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giovedì 11 luglio 2019

BATMAN: 80 YEARS OF TECHNOLOGY

di Pierangelo Serafin

Dal 28 Giugno al 10 Settembre 2019 il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano (ingresso in Via San Vittore 21) ospita l'esposizione "Batman: 80 Years of Technology". Gli orari in cui è possibile visitarla: dal Martedì al Venerdì dalle 10 alle 18, il Sabato e i festivi dalle 10 alle 19; il biglietto d'ingresso costa € 10, con tutta una serie di eventuali tariffe ridotte in base alle categorie di appartenenza degli aventi diritto agli sconti.




In realtà non è una "mostra" vera e propria quella ospitata al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, tanto che è collocata solo verso l'uscita del museo stesso, quando ormai si è compiuta buona parte del percorso obbligatorio. Conviene quindi godersi le tante proposte che si possono trovare sul cammino, come la collezione di modelli leonardeschi (dal 19 Luglio la "Da Vinci Parade"), le suggestive ricostruzioni di primordiali ambienti industriali, il padiglione ferroviario, quello aereonavale, e il sottomarino "Enrico Toti"; parcheggiato definitivamente in una città senza mare (e forse per questo tanto amato e desiderato dai suoi abitanti) qual è Milano.

Ottant'anni di tecnologia batmaniana
Per il super-eroe meno super degli altri l'utilizzo della tecnologia è a dir poco fondamentale per la sua pluridecennale lotta contro il crimine. Macchinari, marchingegni e gadgets sono apparsi spessissimo nel corso degli ottant'anni di storia del Difensore di Gotham City; alcuni di questi, come la Batmobile, sono stati comprimari fidati e indispensabili.




Sulla scorta di quanto visto in precedenza riguardo ai modelli e modellini di Leonardo realizzati dai suoi disegni ci si apetta di trovare modelli e/o modellini di quanto è stato utilizzato da Batman nel corso della sua lunga avventura non solo editoriale ma pure cinematografica e televisiva. Esistono infatti molteplici versioni della Batmobile, e poi Batcotteri, Batscafi e Batmoto... per non parlare delle innumerevoli Batcinture, dei vari Batarang e del gigantesco Batcomputer del serial televisivo degli anni Sessanta. Tutte cose realmente costruite per la bisogna filmica e delle quali esistono svariati modellini in svariate scale, ma che sono completamente assenti in questa mostra assolutamente bidimensionale e tutto sommato davvero poco tecnologica. Certamente gli albi originali esposti e le riproduzioni di copertine e splash pages sono tutte a tema ma sono un po' pochino se consideriamo il contesto generale nel quale si trova questa esposizione.

Miller come "ghost artist" di Batman! Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere!

Dick Sprang. Litografia del 1995: The Secrets of the Batcave

Non bastano a risollevarne le sorti le tredici opere originali di Simone Bianchi, Giuseppe Camuncoli, Bill Sienkiewicz, Gabriele dell'Otto e Milo Manara e la video intervista realizzata da Vincenzo Mollica a Bob Kane che dovrebbe essere del 1992 (secondo i curatori della mostra "Batman: Oscurità e luce" che si tenne a Città di Castello nel 2017) e non del 1993 come annunciato nelle note ufficiali relative alla mostra pubblicate sul sito del Museo ambrosiano. Nel link che vi abbiamo segnalato il colloquio è purtroppo ripreso con una videocamera o un telefonino dallo schermo che la proiettava ma si leggono abbastanza a lungo i sottotitoli per farsi un'idea di quanto vi venga detto. L'intervista a Bob Kane è infatti interessante tanto per conoscere le influenze che hanno portato alla genesi del personaggio quanto per rendersi conto di che genere di personaggio fosse il co-creatore di Batman, che definisce Frank Miller "un ghost artist" di Batman. Ci tengo a sottolineare il concetto di "co-creatore" perché gli autori di molti altri articoli che girano per la Rete ne parlano erroneamente come di creatore unico, ignorando il fatto che ormai da qualche anno anche allo scrittore Bill Finger sono stati riconosciuti i diritti nell'ideazione del personaggio.


"Batman" 10



In conclusione si poteva fare di meglio senza ulteriori grandi sforzi vista l'infinita gadgettistica, anche a buon prezzo, che si ha a disposizione del Cavaliere Oscuro. Ci si può comunque togliere la soddisfazione di lasciare un pensiero, un autografo o un disegno su un grande pannello dedicato appositamente ai visitatori della mostra.



Pierangelo Serafin

N.B. trovate i link alle altre novità su Interviste & News!

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