Bonelli News
di Saverio Ceri
Arriva, in ritardo di tre mesi sulla data reale, un'albo celebrativo del quarantesimo compleanno di Jerry Drake: Il 22 settembre infatti uscirà il secondo avventura Magazine, dopo quello dedicato a Micheluzzi nel maggio scorso, che sarà stavolta completamente dedicato al pilota amazzonico creato da Guido Nolitta, alias Sergio Bonelli nel 1975. Qui sotto potete ammirare la cover di Roberto Diso e una pagina interna del volume, che sembra abbastanza fuori dagli schemi, rispetto sia ai precedenti almanacchi sia ai recenti
magazines che li hanno sostituiti; entrambe le immagini sono tratte dalla
scheda che appare sul sito della Bonelli Editore.
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Cover di Roberto Diso per l'albo del quarantennale di Mister No |
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Una delle pagine di raccordo che andranno ad arricchire il "romanzo" di Mister No in questo albo celebrativo |
Così viene presentato il quarto magazine: "Un albo tutto speciale di 288 pagine a colori per festeggiare i quarant'anni di Mister No, il pilota vagabondo creato – nel 1975 – da Guido Nolitta, alias Sergio Bonelli. Le mille drammatiche vicende che hanno portato Jerry Drake dalla giungla d'asfalto di New York all'Inferno verde dell'Amazzonia, raccontate come in un grande romanzo d'Avventura!"
Il volume conterrà estratti da storie scritte dallo stesso Nolitta, ma anche da Masiero, Mignacco e Colombo, mentre per i disegni saranno ripescati contributi di Diso, Bruzzo, Suarez, Valdambrini, Bignotti e i fratelli Di Vitto, raccordati da un "romanzo" illustrato da vignette tratte dalle avventure di Mister No e arricchito da disegni inediti di Di Gennaro.
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L'ultimo logo di Mister No, evoluzione di quello storico firmato Corteggi, da noi modificato per il 40° anniversario |
Rimane il dubbio di perché questo albo, in fondo già pronto, non sia uscito come primo Magazine dell'Avventura, ovvero nei giorni immediatamente prima il 40°anniversario del personaggio (da noi ricordato a inizio giugno con una puntata di Diamo i numeri), con slittamento del volume di Micheluzzi a Settembre, esattamente a 25 anni dalla scomparsa dell'autore istriano. Sarebbe stato tutto più logico. A meno che, con questa programmazione, non si sia deciso di ricordare, attraverso il suo personaggio più amato, anche il quarto anniversario dalla scomparsa di Sergio Bonelli.
Saverio Ceri
Molto bello il logo! ^^
RispondiEliminaDi Mister No lessi alcuni albi a fine anni 90, ma un po perché già collezionavo Zagor e in parte Tex, un po perché leggendo i numeri degli anni 70 e quelli degli anni 90 (con la preferenza ai primi) mi sembravano due fumetti diversi °_O non l' ho proseguito. L' ho sto recuperando di recente e come serie mi sta piacendo, anche se alcune avventure celebrate come "L' ultimo cangaçeiro", "Il profeta", "Sfida al Pantanal" e "Ananga" non è che mi abbiano fatto impazzire anche se le ho trovate più meno buone.
Nolitta in generale mi piace di più su Zagor anche se ha sfornato capolavori della serie come "Rio negro", "Atlantico" e "La mafia non perdona" nonché altre belle storie come "Gli spietati" e "Le notti di New York". Mi piace molto Castelli che ha poco da invidiare in questo caso al creatore. Su Zagor a parte "Il ritorno del vampiro" e "Il grande inganno" non mi ha fatto impazzire, però qui va alla grande. Il ritmo delle storie a differenza di Nolitta è più
alto e si entra subito del vivo, però senza tradire il personaggio e far mancare l' ironia. Il thriller "Trappola mortale" e il carcerario "Relitti umani" fin' ora per me sono le sue migliori e tra le migliori della serie, ma anche l' action-avventuroso "Destinazione Haiti", il mysterioso e affascinante "La fortezza nascosta", l' ecologico "La lama d' asfalto", il thriller "La città misteriosa" e "I mercenari" a metà tra l' action e "mission:impossibile" (queste due storie presentano delle tirate antiamericane affatto non indifferenti" XD)...
di Sclavi mi piace su tutti "Alien", grande atmosfera e ben trattati i temi e più in generale le storie in cui seppur fa uscire il suo stile e il suo modo di raccontare, scrive comunque in maniera classica. Quindi "Ananga", "Giungla" e "L' oro del fiume". Un pochino sotto "La casa di Satana" e "Ombre rosse", più che discreta "Il fantasma dell' opera" mentre parte bene "L' orrenda invenzione", ma poi l' ho trovata troppo una bizzaria seppur con qualche bell' elemento come il simapticissimo indios. Queste ultime storie le trovo forse troppo sclaviane. XD Il Tiz sulla collana del mitico Jerry anticipa comunque in parte quanto si vedrà su "Dylan Dog" come hanno già scritto altri.
Di Missaglia ho letto "Nella terra dei Moros", "L' aereo scomparso" e "Il sepolcro indiano". Ho trovato buona la prima, godibile la seconda e non troppo convincente anche se abbastanza godibile la terza.
Di Cicogna "I delitti del mar della Sonda". Seppur godibile e con un inizio molto ironico e divertente ho trovato quest' ultimo un po troppo lungo e la storia godibile, ma un pochino altalenante.
Di Ongaro invece "Il fuggiasco" e "Veracruz" e mi sono piaciute. Dei thriller pi o meno buoni.
Di Mignacco "Le tigri volanti" e m' è piaciuta.