venerdì 2 luglio 2021

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 113

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


Continua sul Classic 113 la vicenda della tredicesima mummia e prosegue la ristampa della Serie Mexico, la ventisettesima collana a strisce di Tex; in particolare in questo albo troviamo i numeri dal 13 al 18 della serie, usciti in edicola tra fine agosto e i primi di ottobre di sessant'anni fa. Il titolo del Classic, I monti della Luna è preso in prestito dal numero 14 delle serie Mexico, mentre la copertina, probabilmente scelta per i rilievi montuosi sullo sfondo che ben si sposano col titolo, proviene ancora una volta dal "futuro"... nel senso che è stata concepita da Aurelio Galleppini per il numero 53 di Tex del marzo 1965, più di tre anni dopo le storie contenute nell'albo, ma posteriore pure alla loro ristampa sulla collana ammiraglia, avvenuta a cavallo tra il numero 50 e51 di Tex.


La copertina in questione, dato che è stata disegnata per la serie regolare, ha goduto nel tempo di varie versioni, corrispondenti alle varie ristampe, a partire da quella di Tutto Tex, leggermente ritoccata cromaticamente e con qualche spennellata di china in più sulla parte inferiore della figura del protagonista.


Inevitabilmente questa immagine è anche servita per Tex Nuova Ristampa 53, dove si scopre una maggiore attenzione ai colori dello sfondo per dare maggiore tridimensionalità alla scena.

Tridimensionalità completamente persa nell'edizione precedente all'attuale, giunta in edicola nel 2018, quella della collana collaterale Tex 70 anni di un Mito. In questo caso è proprio la grafica scelta per l'edizione a privarci di un ulteriore variante allo sfondo. 


L'illustrazione che ci racconta di Tex rimasto senza cavalcatura in pieno deserto, e quindi in pericolo di vita abbastanza imminente, è stata utilizzata un po' in tutte le edizioni del personaggio pubblicate nei quattro angoli del mondo, qui sotto ve ne mostriamo alcune, a partire dalla francese, datata 1966, e dalla greca, passando per la slava (dal titolo zagoriano Clark City) e la brasiliana, per finire alle due edizioni spagnole, le uniche con Tex con la classica camicia gialla. I lettori più attenti scopriranno cha la maggiore definizione del disegno del ginocchio del protagonista, che noi italiani abbiamo apprezzato solo con Tutto Tex, e quindi a fine anni '80, era stata realizzata vent'anni prima per l'edizione francese e ripresa dall'edizione spagnola nel 1970. 


I nostri esperti dell'iconografia texiana, Francesco Bosco e Mauro Scremin, ci fanno notare che questa cover, utilizzatissima in Italia e all'estero, proprio dall'estero proviene. Galleppini infatti si ispiro alla cover del paperback Secret of the Malpais, scritto da Richard Febber e pubblicato dalla Dell Publishing nell'agosto 1963. La copertina è attribuita all'artista newyorchese Harry Schaare.


Del volume e dell'immagine di copertina, esiste una versione successiva, sempre targata Dell, dai colori decisamente più freddi. In questa versione possiamo meglio apprezzare come Galep si sia ispirato a tal punto che pure lo sfondo della sua cover richiama perfettamente quello di Schaare, almeno nella parte sinistra dell'immagine.


E con questa ultima curiosità a stelle e strisce chiudiamo anche questa puntata di Secret Origins; vi diamo appuntamento alla prossima.

Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index. 

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