sabato 9 maggio 2020

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 83

di Saverio Ceri

Ed eccoci al secondo e ultimo albo di questa collana che ristampa le strisce della Serie Colorado, ovvero la 18a  collana di Tex nello storico formato con cui esordi il personaggio nel 1948; nel Tex Classic 83 troviamo gli albi che vanno dal 7 al 12 di quella serie, usciti tra il marzo e l'aprile del 1958, ristampati poi, per la prima volta rimontati su tre strisce come siamo abituati a conoscerli oggi, sui numeri 7 e 8 della sesta serie degli Albi d'Oro, entrambi usciti nell'aprile del 1959. Entrambe le copertine di quei due Albi d'Oro sono già state riutilizzate per edizioni successive di Tex. Ripercorriamo la loro vicenda editoriale a partire dalla più conosciuta delle due, quella del settimo numero, che vedete qui sotto. 


Galep trasse ispirazione per quella copertina, dalla cover dell'edizione in paperback, della americana Signet, del romanzo  Trouble in Tombstone di  Tom J.Hopkins.


Qui sotto vediamo il parallelo tra la copertina del romanzo statunitense del gennaio 1953, ribaltata e ingrandita,  e quella dello spillato bonelliano del 1959.


L'immagine originale del paperback, e dunque anche dell'Albo d'Oro, narra di un cow boy che ha appena eliminato un paio di persone, prova ne sono le pistole fumanti e i corpi a terra, nelle vie di Tombstone, e di Tex che sopraggiunge a cavallo pronto a mettere mano alla sua arma per affrontarlo.
L'immagine in questione, come da prassi dell'epoca ritoccata redazionalmente, venne utilizzata, nel settembre del 1963, come copertina di Tex 35, intitolato Una carta rischiosa, come il secondo capitolo di questo Classic. 


Nella versione di Tex Gigante 2a serie, sicuramente più conosciuta dal grande pubblico rispetto alla precedente, l'imminente scontro tra Tex e il cow boy viene completamente decontestualizzato e spostato in una zona desertica. In questa nuova location e senza altri personaggi, con Tex che ancora non ha messo mano all'arma, le pistole fumanti del personaggio in primo piano hanno poco senso: il duello evidentemente ancora non si è svolto, oppure l'antagonista di Aquila della Notte ha una pessima mira, visto che con almeno un paio di colpi non è riuscito a prendere il ranger nemmeno a una distanza così ravvicinata. Il protagonista più sfortunato in questo riutilizzo della cover è però l'incolpevole cavallo. A causa di un allontanamento dei due protagonisti umani, il quadrupede si trova improvvisamente allungato, gli viene aggiunta la coda, ridisegnata una gamba, che evidentemente si riteneva non potesse essere celata dal corpo dell'antagonista di Tex, e ritoccato lo zoccolo anteriore sinistro, modifica grazie alla  quale sembra quasi che l'animale fluttui nell'aria; tutti questi shock lo hanno infine reso improvvisamente bianco. Anche il cappello di Tex è sbiancato per solidarietà con cavallo. 


Nella versione di Tutto Tex , Galep cerca di rimpossessarsi dell'immagine con alcuni ritocchi: sistema lo zoccolo del cavallo riportandolo "a terra" grazie all'ombra, aggiunge i piedi al cowboy, lasciandogli solo una pistola fumante, dimezzando quindi il livello di scarsezza dell'antagonista di Tex. Il cappello del protagonista nel frattempo è tornato al suo colore naturale.


Nella versione della Nuova Ristampa c'è un parziale passo indietro: lo zoccolo del cavallo ritorna sollevato da terra e il piede sinistro del cowboy cambia direzione.
In occasione del Classic odierno, infine la retromarcia è completa: si torna pressoché alla versione della 2a serie gigante, anche il cappello di Tex ritorna bianco come il cavallo, al cowboy vengono nuovamente "mozzati" i piedi e la pistola nella sua mano destra torna fumante come non mai prima d'ora.


Vediamo ora la storia della copertina dell'altro Albo d'Oro contenuto in questo Classic, l'ottavo della sesta serie, che come dicevamo ha avuto anch'essa una seconda vita dopo la pubblicazione del 1959 e si contraddistingue per una curiosa posa assunta da Tex: aggrappato ad una roccia, in posizione scomodissima sia per difendersi che per sparare agli avversari. Che bisogno c'era di sfruttare una mano per aggrapparsi a una roccia, quando la stessa pietra gli fa da scudo? Tra poco lo scopriremo.


La cover in questione ha già avuto l'onore di riapparire in edicola nel 1960 come copertina del numero 25 della prima serie gigante di Tex, ovvero quella confezionata ricopertinando le rese degli Albi d'Oro. La cover è pressoché identica a parte alcuni colori, e non ci risolve ancora il mistero della strana posizione del protagonista. 


Per sciogliere l'enigma, dobbiamo fare un passo indietro di qualche anno e trasferirci virtualmente oltreoceano: Siamo nel 1954 e la Eagle Book pubblica in versione economica il romanzo di  William McLeod Raine , The River Bend Feud. L'immagine di copertina è servita da modello a Galleppini per questa storica cover di Tex. 


Finalmente scopriamo il perché della curiosa posizione di Tex. Nel disegno originale, ribaltato dalla redazione bonelliana, il protagonista in primo piano, immerso fin sopra il ginocchio nelle acque di un fiume è costretto ad utilizzare una mano per attaccarsi al ramo di albero che spunta tra le rocce per non essere trascinato via, e con l'altra mano, pur in posizione scomoda, spara nel tentativo di difendersi. L'immagine in parallelo qui sotto fa capire ancora meglio il passaggio dal pocket statunitense allo spillato bonelliano.


Anche per questa 83a puntata è tutto. Appuntamento tra due settimane con Secret Origins.

Saverio Ceri

N.B. Vi invito a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index, visto che molte sono state recentemente aggiornate con nuove immagini e nuovi riferimenti.

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