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venerdì 19 novembre 2021

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 123

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


Nel Tex Classic che trovate in edicola in questi giorni, il 123° della serie, vengono ristampati a colori gli albetti a striscia dal numero 26 al numero 31 della Serie Leopardo Nero usciti originariamente tra fine ottobre e inizio dicembre del 1962. Nella prima metà dell'albo termina la vicenda del (mancato) incontro ravvicinato del terzo tipo di Tex, mentre nel finale debutta la breve avventura Missione a Silver Bell, ultima storia pubblicata nella Serie Leopardo Nero. I sei episodi giunsero in edicola per la prima volte nel formato odierno di Tex sul numero 56 del giugno 1955. 


Il titolo del Classic proviene dal secondo capitolo in esso ristampato, mentre la copertina è quella storica di Tex 66, Dramma al circo, risalente all'aprile 1966. Questa iconica immagine texiana oltre ad apparire su tutte le ristampe bonelliane della collana dedicata a Aquila della Notte, l'abbiamo vista in edicola sul quinto numero del collaterale della Gazzetta dello Sport realizzato in occasione del settantennale. Notate, nelle immagini sotto, come nelle tre edizioni il fazzoletto da rosso diviene blu, mentre nel Classic ora in edicola torna del colore originale. Lo sfondo, verde in tutte le precedenti edizioni bonelliane, diviene grigio in occasione del Classic numero 123. Infine la stella del ranger(?) presente finora solo sull'albo originale, ricompare oggi, dopo 55 anni, sulla ristampa in quadricromia appena giunta in edicola.


Questa illustrazione galleppiniana è stata utilizzata come copertina anche per un paio di volumi dedicati a Aquila della Notte e dintorni, molto cari alle tematiche di Dime Web. Il primo è Non son degno di Tex, un bel saggio di Claudio Paglieri edito da Marsilio nel 1997, e poi riproposto nel 2008, dedicato alle più curiose statistiche texiane. In questo caso la versione di Tex è un ibrido: con la stella (come in origine), ma anche col fazzoletto blu (come Tutto Tex e ristampe successive). 

L'altro volume riguarda molto da vicino i nostri Francesco Bosco e Mauro Scremin, che utilizzarono proprio questa cover per rappresentare immediatamente il senso e il contenuto del loro primo volume autoprodotto di Western all'italiana, dedicato alle fonti di ispirazione internazionali e non, utilizzate dagli illustratori bonelliani, per copertine e vignette, dei fumetti di Tex e soci. 



A proposito della coppia Bosco e Scremin, approfittiamo per ricordarvi che è imminente l'uscita del terzo volume della serie Western all'italiana, con promette nuove sorprendenti rivelazioni sulle origini segrete delle copertine di Tex e soci;  seguite la pagina di baci & spari, per conoscerne la data precisa.
Come si intuisce dall'immagine qui sopra, anche la cover di Tex 66, ha una fonte di ispirazione americana: si tratta della cover del numero 23 di Gunsmoke dell'ottobre/novembre dell'ottobre 1960. La foto in copertina rappresenta l'attore James Arness nei panni dello sceriffo Matt Dillon, protagonista della serie Tv Gunsmoke a cui il fumetto edito dalla Dell era ispirato. Questo spiega la presenza della stella - da sceriffo, non da Ranger- sulla camicia di Tex nella prima versione di questa copertina, ripresa oggi dal Classic. 
  

Ci sono altre tre curiosità legate a questa immagine, prima di scoprire le versioni internazionali di questa copertina. La prima: La versione ibrida dell'immagine già vista per il volume di Paglieri (con la stella del marshall, ma anche col fazzoletto blu) è stata utilizzata precedentemente, nell'ottobre del 1993, pure dalla Simulmondo per l'ottavo gioco elettronico di Tex, nella collana Tex il mito interattivo.
 

La seconda: Di questa illustrazione esiste una versione colorata direttamente da Galleppini per una serie di cartoline realizzate dall'editoriale Lo Vecchio negli Anni Ottanta. Nella versione del Maestro il mutevole fazzoletto è nero.
 

La terza: Questa immagine è stata utilizzata nel 2007 nell'ambito dei festeggiamenti per i 90 anni dalla nascita di Galep a Casale di Pari, nell'entroterra grossetano, paese natale del Maestro, per evidenziare l'abitazione in cui il creatore grafico di Tex venne alla luce.


Arriviamo a una veloce carrellata delle versioni straniere di questa cover. Qui sotto nella prima fila trovate le prime due variopinte versioni brasiliane della Vecchi, sotto la versione spagnola della Zinco e la più recente versione greca;


Proseguiamo con le versioni "sinottiche" edite dalla Williams, tutte (o quasi) uscite nel febbraio del 1972, a partire dalla danese e dalla svedese; per proseguire con la primo e secondo utilizzo norvegese della stessa cover sulla stessa collana, (il secondo è del settembre '84 con marchio Semic), e l'edizione olandese; per finire con la versione finlandese e inglese. Tutte rigorosamente con la stella da sceriffo perché derivate dalla prima edizione italiana







Lasciamo la cover principale e dedichiamoci ora alle altre copertine ispirate da questa vicenda, partendo da quella probabilmente più strana di tutte le pubblicazioni texiane. La vignetta di partenza la troviamo a pagina 31 dell'albo in edicola: è la seconda della 22a striscia dell'episodio Una scomparsa misteriosa. Una delle sole due vignette dell'avventura La valle della luna, in cui vediamo una porzione di faccia dell'avversario di turno del nostro ranger.
A partire dalla vignetta in questione, che vediamo qui sopra nella colorazione della Collezione Storica a Colori di Repubblica e quindi del Classic, il grafico bonelliano, dopo aver debitamente ingrandito la parte sinistra della faccia dell'alieno, fino a farci contare le singole pennellate di Galep, ha composto la copertina di un albetto di Tex a tiratura limitata, insolitamente di forma rotonda. 


La pubblicazione, realizzata in occasione di cartoomics 2018 ripropone in pagine da due strisce ciascuna tutto l'episodio de La valle della luna. Per questa copertina si è scelto una colorazione più vicina alla versione in quadricromia dell'alieno vista per l'edizione de Il Sabato di cui abbiamo parlato nella precedente puntata, che potremmo definire "nostalgica", visto che nel periodo in cui è uscita originariamente questa avventura, nell'immaginario collettivo gli alieni erano omini verdi, e non grigi come si tende a raffigurarli da una  quarantina d'anni a questa parte. 
A proposito della precedente puntata: avevamo anticipato una copertina delle strisce contenute in questo albo, quella del numero 26 della Serie Leopardo Nero, nella quale il misterioso avversario di Tex, effettivamente verdognolo, spara al malcapitato cavallo del nostro personaggio preferito con una misteriosa arma a raggi in uno scontro frontale, a viso aperto, che all'interno dell'avventura non troviamo. 


La copertina in questione fu di ispirazione a Claudio Villa quando, nel  dicembre 1998, realizzò il miniposter in appendice a Tex Nuova Ristampa 34. Il verdastro e squamoso avversario in questo caso, per essere più fedeli all'avventura,  è un po' riparato dalle rocce. 


I lettori brasiliani per i quali questi disegni venivano normalmente realizzati in prima battuta, stavolta dovettero aspettare un decennio per vedere questa illustrazione di Claudio Villa, dato che solo in occasione de Os Grandes Clássicos de Tex numero 18 del dicembre 2008, della Mythos, venne utilizzata come copertina.

 

Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire anche le precedenti puntate di Secret Origins in Cronologie & Index. 

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