Diamo i numeri 43
di Saverio Ceri
Nel febbraio del 1969, ben 47
anni or sono, la collana gigante di Tex,
che da pochi mesi aveva preso a pubblicare storie inedite del personaggio, dopo
aver riproposto tutte le storie originariamente edite nel formato a striscia,
giunse al fatidico numero cento. La
famiglia Bonelli (perché all’epoca l’azienda era ancora a conduzione familiare)
pensò bene di premiare i lettori che stavano decretando il crescente successo
di Tex con un albo interamente a colori senza sovrapprezzo.
Il primo mitico albo a colori di Tex, con la cover dipinta da Galep. Curioso il fatto che il "capostipite" degli albi a colori riporti come sfondo, in bella vista, un albo in bianco e nero. |
Il colore da allora è stato
utilizzato per festeggiare tutti i numeri centenari delle serie bonelliane (ad
eccezione di Comandante Mark 200, Piccolo Ranger 200 e Brendon 100), e anche in
altre occasioni particolari come gli anniversari importanti (decimo, ventesimo o
cinquantesimo anno di pubblicazione), o per motivi curiosi come Dylan Dog 224,
che da albo qualsiasi si è ritrovato nella ristretta cerchia degli albi a
colori per il solo fatto di essere uscito nel mese del lancio di Brad Barron;
sì perché in Casa Bonelli avevano notato che gli albi a colori rispetto agli
albi standard vendevano di più e quindi attiravano nuovi lettori, oltre ai
soliti fan più affezionati. Per far conoscere quindi a un maggior numero di
potenziali acquirenti l’imminente lancio di un nuovo personaggio e di un nuovo
format, le serie limitate, si pensò bene di rendere a colori un albo
dell’Indagatore dell’Incubo, uno dei personaggi più venduti dell’editore; nella
quarta di copertina di quell’albo infatti si annunciava la nascita del nuovo
eroe di Tito Faraci, con cover di Fabio Celoni, autori, tra l’altro, anche di Dylan
Dog.
Un numero a colori suo malgrado - Dylan Dog 224 . Cover di Angelo Stano |
Il cinquantesimo albo celebrativo a colori della Sergio Bonelli Editore. Dampyr 200 - cover di Enea Riboldi |
A parte l’ottantaquattresimo albo di Zagor, pubblicato in quadricromia per premiare i lettori della massiva risposta a un questionario posto dalle colonne degli albi bonelliani qualche mese prima, fino al 1996, vige la regola che solo gli albi centenari siano proposti full color, e nemmeno tutti, solo di quelle testate che tranquillamente veleggiano sopra la soglia del pareggio e che quindi possono permettersi per un mese di guadagnare meno. Questo spiega la mancanza della policromia sui duecentesimi albi della Collana Araldo e della Collana Cow-Boy (entrambe le serie chiuderanno prima del numero 300).
L'84° volumetto di Zagor è curiosamente il primo albo in policromia dello Spirito con la Scure. Cover di Ferri |
A dire il vero c’è un’altra mezza eccezione alla regola dei numeri 100, ovvero il 44° episodio di Storia del West (che diventerà il 46° nella ristampa rivista e corretta uscita negli Anni Ottanta), che venne pubblicato sul centesimo albo della Collana Rodeo, una serie antologica nata per ospitare gli episodi della Storia del West di Gino D’Antonio, ma che presentava alternativamente con la serie principale, episodi autoconclusivi o miniserie inedite o ristampe di serie western classiche bonelliane.
Collana Rodeo 100: Il numero cento che in realtà è solo un "banale" quarantaquattro. |
Gino D'Antonio ringrazia direttamente i lettori dalla quarta di copertina del centesimo collana Rodeo |
Vent’anni fa Tiziano Sclavi, non molto soddisfatto del centesimo albo del suo personaggio, uscito l’anno precedente, decise che il decimo anniversario della pubblicazione di Dylan Dog, fosse l’occasione giusta per narrare una nuova storia dell’Old Boy, veramente degna di un numero celebrativo. Nasce così Finché morte non vi separi una pietra miliare della serie, ma anche l’albo che sdogana l’idea che anche gli anniversari possono essere festeggiati con la policromia.
Un albo celebrativo deve contenere, se possibile, una storia memorabile: qui Sclavi ci riesce: Dylan Dog 121- cover di Stano |
Cover doppia per la doppia avventura che festeggia il ventennale dell'Indagatore dell'incubo. Copertine di Angelo Stano |
Quest'albo di Tex, il 455°, quello del cinquantennale, non è a colori, ma riprende l'idea di una cover dipinta usata da Galep trent'anni prima per Tex100. Disegno di Claudio Villa |
Anche la cover del sessantennale, sempre firmata Claudio Villa, è dipinta. Stavolta i colori sono anche dentro! |
Il solo albo a colori di Mark, il numero 100, è l'unico insieme all'ultimo della serie, il 281, ad avere 96 pagine tutte dedicate al Lupo dell'Ontario, contro le 64 abituali. Cover della EsseGessE |
Un solo albo in technicolor anche per il Piccolo Ranger. Cover di Franco Donatelli |
Come anticipato, è Dylan Dog il personaggio più colorato
di Casa Bonelli, ben 11 albi su 361 a colori, 8 in più rispetto alla regola dei
centenari, per un totale di 1050 tavole. Zagor
si piazza sul secondo gradino del podio grazie a tre albi extra a colori
rispetto ai canonici. Tex, pioniere
dei colori nel 1969, e oggi solamente terzo.
Il primo degli undici albi colorati (finora), di Dylan Dog. Cover di Angelo Stano |
Ventisette gli sceneggiatori che hanno avuto l’onore di pubblicare una loro storia su un albo celebrativo, qui sotto li trovate incolonnati per numero di tavole e di albi; inoltre trovate anche per quanti personaggi hanno firmato albi celebrativi e, nei riquadri colorati, le tavole separate per personaggio (la tabella qui sopra fa anche da legenda per le successive: rosso per Zagor, verde per Mister No ecc.. ).
Ben cinque gli albi a colori
firmati da Claudio Nizzi, tre di Tex
e due del suo Nick Raider, seguito da Guido
Nolitta che ha firmato due albi per Zagor e due per Mister No; quattro albi
ma di meno tavole complessive per Mauro
Boselli che sale sul gradino più basso del podio. Lo stesso Boselli insieme
a Luigi Mignacco però può vantarsi
di aver scritto albi celebrativi per ben tre personaggi: Zagor, Dampyr e Tex
per il primo; Zagor, Mister No e Legs per il secondo. Come si intuisce dai
quadratini colorati, Zagor è il personaggio scritto da più
mani: ben sette sceneggiatori si sono alternati sui nove albi celebrativi del
personaggio, seguito da Dylan Dog
con cinque.
Qui sotto invece scopriamo i 38
disegnatori chiamati ad illustrare i prestigiosi albi di cui ci stiamo
occupando:
Su tutti il mitico Gallieno Ferri, che ha firmato ben 8
albi del suo amato Zagor, seguito da Bruno
Brindisi che oltre a 5 albi di Dylan Dog vanta anche una manciata di pagine
sul numero 300 di Martin Mystére, terzo Aurelio
Galleppini, che ci ha lasciato subito dopo aver firmato il quattrocentesimo
albo di Aquila della Notte, il suo quarto a colori. Oltre a Brindisi, gli unici
ad aver disegnato per due diversi personaggi su questa ristretta cerchia di
albi, sono Nicola Mari, visto
all’opera su Nathan Never e Dylan Dog e Giovanni
Freghieri su Dylan Dog e Martin Mystère. Una menzione particolare per Goran Parlov, illustratore del
centesimo Magico Vento che è l’unico
autore non italiano chiamato a lavorare su un albo celebrativo. Ben dieci i
disegnatori reclutati per i tre albi colorati di Martin Mystère, quasi il doppio dei sei utilizzati per gli undici
albi di Dylan Dog.
Negli albi a colori di Martin Mystère il colore è anche il protagonista della storia. Cover di Alessandrini |
Infine qui sotto trovate la graduatoria dei copertinisti di questi cinquanta numeri particolari.
Angelo Stano, copertinista storico di Dylan Dog, si aggiudica ovviamente il primo posto, seguito da Gallieno Ferri che aggiunge la cover di Mister No 100 ai suoi otto Zagor, e Aurelio Galleppini forte dei suoi quattro Tex. L’unico illustratore, oltre a Ferri ad aver firmato cover celebrative per due collane è Corrado Mastantuono, all’opera su Nick Raider e Magico Vento.
In attesa di scoprire se il 51°
albo celebrativo sarà, secondo logica, nel settembre 2018, Tex 695 (albo del settantennale), o se dalla redazione di Dylan Dog troveranno qualcosa da
festeggiare anche nel 2017, vi salutiamo dandovi appuntamento alla prossima
puntata di Diamo i Numeri.
Saverio Ceri
N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.
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