sabato 31 ottobre 2020

SECRET ORIGINS: MISTER NO 1

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Puntata speciale della nostra rubrica Secret Origins, solitamente dedicata alle copertine della collana Tex Classic. 

In occasione dell'uscita del primo numero della ristampa cronologica in quadricromia di Mister No in abbinamento con la Gazzetta dello Sport, approfittiamo per scoprire alcune curiosità sulla mitica prima cover della collana dedicata a Jerry Drake firmata nel giugno 1975 del Maestro Gallieno Ferri. Come i fan di Mister No sapranno, il creatore grafico di Zagor  si è dedicato al fratello cartaceo dello Spirito con la Scure per una decina d'anni, realizzandone tutte le copertine fino al numero 115, oltre che il primo episodio pubblicato.

La copertina di Mister No 1 della Gazzetta dello Sport -ottobre 2020 - cover di Gallieno Ferri

Per questa edizione collaterale della rosea, si è scelto un formato più grande rispetto al classico bonelliano. Le dimensioni sono le solite della ristampa a colori della Storia del West, 19x27. Grazie a questa scelta, e a una grafica essenziale, potremo ammirare e gustare appieno questa e le prossime copertine di Gallieno Ferri in versione maxi. Ogni albo ristamperà un numero regolare di Mister No, quindi rivedremo pure tutte le copertine senza nessuna esclusione, fino al numero 60. Almeno questo prevede il piano dell'opera. Veniamo all'origine di questa cover, ovvero Mister No 1 del giugno 1975 che era stata pubblicata ovviamente nel classico formato 16x21. 

Mister No 1 - Giugno 1975 

Curiosamente nella copertina originale, come quella dell'attuale edizione, è stata cancellata la firma dell'illustratore ligure che appare chiaramente nel disegno originale appeso a una delle pareti della redazione di Via Buonarroti. 

La firma non poteva mancare neppure nelle copertina ridisegnata dallo stesso Gallieno Ferri, pubblicata online dal collezionista di tavole originali, e in particolare del Maestro di Recco, Giancarlo Orazi. Se volete divertitevi a scovare le differenze dalla copertina originale.

Nella ristampa Tutto Mister No, che approdò in edicola nel giugno del 1989 invece, appare in basso a destra la firma di Ferri e scompare il famoso strillo "un nuovo esplosivo personaggio";  si registrano inoltre importanti cambi nella colorazione dell'immagine, soprattutto sullo sfondo. Nell'ultima ristampa delle avventure del pilota di Manaus, che raccoglie due episodi a volume, tutt'oggi pubblicata dalle edizioni If di Gianni Bono, non esiste una cover con questa illustrazione perché l'editore ha scelto di esordire in edicola con l'immagine di copertina della secondo episodio

Tutto Mister No 1 - giugno 1989 - con i colori più "piatti", ma probabilmente più "realistici"

A proposito di quadricromia modificata. I lettori internazionali di Mister No ne hanno viste proprio di "tutti i colori" date le bizzarre varianti cromatiche per cui si segnalano le copertine delle edizioni straniere di questo albo. Qui sotto nell'ordine la cover francese, quella brasiliana, quella dell'ex-Jugoslavia, quella portoghese, quelle greche e infine una ristampa brasiliana.

Il primo mister No della Mon Journal (1979) nel classico petit format (13x18) francese

Primo numero del Mister No della brasiliana Noblet  (1976)

Mister No veniva pubblicato in Jugoslavia dalla Dvevnik, sulla collana Lunov Magnus Strip

La Portugal Press pubblicò a partire dal 1978 in maniera "non ufficiale" le avventure di Mister No.

Mister No arriva in Grecia nel '76: la cover del n.1 viene usata come quarta uscita; nella ristampa dell'86 invece divenne la copertina del secondo albo.  

Ristampa brasiliana della Record (1990)

Cromaticamente si salva solo l'edizione croata della Libellus, che, come potete vedere qui sotto, sostanzialmente rispecchia le nuances originali.

Mister No Biblioteka 1 della Libellus (2007), vince come copertina più fedele all'originale

La copertina di Gallieno Ferri, che abbiamo visto finora in svariate dimensioni e colori, è anche una delle immagini bonelliane più citate. Non siamo ovviamente al livello de L'alba dei morti viventi, ma anche questa cover ha evidentemente parecchi estimatori. L'omaggio più recente è quello di Fabio Valdambrini ed è stato realizzato in occasione dell'esordio della collana Mister No le Nuove avventure. In questo caso viene riproposta pure l'esplosione in copertina, incluso il termine "esplosivo" utilizzato in questo caso riferito al poster e non al protagonista.

Precedentemente, nel 2016, era stato il grande Leo "Ratman" Ortolani a citare l'illustrazione di Ferri, in un disegno realizzato su commissione. In questo caso troviamo il protagonista della cover più citata, Dylan Dog, al posto del titolare dell'illustrazione, il nostro Jerry Drake.

La prima citazione italiana però risale al 2012 ed è firmata dallo stesso Gallieno Ferri che cita se stesso, pur disegnando un altro personaggio. In realtà l'omaggio è quello di Luigi Mignacco, il più prolifico sceneggiatore di Mister No, che confezionò, in quel periodo in cui Mister No non era più in edicola,  una particolare storia di Zagor per i pennelli di Gallieno Ferri, nella quale riuscì ad inserire ben 42 vignette che ricordavano altrettante copertine di Mister No (la lista completa la trovate qui - e questa è un autocitazione a tutti gli effetti), tutte firmate ovviamente dal Maestro ligure nel suo decennio al servizio del bastian contrario nolittiano. La splash-page di quella strana avventura di Zagor inevitabilmente è la citazione della prima storica cover di Mister No. Qui sotto la vignetta originale pubblicata online da Giancarlo Orazi.

Segnaliamo poi questo omaggio risalente al 2008, firmato da Raffaele Della Monica attuale disegnatore di Zagor, ma in passato impegnato anche con le avventure di Jerry Drake.

Il primo omaggio a questa copertina è però internazionale, ed è costituito  dalla cover del primo numero di Mister No della spagnola Ediciones Zinco. Si tratta praticamente di una "copia" del disegno di Ferri, realizzata da un ignoto illustratore. Rispetto all'edizione italiana cambia anche il logo, ma rimane , pur meno evidente, l'esplosivo slogan di lancio. 

Copertina "inedita" per l'edizione spagnola del 1982 

Anche l'editore turco del personaggio optò per realizzare copertine autoctone, e per di più dipinte, per la serie bonelliana. Quella che vedete qui sotto non è proprio del primo numero, ma sembra svolgersi nella medesima palude.
 
L'editore Tay porta Mister No in Turchia nella seconda metà degli anni settanta, in albetti da poche pagine ma con spettacolari cover inedite realizzate da Aslan Şükür

Nonostante tutte queste illustrazioni, che farebbero pensare di trovarsi all'interno di una puntata de "la copertina più citata", siamo invece in uno spin-off della nostra "Secret Origins" e non potevamo esimerci quindi da svelare l'origine segreta della cover di cui abbiamo finora parlato. La fonte di ispirazione di Gallieno Ferri per questo primo Mister No va ricercata in una immagine accreditata a James Bama per la copertina di un paperback di Louis l'Amour, The First Fast Draw (1959). L'edizione in questione è quella della Corgi Books ed è datata 1970.  


Ora: secondo i nostri collaboratori Bosco e Scremin, super esperti nel rintracciare le eventuali fonti internazionali delle cover bonelliane, la copertina in questione non sarebbe da attribuire a Bama, ma a Frank McCarty. Prova ne sarebbe la firma che si vede sulla fangosa acqua del fiume, che somiglia decisamente a quella di McCarty, che potete ammirare sulla cover del libro qui di lato.

Chiudiamo qui la nostra puntata straordinaria di Secret Origins, dedicata eccezionalmente a Mister No e alla sua prima copertina. Non escludiamo, se ci saranno delle curiosità da raccontare, di ritornare a parlare di Jerry Drake in occasione delle prossime uscite della nuova ristampa appena approdata in edicola.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic in Cronologie & Index.

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