di Giampiero Belardinelli
Il personaggio storico del Giudice Bean era già stato utilizzato da Bonelli padre in Tex 117/120, in un’avventura in cui l’uomo è sì ben caratterizzato, ma resta soprattutto il motore che mette in moto il meccanismo narrativo. Lo stesso Sergio Bonelli, com’è noto, aveva utilizzato questa originale figura in una miniserie illustrata da Sergio Tarquinio: in quegli albi lo sceneggiatore fa emergere soprattutto i lati più istrionici del personaggio.
Una simpatica immagine del Giudice Bean davanti al suo "ufficio"... con tanto di ciclisti! |
Boselli lo riporta sulla pista dell’avventura texiana e gli dà una connotazione più vicina alla realtà storica, filtrata attraverso la propria spiccata sensibilità artistica. Il personaggio non tradisce la versione bonelliana, ma aggiunge quei lati umani e controversi che permetteno allo sceneggiatore di giocare con i sottintesi e le debolezze umane del giudice. L’uomo, infatti, cela dei segreti che donano sapore e ambiguità alle sue recondite intenzioni. Tutto ruota attorno a un tesoro che, in passato, il giudice Bean avrebbe sequestrato a dei farabutti e poi nascosto chissà dove. Il tesoretto fa gola a Pablo Morientes e ai suoi desperado: da qui si scatena un inferno in cui vengono coinvolti i nostri Tex e Carson, capaci di incontrar Messer Belzebù senza scottarsi neanche le dita. I due eroi, nella versione di Boselli, sono implacabili nel cercare le piste, abili nel fiutare gli inganni e mostrano un’ironia tosta e pungente: vederli agire nelle 220 tavole del racconto è un concentrato di dirompente "texianità". Tra l’altro, come Bonelli Padre insegna, i due pard sono complementari e i loro ragionamenti non seguono lo stanco schema di una certa indolenza di Carson come in certi racconti dell’ultimo periodo nizziano. Tex ha le sue intuizioni, ma lo stesso Carson esprime le proprie com’è logico che sia per un eroe del West. Quest’aspetto, oltre a ristabilire popolarità e credito all’anziano compagno, è utile perché evita i rallentamenti superflui e quindi dà ritmo all’azione. Inoltre, non è da trascurare come un Carson appeso continuamente alle parole di Tex sia una situazione narrativa alla lunga stucchevole.
Roy Bean a cavallo davanti al suo saloon. |
Il celebre saloon-tribunale di Bean com'era ridotto negli anni '30. |
In questo racconto popolato da uomini, bestie ed eroi, aleggia la figura leggendaria di Lily Langtry, donna impalpabile che riempie i pensieri del giudice Bean. L’attrice inglese giunge a San Antonio e, durante il suo spettacolo, ferma la città come oggi farebbe una diva hollywoodiana. Nella Frontiera, grazie alle cronache fantasiose di giornalisti e scrittori dell’Est, i personaggi reali avevano una popolarità immaginifica superiore a quella reale. Non è un caso che in tutto il racconto la donna non si veda quasi mai. La sua unica apparizione, grazie a un abile colpo di teatro di Boselli, la rintracciamo in una sequenza misteriosamente onirica che, senza svelarla per chi non avesse ancora letto l’avventura, lasciava presagire un tragico finale. Lily Langtry, quindi, resta una leggenda e, come scopriamo nel finale, il giudice Bean le rende omaggio facendo costruire la Langtry Opera House. Con quest’avventura, in conclusione, il giudice Bean esce dalla dimensione di figura relegata al passato texiano e, come per Buffalo Bill, entra nel pantheon dei personaggi d’impronta boselliana.
I disegni sono di Pasquale Frisenda che, dopo i fasti di Patagonia (Texone 23), realizza una nuova sfida texiana. Il disegnatore anche qui delizia il lettore e il suo lavoro non perde nel passaggio dal formato extralarge del Texone a quello più piccolo del mensile. Le inquadrature, il magistrale uso del bianco-e-nero, le intense interpretazioni dei personaggi, la ricostruzione degli ambienti sono un interattivo esempio di western vivido e privo di soluzioni posticce.
La "legge a ovest del Pecos" come si presenta oggi... con tanto di turisti! |
Tex n. 635, settembre 2013. Disegno di Villa. |
Tex 635
IL SEGRETO DEL GIUDICE BEAN
Settembre 2013
pagg. 116, € 2,90
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Pasquale Frisenda
Copertina: Claudio Villa
Rubriche: Graziano Frediani
Tex n. 636, ottobre 2013. Disegno di Villa. |
Tex 636
TRAPPOLA A SAN ANTONIO
Ottobre 2013
pagg. 116, € 2,90
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Pasquale Frisenda
Copertina: Claudio Villa
Rubriche: Graziano Frediani
Giampiero Belardinelli
N.B. trovate le altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio!
P.S. Questo è il 300° post pubblicato da Dime Web!
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