sulla sorte del negromante ci viene rivelata
nell’avventura-capolavoro Il
figlio di Mefisto (G. L. Bonelli
[sog.&scen.] – A. Galleppini [dis.], nn. 125-128), pubblicata
tre anni dopo (1971) Terrore sulla
savana (1968). Nel prologo della
suddetta storia, vediamo BARON SAMEDI
morire schiacciato sotto uno degli idoli del tempio, mentre Mefisto,
colpito dai massi che si staccano dalla volta, perde i sensi.
Risvegliatosi qualche ora dopo, il mago si rallegra di essere ancora
vivo, ma si accorge di avere diverse costole rotte e scopre, con
sgomento, di non poter lasciare il tempio: il passaggio segreto che
conduce all’esterno è infatti bloccato. Sono
perduto… Sepolto vivo in questo dannato buco… sepolto vivo con i
miei sogni di potenza e con la mia sete di vendetta!
– esclama, disperato, il negromante – Ah,
maledetto Willer! Maledetta ombra nera che hai sempre attraversato la
mia strada! Io, il grande Mefisto, sono condannato a morire in questo
sepolcro, mentre quell’infernale ranger trionfa e si sottrae alla
mia vendetta!. All’improvviso, però,
Mefisto si
ricorda della grande sfera e mediante essa invoca il Nero
Principe delle Ombre, allo scopo di
trasmettere a suo figlio Blacky
– che vive in un carrozzone con la madre Myriam,
assieme alla quale fa l’artista girovago - i suoi
poteri magici e la rossa fiaccola della
vendetta. Grazie all’aiuto dello
spirito infernale, il negromante riesce a mettersi in contatto con i
due e, dopo aver fatto perdere i sensi a Myriam
(la quale non vuole che Blacky
gli presti ascolto), spiega al figlio cosa desidera da lui e ciò che
sarà in grado di fare se accetterà la sua proposta.
Mefisto
scopre di non avere scampo - TEX 125, p. 22
|
Il
negromante invoca gli spiriti infernali - TEX 125, p. 24
|
Il
Nero Principe delle Ombre mostra a Mefisto la sua ex compagna Myriam
e il figlio Blacky - TEX 125, p. 26
|
Myriam
cerca di impedire i piani di Mefisto, ma questi la toglie
temporaneamente di mezzo - TEX 125, p. 34
|
Io
ti offro di regnare su questa terra, in cambio di un giuramento di
vendetta., dice Mefisto
a Blacky.
Quest’ultimo accetta la proposta del padre, il quale, oltre a
dargli precise istruzioni, gli mostra i volti dei quattro pards, a
cominciare da TEX,
l’uomo che –
sottolinea amaramente il mago - è stato
la causa della mia rovina. Intento a
parlare con suo figlio, Mefisto
non si accorge che centinaia di grossi TOPI
sono penetrati nella grotta. I famelici roditori assalgono il
negromante, che, dopo aver cercato di difendersi con un braciere,
chiede aiuto ai figli dell’ombra. Hai
rovesciato il braciere, fratello –
rispondono costoro – e in tal modo hai
rinunciato a parte del tuo potere… e oltre a ciò il
tuo tempo sta per finire! Gli abissi ti aspettano, fratello! E il tuo
nome è già sulla bocca di colui che regna sui mondi oscuri!.
Ormai incapace di difendersi dagli
assalti del branco, Mefisto
grida a Blacky
(che assiste alla terribile scena attraverso la sfera magica di sua
madre): Figlio!... Non dimenticare la
mia vendetta! Sii degno del grande Mefisto!.... …E vendicami!...
. Sono le ultime parole del negromante, che, tra urla strazianti,
viene divorato vivo dai TOPI.
L’orrenda
fine di Mefisto: divorato vivo dai topi - TEX 125, p. 42
|
Tex n. 162, aprile 1974. Disegno di Galep |
Evocato
da Yama, Mefisto si materializza attraverso il fumo di un braciere -
TEX 162, p. 99
|
Malgrado
l’atroce fine e l’avvicendamento con YAMA,
Mefisto
non esce di scena in via definitiva. Lo ritroviamo, infatti, nei due
seguiti della sopracitata storia: Il
ritorno di Yama (G. L. Bonelli
[sog.&scen.] – A. Galleppini [dis.], nn. 162-164) e Tex
contro Yama (G. L. Bonelli
[sog.&scen.] – A. Galleppini [dis.], nn. 265-268). Ovviamente,
a comparire non è lui in carne e ossa, ma il suo spirito, che si
trova confinato nei cerchi inferiori del
Regno delle Ombre.
Come leggiamo a p. 50 del n. 265, Mefisto
dovrà restare in questo luogo sette volte sette anni prima di poter
entrare tra le file degli angeli neri.
In
entrambe le avventure, il negromante fornisce a YAMA
un importante aiuto nella lotta contro i quattro pards. Ad esempio,
in Tex contro Yama,
Mefisto
salva la vita al figlio (precipitato in un fiume sotterraneo) e gli
affianca l’astuto pipistrello infernale ARYMAN.
Ciononostante, Dickart
junior
delude le aspettative del padre, dimostrando di non essere alla sua
altezza. L’umiliante sconfitta che i Nostri infliggono a YAMA
in questa storia sembra porre termine al lungo confronto tra TEX
e Mefisto.
Invece, come vedremo, non è affatto così.
Tex n. 265, novembre 1982. Disegno di Galep |
Mefisto
comanda ai pipistrelli di salvare Yama - TEX 265, p. 47
|
Mefisto
compare a Yama nel Regno
degli Abissi
dove il suo spirito è stato confinato - TEX 265, p. 50
|
Mefisto
rimprovera duramente Yama, che contro i pards ha nuovamente fallito -
TEX 268, p. 99
|
Massimo Capalbo
N.B. trovate i link alle altre voci e lettere di The Dark Side of Tex sul Navigatore!
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