di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin
Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.
Su Tex Classic 185 troviamo ristampate a colori 191 strisce, pubblicate in origine tra i numeri 41 e 44 della Serie Cobra, la 35a di Tex nel formato originale, usciti nel settembre del 1966. Le stesse pagine sono state ristampate per la prima volta nel formato bonelliano a cavallo tra Tex 87 e 88 del gennaio e febbraio 1968. Stavolta le strisce sono 191 e non le classiche 192 perché a metà albo tra la conclusione dell'episodio Oro Nero e l'inizio del successivo, Yuma, c'è una striscia libera occupata dall'immagine di Tex realizzata da Galep per la cover del numero 200; lo stesso montaggio utilizzato sulla Collezione Storica a Colori di Repubblica per chiudere il numero 41.
Il titolo del Classic, Dente per dente, è quello del quarantaduesimo albo della Serie Cobra; mentre la copertina, che, come ormai da prassi consolidata, non c'entra nulla con le vicende interne, e stata realizzata da Claudio Villa e nasce come mini-poster allegato a Tex Nuova Ristampa 342 del gennaio 2014. L'illustrazione del Maestro di Lomazzo fa riferimento in realtà all'episodio Ritorno a Culver City di Nizzi e Civitelli, pubblicato sui numeri di Tex 511 e 512 nella primavera del 2003.
Pescando tra le illustrazioni dei miniposter di Tex Nuova Ristampa, la redazione bonelliana avrebbe potuto scegliere come copertina per questo Classic, un disegno di Villa ispirato proprio a una frangente di Yuma!, l'avventura che porta la firma di Galep e Muzzi ai disegni e che inizia a metà dell'albo in edicola. Nella parte finale del Classic troviamo infatti la striscia di due vignette che vedete qui sotto.
Tex viene disarcionato da dei banditi che sparano al suo cavallo. Claudio Villa nel luglio del 2000, sintetizzò le due vignette nell'illustrazione pubblicata come miniposter in appendice e a Tex Nuova Ristampa 53.
L'illustrazione divenne una copertina un paio d'anni più tardi, nell'aprile 2002, grazie alla brasiliana Mythos che la utilizzò a questo scopo per il numero 53 di Tex Edição Histórica.Anche in Italia questa illustrazione è già stata utilizzata per una copertina: per il 14° volume de Le grandi Storie di Tex, ultima collana collaterale, in ordine di tempo, dedicata al ranger bonelliano dai tipi di Repubblica. Era il marzo 2016.
Scoperta l'origine della cover ufficiale e della mancata copertina di questo 185° albo della più recente ristampa bonelliana di Tex, dovremmo passare a parlare della cover del primo albo in formato bonelliano a ristampare le pagine contenute in questo Classic, ma lo abbiamo già fatto nella puntata 133 quando quella copertina venne usata per questa collana. Recuperiamo quindi una storica copertina di Galep di cui non abbiamo finora parlato, in attesa che fosse scelta per il Classic, ma che a questo punto non verrà più utilizzata, data la recente scelta redazionale di virare sulle copertine disegnate da Villa. Stavolta scopriamo le origini segrete della copertina di Tex 68: Duello Apache.
Francesco Bosco e Mauro Scremin, già nel primo volume della serie Western all'Italiana, indicano come fonte di ispirazione per questa copertina il manifesto cinematografico del film Gli inesorabili, o The unforgiven se preferite il titolo originale.
Nel poster, al posto della scure texiana, Burt Lancaster impugna in fucile, evidentemente ormai inutilizzabile, dalla canna, come ultimo tentativo di difesa dell'attacco dei pellerossa. L'illustrazione ispirata alla pellicola, datata 1960, è firmata da Frank McCarthy.
Esiste un'altra immagine molto simile che parrebbe risalire agli anni Cinquanta. Si tratta del manifesto ufficiale giapponese del film di John Ford My Darling Clementine, noto in Italia come Sfida infernale. Il film è uscito in terra nipponica nel 1947, ma non sappiamo se la locandina sia stata realizzata in quell'occasione o meno.
La posizione del corpo del protagonista è molto simile a quella del manifesto di McCarthy. Unica differenza la pistola in pugno anziché il fucile. Chissà se fu l'illustratore americano a ispirarsi a quello giapponese o viceversa?
Il parallelo tra le tre immagini comunque evidenzia come Galep si sia ispirato indubbiamente all'illustrazione statunitense.
La copertina di Duello Apache firmata da Galep è stata utilizzata in Italia altre tre volte: in occasione delle due classiche ristampe bonelliane, Tutto Tex e Tex Nuova ristampa, e per il volume 99 della collana della RCS dedicata ai 70 anni del personaggio. Da notare che in tutte e tre le occasioni a Tex spunta un cappello dietro alle spalle, il fazzoletto nero al collo, e i classici blue jeans, oltre a uno sfondo più ricco alla destra dell'eroe nelle due ristampe bonelliane.
La cover di Tex 68 non è stata molto utilizzata dagli editori stranieri delle avventure di Aquila della Notte; l'abbiamo rintracciata solo in Spagna nell'edizione Buru Lan dei primi anni Settanta; in Norvegia, utilizzata dalla Semic nel 1984; e nella ristampa Brasiliana Tex Coleçào durante la gestione della Editora Globo. Quest'ultima si segnala per una misteriosa maglietta o un elegante foulard, al collo del protagonista, sotto la camicia. Nessuna delle copertine ha esattamente gli stessi colori dell'originale.
Saverio Ceri
N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.
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