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lunedì 31 ottobre 2016

CINQUANTA SFUMATURE DI COLORE

Diamo i numeri 43
di Saverio Ceri

Nel febbraio del 1969, ben 47 anni or sono, la collana gigante di Tex, che da pochi mesi aveva preso a pubblicare storie inedite del personaggio, dopo aver riproposto tutte le storie originariamente edite nel formato a striscia, giunse al fatidico numero cento. La famiglia Bonelli (perché all’epoca l’azienda era ancora a conduzione familiare) pensò bene di premiare i lettori che stavano decretando il crescente successo di Tex con un albo interamente a colori senza sovrapprezzo.


Il primo mitico albo a colori di Tex, con la cover dipinta da Galep. Curioso il fatto che il "capostipite" degli albi a colori riporti come sfondo, in bella vista, un albo in bianco e nero.
Il colore da allora è stato utilizzato per festeggiare tutti i numeri centenari delle serie bonelliane (ad eccezione di Comandante Mark 200, Piccolo Ranger 200 e Brendon 100), e anche in altre occasioni particolari come gli anniversari importanti (decimo, ventesimo o cinquantesimo anno di pubblicazione), o per motivi curiosi come Dylan Dog 224, che da albo qualsiasi si è ritrovato nella ristretta cerchia degli albi a colori per il solo fatto di essere uscito nel mese del lancio di Brad Barron; sì perché in Casa Bonelli avevano notato che gli albi a colori rispetto agli albi standard vendevano di più e quindi attiravano nuovi lettori, oltre ai soliti fan più affezionati. Per far conoscere quindi a un maggior numero di potenziali acquirenti l’imminente lancio di un nuovo personaggio e di un nuovo format, le serie limitate, si pensò bene di rendere a colori un albo dell’Indagatore dell’Incubo, uno dei personaggi più venduti dell’editore; nella quarta di copertina di quell’albo infatti si annunciava la nascita del nuovo eroe di Tito Faraci, con cover di Fabio Celoni, autori, tra l’altro, anche di Dylan Dog.


Un numero a colori suo malgrado - Dylan Dog 224 . Cover di Angelo Stano
Un tempo un albo a colori bonelliano era un evento; tra l’uno e l’altro passavano anni, solo tre videro la luce negli Anni Ottanta per esempio. In tempi recenti le occasioni da festeggiare si sono moltiplicate soprattutto in casa Dylan Dog che celebra anche i numeri cinquantenari, tanto che quest’anno si è stabilito il singolare record di ben 6 albi a colori all’interno delle serie regolari, exploit che ha permesso di raggiungere, con Dampyr 200, la quota di 50 albi celebrativi in quadricromia.


Il cinquantesimo albo celebrativo a colori della Sergio Bonelli Editore. Dampyr 200 - cover di Enea Riboldi
Qui sotto la cronologia di questi 50 albi speciali. I colori di fondo indicano la collana di appartenenza.


A parte l’ottantaquattresimo albo di Zagor, pubblicato in quadricromia per premiare i lettori della massiva risposta a un questionario posto dalle colonne degli albi bonelliani qualche mese prima, fino al 1996, vige la regola che solo gli albi centenari siano proposti full color, e nemmeno tutti, solo di quelle testate che tranquillamente veleggiano sopra la soglia del pareggio e che quindi possono permettersi per un mese di guadagnare meno. Questo spiega la mancanza della policromia sui duecentesimi albi della Collana Araldo e della Collana Cow-Boy (entrambe le serie chiuderanno prima del numero 300). 
L'84° volumetto di Zagor è curiosamente il primo albo in policromia dello Spirito con la Scure. Cover di Ferri

A dire il vero c’è un’altra mezza eccezione alla regola dei numeri 100, ovvero il 44° episodio di Storia del West (che diventerà il 46° nella ristampa rivista e corretta uscita negli Anni Ottanta), che venne pubblicato sul centesimo albo della Collana Rodeo, una serie antologica nata per ospitare gli episodi della Storia del West di Gino D’Antonio, ma che presentava alternativamente con la serie principale, episodi autoconclusivi o miniserie inedite o ristampe di serie western classiche bonelliane.


Collana Rodeo 100: Il numero cento che in realtà è solo un "banale" quarantaquattro.



Gino D'Antonio ringrazia direttamente i lettori dalla quarta di copertina del centesimo collana Rodeo

Vent’anni fa Tiziano Sclavi, non molto soddisfatto del centesimo albo del suo personaggio, uscito l’anno precedente, decise che il decimo anniversario della pubblicazione di Dylan Dog,  fosse l’occasione giusta per narrare una nuova storia dell’Old Boy, veramente degna di un numero celebrativo. Nasce così Finché morte non vi separi una pietra miliare della serie, ma anche l’albo che sdogana l’idea che anche gli anniversari possono essere festeggiati con la policromia.


Un albo celebrativo deve contenere, se possibile, una storia memorabile: qui Sclavi ci riesce: Dylan Dog 121- cover di Stano
Cover doppia per la doppia avventura che festeggia il ventennale dell'Indagatore dell'incubo. Copertine di Angelo Stano
Per il ventesimo anno addirittura gli albi a colori di Dylan Dog furono due per la doppia storia che segnava il ritorno di Xabaras. Anche per il trentesimo anno dell’Indagatore dell’Incubo si è festeggiato con due albi, ma uno era targato Zagor. Si sono adeguati alla nuova tendenza Tex per il sessantesimo anniversario, e lo stesso Zagor per il cinquantesimo. Nel frattempo Nathan Never ha festeggiato, prima i vent’anni con uno speciale fuori stagione a colori, e recentemente i venticinque con ben tre albi in technicolor. Vanno a completare la lista degli albi a colori quattro albi di Dylan Dog, il personaggio che più si trova a proprio agio fuori dal classico bianco e nero della tradizione bonelliana: i già citati 224, 250 e 350, ma anche il 337, il primo numero ufficiale della “gestione Recchioni”.


Quest'albo di Tex, il 455°, quello del cinquantennale, non è a colori, ma riprende l'idea di una cover dipinta usata da Galep trent'anni prima per Tex100. Disegno di Claudio Villa 

 Anche la cover del sessantennale, sempre firmata Claudio Villa,  è  dipinta. Stavolta i colori sono anche dentro! 
Ad onor del vero meritano la citazione anche altri due albi particolari: Dylan Dog 131 che si segnala per avere due pagine a fumetti in più rispetto alle classiche 94, solo per poter di inserire un effetto speciale colorato nell’ultima pagina dell’albo; e il 47° volumetto de Le Storie che, al solito prezzo, regala improvvisamente degli sprazzi di tricromia, stile Morgan Lost. 


Il solo albo a colori di Mark, il numero 100, è l'unico insieme all'ultimo della serie, il 281, ad avere 96 pagine tutte dedicate al Lupo dell'Ontario, contro le 64 abituali. Cover della EsseGessE
Un solo albo in technicolor anche per il  Piccolo Ranger. Cover di Franco Donatelli
Le serie bonelliane ad aver raggiunto almeno quota cento, ed essersi così meritate un albo in quadricromia, sono 14; nella graduatoria qui sotto ne vedete quindici ma ci sono due “intruse” (Universo Alfa e Storia del West), mentre manca all’appello Brendon, il cui centesimo e ultimo numero della serie regolare è stato pubblicato in bianco e nero come i precedenti novantanove. Il cavaliere di ventura creato da Claudio Chiaverotti non è però l’unico personaggio ad aver cessato le pubblicazioni con un numero centenario. Anche a Nick Raider nel 2005 toccò la medesima sorte, ma in quel caso il numero 200 venne pubblicato, come da prassi, a colori. La boa del duecentesimo albo è stata raggiunta da 11 collane, mentre solo in 6 hanno raggiunto quota 300. Solo Tex e Zagor hanno doppiato invece quota 400 spingendosi entrambe oltre il seicentesimo albo.


Come anticipato, è Dylan Dog il personaggio più colorato di Casa Bonelli, ben 11 albi su 361 a colori, 8 in più rispetto alla regola dei centenari, per un totale di 1050 tavole. Zagor si piazza sul secondo gradino del podio grazie a tre albi extra a colori rispetto ai canonici. Tex, pioniere dei colori nel 1969, e oggi solamente terzo.


Il primo degli undici albi colorati (finora), di Dylan Dog. Cover di Angelo Stano

Ventisette gli sceneggiatori che hanno avuto l’onore di pubblicare una loro storia su un albo celebrativo, qui sotto li trovate incolonnati per numero di tavole e di albi; inoltre trovate anche per quanti personaggi hanno firmato albi celebrativi e, nei riquadri colorati, le tavole separate per personaggio (la tabella qui sopra fa anche da legenda per le successive: rosso per Zagor, verde per Mister No ecc.. ).


Ben cinque gli albi a colori firmati da Claudio Nizzi, tre di Tex e due del suo Nick Raider, seguito da Guido Nolitta che ha firmato due albi per Zagor e due per Mister No; quattro albi ma di meno tavole complessive per Mauro Boselli che sale sul gradino più basso del podio. Lo stesso Boselli insieme a Luigi Mignacco però può vantarsi di aver scritto albi celebrativi per ben tre personaggi: Zagor, Dampyr e Tex per il primo; Zagor, Mister No e Legs per il secondo. Come si intuisce dai quadratini colorati,  Zagor è il personaggio scritto da più mani: ben sette sceneggiatori si sono alternati sui nove albi celebrativi del personaggio, seguito da Dylan Dog con cinque.
Qui sotto invece scopriamo i 38 disegnatori chiamati ad illustrare i prestigiosi albi di cui ci stiamo occupando:


Su tutti il mitico Gallieno Ferri, che ha firmato ben 8 albi del suo amato Zagor, seguito da Bruno Brindisi che oltre a 5 albi di Dylan Dog vanta anche una manciata di pagine sul numero 300 di Martin Mystére, terzo Aurelio Galleppini, che ci ha lasciato subito dopo aver firmato il quattrocentesimo albo di Aquila della Notte, il suo quarto a colori. Oltre a Brindisi, gli unici ad aver disegnato per due diversi personaggi su questa ristretta cerchia di albi, sono Nicola Mari, visto all’opera su Nathan Never e Dylan Dog e Giovanni Freghieri su Dylan Dog e Martin Mystère. Una menzione particolare per Goran Parlov, illustratore del centesimo Magico Vento che è l’unico autore non italiano chiamato a lavorare su un albo celebrativo. Ben dieci i disegnatori reclutati per i tre albi colorati di Martin Mystère, quasi il doppio dei sei utilizzati per gli undici albi di Dylan Dog.


Negli albi a colori di Martin Mystère il colore è anche il protagonista della storia. Cover di Alessandrini

Infine qui sotto trovate la graduatoria dei copertinisti di questi cinquanta numeri particolari.



Angelo Stano, copertinista storico di Dylan Dog, si aggiudica ovviamente  il primo posto, seguito da Gallieno Ferri che aggiunge la cover di Mister No 100 ai suoi otto Zagor, e Aurelio Galleppini forte dei suoi quattro Tex. L’unico illustratore, oltre a Ferri  ad aver firmato cover celebrative per due collane è Corrado Mastantuono, all’opera su Nick Raider e Magico Vento.

In attesa di scoprire se il 51° albo celebrativo sarà, secondo logica, nel settembre 2018, Tex 695 (albo del settantennale), o se dalla redazione  di Dylan Dog troveranno qualcosa da festeggiare anche nel 2017, vi salutiamo dandovi appuntamento alla prossima puntata di Diamo i Numeri



Saverio Ceri

N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.

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