di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin
Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.
Duecentesima puntata, o trecento sessantesima se consideriamo i post dedicati a Mister No, per Secret Origins, la rubrica più pubblicata su Dime Web. Ovviamente sotto la lente di ingrandimento stavolta troviamo Tex Classic 200, in questi giorni in edicola e le 64 tavole a colori in esso contenute, ovvero le 192 strisce pubblicate originariamente tra i numeri 7 e 9 della Serie Rodeo, la 36a e ultima collana di Tex proposta nel glorioso formato delle origini, usciti nel marzo del 1967. Le stesse pagine vennero ristampate per la prima volta in formato Bonelli a cavallo tra i numeri 95 e 96 della seconda serie gigante di Tex, quella tutt'oggi presente in edicola mensilmente, tra settembre e ottobre del 1968.
Il titolo del Classic è preso in prestito dall'ottavo albo della Serie Rodeo, ed è il penultimo di questa collana che avrà origine dalle strisce, dato che dal prossimo albo inizierà la riproposta di avventure create direttamente per il formato odierno.
La copertina firmata da Villa, com'è ormai consuetudine, proviene da uno dei miniposter allegati alla collana Tex Nuova Ristampa; l'illustrazione trasformata in copertina stavolta proviene dal numero 292, datato maggio 2001.
Perché la scelta sia caduta su questa cover non ci è dato sapere, ne supporre, dato che in nessun frangente della storia accade che il cavallo di Tex venga abbattuto da un avversario. Villa, per questa illustrazione, in realtà si ispiro all'episodio Scorta Armata, di Nizzi e Fusco pubblicato sui numeri 447 e 448 dell'inizio del 1998; in particolare il Maestro di Lomazzo si rifà alla dinamica striscia di Fusco pubblicata a pagina 92 del numero 447, in cui il cavallo dell'eroe, colpito, cade verso il lettore.
Questa illustrazione di Villa fino a oggi non era mai stata usata come copertina.
La fonte, anzi le fonti, per questa cover di 74 anni fa, ovviamente sono precedenti e Francesco e Mauro le hanno scovate sulle due sponde dell'Atlantico. In ordine da sinistra a destra: la figura a cavallo ha un'origine italiana; proviene infatti da una vignetta di Walter Molino, disegnata per l'episodio Dolce Missione pubblicato in un numero di Grand Hotel del 1949. Da notare di come da "dolce" la missione di trasformi in "pericolosa" per Tex.
La parte destra della copertina invece proviene dagli States, più precisamente dal ribaltamento dell'illustrazione d'apertura de Il fantasma del cercatore d'oro di David Lamson, pubblicato sul numero del 14 febbraio 1948 del Saturday Evening Post.
Ribaltando l'immagine, ruotandole opportunamente, entrambe, e portandole in scala con la cover in questione, scopriamo quanto siano plausibili queste due fonti degli anni Quaranta scoperte dai nostri Bosco e Scremin.
Saverio Ceri
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