di Massimo Capalbo
Doppia portata, stavolta, per The Dark Side of Tex! Due voci - dedicate al pingue Baron Samedi (dei "mitici" GL e Galep) e al piccolo Bes... piccolo ma infernale nano partorito dalla fantasia di Boselli e Letteri nel 1998! Il terzo dizionario bonelliano realizzato da Max Capalbo per Dime Web - che viene pubblicato in contemporanea all'Atlante di Mister No e agli Zagor Monsters - ha avuto fin da subito un grande successo di pubblico e di critica. Tra gli altri, parlano di noi il blog di Baltorr Zagor e altro, il portale Il Gatto con la Scure e il Diario di un Pessimo Autore: invitiamo i nostri lettori a seguire i link. Come corredo iconografico alle "premesse tecniche" abbiamo scelto alcune curiose, simpatiche e interessanti interpretazioni artistiche del Ranger - pescate con la Rete a strascico e citando ovviamente la fonte. Invitiamo però gli autori a segnalarci eventuali errori od omissioni. Ricordiamo che le illustrazioni che precedono le voci sono sempre scelte dalla redazione! (s.c & f.m.)
Il divertente Tex dello svedese (?) Emre, dal blog Drawzines! |
LEGENDA
- I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSON, TIGER JACK, KIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex).
- Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.: TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUAN; SVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
- Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICE; EL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo.
- Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi, il nostro titolo non coincide con quello usato abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268 viene indicata con il titolo del n. 267, Tex contro Yama, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a L’ombra di Mefisto (n. 265), La strega (n. 266) e I Figli del Sole (n. 268).
Il tenebroso Tex di Lorenzo Ladogana, da Deviantart. |
Nota sui collegamenti ipertestuali
The Dark Side of Tex è un "lavoro in corso" che si svilupperà nei prossimi mesi, abbracciando numerosi post - uno per ogni lettera dell'alfabeto - fino ad arrivare alla conclusione.
I collegamenti ipertestuali fra le varie voci non saranno dunque possibili tutti e subito... e vi spieghiamo subito perché!
Collegheremo con link diretti ogni riferimento ad altre voci
dell'opera partendo necessariamente dalle voci già apparse.
Ci preme dunque ribadire e sottolineare che, non essendo
possibile creare link a post futuri, ricostruiremo tutti i
link a ritroso solo quando sarà possibile.
I link saranno però sempre e soltanto fra URL diverse e non all'interno di uno stesso post.
Vorrete perdonarci (e segnalarci!) eventuali errori e omissioni!
I
link - essendo come abbiamo detto sopra fra URL diverse - porteranno
sempre e comunque all'inizio di un altro post e non esattamente alla
voce di riferimento.
Per facilitare fin dall'inizio l'uso dell'opera, abbiamo creato una pagina apposita di collegamenti alle varie voci,
alla quale potete accedere dovunque siate, andando sotto al logo Dime
Web: anche in questo caso il link vi porterà al post giusto, scorrendo
il quale troverete in un attimo la voce cercata!
Massimo Capalbo
N.B. trovate i link alle altre voci di The Dark Side of Tex andando sul Navigatore!
Tex sulla "prima neve" del disegnatore brasiliano Ronald Guimarães, da Deviantart. |
B
BARON SAMEDI
BES
BES
BARON
SAMEDI
Così
si fa chiamare il barone Jean de
Lafayette, principale alleato di MEFISTO
nella storia Terrore sulla savana
(G. L. Bonelli [sog.&scen.] – A. Galleppini [dis.], nn. 93-95).
Calvo e grasso, Lafayette
è un ricco piantatore haitiano che è stato rinchiuso dai suoi
famigliari nel manicomio di Flagstaff (Arizona) a causa delle sue
deliranti manie religiose. Suggestionato da OTAMI,
un sacerdote VUDU,
e soprattutto dalla figlia di questi, la bella LOA,
egli – già schizofrenico di suo – si è addirittura convinto di
essere, per l’appunto, Baron Samedi
(il Signore
dei Cimiteri, una delle maggiori
divinità VUDU),
tanto da aver costruito nella sua piantagione, dilapidando il
patrimonio di famiglia, un tempio pieno di idoli fabbricati in oro e
ornati di diamanti. Evaso assieme a MEFISTO
dal manicomio, grazie all’aiuto di OTAMI
e LOA nonché
del possente Dambo,
Lafayette si
rifugia con il negromante nelle foreste della Florida, in un
tenebroso castello. Partendo da qui, il barone crea un regno VUDU,
il Regno del
Grande Serpente,
ponendo a sua difesa una sorta di esercito formato da decine di
fanatici guerrieri che indossano pelli di giaguaro e agiscono sotto
l’esperta guida di Dambo.
Tex n. 93, luglio 1968. Disegno di Galep |
Il
tenebroso castello del barone Jean de Lafayette alias Baron
Samedi – TEX 93, p. 29
|
Al pari dei loro alleati, il barone e MEFISTO
coltivano il folle sogno di liberare la Florida dalla presenza dei
bianchi, ma non hanno fatto i conti con i quattro pards, che –
saputo della fuga dei due dal manicomio e della seria minaccia da
essi rappresentata - s’imbarcano subito per Tampa. Dopo aver
respinto gli attacchi dei vuduisti, i Nostri raggiungono Fort Myers e
stringono alleanza con gli indiani Seminole,
i quali, proprio per aver rifiutato di allearsi con Lafayette,
sono stati attaccati dai guerrieri di Dambo
e costretti ad abbandonare il loro villaggio. TEX
ordina ai Seminole
di incendiare la foresta, in modo da togliere ai loro nemici il
vantaggio di combattere su un terreno a essi favorevole. Davanti alle
fiamme, infatti, Dambo
e i suoi uomini sono costretti ad abbandonare la foresta e a
rifugiarsi nel castello del barone. Una volta che l’incendio si è
estinto, i due pards si dirigono assieme ai soldati del capitano
Horty verso
il suddetto castello, nei cui sotterranei c’è una grotta dove
Baron Samedi
ha fatto ricostruire il suo tempio haitiano, trasferendovi tutti gli
idoli in esso presenti. Per fermare TEX, MEFISTO
decide di invocare l’aiuto degli spiriti malvagi e - accompagnato
dal barone - scende nella grotta, dove però si accorge subito che i
diamanti che ornavano gli idoli sono stati rubati.
Tex n. 94, agosto 1968. Disegno di Galep |
Il
barone con Mefisto, Loa e Otami – TEX 94, p. 76
|
Il negromante non
tarda a capire che a farlo sono stati OTAMI
e LOA:
i due, infatti, sono fuggiti (a fermarli, nella palude, saranno i
Seminole).
Le accuse di MEFISTO
contro LOA
scatenano la rabbia del barone, il quale non riesce a credere che la
donna lo abbia tradito. Incapace di ragionare, Lafayette
aggredisce il suo alleato, stringendogli le mani al collo. Proprio in
quel momento, però, le Giacche
Azzurre prendono a cannonate il
castello, provocando la morte di Dambo
e dei suoi guerrieri, nonché – come scopriremo nel prologo de Il
figlio di Mefisto (G. L. Bonelli
[sog.&scen.] – A. Galleppini [dis.], nn. 125-128) - quella
dello stesso barone, il quale viene schiacciato proprio da uno degli
idoli presenti nella grotta-tempio. Ancora peggiore sarà la sorte di MEFISTO,
ma di questo parleremo nella voce dedicata al negromante.
Curiosità:
Baron Samedi
è uno dei pochi cattivi
della saga che
TEX
e i suoi pards affrontano e sconfiggono senza mai incontrarlo
direttamente né vederlo in faccia.
Baron
Samedi si scaglia contro Mefisto nei sotterranei del suo castello –
TEX 95, p. 24
|
Il
barone muore sotto il peso di un idolo vudu
– TEX 125, p. 17
|
Il
vevé (disegno simbolico) del vero Baron Samedi
|
BES
Divinità minore dell’antico Egitto,
rappresentata come un nano barbuto dal volto leonino, il corpo
robusto e le gambe arcuate. Ne Il ritorno del Morisco
(M. Boselli [sog.&scen.] – G. Letteri [dis.], nn. 452-454),
a impersonare il demone Bes è l’implacabile sicario dei
Figli di Horus: un nano dall’aspetto mostruoso, che emette
sinistri ruggiti e la cui specialità è lo strangolamento.
Tex n. 454, agosto 1998. Disegno di Villa |
L’inquietante
Bes emette uno spaventoso ruggito – TEX 452, p. 101
|
Bes
uccide uno dei guardiani del museo del professor Guillermo – TEX
454, p. 20
|
Possiede infatti una forza erculea e unghie simili ad artigli.
Essendo pure un ladro di tombe, è lui a rubare materialmente, per
conto della setta, la mummia di AKHRAN, dopo aver ucciso i due
fellah (uno strozzandolo, l’altro
facendolo addirittura morire di paura) al servizio di EL
MORISCO e dei suoi amici Octave e Davids. Bes
uccide anche il rigattiere messicano che ha venduto al professor
Guillermo la suddetta mummia (che dall’Egitto è finita,
dopo una complessa vicenda, in America) e le due guardie del museo
privato dell’egittologo. Tenta inoltre di strangolare - sempre nel
museo di Guillermo - Eusebio, che si salva in modo
fortuito grazie a EL MORISCO: quest’ultimo infatti, per
sfuggire a Sekhmet, cade addosso a Bes, liberando il
suo maggiordomo dalla stretta fatale del nano.
Il terribile Bes muore nel finale della
storia, dopo un lungo corpo a corpo con TEX, che avviene nella
camera sotterranea – kiwa - del Pueblo, proprio
mentre in superficie i Figli di Horus si apprestano a
sacrificare Miguel e Juanita. E’ una sequenza assai
emozionante, una delle più belle dell’episodio: il nano si
dimostra infatti un avversario durissimo per il ranger. Lo vediamo
incassare con noncuranza i pugni di TEX (i quali, come
sappiamo, sono tutt’altro che leggeri), serrare le sue dita
d’acciaio sul collo dell’eroe, e - quando sembra che il Nostro
sia riuscito a scaraventarlo nel pozzo che si trova al centro della
kiwa - aggrapparsi alle sue gambe, con l’intento di
trascinarlo giù assieme a lui. Alla fine, però, a precipitare è
solo Bes, dato che TEX riesce fortunatamente a trovare
un appiglio.
Il
terribile nano tenta di strangolare Tex – TEX 454, p. 90
|
I
pugni del ranger fanno il solletico a Bes – TEX 454, p. 92
|
Curiosità:
Nella scena in cui EL MORISCO
ed Eusebio
vengono inseguiti dallo spaventoso nano, il primo, credendo di avere
a che fare con il vero dio Bes,
dice al suo maggiordomo che questi è il
servitore del dio dei morti, capitano dei demoni del sonno!...
. Ciò però non deve far pensare che Bes
fosse una divinità malefica, anzi: egli era considerato il
protettore delle famiglie, dei bambini e delle partorienti. Infatti,
gli Egizi usavano tenere vicina al letto la statuetta di Bes
proprio per difendersi dal malocchio. Ad ogni modo, il Bes
texiano è un villain
azzeccato, senza dubbio uno dei più singolari nemici che il ranger
abbia mai affrontato.
Tex
si sbarazza fortunosamente dell’implacabile avversario – TEX 454,
p. 95
|
Bassorilievo
del dio Bes tra le rovine di Dendera (Egitto)
|
Massimo Capalbo
N.B. trovate i link alle altre voci di The Dark Side of Tex andando sul Navigatore!
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