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sabato 3 giugno 2023

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 163

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


Su Tex Classic 163 troviamo ristampate a colori 192 strisce, pubblicate la prima volta sui numeri dal 29 al 31 della Serie Pueblo, la 34a di Tex nel formato originale, usciti in edicola nel settembre del 1965. Le stesse pagine erano state pubblicate per la prima volta nel formato bonelliano sul numero 76 della serie principale di Tex, datato febbraio1967
Il titolo del Classic, Formiche rosse, è quello del numero 30 della Serie Pueblo, mentre la cover, che la redazione ha ritenuto più idonea per questo albo proviene da Tex 175, I cacciatori di scalpi, del maggio 1975


Il cavallo di questa immagine non è proprio sconosciuto. Ne avevamo già parlato poche settimane fa in occasione della puntata 160, in cui, grazie ai nostri Francesco Bosco e Mauro Scremin, scoprimmo lo strano caso dei tre cavalli gemelli che vi riproponiamo qui sotto.


Il cavallo originale è quello di sinistra ed è disegnato da William Vance per una copertina del suo personaggio Ray Ringo. A seguire due cavalli galleppiniani, uno per la cover di Tex 175 cui parliamo in questa puntata, e uno per la copertina del numero 185 di cui abbiamo già parlato, appunto, nella puntata 160. Il secondo cavallo "italiano" è specchiato rispetto al primo. Il Tex che scende al volo dal cavallo e l'inquietante teschio in primo piano, sono invece ispirati a una copertina di un paperback della Corgi Books, Apache rampage firmato da J.T.Edson.
 

La copertina di Tex 175 ovviamente era già riapparsa nelle edicole italiane in un paio di occasioni, ovvero sulla collana Tutto Tex e sulla Nuova Ristampa. In entrambe le occasioni lo sfondo si arricchisce della silhouette di un canyon.


Niente canyon per le edizioni francesi, solo apparentemente molto fedeli all'originale italiano. In primissimo piano infatti il teschio umano viene sostituito da una innocua, strana, pietra decorata dalla forma molto particolare. Evidentemente si riteneva che le giovanissime pupille dei ragazzi d'oltralpe non fossero pronte a quell'orribile vista.


Gli editori brasiliani invece non si fecero questo tipo si scrupoli, e in entrambe le versioni pubblicate nel paese sudamericano, sia Globo che Mythos, lasciarono il teschio in bella vista. La prima edizione, ribaltata rispetto a tutte le altre presenta, oltre a un inedito sfondo giallo, anche un Tex mancino.


Fedelissime alla versione originale sono le quattro edizioni sinottiche del 1976 della Williams di Olanda, Norvegia, Svezia e Finlandia, che vedete qui sotto. Si distinguono solo per logo e titolo.


Prima di chiudere parliamo di un'altra copertina, legata a questo Classic, in particolare all'avventura in Alaska che si conclude nelle prime pagine dell'albo in edicola.
L'illustrazione, realizzata da Claudio Villa, immortala Tex in Alaska su una slitta trainata da cani, e viene pubblicata inizialmente come miniposter in appendice a Tex Nuova Ristampa 44 dell'ottobre 1999.

La stessa immagine diviene copertina, in Brasile, nell'aprile del 2000 sul 41° numero di Tex Edição Histórica della Mythos. A differenza della versione bonelliana la copertina brasiliana presenta i colori realizzati dallo stesso Claudio Villa.


Nel 2007 è la croata Libellus a utilizzare l'immagine per una copertina, quella del quinto volume della collana Tex Biblioteka


Infine parrebbe un omaggio alla copertina di Villa di cui stiamo parlando, anche l'illustrazione di Stefano Biglia realizzata per l'albo numero 20 di Super Tex, che approderà in edicola tra pochi giorni. Stessa inquadratura dal basso, e stessa posizione dal cane in primo piano.


Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.

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