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martedì 31 dicembre 2024

LUKE NESS, PHD by MANETTI & PIERI!!! SECONDA AVVENTURA: IL TESCHIO DEL NILO (strisce 5 e 6)

di Francesco Manetti & Filippo Pieri


Con la quinta e sesta striscia della nuova avventura di Luke Ness entriamo nel vivo della vicenda e finalmente conosciamo il titolo della storia. Dopo il gelo del Tetto del Mondo patito dai nostri due eroi nella precedente scorribanda, adesso cambiamo del tutto ambientazione e ci spostiamo nei bollenti panorami nord-africani, dove ne vedremo delle belle (e delle brutte)!

BUONA LETTURA e BUON 2025!


CLICCATE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA E AVERE UN'OTTIMALE ESPERIENZA DI LETTURA!




N.B. Trovate i link alle altre strisce di Luke Ness, Phd su Cronologie & Index!

domenica 29 dicembre 2024

BONELLI 2024: COVERS & COLORS

Diamo i Numeri 89
di Saverio Ceri

E siamo giunti, anche per il 2024, all'ultimo appuntamento con il riassunto dell'annata bonelliana in cifre. Dopo personaggi, sceneggiatori e disegnatori andiamo stavolta  a scoprire quali sono stati gli illustratori che hanno realizzato copertine inedite per albi bonelliani, e i professionisti che sono stati chiamati a colorare le tavole, inedite o meno, in questo 2024.

Alessandro Piccinelli, da anni il più prolifico copertinista bonelliano, realizza cover anche per i mercati esteri. Qui ha un volume in serbo per noi! Nel senso che è l'edizione del paese balcanico di  Zagor 700.

Per i copertinisti c'è da precisare che le cover che appaiono in classifica sono quelle inedite commissionate dalla Bonelli per propri albi. Non sono conteggiate immagini "riciclate", ovvero realizzate in passato per altri scopi (come cover di edizioni straniere o illustrazioni per kermesse fumettistiche), e utilizzate come copertine per albi da edicola o volumi da libreria; così come non vengono conteggiate copertine, seppur inedite, pubblicate da altri editori. Non vengono conteggiate neppure cover realizzate redazionalmente assemblando e colorando immagini interne dell'albo. 
Per i coloristi c'è da precisare che per gli albi firmati a più mani ho cercato, per quanto possibile, di accreditare al meglio le varie tavole; non è detto che ci sia riuscito; in alcuni casi quando impossibile differenziare gli stili ho semplicemente diviso in parti uguali: e questo spiega anche alcuni numeri decimali della graduatoria. Sollecito i coloristi coinvolti in questi albi multi-firma a segnalarmi inesattezze, se le riscontrano, aiutandomi così a correggere le cronologie delle serie coinvolte, attribuendo a ognuno i propri meriti.
  
I copertinisti

Quest'anno per realizzare le 237 copertine inedite degli albi e volumi di casa Bonelli, sono stati coinvolti 51 illustratori; 194 cover sono state commissionate per pubblicazioni inedite e 43 per ristampe o variant. Tutti questi dati sono in controtendenza con i numeri generali dell'annata, in questo caso, infatti sono tutti in salita rispetto allo scorso anno; registriamo infatti un incremento del 6,76% di copertine inedite realizzate nel 2024, impiegando il 4,08% di illustratori in più rispetto al 2023. All'accrescimento del numero di copertine inedite hanno contribuito maggiormente le cover destinate a albi o volumi con episodi inediti, con un +7,18%, mentre le copertine realizzate per ristampe o variant, sono state un paio in più, ovvero un +4,88%, rispetto ai dodici mesi precedenti.
Qui sotto nel grafico trovate il numero dei copertinisti impegnati in Casa Bonelli negli ultimi 15 anni. 


Il numero dei copertinisti impegnati quest'anno su albi Bonelli è il sesto dato più alto degli 84 anni della casa editrice. I primi cinque come vedete sono tutti recenti, col record ancora saldamente in mano dell'annata 2018. L'impennata nel dato egli illustratori chiamati a realizzare le cover bonelliane si ha tra il 2014 e il 2015 con le prime variant lucchesi e il debutto della divisione libraria.
Similare, ma attenuata, invece è l'onda creata del grafico delle copertine inedite realizzate negli ultimi 15 anni.


Il superamento della barriera delle 200 cover annuali corrisponde allo stesso periodo di cui parlavamo poc'anzi, raggiunto poi il record storico nel 2018, con 270 copertine, si è registrato un calo, che nel periodo post covid ha portato a un saliscendi annuale che quest'anno, come nel caso del numero di copertinisti, ha fatto registrare la sesta annata più prolifica di sempre. 
Passiamo a citarli questi copertinisti, uno per uno. Qui sotto li trovate incolonnati per numero di cover pubblicate, la "E" di esordiente si riferisce al fatto che si tratta dell'esordio in questa categoria per la Bonelli. 


Il podio
Conquista nuovamente la vetta per il quarto anno consecutivo, e per la quinta volta in carriera, Alessandro Piccinelli, copertinista principale di Zagor del 2024; Per lui è anche l'ottavo anno consecutivo sul podio: cinque ori e tre argenti nel suo palmares da copertinista.
Al secondo posto, esattamente come dodici mesi or sono, troviamo Claudio Villa con 17 copertine, tre in meno dello scorso anno, sufficienti a fargli conquistare l'argento in questo 2024. Per Villa è l'ottavo argento in carriera, che sommato ai due bronzi e soprattutto ai venti ori, portano il suo palmares esattamente a 30 medaglie come copertinista bonelliano.
16 copertine, una in più dello scorso anno, ma una in meno rispetto a Villa, valgono invece il secondo bronzo per Sergio Giardo dopo quello del 2020, e il terzo podio in carriera; ai due bronzi citati va infatti aggiunto l'argento del 2022. 
Nella Top Ten  ritroviamo i soliti dieci copertinisti dei due anni precedenti, con l'aggiunta di un undicesimo illustratore, Marco Torricelli, che grazie alle cover delle 12 strisce della Serie Vindex di Tex raggiunge  altri colleghi copertinisti di serie regolari  mensili.

Marco Torricelli disegnatore di Zagor e Tex per la prima volta in Top Ten dei copertinisti bonelliani

I veterani
Il veterano dei copertinisti, tra quelli pubblicati quest'anno è Giovanni Ticci che ha disegnato la sua prima cover bonelliana nel 1968, seguito dalla coppia Giancarlo Alessandrini e Ivo Milazzo entrambi copertinisti dal 1977, il primo esordì con Un uomo, un'avventura; il secondo con Ken Parker. Dopo di loro Massimo Rotundo, copertinista in Bonelli dal 1983 con Orient Express, seguito da Enea Riboldi che collabora alle cover Bonelli dall'Indiana Jones del 1985, e Claudio Villa che disegna cover dalla prima mitica copertina di Dylan Dog del 26 settembre 1986. 
Tra i più continui copertinisti troviamo lo stesso Alessandrini che realizza illustrazioni per copertine per il 43° anno consecutivo; Villa è alla sua 31a annata senza interruzioni; Soldi, seppur al ritmo di una cover all'anno, è alla 27a presenza consecutiva; infine Riboldi compare in classifica costantemente da 25 anni.


La prima e, per ora, ultima cover del veterano Giovanni Ticci. Per lui  solo 6 copertine ufficiali dal 1968 a oggi.

Gli Anni Venti
Come per le altre graduatorie sommiamo i dati degli ultimi cinque anni per scoprire la classifica provvisoria degli Anni Venti. Almeno le prime dieci posizioni, sulle 111 complessive. Immutate le posizioni, ma con probabili avvicendamenti in vista: Piccinelli mantiene saldamente la leadership su Villa; a seguire, troviamo Dotti che per quest'anno riesce a difendere la terza posizione dal ritorno di Giardo, che ormai gli è col fiato sul collo. Quinto posto tutto sommato tranquillo per Pagliarani, anche stacca i tre più immediati inseguitori in lotta fra loro per il sesto posto. Noni i fratelli Cestaro che contano di avvicinarsi sensibilmente nel prossimo anno e rientrare nella lotta per il sesto posto, grazie alle cover dei bis, che il terzetto Riboldi, Spadoni, Alessandrini, non dovrebbe disegnare. Al decimo posto, come avevamo previsto dodici mesi or sono, Biglia raggiunge De Tommaso e nel mese di febbraio 2025 dovrebbe effettuare il sorpasso. Soprattutto data la chiusura annunciata, e stavolta probabilmente definitiva, di Morgan Lost col numero uscito alla vigilia di Natale; albo che non compare nei dati di quest'anno perché datato 2025.  


Copertinisti storici
Nella classifica All-time dei copertinisti bonelliani, grazie alle cover del 2024 Giardo raggiunge l'11a posizione superando Soldi, mentre Piccinelli scavalca l'altro copertinista di  Julia, Spadoni, e diventa 13°. Più in basso Roi scavalca Atzori e raggiunge il 17°posto tra i copertinisti bonelliani di tutti i tempi. ClaudioVilla dal canto suo in questi dodici mesi ha superato la boa delle 600 copertine ufficiali bonelliane.

L'inesorabile Claudio Villa, ha superato quota 600 cover ufficiali bonelliane, ma se contiamo anche i miniposter di Tex Nuova Ristampa, nati come cover per edizioni estere e oggi sempre più spesso sfruttati dalla stessa SBE per tale scopo (vedi Tex Classic e volumi da libreria), e le copertine per la Collezione Storica a Colori di Repubblica, siamo a quota 1287!

I coloristi
Quest'anno le pagine che presentano colori realizzati appositamente, sia per albi inediti che per ristampe, sono state complessivamente 3693, ovvero un 25,58% in meno dello scorso anno, un dato decisamente in calo rispetto ai dodici mesi precedenti. Uno dei motivi va ricercato nella quasi assenza di albi centenari da festeggiare; quest'anno abbiamo avuto solo Nathan Never 400, mentre nel 2023 furono ben 4 gli albi celebrati con la quadricromia: da Martin Mystère 400 a  Julia 300,  da Zagor 700 al Tex del 75° anno. Altra voce che ha contribuito al calo sono le pagine a colori delle serie da libreria, ben 521 in meno dei dodici mesi precedenti 
Di queste 3693 pagine a colori, 1398 sono tavole di storie del passato, colorate per la prima volta nel 2024, una quantità leggermente inferiore, solo 78 pagine, rispetto al 2023.
Le restanti 2295 tavole sono pagine inedite concepite e pubblicate direttamente in quadricromia, ovvero il 34,17% in meno dei precedenti dodici mesi.
Il grafico qui sotto riporta l'incidenza delle tavole a colori sul totale di quelle inedite pubblicate negli ultimi 10 anni, ovvero dal lancio della linea libraria della Bonelli. Come si può leggere la quantità delle tavole in quadricromia rappresenta quest'anno il 12,78% del totale, il dato più basso in percentuale del decennio preso in esame. La metà dell'anno record 2017 quando oltre un quarto delle tavole venne pubblicato direttamente a colori. 


I coloristi (o studi di coloristi) impiegati a colorare albi bonelliani sono stati negli ultimi dodici mesi, 32, ben diciassette in meno dello scorso anno. Calo inevitabile data la forte diminuzione delle tavole destinate alla quadricromia. Qui sotto nel grafico vedete l'andamento di questo dato negli ultimi dieci anni.


Una precisazione: non vengono attribuite tavole già colorate in precedenti occasioni e semplicemente ripubblicate; mancano dal conteggio, ad esempio, le tavole di Tex e Zagor Classic (dato che i cromatismi sono i soliti della Collezione Storica di Repubblica); o tavole bonelliane colorate quest'anno, come le ristampe  in quadricromia del Comandante Mark o del Piccolo Ranger in edicola con Gazzetta dello Sport. Ecco la classifica completa dei 32 coloristi, o staff di coloristi, all'opera su albi bonelliani nel 2024:


Il podio
Per il quinto anno consecutivo vince lo studio GFB Comics, col team di lavoro coordinato da Valentina Mauri, che quest'anno si è occupato di colorare la metà dei 12 albi della ristampa di Storia del West. Lo staff guidato da Valentina è al sesto podio consecutivo: oltre ai cinque ori citati, vanta anche un argento datato 2019
Secondo posto ex-aequo per gli altri coloristi di Storia del WestFlavio e Francesco Chiumento: per loro è il secondo podio consecutivo dopo il bronzo dello scorso anno.

Una tavola colorata da Francesco e Flavio Chiumento per la ristampa della Storia dl West co-edita da Sergio Bonelli Editore  e Edizioni If.

Gli Anni Venti
Anche per i coloristi diamo un'occhiata alla classifica degli Anni Venti del XXI secolo, dopo la quinta tappa. Qui sotto le prime 10 posizioni, sui 119 coloristi chiamati a collaborare con Bonelli nell'ultimo quinquennio.
 

Da segnalare come le prime tre piazze, invariate rispetto ai dodici mesi precedenti, siano occupate da coloristi che si occupano esclusivamente di ristampe. Dalla quarta alla decima posizioni al contrario troviamo coloristi che si occupano prevalentemente di creare le cromie per albi inediti. I nomi sono i soliti della precedente Top Ten, ma con alcuni spostamenti importanti: Francescutto scavalca Celestini e punta al podio del decennio attualmente occupato dai Chiumento, che però con la imminente conclusione della ristampa di Storia del West potrebbero avere una battuta d'arresto. Algozzino e Matera scavalcano il team GFB guidato da Nucci Guzzi e Preziosi, quest'anno fermi al palo. Così come Vattani che nonostante non abbia all'attivo nessuna pagina pubblicata nell'annata appena conclusa mantiene per poche pagine il decimo posto nella classifica del decennio.  

I fuori serie
Terminiamo la quarta e ultima parte dei numeri bonelliani del 2024, con i dati relativi agli speciali. Quest'anno gli albi speciali, tra giganti, maxi, magazine, cartonati alla francese, color, miniserie e spin-off vari, sono stati 52, uno in più dello scorso anno, portando la quantità dei fuoriserie bonelliani  a 1173 "speciali" da Cico Story in poi.
Le pagine inedite pubblicate su albi fuoriserie nell'anno appena trascorso sono state 5714, ovvero solo 80 in più rispetto al 2023; Queste 5714 pagine incidono sul totale della produzione inedita dell'annata per un 31,83%; una quantità in ascesa rispetto ai dodici mesi precedenti. La media pagine inedite per ogni fuori-serie è stata 109,88, la più bassa da quando esistono gli speciali. Praticamente uno speciale Bonelli in questo momento è mediamente lungo quanto un Tex o un Julia mensile. Gli "speciali" insomma stanno diventando sempre più "normali", tanto da integrarsi con le serie regolari. Non è un caso che i bis, in tutto e per tutto numeri normali, ma fuori numerazione, il prossimo anno raddoppieranno.

Il bis autunnale di Dylan Dog che anticipa il raddoppio di questo tipo di  fuori-serie per il 2025, e che permette a Dylan Dog di tornare ad essere il personaggio più "speciale" della casa editrice.

Il personaggio di cui sono state pubblicate più pagine fuori dalla serie regolare è stato quest'anno, col numero record di 1860 tavole extra, Dylan Dog, che  per la ventitreesima  volta conquista il comando di questa classifica. L'indagatore dell'Incubo scavalca Tex vincitore dello scorso anno proprio col bis autunnale che dovrebbe anticipare la tendenza del prossimo anno. Terza posizione per Zagor, staccatissimi tutti gli altri. Ai soli tre personaggi sul podio sono state dedicate ben l'85,89% delle tavole fuori serie dell'annata che sta volgendo al termine. Per le storie fuori serie degli altri personaggi si preferisce evidentemente il mercato librario.

Tra i 43 sceneggiatori impegnati quest'anno su albi fuoriserie è Claudio Nizzi il più pubblicato con sole 380 pagine. Per trovare uno score più basso per il vincitore di questa classifica "speciale", si deve tornare al 1991 quando lo stesso Nizzi con 352 tavole si mise alle spalle undici colleghi. Con il successo di quest'anno Nizzi vince per l'ottava volta in carriera lo "scudetto" degli speciali, a distanza di 18 anni dal precedente, e divenendo così il più titolato in questa categoria, staccando Burattini fermo a sette vittorie; inoltre con le tavole speciali di questo 2024, lo scrittore di Fiumalbo supera quota 10.000 pagine fuori serie, risultato ottenuto finora solo dallo stesso Burattini. Alle spalle di Nizzi troviamo sul podio Pasquale Ruju e Moreno Burattini


Giuseppe Palumbo, grazie al texone del 224 è l'illustratore più pubblicato dell'anno su fuoriserie boenelliani

La medaglia d'oro dei  disegnatori fuori serie va, per la prima volta in carriera a Giuseppe Palumbo, grazie alle sole 224 pagine del texone. Anche in questo caso la quota per raggiungere la vittoria è tra le più basse di sempre, non succedeva dal 1993, a causa dei due Maxi Tex atipici usciti in questo 2024, entrambi con due storie più brevi invece che una unica lunga, che spesso porta alla vittoria annuale l'illustratore di turno. Completano il podio Rodolfo Torti al secondo posto, e il terzetto composto da Gianni Sedioli, Luigi Siniscalchi e Emanuele Barison, a pari merito sul gradino più basso.
 
Alessandro Piccinelli, con 9 cover, è il copertinista più pubblicato su albi fuori serie per il settimo anno consecutivo. Sul podio insieme a lui Marco Nizzoli e Claudio Villa.

L'ultima cover speciale del 2024 di Piccinelli richiama alla mente la cover di Zagor 400 del Maestro Ferri

Per il 2024 Bonelliano in cifre, è tutto. Appuntamento al 2025.

Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri. 

venerdì 27 dicembre 2024

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 204

 di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.


Su Tex Classic 204 troviamo ristampate a colori 64 tavole pubblicate in origine  tra l'ultima pagina del numero 97 e la prima parte del numero 98 della collana principale di Tex, usciti a novembre e dicembre del 1968. L'episodio riproposto in queste pagine a partire dal numero 201 è La Caccia, il primo realizzato direttamente per la pubblicazione nel formato Bonelli, ed è disegnato dalla coppia Galleppini-Muzzi, ovviamente su testi di Gianluigi Bonelli. La diabolica trappola del titolo è quella che Tex prepara per gli avversari di turno, mentre l'immagine di copertina probabilmente è stata scelta perché nella seconda metà di questo Classic, Tex e Carson sono bersaglio di un gruppo di avversari, ma sono ben protetti dietro i ruderi di un'antico monastero. I due eroi in bella vista sotto il fuoco incrociato disegnati da Villa che appaiono in copertina invece provengono dal miniposter di Tex Nuova Ristampa 395 del marzo 2016. 

Il miniposter in questione non è ovviamente riferito alla storia pubblicata su questo Classic, bensì a una molto più recente, Spedizione in Messico di Boselli e Spada, pubblicata sui numeri 563 e 564, tra settembre e ottobre del 2007, in particolare alla situazione in cui si trovano i due pards a pagina 41 del numero 564, come suggerisce lo stesso Villa in calce allo schizzo preparatorio. 


Questa bella illustrazione del Maestro di Lomazzo è già stata utilizzata come copertina dagli amici brasiliani della Mythos per il numero 12 della collana Tex Platinum del dicembre 2017, con una fondamentale differenza: hanno ribaltato l'immagine. Per la cronaca il volume brasiliano conteneva la storia La belva umana di Faraci e Diso, pubblicata in Italia sul Maxi Tex 14 dell'autunno 2010. Anche in quel caso dunque venne utilizzata per un altro episodio.


Scoperta l'origine "segreta" della cover di questo Classic, andiamo ora a scoprire, grazie alle ricerche di Francesco Bosco e  Mauro Scremin, da dove proviene la cover di Tex 98, I razziatori, albo in buona parte ristampato su questo volumetto in quadricromia.


Galep si ispirò, secondo le ricerche della coppia Bosco-Scremin, a una foto di scena della serie tv The Wild Wild West, andata in onda negli states tra il 1965 e il 1969, il cui protagonista l'agente segreto James West è interpretato da Robert Conrad. E' proprio Conrad in questo caso a fare da modello per Tex.


Ovviamente dopo l'utilizzo per la serie regolare di Tex, la stessa cover è riapparsa in Italia anche nelle classiche ristampe Tutto Tex e Tex Nuova Ristampa. Da segnalare, in entrambe le stesure, l'aggiunta di una catena montuosa sullo sfondo.


Fuori dai confini nazionali ritroviamo la stessa cover in Brasile due volte sulla stessa collana, sotto la gestione dello stesso editore. La Editora Globo infatti la utilizzò sia per il numero 74 che per il 140 della Tex Coleçào. Colori diversi e specchiatura dell'immagine servono a far sembrare differente la copertina.


Rientriamo in Europa e scopriamo che questa cover è stata utilizzata in tre edizioni della Williams, la finlandese, la norvegese e l'olandese.


Completa la carrellata delle edizioni straniere, rimanendo in Europa, con quella jugoslava, che a differenza di tutte le altre non ha il numero 4 sul treno (al posto del 5 della foto originale a stelle e strisce).


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.   

mercoledì 25 dicembre 2024

BONELLI 2024: L'ANNO DI VERNI

Diamo i numeri 88

di Saverio Ceri

Terzo appuntamento con il riassunto in cifre dell'annata bonelliana. Una premessa sempre valida, prima di iniziare, soprattutto visto che si parlerà di disegnatori: Alcuni albi sono firmati a più mani, molte mani; Questa abbondanza di firme, talvolta impedisce alla redazione di indicare quali singole pagine dell’albo siano disegnate dall’uno o dall’altro illustratore. Così succede di avere albi in cui hanno messo mano dai due ai sei disegnatori, di cui molti esordienti (e quindi con un tratto meno riconoscibile), “amalgamati” in alcuni casi dai coloristi, che se da una parte col loro lavoro facilitano la fusione tra gli stili impedendo brutali stacchi di disegno, dall’altra appunto complicano l’attribuzione delle chine sottostanti. Così pur cercando di accreditare al meglio le varie tavole, non è detto che ci sia riuscito; anzi sollecito i disegnatori e i coloristi coinvolti in questi albi multi-firma a segnalarmi inesattezze, se le riscontrano, aiutandomi così a correggere le cronologie delle serie coinvolte, attribuendo a ognuno i propri meriti.

Marco Verni è stato il disegnatore più pubblicato su albi bonelliani nel 2024.

Stavolta sotto i riflettori, come dicevamo, ci sono gli illustratori, i 163 disegnatori che quest'anno ci hanno allietato con le loro matite e chine. 
Prosegue la tendenza al ribasso degli ultimi anni, stavolta gli illustratori sono quattro in meno dei precedenti 12 mesi. Già 66 in meno dell'annata record 2018. Nel grafico qui sotto, che confronta i dati degli ultimi quindici anni, vediamo che quello del 2023 è il peggior dato dagli ultimi undici anni, ma è anche l'undicesimo miglior dato di sempre, dato che è superiore a tutti quelli degli anni dal 1941 al 2013.


Quest'anno i disegnatori esordienti in casa Bonelli sono stati tredici, sei in più dello scorso anno; li rintraccerete tutti nella prossima tabella perché indicati con la lettera E a fianco del numero delle tavole. 
Nella tabella troverete incolonnati per numero di tavole pubblicate tutti i 163 illustratori. Ricordiamo anche che il "PB" verde accanto al nome sta per Personal Best, nel caso il disegnatore in questione abbia stabilito quest'anno il suo record personale di pagine bonelliane pubblicate (il "PB" è giallo in caso di primato uguagliato), e che i numeri decimali sono la conseguenza di storie firmate a più mani, o di aggiunte realizzate per ristampe come nel caso di quest'anno con Ut e Docteur Mystère. 


Il podio
Grazie alla maxi storia di Zagor che vede scontrarsi lo Spirito con la Scure con uno dei nemici storici, tra i più amati dai lettori, ma tra i meno utilizzati dagli sceneggiatori, ovvero Supermike, Marco Verni riesce a primeggiare in questo 2024 tra i disegnatori; è lui il più pubblicato su albi Bonelli. Col suo record personale annuale di 548 tavole, sale per la prima volta sul podio, e direttamente sul gradino più alto.

Bruno Brindisi è il secondo illustratore più pubblicato del 2024.

Non è invece il personal best, per poche pagine, quello di Bruno Brindisi, che, nonostante una grande annata si deve accontentare dell'argento alle spalle del disegnatore romagnolo.  Per Brindisi è il terzo podio, e terzo argento, dopo quelli del lontano 1994 e del più recente 2019. 

Al terzo posto troviamo un altro zagoriano, Gianni Sedioli, che sale sul podio per la quarta volta in carriera. Il bronzo di quest'anno va a incrementare il suo palmares, finora composto da 1 oro e 2 argenti.

Gianni Sedioli e Marco Verni, i due zagoriani sul podio del 2024, in passato hanno realizzato 7 episodi a quattro mani per lo Spirito con la Scure.

La Top Ten
Tra i primi dieci di quest'anno troviamo un paio di riconferme rispetto al 2023: Gerasi che cede il primo posto, scivola in ottavo, ma rimane nella Top Ten; e Bertolini, che col record personale, migliora la posizione dello scorso anno passando dal settimo al quarto posto. Non è facile ripersi dopo dodici mesi, lo dimostra il fatto che negli ultimi cinque anni è successo solo quattro volte di cui due quest'anno.
Quest'anno qualche possibilità in più l'ha offerta la bassa "quota di ingresso", nel senso che a Palumbo sono bastate le 224 classiche tavole di un Texone per riuscire a entrare tra i primi dieci. Si tratta di un evento rarissimo del 1968 a oggi, ovvero da quando Tex è passato dalle 80 strisce (ovvero 27 pagine scarse), alle 110 tavole inedite a numero, lo step definitivo che rese gli albi bonelli più "corposi". Da quell'anno di svolta a oggi infatti solo nel 1987 e nel 1994 era successo che con esattamente 224 pagine, come in questo 2024, si accedesse ai "piani alti" della classifica. 

Tra i disegnatori in Top Ten troviamo quest'anno anche Marco Ghion impegnato fin dall'esordio, sulle pagine di Tex Willer. 

Dell'anno particolare ne hanno approfittato in due, Palumbo e Ghion che con i loro record personali sono riusciti per la prima volta a conquistare la Top Ten. Personal Best anche per Bertolini e Bocci rispettivamente alla quarta e alla seconda presenza tra i primi dieci. Un po' più abituati a veleggiare nelle zone alte sono Sedioli e Siniscalchi entrambi all'ottava presenza in Top Ten; un'apparizione in meno per Brindisi a quota sette, seguito da Giardo a sei, da Verni a cinque e da Gerasi, per la terza volta tra i primi dieci. 

Il ranking
Lo scorso anno abbiamo introdotto il concetto di ranking per i disegnatori. Dato che i frutti del loro lavoro quotidiano si vedono spesso tutti insieme e dopo anni, per capire davvero chi è il più prolifico tra gli illustratori bonelliani, abbiamo bisogno di analizzare i dati in un lasso di tempo più ampio, almeno cinque anni, periodo nel quale anche le storie più lunghe vengono completate e date alle stampe. Quest'anno il periodo preso in esame è il lustro 2020/2024. Qui sotto trovate incolonnati, per brevità, solo i 50 disegnatori più prolifici dei 356 pubblicati dalla Bonelli nel periodo preso in esame.


Per il secondo anno consecutivo sul gradino più alto del podio dei disegnatori più prolifici troviamo Max Bertolini, che migliora la prestazione dello scorso anno, portandosi a una media praticamente di 300 pagine all'anno, e staccando i tre più diretti concorrenti, Sergio Gerasi, Walter Venturi e Corrado Roi che dodici mesi or sono erano più o meno al suo livello di produzione.
Gerasi, entrando in Top Ten anche quest'anno, guadagna un paio di posizioni, piazzandosi al secondo posto, estromettendo dal podio, di fatto, Roi, che crolla in sesta posizione. Il più gotico dei disegnatori bonelliani perde il suo posto sul podio per la prima volta dal 2011.
Il terzo posto rimane nelle mani di Venturi che pur migliorando il suo score non riesce a scalare posizioni, probabilmente lo farà il prossimo anno dato che "scarterà" un'annata  da sole 42 tavole (il 2020), per sostituirla, probabilmente, con una buona annata 2025.
Segnaliamo il balzo in avanti di ben settanta posizioni per Marco Verni, autore della storia più lunga dell'anno, nonché della più lunga in assoluto di Zagor.

Max Bertolini, attualmente il più prolifico disegnatore bonelliano si è cimentato in passato anche con Zagor.

I veterani
Tra i disegnatori pubblicati quest'anno il veterano è Giovanni Ticci il cui esordio bonelliano risale a 66 anni fa, seguito dal compianto Giuseppe Montanari che aveva esordito nel 1962, troviamo poi il ritorno del fresco ottantenne Luigi Merati a 50 anni dalla sua prima esperienza bonelliana e a 40 dall'ultima storia pubblicata prima del breve episodio zagoriano di quest'anno. Sono uno di meno, 49, gli anni di collaborazione di Roberto Diso con la redazione di Via Buonarroti, e 46 quelli di Giancarlo Alessandrini. Anche il compagno di mille avventure di Montanari, Ernesto Grassani rientra tra i veterani di questo 2024, lo apprezziamo infatti ormai da 45 anni.
A Onor del vero ci sarebbe un disegnatore da citare, che, se fosse ancora tra noi, potrebbe festeggiare quest'anno i suoi 78 anni in Bonelli, ovvero Pini Segna, che firmò per la prima volta un albo Bonelli nell'immediato dopoguerra (1946) e che abbiamo ritrovato nell'autunno del 2024 grazie al recupero di una storia "perduta" in un cassetto di Via Buonarroti, pubblicata sullo speciale zagoriano Il re di Cuenca Verde.
Tra i disegnatori più costanti, quelli pubblicati ininterrottamente da decenni, segnaliamo che le tavole di Giovanni Freghieri, le leggiamo da 40 anni consecutivi, uno in più di Montanari & Grassani; seguono Michelazzo pubblicato ininterrottamente da 30 anni, e Piccoli da 27.

Con Il re di Cuenca Verde, lo speciale autunnale di Zagor, sono tornate in edicola, a distanza di quarant'anni le tavole di Pini Segna

Serie per serie
Proseguiamo con la lista dei disegnatori più prolifici per ogni serie, almeno quelle con 320 tavole pubblicate nell'annata appena conclusa. Riportiamo qui sotto una tabella riassuntiva, con numero di tavole pubblicate, e numero di vittorie annuali relativamente alla serie in questione. 


Su Dampyr, per la prima volta, il più pubblicato dell'anno è Cropera; primo scudetto, ma dell'Erondar, anche per Galliccia, l'illustratore più prolifico di Dragonero in questo 2024. Su Dylan Dog è il veterano Siniscalchi a prevalere, per la seconda volta in carriera, a distanza di 29 anni dalla prima, come disegnatore più pubblicato dell'anno. Un terzetto di illustratori guidano la classifica di Julia con due storie all'attivo negli ultimi dodici mesi: l'habitué Steve Boraley, all'ottavo titolo, e la coppia Bonanno-Di Clemente, entrambi al secondo alloro. Similmente su Martin Mystère, con un paio di albi a testa, guidano i tre la classifica 2024: i quasi esordienti Cipriani e Da Sacco, al primo scudetto, sono accompagnati dal più scafato Sforza, giunto al secondo titolo. Da segnalare che Michela è l'unica donna scudettata tra sceneggiatori e disegnatori degli ultimi dodici mesi.

Il Dampyr di Michele Cropera, quest'anno il principale disegnatore della serie horror creata da Mauro Boselli e Maurizio Colombo.

Talami guadagna il suo terzo alloro sulla collana di Morgan Lost, col minor sforzo di sempre: le 90 pagine pubblicate quest'anno sono lo score più basso necessario per vincere mai registrato sulla collana.
Bertolini il disegnatore più prolifico dell'ultimo lustro non poteva farsi sfuggire la terza vittoria, la seconda consecutiva, sulle collane di Nathan Never.
Primo successo per Bruno Brindisi tra le innumerevoli pubblicazioni inedite dedicate a Tex, e primo scudetto anche per Verni su Zagor grazie alla sua annata più prolifica di sempre. 

Gli Anni Venti

Arriviamo anche per i disegnatori, alla classifica del decennio, che giunta alla quinta tappa non può che somigliare a quella dell'ultimo quinquennio poco sopra commentata. Qui sotto la Top Ten  aggiornata al 2024, quindi.


Le posizioni ovviamente sono le solite del Ranking, per una volta, ma essendo questa una classifica che si forma di anno in anno sommando i vari score, senza scalare tavole di anni precedenti, notiamo che si evolve diversamente dal ranking, anche solo considerando lo spostamento rispetto all'anno prima. Bertolini e Gerasi, in questo caso già sul podio lo scorso anno, scavalcano Venturi. Giardo che già era in Top Ten nel '23, si avvicina al terzetto al comando, e probabilmente con l'albo di Nathan di gennaio potrebbe già salire virtualmente sul podio. Grazie alla buona annata, balzo in avanti per Brindisi che scalza dal quinto posto, per una manciata di pagine Roi. Quasi cento pagine più in basso i quattro illustratori che chiudono la Top Ten, giunti in quella posizione attraverso percorsi diversi; chi con un anno straordinario tipo Sedioli; chi ci è sceso con uno score annuale da zero tavole, come Della Monica; chi, come Boraley, ci è giunto con la costanza e la regolarità della pubblicazione, dato che appare su Julia mediamente ogni 6-7 numeri.

Illustrazioni di Sergio Gerasi. Grazie al suo lavoro su Dylan Dog e Eternity è uno dei più prolifici disegnatori bonelliani degli anni Venti del XXI secolo.

All-Time
Con le 468 pagine di quest'anno Brindisi guadagna ben quattro posizioni nella classifica di tutti i tempi salendo al 17° posto. Scalano di un posto Piccatto, Casertano, Guzzon e Civitelli, che esce quindi nuovamente dalla top 20 dopo esservi entrato nel 2023. 

Con le tavole pubblicate nel 2024, Giovanni Freghieri ha superato la barriera delle 10.000 tavole bonelliane pubblicate, è l'ottavo disegnatore della storia Bonelli che riesce nell'impresa.
Nei passati dodici mesi, Luigi Siniscalchi, Rodolfo Torti e Sergio Giardo, hanno invece sfondato quota 6.000 tavole, sono rispettivamente 22°, 23° e 24° nella graduatoria bonelliana di  tutti i tempi. 

Giovanni Freghieri disegnando per Tex, Zagor, Dylan Dog, Martin Mystère, Dampyr, Ken Parker, Bella & Bronco, Morgan Lost, Brendon, Volto Nascosto,Le Storie, Hellnoir, ha superato quota 10.000 tavole in casa Bonelli, dall'esordio (1985) a oggi. 

Anche per questa terza parte è tutto. Se vi fossero  sfuggite vi invitiamo a leggere le prime due puntate dedicate ai personaggi e agli sceneggiatori, e vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con i dati dei copertinisti, coloristi e albi speciali.

Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.   

domenica 22 dicembre 2024

BONELLI 2024: BOSELLI VERSO L'INFINITO E OLTRE!

Diamo i numeri 87

di Saverio Ceri 

Bentornati a Diamo i numeri. In questa seconda puntata dedicata al riassunto annuale bonelliano in cifre, ci occuperemo degli sceneggiatori che hanno realizzato le 19750,83 tavole inedite pubblicate sulle testate dell'editore di Via Buonarroti in questo 2024.  

Scoprite chi si nasconde dietro l'albo di Dampyr, e saprete chi è lo scrittore bonelliano più pubblicato nel 2024. 

Gli sceneggiatori impegnati su albi bonelliani nel 2024, sono stati, per il terzo anno consecutivo, 73! Ne uno di più, ne uno di meno: non so quantificare quante possibilità ci fossero statisticamente di pubblicare esattamente lo stesso numero di scrittori per tre anni di seguito, ma non credo siano tante.
Gli sceneggiatori alla loro prima esperienza bonelliana sono stati otto, due in più rispetto al 2023. Nella tabella sotto appaiono segnalati come esordienti, ma alcuni di loro hanno alle spalle già una discreta carriera in ambito fumettistico. Nella graduatoria qui sotto trovate tutti i 73 sceneggiatori del 2024, incolonnati per numero di pagine inedite pubblicate; scoprirete a quali personaggi hanno collaborato e se il risultato degli ultimi dodici mesi è il loro Personal Best (PB verde se superato, o giallo se eguagliato), oppure se, come dicevamo poc'anzi sono all’esordio in casa editrice (E). 


Il podio
Aggiorniamo, come ogni anno da quando questa rubrica viene pubblicata su Dime Web, la contabilità da record di Mauro Boselli: anche quest'anno la medaglia d'oro degli sceneggiatori bonelliani più prolifici è sua. E' la ventunesima vittoria in carriera per lo sceneggiatore milanese, la quattordicesima consecutiva.
Per Mauro si tratta del 21° podio consecutivo, 27° complessivo. Boselli oltre alle ventuno virtuali medaglie d'oro, può infatti vantare  anche cinque argenti e un bronzo conquistati nei suoi 37 anni di carriera bonelliana da sceneggiatore. In numero di tavole è il suo decimo risultato di sempre, in altre nove occasioni infatti ha superato quota 2000; che per Boselli è quasi una routine, ma non è un exploit così comune. Nella storia della casa editrice a parte Mauro, hanno sfondato quota 2000 pagine in un solo anno, Nizzi, per tre volte, e una volta a testa Nolitta e Piani: ovvero, in 84 anni, delle sole 14 volte in cui è successo, ben 9 volte l'artefice di tale straordinario risultato di prolificità è stato Mauro Boselli...; ma non quest'anno. Per poco. 

Moreno Burattini ha sfornato per noi lettori bonelliani 1085 tavole in questo 2024. E' stato secondo solo a Boselli

Ottocento ventisei pagine più in basso troviamo Moreno Burattini, che conquista la medaglia d'argento del 2024, e il suo sesto podio in carriera, a cinque anni di distanza dal precedente. Con il secondo posto di quest'anno Moreno può vantare un palmares di 1 oro, 2 argenti e 3 bronzi.

Rimane sul podio per  il quinto anno consecutivo e per la decima volta in carriera Pasquale Ruju, quest'anno terzo. Aggiorniamo il suo medagliere bonelliano: 1 oro, 5 argenti e, con quello appena conquistato, 4 bronzi.

Un podio quasi inedito; i tre sceneggiatori solo un'altra volta, nel 2007, salirono in contemporanea sul podio, ma scambiandosi di posto: in quell'occasione l'ordine fu Burattini, Ruju e Boselli. Praticamente sul podio ci sono i tre vincitori dello "scudetto" degli sceneggiatori bonelliani dal 2006 a oggi. L'ultimo sceneggiatore a mettersi alle spalle i tre medagliati di quest'anno fu Claudio Nizzi nel 2005. Nizzi che quest'anno ritroviamo piacevolmente in Top Ten dopo sedici anni di assenza.

Pasquale Ruju, sul podio bonelliano dall'inizio del decennio, si conferma autore tra i più prolifici della case editrice.

La Top Ten
A proposito di Top Ten segnaliamo rispetto allo scorso anno l'ingresso di tre volti "nuovi": il veterano Nizzi, appunto, il navigato Vigna e il promettente Eccher. Lasciano i piani alti, almeno per quest'anno, Medda, dodicesimo; Rauch ventunesimo; e Baraldi ventottesima.
Sempre parlando di Top Ten, Boselli è presente per la 32a volta, e ininterrottamente da 31 anni; Berardi è alla 30a presenza di cui le ultime 10 consecutive; Burattini arriva ai piani alti per la 29a volta di cui cinque consecutive; Nizzi, dopo una lunga attesa, conquista la sua 26a Top Ten in carriera;  Ruju è ospite fisso  della Top Ten da 11 anni e la raggiunge per la 20a volta in carriera; una presenza in meno, 19 complessive, 3 consecutive, per Vietti, il suo sodale Enoch si posiziona tra i primi dieci per la 10a volta (8 consecutive); 8 presenze per Vigna, 3 per Eccher. Grazie al suo record personale Russo si piazza per il secondo anno consecutivo al decimo posto. 

Claudio Nizzi, dopo sedici anni di nuovo in Top Ten, è di gran lunga lo sceneggiatore più anziano ad aver firmato un albo bonelliano, - il Tex mensile appena uscito - ad 86 anni e tre mesi. Ovviamente vista la ripresa collaborazione, prossimamente migliorerà questo record. Il secondo in questa particolare graduatoria è Gianluigi Bonelli,  che si fermò a 82 anni e 1 mese, poco più. 

I veterani
Celebriamo Alfredo Castelli, che grazie alla storia di Zio Boris di gennaio e alle tavole aggiunte sulla ristampa del Docteur Mystère, ha trovato il modo di entrare in classifica anche  nell'anno in cui ci ha lasciati orfani della sua genialità, a 53 anni dall'esordio in casa Bonelli. Il testimone di veterano bonelliano passerà dal 2025 a Giancarlo Berardi che pubblica su albi SBE da 47 anni; quest'anno ritroviamo tra i decani pure Giorgio Pezzin, tornato sulle pagine bonelliane a 46 anni dall'esordio. Tra i veterani della casa editrice possiamo annoverare anche Maurizio Mantero, che leggiamo su albi Bonelli da 45 anni; Nonché Claudio Nizzi  che ha esordito 43 anni or sono, e Luigi Mignacco che frequenta Via Buonarroti da 41 anni; lo stesso tempo di Daniele Brolli, ma con tutt'altro tipo di assiduità. 
Tra gli autori pubblicati ininterrottamente ogni anno su albi Bonelli, registriamo inevitabilmente  che si ferma la striscia positiva di Alfredo Castelli a 48 anni: dal 1977 a oggi abbiamo letto almeno una sua storia. Luigi Mignacco, che lo segue in questa particolare classifica di costanza produttiva viene pubblicato ininterrottamente da 38 anni, seguito da Vigna (37 anni), Chiaverotti (36), Boselli (33), Burattini (32), Berardi (31), Ruju (30), Vietti (29), Enoch (26), Barbato e Mantero (25), Calza, Cajelli e Recagno (23). 

Giorgio Pezzin torna a pubblicare su albi Bonelli dopo 21 anni. Ovvero dai tempi di Legs Weaver 90 (maggio 2003). 

Serie per serie
Proseguiamo con la lista degli sceneggiatori più prolifici per ogni serie, almeno quelle con 320 tavole pubblicate nell'annata appena conclusa. Riportiamo qui sotto una tabella riassuntiva, con numero di tavole pubblicate dallo scrittore più presente nel 2024, e numero di vittorie annuali dello stesso autore relativamente alla serie in questione. 


Apriamo con Dampyr che per il 24° anno, il settimo consecutivo, incorona Mauro Boselli come autore principale. Il più prolifico sceneggiatore bonelliano della storia, non perde l'occasione per guadagnarsi anche un secondo scudetto in questo 2024: quello di Tex; per lui è il sesto titolo di Aquila della Notte consecutivo e il sedicesimo in carriera. Ancora distante dai 22 scudetti texiani di Nizzi, ma soprattutto dai 35 di Bonelli padre.
Stefano Vietti torna a primeggiare, dopo sei anni, nel derby con Enoch sulle pagine di Dragonero, aggiudicandosi il sesto titolo sul filo di lana, per sole 15 tavole sul co-creatore del personaggio.
Si interrompe la sequenza "rosa" nell'albo d'oro di Dylan Dog. Dopo tre anni di vincitrici, quest'anno abbiamo un vincitore: Alessandro Bilotta, che conquista il suo primo scudetto di Dylan Dog col minimo sforzo. Le 254 pagine con le quali ha superato gli altri 25 sceneggiatori dylaniati del 2024, rappresentano lo score più basso mai ottenuto dello sceneggiatore principale dell'anno dell'Indagatore dell'Incubo.  

E' Alessandro Bilotta lo scrittore più pubblicato su Dylan Dog nel 2024

Scontati il 27° successo di Giancarlo Berardi su Julia e il 10° di Claudio Chiaverotti su Morgan Lost
In mezzo ai due veterani, troviamo Giovanni Eccher che si impone come più prolifico autore di Martin Mystère per la seconda volta, con lo stesso numero di pagine, a due anni dal suo primo scudetto del mystero.
Allo stesso modo, dopo un'anno di interregno, torna a essere il più pubblicato su Nathan Never, Bepi Vigna, che giungendo al decimo "scudetto alfa" può appuntarsi una virtuale stella sulla maglia.
Torna ad essere il più pubblicato su Zagor, Moreno Burattini alla 29a affermazione annuale.

Gli Anni Venti
Come per i personaggi torniamo a parlare della classifica del decennio. Siamo esattamente a metà strada, alla quinta delle dieci tappe che ci diranno quali saranno gli sceneggiatori più pubblicati degli Anni venti del XXI secolo. Questa per ora la Top Ten della graduatoria che deriva dalla somma delle annate dal 2020 al 2024.


Nella classifica degli anni Venti, la Top Ten per il terzo anno consecutivo è composta dai soliti dieci nomi, ma in posizioni differenti: nessun nuovo sceneggiatore, infatti, è riuscito neppure quest'anno a conquistarsi il posto nei piani alti a scapito di un collega. Eppure ce ne sono diversi nel giro di poche centinaia di pagine che gravitano subito sotto il decimo posto.  
Praticamente consolidate le prime due posizioni, saldamente in mano di Boselli e Ruju; un po' più instabile il terzo posto, ma ancora per quest'anno occupato da Enoch. Sale al quarto Burattini, che punta a salire sul podio del decennio, mentre Vigna scala al quinto posto, perdendo una pozione anche quest'anno. Berardi si alterna con Rauch al sesto posto, mentre Vietti continua la risalita guadagnando un'altra posizione, quest'anno scavalcando Chiaverotti. Chiude la Top Ten Mignacco, che rimane stabile al decimo posto.


All-Time

Nella graduatoria storica bonelliana (ovvero dal gennaio 1941 a oggi), non si registrano sorpassi degni di nota, almeno nei primi venti posti; segnaliamo però che con le tavole pubblicate in questo 2024 Moreno Burattini ha superato quota 30.000 pagine bonelliane, è solo il sesto sceneggiatore, nella ultra ottantennale storia della casa editrice  a superare questa boa. Negli stessi dodici mesi Pasquale Ruju a superato invece quota 25.000 in casa bonelli, portando a  dieci il numero degli autori che possono affermare di aver tagliato questo traguardo. 

Anche per questa seconda parte è tutto. Se vi fosse sfuggita vi invitiamo a leggere la prima parte dedicata ai personaggi pubblicati nel 2024, e vi diamo appuntamento ai prossimi giorni con tutti i numeri dei disegnatori bonelliani e coi dati dei copertinisti, coloristi e albi speciali

Saverio Ceri 

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.