di Massimo Capalbo
Prosegue con la quindicesima e ultima parte della lettera "M" il nostro dizionario bonelliano "The Dark Side of Tex", creato e scritto dal super-esperto Max Capalbo; TDSOT è dedicato ai mostri, all'orrore e alla magia presenti nella saga di Aquila della Notte. Puntata piuttosto breve, ma densa di terrore, con... i Mutanti di Good Water! Non ci resta che augurarvi buona lettura e... orrore a non finire! (f.m. & s.c.)
LEGENDA
- I nomi in stampatello e grassetto rimandano a una voce dell’opera. Fanno eccezione i nomi del protagonista della serie, TEX, e quelli dei suoi pards – KIT CARSON, TIGER JACK, KIT WILLER - che sono sempre scritti in questo modo, tranne quando sono inseriti nei crediti di una storia o fanno parte del titolo di un libro (ad esempio: Atlante di Tex).
- Con l’unica eccezione di TÉNÈBRES, RAPHAEL, i personaggi dalla doppia identità sono stati indicati con la loro identità fittizia piuttosto che con il nome vero (ad es.:TAGLIATORE DI TESTE invece che BARRERA, JUAN; SVENTRATORE invece che BARLOW, SALLY).
- Alcuni personaggi sono stati indicati con il soprannome piuttosto che con il nome vero (ad es.: COLORADO BELLE invece che MORROW, ALICE; EL MORISCO invece che JAMAL, AHMED). Riguardo al citato EL MORISCO, la voce a lui dedicata è stata inserita sotto l’iniziale del soprannome vero e proprio – quindi la M -, invece che sotto la E, cioè l’iniziale dell’articolo.
Per quanto riguarda la serie regolare, il titolo attribuito a ciascuna storia è tratto da uno degli albi che la compongono ed è quello, a nostro avviso, più rappresentativo, quello che meglio sintetizza la trama o che, rispetto ai titoli degli altri albi, richiama la storia alla memoria dei lettori in modo più efficace (anche se, in alcuni casi, il nostrotitolo non coincide con quello usato abitualmente dai lettori). Ad esempio, la storia dei nn. 265-268 viene indicata con il titolo del n. 267, Tex contro Yama, perché esso è, per l’appunto, più rappresentativo rispetto a L’ombra di Mefisto (n. 265), La strega (n. 266) e I Figli del Sole (n. 268).
Nota sui collegamenti ipertestuali
MUTANTI DI GOOD WATER
Compaiono ne La minaccia nel deserto (M. Boselli [sog.&scen.] - G. Letteri [dis.], nn. 420-422) e sono, per l'appunto, il frutto di una mutazione causata da un parassita vegetale extraterrestre che, trasportato da un piccolo meteorite, ha contaminato l'acqua del pozzo di Good Water, un trading post dell'Arizona. Gli uomini che subiscono tale mutazione sviluppano sul ventre degli aculei con cui dissanguano e disidratano le loro vittime umane. Inoltre, questi aggressivi mutanti - i quali hanno gli occhi fosforescenti e possono essere uccisi solo con un colpo al cervello - sono anche in grado di riprodursi, contagiando sempre altri esseri umani per mezzo di una specie di vapore luminoso che emettono dalla bocca, contenente le spore del parassita alieno. A scatenare il contagio – prima in un villaggio di indiani Papago, poi nella cittadina di Silver Bell - è il fuorilegge Link Johnson, che, assieme al complice Doug, ha bevuto, ignaro, l'acqua contaminata di Good Water. Grazie anche all'aiuto del medico di Silver Bell, TEX e CARSON riusciranno, dopo varie peripezie, a porre fine alla mostruosa epidemia. Johnson verrà ucciso proprio da TEX, il quale poi, assieme ai suoi amici, farà saltare il pozzo e seppellirà nel deserto il meteorite all'origine di tutto.
Tex 421, novembre 1995. Disegno di Villa |
Sebbene morto, Doug infetta il cane dei Mason, i proprietari di Good Water. Tex sarà poi costretto a uccidere la povera bestia – TEX 421, p. 60
Il medico di Silver Bell mostra a Tex ed a Carson i batteri che hanno contaminato l'acqua di Good Water – TEX 421, p. 91
Coadiuvato da Huascap, la sua prima vittima, Link Johnson contagia lo stregone dei Papago – TEX 421, p. 99
Curiosità: Due le principali fonti ispiratrici di quest'avventura: la storia di GL e Galep Il fiore della morte (vedi la voce corrispondente: FIORIROSSI DELLA MORTE), che peraltro viene citata a p. 12 del n. 422; il famoso racconto di Howard Phillips Lovecraft Il colore venuto dallo spazio (1927). Interessante la figura del medico di Silver Bell (chiamato semplicemente Doc), che, nella vicenda, fa un po' le veci del MORISCO. Merita senz'altro menzionare la scena dell'esperimento con le cavie (n. 422, pp. 63-64) e quella in cui egli mostra a TEX e CARSON, attraverso il suo microscopio, i batteri alieni presenti nell'acqua di Good Water (nomen per nulla omen), alla cui vista i due pards vanno subito col pensiero al loro primo scontro con il MAESTRO (n. 421, pp. 91-92). Un'ultima osservazione: il fatto che l'unico punto vulnerabile dei Mutanti sia il cervello, non può che ricordare gli zombi del compianto George Romero (1940-2017). A differenza, però, dei morti viventi romeriani, i Mutanti di Good Water sono veloci e conservano l'intelligenza che possedevano prima di venire contagiati. Non solo, ma possono infettare gli altri anche dopo morti.
Tex 422, dicembre 1995. Disegno di Villa |
Con i suoi mostruosi aculei, Johnson tenta di contagiare il piccolo Benny Mason, ma l'intervento di Tex glielo impedirà – TEX 422, p. 102
Tex salva Carson dall'ultimo mutante rimasto, il postiglione Jim – TEX 422, p. 106
Frontespizio della prima edizione – apparsa nella rivista Amazing Stories (settembre 1927) - de Il colore venuto dallo spazio
Massimo Capalbo
N.B. Trovate i link alle altre voci di The Dark Side of Tex nella pagina dedicata ai dizionari bonelliani e nella vecchia pagina del Navigatore!
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