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domenica 1 aprile 2018

PONY EXPRESS, GLI ORFANI ARDITI CAVALIERI! LE STAGECOACH LINES! IL NOTEVOLE PROGRESSO NEL CAMPO DELLE COMUNICAZIONI CIVILE NEL WEST! - LA STORIA DEL WEST by WILSON VIEIRA (LV PARTE)

di Wilson Vieira

La "Storia del West" scritta dal nostro amico e collaboratore carioca Wilson Vieira giunge alla 55a puntata: stavolta Wilson approfondisce il tema degli spostamenti di missive e di persone da un capo all'altro del continente americano; preparatevi a leggere di Pony Express e diligenze! Prima di lasciarvi alla lettura vi ricordiamo che tutte le immagini non bonelliane sono state scelte e posizionate nel testo dallo stesso Vieira. (s.c. & f.m.)



Negli anni fra il 1850 e il 1860, il Mississippi-Missouri segnava ancora il confine tra due mondi completamente diversi: il civile Est e il selvaggio Ovest. Continuava a separarli soprattutto la mancanza di un sistema di comunicazioni  rapide. Una lettera, un giornale, una cassa di mercanzie spediti da New York impiegavano, quando tutto andava bene, da tre a sei settimane per raggiungere l’Oregon o la California. 
Il Pony Express nasce dall’esigenza di un servizio postale più rapido tra l’Est e l’Ovest nel periodo antecedente alla Guerra Civile Americana.
Dopo che l’oro fu scoperto nel 1848 a “Sutter’s Mill”, in California, i cercatori si unirono ai contadini che affluivano verso Ovest. Nello stesso anno, il Dipartimento delle Poste assegnò un contratto alla “Pacific Mail Steamship Company” per portare posta in California.

Tex Gigante 73 , novembre 1966 - copertina di Aurelio Galleppini
Secondo i termini del contratto, la posta veniva trasportata via nave da New York a Panama, dove veniva portata attraverso l’istmo di Panama a cavallo o in treno, e quindi imbarcata su navi dirette a San Francisco. Nella migliore delle ipotesi, una lettera poteva giungere sulla costa occidentale in tre o quattro settimane. Il viaggio durava anche molto di più se, partendo dall’interno, si volevano utilizzare le interminabili piste attraverso le innumerevoli  praterie e montagne. 
I cowboys usavano la cosiddetta “Posta cieca”, ovverosia una fessura dentro una roccia o dentro un tronco d’albero, grazie alla quale si scambiavano oggetti e lettere, pur abitando e lavorando lontano gli uni dagli altri.
Allo stesso modo anche i fuorilegge e i ladri di bestiame, avevano posti segreti con l’ausilio dei quali si accordavano scambiandosi notizie.
All’aumentare delle tensioni, nell’avvicinarsi della Guerra Civile, la divisione tra Stati del Nord e del Sud si allargò, aggravando i problemi del servizio postale agli stati occidentali. Sia il Nord che il Sud desideravano le vaste risorse della California.
Nel 1860, quasi mezzo milione di persone vivevano negli Stati Occidentali. Queste persone erano determinate a migliorare i tempi di consegna della loro posta.


Un parziale progresso alla lamentata lentezza delle comunicazioni postale si ebbe quando il 3 aprile 1860 la grande ditta di spedizioni “Russel, Majors & Waddell”, di William Russel (1812-1872), Alexander Majors (1814-1900) e William Waddell (1807-1872) inaugurò il  “Pony Express” (Corrieri Veloci) a cavallo, lo straordinario servizio che collegava l’estrema frontiera Occidentale del West con la costa Californiana e che provvedeva al trasporto veloce della posta. La rapidità di consegna era fondamentale. Qualsiasi peso diverso dalla posta trasportata dal cavallo era ridotto al minimo.

Ken Parker Speciale 2, gennaio 1997 - copertina di Ivo Milazzo

Gli annunci per i cavalieri richiedevano: “Giovani, magri, non più di 18 anni. Devono essere cavalieri esperti, disposti a rischiare la morte ogni giorno, preferibilmente orfani”.
Ogni venti o trenta chilometri, nelle apposite stazioni di posta, oppure stazioni intermedie, il postino cambiava rapidamente cavalcatura e, dopo una giornata di galoppo quasi ininterrotto, veniva sostituito da un collega cui consegnava il sacco della corrispondenza, la “Mochila” .
Con questo sistema, se non si verificavano imboscate da parte di Indiani o di banditi, una lettera arrivava a destinazione senza problema.
La distanza da St. Joseph nel Missouri, estremo limite Occidentale, a Sacramento in California era di 3.120 km. (1.950 miglia).




156 giovani, la maggioranza erano degli orfani, arditi cavalieri, avevano a disposizione 500 dei migliori cavalli per percorrere le grandi distanze, 156 stazioni intermedie nella prateria, nelle montagne, nel deserto salato e  negli alti valichi della Sierra Nevada.
Richard Erastus  “Ras” Egan (1842–1928),  è stato il primo cavaliere del Pony Express. 




La paga per questi “strapazzi” e pericoli ai quali si esponevano era tra i 25 ed i 125 dollari al mese. Il titolare di una stazione intermedia prendeva 100 dollari, ed i suoi aiutanti 50 dollari al mese. Venne sviluppata una sella specializzata, leggera, con sacchetti incorporati per trasportare la posta. La sella speciale per questo servizio, chiamata in Spagnolo la “Mochila”, poteva caricare non più di 20 libbre di posta. La tassa di 5 dollari per una lettera di 14 gr. (1 oncia) era cara, ma in compenso i cavalieri, che facevano un percorso giornaliero medio di 320 km, portavano la posta in circa dieci giorni dal Missouri alla California e viceversa.
Il giornale “St. Joseph Weekly West” pubblicava il 3 aprile 1860 il seguente programma:
St. Joseph – Marysville – 12 ore; Fort Kearney – 34 ore; Fort Laramie – 80 ore; Fort Bridger – 108 ore; Great Salt Lake – 124 ore; Camp Floyd – 128 ore; Carson City – 188 ore; Placerville – 226 ore; Sacramento – 234 ore; San Francisco  – 240 ore.
Assai di rado i cavalieri riuscirono a percorrere questa immane distanza in 8 giorni, o in 9 giorni; la media era di 10 giorni.


Il 21 ottobre del 1861, quando la “Western Union Telegraph Company” ebbe stabilito il primo collegamento telegrafico fra il Missouri e la California, il servizio a cavallo non aveva più ragione di esistere e perciò venne a cessare. 
Il completamento della linea telegrafica in California segnò la fine del Pony Express.   La sua vita era durata solo diciotto mesi ma l'immaginario di un cavaliere solitario che compiva un pericoloso viaggio contro ogni previsione destò un’impressione indelebile nella memoria collettiva della Nazione Americana. 


Al giovane William Frederick Cody (1846 – 1927) vengono attribuite ardite avventure durante l’effettuazione di questo servizio.  Per noi storici, il giovane Cody, in realtà, non fece che poche e tranquille cavalcate, ma altri cavalieri, che espletavano questo servizio postale veloce, ebbero effettivamente delle avventure terrificanti. Purtroppo Cody ha meritato anni dopo, già uomo, il suo maledetto e iconico soprannome “Buffalo Bill” partecipando al più grande massacro di animali della storia; la caccia ai bisonti fra il 1860 e il 1880.
Assunto come cacciatore professionista dalla compagnia ferroviaria “Kansas Pacific”, con l’incarico di procurare la carne agli operai che preparavano le massicciate e posavano rotaie, in pochi mesi uccise da solo ben 4.000 bisonti.
Negli ultimi anni di vita William Frederick Cody che aveva guadagnato e perso milioni di dollari divenne un relitto che cercava di scordare il  suo nero passato con l’alcool.




La “Overland Stage Coach Line”, linea postale Transcontinentale, servita da diligenze, andava da Atchison, nel Kansas, a San Francisco in California coprendo una distanza superiore a 4.600 km.
La “Butterfield Overland” oppure “Overland Mail Company”, era una linea di diligenze postali Intercontinentale, che tra 1851 e 1861 faceva servizio da St. Louis nel Missouri attraverso Fort Smith nell’Arkansas, il sud-ovest del Texas, il sud Arizona e la California fino a San Francisco.
Questa linea si sviluppava per 2.757 miglia (4.411, 2 km.), con 139 stazioni.
Una diligenza per 8 passeggeri, con 6/8 cavalli o muli impiegava per percorrerla 24/25 giorni.                            


La società, fondata da John Butterfield (1801 – 1869), William B. Dinsmore e William George Fargo (1818 – 1881), ed altre per diversi anni raccomandava per scritto ad ogni passeggero una lista di regole da seguire ad ogni viaggio:


“Da portare: 1 fucile Sharp e 100 cartucce, 1 pistola Colt Navy con mezzo chilo di polvere nera, 1 chilo di pallottole di piombo, 300 turaccioli e 500 capsule, 1 coltello Bowie con fodero, 1 paio di calze di lana, 6 canottiere, 6 paia di mutande, 3 camicie di lana, 1 cappello ad ala larga, 1 impermeabile leggero, 1 cappotto militare, 2 coperte di lana in estate e 4 coperte di lana in inverno, 1 paio di guanti, aghi e filo, 1 sacchetto igienico per toletta in un involucro impermeabile, 3/4 asciugamani.

Tex 604, febbraio 2011 - copertina di Claudio Villa
Inoltre altre informazioni utili per il tuo viaggio:
- Non brontolare al cibo ricevuto alla stazione intermedia, le compagnie forniscono generalmente il meglio che possono ottenere.
- Non lasciare che qualche furbo scambi il suo posto sul mezzo.
- Non fumare all'interno del carro, specialmente al mattino, in rispetto alle donne e i bambini.
- Non tentare mai di sparare con una pistola o un fucile mentre il carro è in movimento; può spaventare la comitiva. La manipolazione dell'arma rende nervosi i passeggeri; innanzitutto le donne e i bambini.
- Non discutere di politica o religione, né indicare luoghi sulla strada dove sono stati commessi orribili omicidi se le donne delicate e bambini innocenti sono tra i passeggeri.
- Non imprecare; non saltare sul tuo vicino quando dorme.
- Non chiedere quanto è lontano la prossima stazione fino a quando non ci arrivi.
- Non ingrassare i capelli, perché il viaggio è polveroso.
- Non immaginare nemmeno per un momento che stai andando a fare un  felice picnic.
- Non russare rumorosamente mentre dormi o usare la spalla del tuo compagno per un cuscino.
Collana Rodeo 33, febbraio 1970 - copertina di Gino D'Antonio
- Il posto migliore all’interno di un carro, è quello sotto al postiglione.
- Se hai la tendenza al mal di mare, vai sul lato dietro, supererai il problema e ridurrai di un quarto le scosse e le spinte.
- Aspettatevi fastidi, disagi e tante difficoltà.
- Procurati i tuoi stimolanti giusti prima di iniziare il viaggio, dato che il whisky non è  “nettare”.
- Gli uomini colpevoli di comportamento non cavalleresco nei confronti dei passeggeri delle signore saranno scesi. Tornare indietro è una lunga camminata.
- Se hai qualcosa da bere in una bottiglia, passala agli altri.
- Quando il postiglione ti chiede di scendere e camminare, fallo senza brontolare, non lo richiederà a meno che non sia assolutamente necessario.
- È richiesta l'astinenza dal alcool, ma se devi bere condividi la bottiglia. Fare il contrario ti fa apparire egoista e disinteressato con gli altri.
- Masticare tabacco è permesso, ma sputate a favore di vento, non controvento.
- Bagnate i piedi prima di iniziare il viaggio.
- Evitare di mangiare troppi cibi come fagioli e cipolle che producono in viaggio troppi gas intestinali, ricordati che non sei solo in viaggio.
- Argomenti di discussione vietati sono le rapine in diligenza e le insurrezioni Indiane.
- In climi freddi, astenersi completamente dal sciroppo medicinale quando si è sulla strada, perché si congelerà due volte più rapidamente.

Mister No 105, febbraio 1984, copertina di Gallieno Ferri
- Le armi da fuoco possono essere tenute sulla tua persona per l'uso in caso di emergenza. Non sparare per piacere o sparare agli animali selvaggi, dato che il suono fa rabbrividire i cavalli.
- Se salti, nove volte su dieci ti farai male, perciò stai attento.
- In caso di cavalli in fuga, mantenere la calma. Saltare fuori dal carro in preda al panico ti lascerà ferito e in balia degli elementi; Indiani ostili, banditi crudeli, oppure coyote affamati.
- Gli uomini devono astenersi dall'uso di un linguaggio scurrile in presenza di donne e bambini.
- Non tenere mai la diligenza in attesa, lei è li non soltanto per te.
Buon viaggio e buon ritorno”.
Stage Coach Line.
Il costo del viaggio era alto; da St. Louis a San Francisco 225 dollari, il bagaglio non doveva superare i 250/300 chili.

Questi carri erano i cosiddetti “Celerity Wagon”, spesso tutti i modelli di diligenze erano comunemente chiamati “Mud ships” (Barche di fango).



Dopo il fallimento della “Butterfield Overland Mail Company”, Ben Holladay (1819 – 1887), che aveva il nomignolo di “Napoleone delle grandi distanze”, rilevò tutta l’attrezzatura della Butterfield Co., dotandola di ulteriori attrezzature.
Ma già pochi mesi dopo il rilevamento della Butterfield Co. Holladay annulò la linea perché era troppo lunga.
Egli fece studiare un nuovo tragitto che puntava direttamente  verso Occidente e che era lungo solo 1.913 miglia (3.061km.), e portava da Atchison, nel Kansas, attraverso Julesburg, nel Nebraska, Denver, nel Colorado, Fort Halleck, nello Wyoming, Fort Bridger e Salt Lake City, nell’Utah, Carson City, nel Nevada, fino a Placerville, nella California.
Così la diligenza postale seguiva, praticamente, la strada dell’Oregon fino all’Utah, per utilizzare poi, da Fort Bridger in avanti, la vecchia strada della California.
Il tragitto era diviso in tre grandi sezioni e sul percorso totale c’erano 153 stazioni di posta, alla distanza di 12-15 miglia l’una dall’altra, che potevano provvedere ai cavalli e ai passeggeri.
Ad ogni 50 miglia si trovava una stazione principale, nella quale c’erano dei depositi e dei ristoranti.
L’attacco veniva cambiato ogni 25 miglia circa, la scorta armata ogni 200 miglia.
I passeggeri dovevano armarsi fino ai denti e dovevano essere provvisti di un voluminoso pacco di utensili da viaggio.

Zagor Zenith 543, luglio 2006. copertina di Gallieno Ferri
La diligenza viaggiava sei giorni alla settimana.
La domenica, giornata di riposo, si trascorreva in una stazione principale.
Ogni lunedì una diligenza merci, senza passeggeri partiva dalle stazioni principali nell’Est e nell’Ovest.
Le tariffe erano le seguenti: da Atchison a Denver 75 dollari, a Salt Lake City 150 dollari, a Placerville 225 dollari.
Ogni passeggero poteva portare con sé soltanto 25 libbre di bagaglio. Ogni libra in più costava 1 dollaro.
Durante la Guerra Civile Americana le tariffe per passeggeri e merci erano quasi raddoppiate, finché, nel 1865 il percorso da Atchison a Placerville venne a costare l'immensa somma di 525 dollari.
Ha detto un certo giorno, Monk Barraclough, un vecchio postiglione:
“In rapporto al guadagno mensile dell’Americano medio, che è di $40 dollari, questa è una somma considerevole che non comprende nemmeno le spese di sua propria sepoltura e senza nessun fiore ovviamente”.

Tex 546, aprile 2006, copertina di Claudio Villa

Il tempo record fra una stazione e l’altra era, su una distanza di 14 miglia (22.4 km.), di 52 minuti; il record da Atchison a Denver 635 miglia (1.016 km.) di 4 giorni e mezzo.
Il record di velocità assoluto, su tutto il percorso, di 3.061 km., venne battuto nel 1864 con 12 giorni e 4 ore, una prestazione che porto cavalli, personale e passeggeri al limite di sopportazione.
Nel 1866 la “Wells Fargo & Company”, Società per i Trasporti Espressi, comperò la Overland Mail; ma nel 1869, quando cominciano a funzionare le prime linee Ferroviarie Transcontinentali, la sua attività cessò gradatamente.



La Wells & Fargo Co., era una impresa per i trasporti celeri, fondata in California, nel 1852, da Henry Wells (1805 – 1878) e William George Fargo.
In un primo tempo si serviva di terzi per i trasporti, ma poi creò delle proprie linee di diligenze postali e ne acquistò delle altre.

Collana Rodeo 18, novembre 1968 - copertina di Gino D'Antonio
Prese partecipazioni in aziende ferroviarie, di navigazione e bancarie e presto divenne l’azienda di trasporti più importante dell’America e specialmente del selvaggio West.
Non basta soltanto la fantasia del nome Wells & Fargo per descrivere l’avventurosa esistenza di questa iniziativa, per noi storici.
Bisogna cercare negli archivi, dove tutto è annotato in modo assai esauriente, senza nessun glamour, romanzi oppure fiction se si vuole capire meglio il vero Wild Old West.


Samuel Langhorne Clemens (1835–1910) universalmente conosciuto con il suo pseudonimo “Mark Twain” descrive così l’impressione provata, su una diligenza postale, all’apparizione di uno di questi giovani corrieri veloci:
“Ecco che arriva! Grida il postiglione di lassù ed ogni testa si allunga ed ogni occhio si fa attento. All’orizzonte di questa immensa prateria, appare  un piccolo punto nero. In pochi secondi si riconosce un cavaliere ed un cavallo che nel mare d’erba si alzano e si abbassano, appaiono e scompaiono, sempre più vicini, sempre più grandi, sempre più chiaramente riconoscibili. Si comincia a udire il battiti degli zoccoli, sempre più forte, sempre più vicino. Si riconosce una faccia dura e giovane, dagli occhi selvaggi, celesti, fra un istante è qui; un grido di saluto, echeggia, selvaggio e gioioso, una risposta dalla cassetta della diligenza ed il corriere è passato. Il rumore degli zoccoli si affievolisce, cessa, il cavaliere diventa più piccolo, ricompare al di sopra del mare d’erba, diventa ancora più piccolo, un puntino nero ed è scomparso, come una foglia portata dal vento verso Occidente”.  
Cose belle e indimenticabile scritte in parole del Selvaggio Vecchio West...              




Wilson Vieira

N.B. Trovate i link alle altre puntate della Storia del West su Cronologie & Index!

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