Una bella immagine di Fusco |
Il 9 agosto 2015, all’età di 86 anni, ci ha lasciati il disegnatore e pittore Fernando Fusco, uno dei più rappresentativi e prolifici illustratori di Tex. Era nato a Ventimiglia ma Umbro d’adozione, viveva da tempo a Città di Castello (PG). Dopo aver lavorato per diversi anni in Francia ritorna in Italia producendo, su testi di Luigi Grecchi, due fumetti western di grande popolarità: Lone Wolf e I due dell’Apocalisse, editi per i tipi della Casa editrice Universo. Nel 1974 esordisce sulle pagine di Tex con L’idolo di smeraldo (Tex 168-169), su testi di Gianluigi Bonelli. Nel 1979 disegna la prima storia texiana sceneggiata da Guido Nolitta (Sergio Bonelli), Caccia all’uomo (Tex 183-185). Tra le sue storie migliori ricordiamo I ribelli del Canada (Tex 203-207), Il clan dei cubani (Tex 230-232), Il Marchio di Satana (Tex 248-249), la prima scritta da Guido Nolitta, le ultime due da Gianluigi Bonelli. Il suo stile era unico, inconfondibile, moderno per quell’epoca e molto distante dagli standard classici della Casa editrice. Nei suoi primi albi tratteggia un Tex molto magro e poi, negli anni seguenti, Fusco ci dà una versione del Ranger molto più robusta (e sempre con la sigaretta in bocca). Il suo tratto è molto amato dai lettori per il dinamismo delle sue tavole, la cura dei dettagli, nonché per il suo Tex ironico, deciso e, nonostante la stazza, svelto come un gatto. Apprezzate anche le giovani indiane, sempre sorridenti, sensuali, e con le belle gambe in evidenza. Altrettanto sensuali sono state le sue figure femminili più in generale.
Collezionare n. 13 del dicembre 1988, con l'indimenticabile cover inedita di Fusco. |
I problemi alla vista lo hanno purtroppo convinto a ritirarsi a vita privata. Nel 2010 viene pubblicata sull’Almanacco del West la sua ultima storia, La banda dei messicani, sceneggiata da Claudio Nizzi. La copertina di Claudio Villa per l’albo mensile datato settembre 2015 (La chiesa sulla collina, Tex 659) sembra un omaggio a una delle sue storie disegnate: Il Marchio di Satana, di cui ricordiamo l’evocativa cover dell’indimenticabile Aurelio Galleppini.
È stato amico di un altro grande disegnatore di Tex, Carlo Raffaele Marcello, scomparso nel 2007, entrambi nati a Ventimiglia nello stesso anno (il 1929). I due autori sono stati accomunati da un simile percorso artistico: infatti, seppure in tempi diversi, prima di imporsi in Italia ebbero successo in Francia.
Nicola Magnolia
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Un carissimo, estremo saluto ad uno dei più grandi interpreti di Tex Willer.
RispondiEliminaCondoglianze agli amici e ai Famigliari del grande Fusco.
RispondiEliminaCondoglianze anche da parte mia.
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