di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin
Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola.
Come anticipato in apertura della scorsa puntata, quest'albo inaugura una nuova impostazione per questa collana. Fino a oggi ogni Tex Classic ha ristampato 6 albetti da 32 strisce cadauno, ovvero 192 strisce in tutto, che rimontate sulla ormai classica tavola bonelliana a 3 strisce, diventano 64 pagine. A partire dal 1948, gli albettini che a cadenza settimanale proponevano 32 strisce a fumetti di Tex furono in tutto ben 820, cioè tutti quelli dalla prima alla trentaduesima serie, ovvero proprio la Serie Osages, riproposta da qualche numero sul Classic.
Con la 137a uscita la ristampa bonelliana in quadricromia giunge a riproporre gli ultimi 4 albetti da 32 strisce, ovvero i numeri dal 27 al 30 della Serie Osages, usciti nel giugno del 1964. Completano l'albo le prime 64 strisce del primo albetto della serie Nebraska, la 33a di Tex, la prima con 80 pagine a fumetti, anche se per i primi numeri a causa di alcune serie in appendice da concludere le pagine dedicate a Tex furono un po' meno. Per la prima volta il Tex Classic, dunque, non si conclude esattamente con la fine di un albetto, e raramente questa situazione accadrà di nuovo in futuro.
I 5 albetti furono ristampati per la prima volta nel formato odierno sul numero 63 di Tex, del gennaio 1966; molto successivo è invece l'albo da cui è tratta la copertina: Tex 117, El Paso. Il titolo di questo 137° Classic, invece proviene dal numero 28 della Serie Osages.
Gli impareggiabili scopritori di fonti texiane Francesco Bosco e Mauro Scremin ci segnalano che l'origine segreta di questa cover è statunitense. Si tratta dell'illustrazione di copertina del paperback Shackle di J.D.Lucey, edito dalla Signet nel 1966, opera di Ron Lesser.
L'unica modifica galeppiniana è la diversa proporzione tra le costruzioni sullo sfondo e il cavaliere protagonista dell'immagine, e una pozza d'acqua che non appare nell'aridissima illustrazione di Lesser.
Colori a parte, le due ristampe bonelliane di questa cover, si segnalano per l'introduzione del fazzoletto al collo di Tex, assente nella prima stesura, ma mantenuto nella versione del Classic ora in edicola. Da segnalare anche che se per l'illustrazione di Lesser, ripresa da Galep, cielo e terra si confondono all'infinito a causa della polvere alzata dal cavallo del protagonista, questo non vale per le due ristampe bonelliane dove il grafico di turno decise di indicare una linea netta per separare la solida terra marrone, dal soleggiato cielo giallastro.
Dopo la prima pubblicazione italiana del luglio 1970 l'illustrazione venne ripresa da vari editori esteri del personaggio. Qui sotto vi proponiamo 6 versioni, a partire da quella pubblicata sul numero di gennaio 1972 del mensile Rodeo che ospitava oltralpe, le avventure di Tex. Seguono la versione spagnola, con colori completamente stravolti; e quella jugoslava, con Tex spostato in basso a sinistra rispetto alla cover originale. Nella parte bassa troviamo la copertina in greco, e le più recenti Tex Coleçao brasiliana e Tex Klasik turca.
Sempre Bosco e Scremin nel ricordarci che le fonti delle copertine della Serie Osages, saranno prese in esame nel loro quarto volume di Western all'italiana di prossima uscita, per il momento ci segnalano che la cover del penultimo albetto della 32a serie si ispira a una vignetta di Alberto Giolitti e Giovanni Ticci, pubblicata sull'americano Gunsmoke 19, del febbraio/marzo 1960.
Saverio Ceri
N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index.
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