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giovedì 19 aprile 2018

DIME WEB INTERVISTA DAVIDE PERCONTI! (LE INTERVISTE LV)


a cura di Elio Marracci

Dopo l'intervista a Moreno Burattini, scambiamo ora due chiacchiere con Davide Perconti, disegnatore che, in coppia con lo sceneggiatore pistoiese, ha realizzato Fra le labbra, graphic novel per adulti che narra la vera storia di Matteo Realdo Colombo, lo studioso di anatomia che per primo, nel XVI secolo, ha descritto la fisiologia del clitoride rivoluzionando la percezione delle origini del piacere al femminile. Pubblicata da Ingoal Comics e finanziata tramite crowdfunding, su Kickstarter si possono trovare tutte le informazioni “tecniche” sui metodi di pagamento e un succoso video promozionale. Le immagini fumettistiche e le foto con i colleghi ci sono state tutte gentilmente fornite dallo stesso Perconti. (e.m.)




Fumetti, crowdfunding e Fra le labbra, seconda parte: Davide Perconti

Nato a Dolo, provincia di Venezia, il 26 marzo 1968, Davide Perconti si diploma al liceo artistico statale di Venezia nel 1986. Dopo il servizio militare, inizia a lavorare come grafico pubblicitario presso alcune agenzie e partecipa a diverse mostre di pittura nazionali. Dal 1992 entra al "Messaggero dei Ragazzi" di Padova, dove cura la rubrica dei giochi. Nel 1995, grazie all’incontro con il disegnatore Andrea Artusi, avvia la sua collaborazione con la Sergio Bonelli Editore. Esordisce sulle pagine di "Agenzia Alfa" n.1, ripassando a china le tavole di un episodio, e, dopo numerose prove, nel 1997,diventa un componente fisso dello staff di "Legs Weaver". Nello stesso periodo, sul "Messaggero dei Ragazzi", pubblica, insieme con Artusi, “Joy - Il rapper mascherato” e, dal 2002 al 2012, in coppia con Giorgio Pezzin, sedici episodi della miniserie “Il mondo di Meg”. Con Artusi e Mirco Zilio crea una serie di fumetti per internet “I segreti di Lory”, di cui realizza l'episodio pilota. Attualmente presta matita e pennello alle testate bonelliane "Agenzia Alfa" e "Nathan Never".

Il mondo di Meg



DIME WEB - Ciao, ti chiedo di iniziare l'intervista parlandoci un po' di te. In due parole chi è Davide Perconti?

DAVIDE PERCONTI - È un disegnatore di fumetti, illustratore e a volte, quando capita una commissione, anche pittore.




DW - Quando è nata in te la passione per il disegno?

DP - Fin dalla tenera età di 7 o 8 anni, quando alle scuole elementari ho cominciato a divertirmi a disegnare con i pastelli a cera, i pennarelli, le matite colorate e a copiare le copertine di Topolino & C.

Perconti con Artusi nel 1996


DW - Quali sono gli artisti che ti influenzano?

DP - L’elenco potrebbe essere molto lungo, però ne scelgo tre fra tutti, sperando di non fare un torto a nessuno: Giorgio Cavazzano, Magnus e Leone Frollo. Tre grandissimi Maestri che mi hanno fatto scoprire il fumetto in tutte le sue sfaccettature fin da ragazzino, con le storie della Disney per quanto riguarda il primo, Alan Ford e Biancaneve per quanto concerne gli altri due.



DW - Quali sono le tappe che ti hanno portato a lavorare alla Sergio Bonelli Editore?

DP - Considero fondamentale la prima tappa in cui l’amico d’infanzia Andrea Artusi, disegnatore e sceneggiatore per Sergio Bonelli Editore, un bel giorno del 1994, mi chiese di aiutarlo a terminare un episodio di Nathan Never, consentendomi così di approcciarmi con il mondo della fantascienza a fumetti, ripassando a china alcune sue tavole. Successivamente, dopo aver inchiostrato un’altra sua storia per un episodio di Agenzia Alfa e dopo aver fatto numerose prove per alcune testate bonelliane tra cui Nick Raider, Martin Mystère, Zona X e Legs Weaver, sono entrato a far parte dello staff di quest’ultima grazie ad Antonio Serra, che all’epoca mi offrì questa importante opportunità.

Perconti con Serra nel 2009

DW - Come hai conosciuto invece Giorgio Cavazzano e Giorgio Pezzin?

DP - Ho conosciuto Giorgio Cavazzano in occasione di una sua mostra personale nel lontano 1991 a Mira (Ve), se non ricordo male, e da allora, quando si presenta l’occasione, vado sempre a trovarlo per mostrargli qualche mio lavoro e scambiare due chiacchiere. Giorgio Pezzin, invece, mi fu presentato da Cavazzano stesso agli inizi degli anni duemila, quando stavo cercando uno sceneggiatore per proporre al Messaggero dei Ragazzi una serie di storie a fumetti per adolescenti, che in seguito sarebbe diventata “Il mondo di Meg”.


Perconti con Cavazzano nel 1995



DW - Nel corso della tua carriera hai realizzato opere sia comiche che realistiche. Quale tra i due modi di disegnare è più nelle tue corde?

DP - Sicuramente lo stile realistico è quello che maggiormente mi soddisfa quando mi cimento con le storie di questo genere. Per quanto invece riguarda il genere umoristico, nonostante abbia avuto qualche sporadica collaborazione nel corso degli anni, trovo ancora qualche difficoltà nell’approccio iniziale.


DW - Sei un disegnatore metodico che lavora a orari stabiliti, oppure sei uno di quelli che si alza di notte a disegnare perché ti è venuta l’ispirazione?

DP - Normalmente lavoro di giorno. Raramente proseguo anche la notte, tranne in casi del tutto eccezionali per consegne particolarmente urgenti.



DW - Come si svolge la tua giornata tipo?

DP - Inizio a lavorare dalle 8:30/9:00 fino all’ora di pranzo e, dopo la consueta pausa, riprendo fino alle 19:30/20:00. In mezzo a questa giornata tipo però ci sono sempre cento altre cose da fare, la maggior parte extra-lavorative, che inevitabilmente portano via un po’ di tempo.



DW - Sei l'autore delle tavole di una storia erotica, intitolata Fra le labbra, scritta da Moreno Burattini. Come sei entrato in contatto con lo sceneggiatore e curatore di Zagor, come ti sei trovato a lavorare con lui e quali sono stati i passi che hanno portato al prodotto finito?

DP - Ho conosciuto Moreno Burattini in redazione verso la fine del 2015, quando ho consegnato le ultime tavole di un episodio di Nathan Never ad Antonio Serra. Visto che entrambi lavorano nello stesso ufficio, in quell’occasione, dopo una breve chiacchierata, lui mi propose di disegnare alcune tavole di una storia erotica ambientata nel 1500 basata su un personaggio realmente esistito, Matteo Realdo Colombo, per proporla in seguito ad alcuni editori francesi del settore. Successivamente, dovendo anche colorare un paio di tavole per la presentazione del progetto stesso, ho chiesto a Filippo Rizzu, un bravissimo professionita che vive in Sardegna e collabora da molti anni per Glenat e Soleil, di occuparsi della colorazione in digitale che considero una fase delicatissima per il risultato finale.

Matteo Realdo Colombo, in un antico ritratto

DW - Come mai, dopo una carriera prevalentemente all'insegna del fumetto seriale, hai deciso di confrontarti con un'opera d'autore, nello specifico di genere erotico? Quali differenze e quali analogie hai trovato in questi due diversi modi di fare fumetto?

DP - La mia decisione di provare almeno a confrontarmi con un’opera d’autore è sempre stata un sogno nel cassetto, che spero prima o poi di riuscire a vedere concretizzato. Considero comunque il lavoro di un disegnatore di fumetti seriale molto simile a quello di un autore per volumi cosiddetti da libreria, in quanto l’impegno e la passione per realizzare entrambi sono sempre ai massimi livelli e quindi trovo del tutto inutile il paragone. Il fumetto erotico mi ha sempre incuriosito fin dalle letture giovanili, come Biancaneve di Leone Frollo, così non appena si presenta un’occasione per disegnare qualche “donnina” sexy, non mi tiro mai indietro! In questo caso poi, la realizzazione di una storia ambientata nel cinquecento, mi ha interessato particolarmente e spinto a documentarmi sugli abbigliamenti dell’epoca, senza tralasciare anche l’aspetto erotico, ovviamente.


DW - Il volume che parla della vita e degli studi di Matteo Realdo Colombo, l'anatomista che, nel Cinquecento, per primo descrisse la fisiologia del clitoride, è caratterizzato da una ricostruzione storica molto precisa e accurata. Quali indicazioni ti ha dato in proposito Burattini e quali fonti hai usato per la documentazione iconografica del periodo?

DP - Moreno mi ha inizialmente dato carta bianca per lo studio dei personaggi e anche qualche dritta in alcuni casi, ma mi ha soprattutto fornito una ricca cartella con moltissime foto che mi hanno aiutato nella documentazione per la ricostruzione di ambienti e luoghi, mentre da parte mia le ricerche si sono indirizzate verso alcune biblioteche e naturalmente cercando anche nel web.

Fra le labbra: studio per la cortigiana


DW - La storia è ambientata in parte a Padova, città nella cui provincia vivi e lavori. Come ti sei trovato a disegnare ambienti a te familiari?

DP - Mi sono trovato bene, conoscendo Padova e il suo centro storico, ma ho avuto anche una strana sensazione. Mi è sembrato quasi un viaggio a ritroso nel tempo, dove tutto quello che in quel periodo storico era considerato praticamente normale, come ad esempio vedere i carri con gli asini per le strade o certi mestieri artigianali ormai scomparsi, al giorno d’oggi sembra tutto, o quasi, “preistoria”.


DW - Quanto del disegnatore Davide Perconti è presente nella figura di Matteo Realdo Colombo e viceversa quanto dell'anatomista e scienziato italiano è presente in Davide Perconti?

DP - Una domanda davvero curiosa questa! Lo scienziato Matteo Realdo Colombo ha sicuramente vissuto in un periodo storico ricco di fascino, nonostante mille difficoltà, quindi mi sarebbe piaciuto essere il suo assistente, magari proprio per disegnare al suo fianco durante i suoi studi sull’anatomia femminile. Nel sottoscritto, invece, credo sia presente la curiosità e la continua ricerca di tutto ciò che c’è ancora da scoprire nell’essere umano, con quella relativa soddisfazione per una nuova scoperta che accomuna gli scienziati.

Originale senza scritte della copertina regular di Fra le labbra


DW - Qual'è il tuo personaggio preferito dell'opera?

DP - Un personaggio preferito non c’è in assoluto, visto che tutti quelli presenti nell’opera sono in parte comparse o semplici “pedine” utilizzate per coinvolgere il lettore e intrigarlo sempre più nella storia. Forse Monna Angelica è la più carismatica di tutti!


DW - Se tu dovessi elencare i motivi per cui Fra le labbra è una storia imperdibile cosa diresti ai lettori?

DP - Un primo motivo potrebbe essere quello di leggere un buon libro a fumetti che, al pari di un film, racconta la storia vera di un personaggio realmente esistito. Un secondo motivo è sicuramente quello di scoprire il “lato erotico” nascosto di due autori insospettabili come Burattini e Perconti.

Originale senza scritte della copertina variant di Fra le labbra


DW - Negli ultimi anni si è diffuso in Italia, con molto ritardo su Stati Uniti e nazioni europee come Regno Unito, Francia e Olanda, il crowdfoundingQuesto termine, derivato dalla fusione delle parole inglesi crowd, folla, e funding, finanziamento, designa un processo in cui, tramite il Web, più persone donano somme di denaro, anche di modesta entità, per finanziare attività più diverse, come campagne elettorali e di beneficenza, progetti creativi e imprenditoriali. Visto che anche Fra le labbra è stato realizzato grazie ad una campagna di questo tipo ti chiedo: cosa pensi di questo fenomeno e quali sono secondo te i suoi pregi e i suoi difetti?

DP - Penso sia un fenomeno che nel tempo troverà sempre più consensi e farà riscoprire l’interesse per molti autori ancora sconosciuti e li aiuterà a trovare un posto al sole. Forse è ancora prematura una previsione, ma penso sia positivo il modo di vedere l’editoria in questi termini. Con l’agenzia Ingoal abbiamo trovato competenze e professionalità che ci hanno permesso di essere visibili in tutto il mondo, aiutandoci in ogni aspetto e curando nel dettaglio la campagna di promozione. La consiglio vivamente a tutti coloro i quali cerchino una soluzione alternativa ai problemi legati allo sviluppo di un progetto. Al contrario, credo che il difetto maggiore sia proprio nella scarsa conoscenza di questa nuova iniziativa, soprattutto in Italia, dove il web è quasi sempre visto come una cosa gratuita e quando ci si ritrova a dover finanziare un progetto del tutto sconosciuto, pur avendo tutte le garanzie del caso, ogni cosa si complica.


DW - A cosa stai lavorando in questo periodo?

DP - Sto lavorando a un breve episodio di Zagor che sarà pubblicato nel 2019 nel volume I racconti di Darkwood. Inoltre ho da poco pubblicato un portfolio in edizione limitata dal titolo Eros & Glamour che raccoglie 6 illustrazioni di eroine sexy dedicate a 6 grandi autori dei fumetti erotici italiani, con una dettagliata presentazione di Gianni Brunoro.

Il portfolio Eros & Glamour


DW - Quale consiglio daresti a chi inizia ora e vuole intraprendere la carriera di illustratore e autore di fumetti?

DP - Non ho nessun consiglio da dare, purtroppo. Attualmente è veramente difficile per chiunque riuscire a intraprendere una professione così insolita come la mia.
Ma forse mi sbaglierò, chissà!


DW - C'è una domanda che non ti è stata fatta alla quale vorresti rispondere?

DP - Ti sarebbe piaciuto diventare un pittore ricco e conosciuto in tutto il mondo?


a cura di Elio Marracci

N.B. Trovate i link agli altri colloqui con gli autori su Interviste & News!

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