di Saverio Ceri
Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.
Si conclude a fine albo l'avventura di Capone e Nolitta disegnata dai fratelli Di Vitto (o da almeno uno di loro, a giudicare dalla firma che compare a pagina 42 di questo volume).
Siamo nel 1955 e Mister No probabilmente era uno dei lettori di Playboy della prima ora, dato che aveva nel suo zaino una copia della rivista americana, nata poco più di un'anno prima (dicembre 1953), grazie alla quale i soldati giapponesi abbandonati nella foresta amazzonica scoprono che in realtà la guerra è finita in maniera tragica per loro con la distruzione di Nagasaki e Hiroshima. Il gruppetto resosi conto di essere stato raggirato del Colonnello Mishima si ribella alla squadra di compatrioti appena ritrovata, ma viene sterminato dai nuovi arrivati. Sopravvive solo il sergente Toshiro che viene brutalmente torturato, senza successo, dagli uomini del Colonnello e poi, privo di conoscenza, imprigionato nella stessa stanza di Mister No. Nel corso della notte i due prigionieri, nemici in tempo di guerra, riescono a liberarsi a vicenda e si alleano contro Mishima. All'alba riescono quasi nel loro intento; a completare il piano, uccidendo il colonnello, sono però gli indios Barauana. Mishima appurato che il suo paese si era dimenticato di lui e dei suoi uomini, e che la sua città, Nagasaki, è stata praticamente rasa al suolo, decide di togliersi al vita facendo Harakiri.
Rispetto alla copertina originale, del marzo 1986, e mai più riutilizzata fino a oggi, quella di questa edizione della Gazzetta dello Sport si segnala per l'aggiunta di una doppia firma (ormai un classico), dell'illustratore Roberto Diso, e per un poco felice, esteticamente parlando, completamento al disegno nella parte inferiore, con una gamba sinistra del protagonista, un 10% più corta della destra.
Anche all'estero questa copertina non è certamente tra le più viste. Si registra la versione francese della Mon Journal, datata settembre 1989, per l'albo intitolato Survivants de l'enfer, I sopravvissuti dell'inferno. Il titolo si riferisce ovviamente al gruppo dei soldati giapponesi rimasti a guardia del loro fortino per dieci anni dopo al fine della guerra.
A causa della differente foliazione rispetto alla versione italiana anche il numero successivo dell'edizione transalpina, il 166 dell'ottobre 1989, contiene questa avventura di Capone e Nolitta. Inevitabile quindi una nuova copertina per l'albo francese intitolato Harakiri, affidata a un illustratore imprecisato e ispirata da una vignetta di pagina 82 che ci racconta del tutt'altro che facile ritorno a Manaus di Mister No alla fine della sfortunata spedizione a Serra dos Cobras.
Chiudiamo con la seconda e ultima versione straniera, quella jugoslava, pubblicata su Lunov Magnus Strip 854, a cui, puntualmente, è stato cancellato il quadrifoglio portafortuna sulla spalla del protagonista.
Saverio Ceri
N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.
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