di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin
Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.
Su Tex Classic 199 troviamo ristampate a colori le ultime 55 strisce di Tex pubblicate effettivamente in albi a striscia, sono infatti apparse sul numero 19 della Serie Rodeo, l'ultimo albo del ranger nel glorioso formato delle origini, datato 5 giugno 1967. Quel giorno i lettori di Aquila della Notte trovarono in terza di copertina questo messaggio:
In quei giorni in edicola usciva il numero 80 della seconda serie gigante di ristampe, la collana designata ad ospitare le nuove avventure, ovvero l'attuale serie principale di Tex. I lettori, dopo l'ennesimo scontro con l'arcinemico Mefisto, avrebbero dunque dovuto pazientare ben 16 mesi per poter leggere nuove inedite avventure del loro eroe preferito.
Ma per i lettori del Classic non è ancora giunta l'ora di leggere quelle avventure; manca ancora all'appello, infatti, come per tutte le ristampe precedenti, l'episodio La carovana dell'oro, posticipato per motivi che ignoriamo, ma che abbiamo ipotizzato nella puntata 191 di questa rubrica.
Quest'ultimo scampolo del Tex delle origini, inizia su questo albo con le prime 133 strisce, apparse tra i numeri 5 e 7 della Serie Rodeo, del febbraio-marzo 1967. Le stesse 64 pagine pubblicate su questo Classic sono state ristampate per la prima volta nel formato bonelliano, a cavallo dei numeri 94 e 95 dell'attuale serie principale di Tex, usciti tra agosto e settembre del 1968.
Il titolo del Classic è "inedito", o meglio non è tratto da nessuna delle strisce contenute in questo albo, e mai l'avventura che qui comincia è stata pubblicata con questo breve titolo. Il termine "inedito" è tra virgolette perché in realtà una striscia intitolata così esiste, ma è la prima della serie Rio Bravo, la 22 collana orizzontale di Tex, pubblicata su questa collana sul numero 94, quattro anni or sono.
La copertina firmata da Villa, com'è ormai consuetudine, proviene da uno dei miniposter allegati alla collana Tex Nuova Ristampa; l'illustrazione trasformata in copertina stavolta proviene dal numero 328, datato giugno 2013.
L'illustrazione, oggi divenuta copertina, venne ispirata a Villa dall'episodio La grande invasione, di Boselli e Marcello, pubblicato su Tex dal 497 al 499, usciti tra marzo e maggio del 2002. In particolare sono le prime vignette di pagina 23 del numero 498 ad ispirare il copertinista di Tex, con il ranger che verifica da un'altura che nessuno lo stia seguendo.
L'illustrazione del Maestro di Lomazzo in realtà ha già avuto il privilegio di essere usata come copertina, in Brasile sul 19° numero di Tex Platinum della Mythos. Era il febbraio dl 2019. Anche in questo caso però venne usata a sproposito, dato che il volume conteneva l'episodio Le colline della morte, di Nizzi e De la Fuente, pubblicato sui numeri 471 e 472.
In realtà ci sarebbe stata una copertina di Villa più legata alle pagine contenute in questo numero del Classic. Si Stratta della cover del 45° volume della Collezione storica a Colori di Repubblica.
L'illustrazione di Claudio Villa si ispira infatti alla prima vignetta di pagina 59, disegnata da Letteri, nella quale Tex mentre cavalca salta addosso acrobaticamente a un soldato, suo avversario, anch'esso a cavallo. Villa, nella sua versione, per renderlo più presentabile per la copertina, fa la barba al soldato.
Negli anni successivi, la stessa copertina è stata utilizzata per edizioni simili anche in Finlandia e in Norvegia. Qui sotto vedete le due versioni scandinave affiancate.
Scoperta l'origine e le vicende editoriali delle cover, sia ufficiale che potenziale, di questo 199° albo della più recente ristampa bonelliana di Tex, andiamo a scoprire, grazie ai nostri Francesco Bosco e Mauro Scremin, l'origine segreta della copertina dell'albo che per primo ha pubblicato questa storia in formato Bonelli, ovvero Tex 95, La carovana dell'Oro.
Aurelio Galleppini per la copertina dell'ultimo Tex che ancora ristampava avventure apparse sulle serie a striscia, ha scelto di ispirarsi alla cover del 1960 di un paperback della Bantam, Santa Fe Wagos Boss, un romanzo scritto da Cliff Farrel. Da notare un paio di varianti galleppiniane rispetto al disegno originale statunitense, le gambe posteriori del cavallo sono invertite, e il ginocchio sollevato della vittima a terra tra i carri delle carovana in fiamme. Nella cover del paperback, l'uomo, che quasi si confonde col terreno, parrebbe addirittura prono e quindi impossibilitato a sollevare il ginocchio.
Ovviamente la stessa copertina, con, tutto sommato poche, varianti di colore è stata utilizzata anche per le classiche riproposte nelle edicole italiane, Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa.
Le cromie sono invece invece un po' più virate nelle due edizioni norvegesi, specialmente in quella storica della Williams del 1972.
Nel 1972 In parallelo con l'edizione norvegese la stessa cover con gli stessi colori modificati giunse anche nelle rivendite di Svezia, Finlandia e Olanda:
In Francia la copertina venne utilizzata nell'agosto del 1969 per una uscita speciale della testata Rodeo; in Jugoslavia apparve sulla collana Zlatna Strip Serija; in Spagna, con colori molto cambiati, venne pubblicata dalla Buru Lan.
Infine in Brasile, la copertina è stata utilizzata in ben tre occasioni: dalla Editora Vecchi sul numero 21 e sulla sua ristampa e dalla Editora Globo sul numero 137 della Tex Colelçào.
Saverio Ceri
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