giovedì 8 ottobre 2015

RARITÀ KINGHIANE - SECONDA PARTE - GLI INTERVENTI APPARSI SU "COLLEZIONARE" (1988-1991)

di Francesco Manetti

Dopo quasi due anni dalla prima parte degli interventi dedicati alle "rarità kinghiane" riannodiamo ora il filo sulle edizioni cartacee non proprio facilissime da trovare relative al Re dell'Orrore. Lo stimolo a ripartire ci è venuto dopo aver conosciuto i "ragazzacci" di un bel gruppo aperto su Facebook dedicato allo scrittore americano, Stephen King Italia, dove abbiamo addirittura ritrovato un fedele lettore di Collezionare ed esperto kinghiano, Luca Gnuva! Chi spara ad alzo zero sui social network deve capire che se vengono usati con criterio (e non per phishing, sex crimes, tradimenti coniugali e via dicendo) sono utilissimi - per ampliare la propria rete di conoscenze e di sapere, per rimanere in costante contatto con colleghi e persone con comuni interessi e per rintracciare vecchi amici. Il nostro Tex confermerebbe che Facebook et similia, sono come una bella Colt: dipende da chi sta dietro il grilletto!

La testata di Collezionare n. 12, maggio 1988. Accanto al logo realizzato graficamente da Dante Bastianoni apparve la dicitura "fumetti & libri" (in tristi trasferelli!), a voler significare la vocazione editoriale della rivista


Visto che l'abbiamo evocata, in questa seconda puntata parleremo degli articoli e degli altri interventi su Stephen King apparsi numerosi sulla nostra fanzine Collezionare. Per avere maggiori ed esaurienti notizie su questa rivista nata nel 1985 vi rimandiamo all'apposita pagina di Dime Web. Collezionare non si occupava soltanto di fumetti: nei primi numeri apparvero addirittura articoli sui francobolli, sulle figurine e su altri collectibles "poveri". Pian piano il tiro si assestò sull'editoria, tanto che sul n. 12 del maggio 1988, accanto al logo di testata realizzato da Dante Bastianoni, apparve la dicitura "fumetti & libri". Il discorso letterario era iniziato sul  n. 10 del settembre 1987, con un servizio su Isaac Asimov scritto da Alessandro Monti, oggi professore nei licei e saggista storico. Stephen King, insieme ad Asimov, è sempre stato il "beniamino" dei redattori di Collezionare. Dal n. 13 del dicembre 1988 fino al n. 18 del settembre 1991 (l'ultimo della "serie regolare", come vi spiegheremo più avanti) apparvero articoli, cronologie, recensioni, curiosità e lettere dedicate all'Uomo di Bangor. Entriamo ora nel dettaglio.


Collezionare n. 13 - dicembre 1988


Collezionare n. 13, dicembre 1988. Disegno di Fusco

Iniziò le danze kinghiane sul n. 13 (dicembre 1988) il nostro Moreno Burattini, uno dei fondatori della rivista nel 1985 e fra i più grandi divoratori di libri al mondo, oltre che fumettista professionista dal 1990 e attuale curatore di Zagor! L'articolo, firmato con le pseudonimo-anagramma di Bruno Emanoritti,  si intitola Stephen King - Il Re dell'Orrore ed è lungo ben 10 pagine, sulle 64 totali del fascicolo! Con questo n. 13 la scritta provvisoria "fumetti & libri" venne sostituita definitivamente da "parole & immagini", volutamente più generica (fra i nostri interessi c'erano infatti anche l'illustrazione, il cinema, etc.). Grazie a Tex, il fascicolo ebbe un successo incredibile, che ci portò a lasciare il ciclostile e a investire le nostre misere finanze nella fotocomposizione e nella stampa tipografica. Sotto vi riproponiamo in scansione l'articolo di Burattini nella sua interezza.















Collezionare n. 14, maggio 1989


Collezionare n. 14, maggio 1989. Disegno di Eleuteri Serpieri (l'errore proprio in copertina sul cognome dell'artista, dovuto alla fotocomposizione, ci creò scompensi cardiaci per mesi!)

Il n.14 fu il primo fatto al computer, un Mac, e stampato in tipografia: ancora grezzo, di prova, fu per noi comunque un punto di partenza verso l'idea di rivista, verso un'editoria più serie e professionale. Qui, del Re, apparve unicamente un breve articolo del sottoscritto dedicato alla newsletter kinghiana Castle Rock - che ci eravamo fatti spedire dall'America - e ad alcuni aggiornamenti e novità. Grazie a quel contatto con Castle Rock riuscimmo anche ad avere l'autografo di SK, che pubblicammo orgogliosi su questo Collezionare e che già avete visto nella prima parte di Rarità Kinghiane.. Sotto vedrete le scansioni delle due pagine del servizio.





Collezionare n. 15, ottobre 1989


Colelzionare n. 15, ottobre 1989. Disegno di Toninelli


Licenziato nel periodo della caduta del Muro, il n. 15 fu la nostra prima uscita "professionale": una vera e propria rivista, finalmente, ben curata graficamente, leggibile, con le pagine ben numerate, etc., dopo gli anni "clandestini" dei dattiloscritti, del ciclostile e delle fotocopie e dopo la non eccelsa prima prova in fotocomposizione e stampa tipografica del n. 14.  Il fascicolo fu però abbastanza "scarso" sul fronte kinghiano... Ci fu la risposta alla lettera di Mino Venattona di Ottroalo (PI) sul significato di The Stand (titolo originale del libro L'ombra dello scorpione), che in realtà era una burla. Volevamo parlare di questa cosa, ma era troppo poco per imbastire un articolo e così creammo una lettera falsa! Mino Venattona è infatti l'anagramma di "nome inventato"; il paese di Ottroalo va interpretato in dialetto pratese-fiorentino (significa "o trovalo", sottinteso "se ti riesce"); la sigla PI non significa Pisa, ma Provincia Inventata. Eravamo tutti studenti ventenni (e qualcuno anche meno, come Ceri e Monti) e animati da spirito goliardico. Per quanto riguarda l'espressione inglese the stand crediamo che la spiegazione di allora, forse macchinosa, sia ancora valida, ma attendiamo nuove ipotesi (o certezze) da voi lettori. In fondo alla rivista, fra l'ultima pagina e la terza di copertina, apparve una recensione del sottoscritto: Le creature del buio. Fu l'occasione per inaugurare la nuova rubrica "La Biblioteca di Trantor", dove sarebbero apparse schede e recensioni di alcuni classici e novità librarie nell'ambito della "letteratura di genere". Il riferimento era al "pianeta capitale" del cosmo asimoviano, tutto ricoperto - come un'unica megalopoli - di strutture abitative, strade e macchinari, mondo che fu poi ripreso e riadattato da Lucas in Star Wars con il nome di Coruscant. È da questa rubrica che nasce la pagina Dime Web "La Biblioteca di Altrove", con un riferimento più bonelliano. Sotto potete vedere le scansioni dei due interventi.





Collezionare n. 16, maggio 1990 

Collezionare n. 16, maggio 1990. Disegno di Barison & Toffanetti
I neonati anni Novanta assistono a un nuovo assestamento grafico della fanzine, con la sostituzione del nobile e raffinatissino logo di Dante Bastianoni, che ci aveva accompagnato dal 1987 per sei numeri. Optammo per un carattere tipografico, più leggibile e moderno, ma il fascino della scritta di Bastianoni resta immutato. Secondo la redazione, da un punto di vista di impatto visivo e di stampa, fu questo il miglior Collezionare! King torna in grande spolvero, rinverdendo i "fasti" del n. 13. Apparve innanzitutto un lungo articolo del sottoscritto dedicato agli "elementi ricorrenti" nei romanzi del Re - città come Castle Rock, personaggi come Frank Dodd, etc. In quel periodo il sottoscritto stava preparando un saggio su King per un libro collettivo della Arnaud: inizialmente il pezzo doveva essere questo sulle autocitazioni, ma poi si optò per qualcos'altro (ne parliamo più avanti). Siccome non si butta via nulla, l'articolo venne accolto da Collezionare! Chiudono il numero due recensioni: L'ultimo cavaliere (che all'epoca ci aveva deluso) e La metà oscura. Più sotto le consuete scansioni.








Collezionare n. 17, novembre 1990


Collezionare n. 17, novembre 1990. Disegno di Buffolente

Con il n. 17, da un punto di vista grafico, facemmo il passo  del gambero... Pessima scelta del colore del cartocino di rivestimeto; dubbia impostazione degli ingombri e delle gabbie in copertina; brutta resa di stampa del bellissimo originale di Liba Buffolente... Vabbè, è passato un quarto di secolo, ormai! All'interno, per quanto riguarda il Re, operammo una singolare scelta editoriale: la pubblicazione della versione integrale dell'articolo Castle Rock e la sindrome di Anne Wilkes: fan, fanatismi e fanzines di Stephen King, apparso a firma del sottoscritto nel volume collettivo Stephen King - da Carrie a La Metà Oscura curato da Graziano Braschi e Massimo Moscati per Arnaud (Firenze, maggio 1990), il primo in Italia ad avere tale completezza di contenuti. Su Collezionare il titolo dell'intervento fu cambiato, per ovvie ragioni. Se avete il testo del volume potete fare i confronti. Siccome il libro della Arnaud è ancora acquistabile in Rete, qui mettiamo solo la prima pagina dell'intervento che vi apparve, mentre, come al solito, vi proponiamo la scansione completa del servizio uscito su Collezionare. Chiude il tutto una pagina con due recensioni: il già citato saggio della Arnaud e La chiamata dei tre (anche questa negativa, secondo il pensiero di allora).

La prima pagina del pezzo apparso sul libro della Arnaud (1990)





Qui l'immagine di corredo è la stessa apparsa nell'articolo di Burattini sul n. 13!




Collezionare n. 18, settembre 1991


Collezionare n. 18, settembre 1991. Disegno di Sommacal

Il triste editoriale di addio su Collezionare n. 18...

L'ultimo numero della serie regolare di Collezionare fu il 18esimo, uscito nel settembre 1991, dieci mesi dopo il precedente. Gli impegni editoriali più "seri" erano infatti per noi cresciuti enormemente (Burattini alla Bonelli, il sottoscritto alla Comic Art, etc.) e poi la fusione con il fiorentino GAF (vedi la copertina) e il lavoro con Exploit Comics ci prendevano sempre più tempo. Stavamo inoltre già pensando ad altri progetti, tra cui If, ma soprattutto stava già prendendo forma Dime Press, che avrebbe assorbito (quasi) tutti i nostri sforzi di articolisti dal 1992 fino al 2000! Collezionare doveva morire per rinascere, come la fenice, dalle sue ceneri, in altre vesti... Ci sarebbe stato di lì a poco, nel novembre 1991, il n. 19/20, ma si trattava in realtà di uno dei nostri speciali (come quelli di Alan Ford, Carl Barks, Zagor, Iron Man e X-Men) che decidemmo di includere nella serie, come numero doppio, per finire in bellezza con i fuochi d'artificio: il Tex Index 1-100 di Gianluigi Angeletti, che fu un successone, una cosa che non era mai stata tentata prima, che avrebbe fatto da apripista a questo filone di saggistica. Anche King saluta i lettori di Collezionare, dalla pagina della posta (una lettera vera, stavolta!) e dalla "Biblioteca di Trantor", con la lunghissima recensione di Quattro dopo mezzanotte. Più sotto le consuete scansioni.





Si chiude qui l'avventura di Stephen King su Collezionare: è stata anche l'occasione per rievocare un periodo per noi fertile e straordinario e per raccontare, con un po' di nostalgia e di aneddoti anche inediti, alcuni momenti cruciali di questa fanzine che volle farsi rivista...
Francesco Manetti
N.B. Trovate i link agli altri post "letterari" nella Biblioteca di Trantor... pardon, nella Biblioteca di Altrove e in Lovecraftiana & kinghiana!

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