Puntata decisamente più intensa della precedente quella dedicata a questo 75° classic di Tex.
Innanzitutto, come raramente accaduto, la cover non è tratta da uno dei due Albi d'Oro ristampati in questo volume, ma, in questo caso, sul numero precedente. Facciamo perciò un passo indietro, esattamente al penultimo albetto a striscia ristampato nel numero 74, il quinto della serie Kansas della Collana del Tex, dove un pellerossa Ute, saltando da una roccia riesce a disarcionare un malvagio viso pallido.
L'acrobatica scena si guadagna fin da subito l'onore della copertina, infatti al ritroviamo, rovesciata, proprio all'esterno di quello stesso albetto.
La sovrammissione tra vignetta e copertina è quasi perfetta, sfondo compreso, come si può vedere dal fotomontaggio sotto. I colori ovviamente differiscono perché sono di due epoche diverse: del 1957 quelli della cover; del 2006, in occasione dell'edizione di Repubblica, quelli della striscia.
Ma torniamo al nostro Classic. Ispirandosi a quella stessa scena, ma basandosi sulla vignetta precedente, Galep costruì, nel luglio 1958, la copertina del 14° albo d'oro della quinta serie, immagine poi giunta fino ai giorni nostri perché riutilizzata proprio in questo 75° classic. Qui sotto in sequenza, l'immagine di sessantadue anni fa e quella di oggi.
Le strisce contenute in questo Tex Classic sono quelle che vanno dalla 7a alla 12a della serie Kansas, uscite tra l'aprile e il maggio del 1957, ristampate nei numeri 15 e 16 della 5a serie degli Albi d'Oro nell'agosto del 1958. La prima metà del Classic chiude la vicenda della banda di Sam Culver da cui prende il titolo l'albo; nella seconda metà parte la storia L'uomo dalle quattro dita, che ha ispirato più d'un copertinista come vedremo qui di seguito e nelle prossime puntate.
L'inizio del numero 12 è fonte d'ispirazione per un paio di copertine. Tex sulle tracce dei malviventi di turno, si avvicina nella notte a una barriera di filo spinato, studiando il terreno, osservato, a sua insaputa, da uno dei banditi pronto a colpirlo se avesse scavalcato al recinzione.
Il protagonista illuminato dalla luna, sotto inconsapevole minaccia, viene immortalato anche nella cover di quello stesso albetto a striscia del 1957.
La scena viene leggermente spostata a sinistra per centrare maggiormente i protagonisti nella copertina del numero 55 della serie bianca delle raccoltine del 1959.
Ovviamente i colori, come si usava all'epoca sono quasi tutti cambiati.
La stessa scena viene ridisegnata per adattarla ai nuovi spazi verticali in occasione della ristampa sugli albi d'oro nel 1958, Qui il nemico nel buio pronto a colpire sta un po' più nascosto rispetto alle cover a striscia. Nel "buio" si fa per dire, visto che dalle ombre sulla catapecchia che nasconde il cattivo sembra che, oltre alla luna piena alle spalle di Tex, ci sia un'altra fonte di luce sopra la scena.
Il problema delle ombre viene "risolto", in occasione dell'utilizzo più famoso di questa immagine, quella di Tex 40 della 2a serie gigante di Tex, ovvero la serie attualmente in edicola ogni mese.
Per l'occasione sparisce la costruzione in legno, con le sue ombre impossibili e scompare pure il filo spinato. Rimangono Tex e il suo avversario, che vengono allontanati e racchiusi da due quadrati bianchi, come se si trattasse di due vignette e scene separate. Questo spiegherebbe perché Tex sembra non accorgersi del bandito.
In occasione di Tutto Tex i due personaggi in copertina vengono nuovamente fusi in un unica scena, abbastanza surreale visto che non avendo più nulla che lo nasconde non si capisce perché Tex guardi altrove e non si accorga del barbuto avversario in campo aperto, anzi in lago aperto, visto che nel frattempo il fiume originale sembra essersi trasformato in uno specchio d'acqua ben più ampio. Il viola di sfondo dell'albo "originale", diviene l'improbabile colore della notte.
Tutte le incongruenze della versione di Tutto Tex si riflettono anche sulla successiva edizione Tex Nuova Ristampa. Qui sotto vedete entrambe le versioni.
Come dicevamo poco sopra. la sequenza di Tex sul fiume notturno è stata fonte d'ispirazione per un paio di copertine; oltre a quella di Galep, divenuta famosa come cover de Il ponte tragico, infatti, anche Claudio Villa nel 2006, ha preso spunto da una di quelle vignette, esattamente la seconda della seconda striscia, per confezionare la copertina del 17° volume della Collezione storica a Colori di Repubblica. La luna qui si intuisce solamente, alta nel cielo, il fiume, anche se più largo, torna ad essere un fiume, e il colore della notte ha si dei toni sì violacei, ma non color maglia della Fiorentina. Ecco qui sotto l'immagine di Villa.
Anche per stavolta è tutto. Appuntamento tra due settimane per la 76a puntata di Secret Origins.
Anche per stavolta è tutto. Appuntamento tra due settimane per la 76a puntata di Secret Origins.
Saverio Ceri
N.B. Trovate i link alle altre Secret Origins in Cronologie & Index!
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