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venerdì 5 novembre 2021

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 122

di Saverio Ceri
con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Bentornati a Secret Origins l'appuntamento quattordicinale che ci conduce alla scoperta delle origini delle copertine di Tex Classic e di eventuali altre cover ispirate alle pagine a fumetti dell'albo in edicola. 


Il 122° Classic di Tex ripropone in quadricromia i sei albetti a striscia che vanno dal numero 20 al numero 25 della Serie Leopardo Nero, usciti tra il settembre e l'ottobre del 1962. I sei capitoli furono poi ristampati quasi completamente (le ultime 8 strisce trovarono posto sull'albo successivo) nel numero 55 della collana attuale di Tex nel maggio 1965. Gli episodi in questione raccontano la fine della vicenda del Grande Re, una delle storie più lunghe di Tex nel periodo in cui fu pubblicato a strisce. Successivamente, a partire dal terzo albetto riproposto in questo Classic, prende il via la seconda delle tre avventure di Tex pubblicate sulla Serie Leopardo Nero: La valle della Luna, uno degli episodi più fantascientifici di Tex, di cui parleremo più avanti. Il titolo del Classic, La morte verde, è preso in prestito dal quinto capitolo contenuto in questo volumetto ed è legato proprio alla seconda avventura. La copertina crediamo sia stata scelta, invece, per le primissime vignette dell'albo in cui Tex affronta un pellerossa armato di tomahawk. La copertina, l'avrete riconosciuta, è quella nel numero 7 di Tex, Il patto di sangue, delle cui origini abbiamo già parlato nella puntata 24 di questa nostra rubrica, inserendola cronologicamente all'episodio da cui era ispirata.  Qui sotto, nella gif animata, riassumiamo tutti i passaggi dall'Albo d'Oro del 1954, fino al Classic odierno. Divertitevi a scoprire tutte le modifiche dell'immagine, dalla scomparsa di Gros Jean, all'allungamento esagerato degli arti di Tex, passando per il cambio di paesaggio sullo sfondo e il  fazzoletto al collo di Tex che gradualmente scompare.

Questa copertina di Galep, nella sua stesura originale, quella per l'Albo d'Oro, ha fatto anche al sua comparsa nelle edicole francesi nell'agosto del 1955 come cover di Fox n°12. Da notare, rispetto all'originale italiano, che Gros Jean non spara e che Tex ha misteriosamente smarrito la pistola.

La stessa situazione si ripete sulla nuova versione transalpina, stavolta con sfondo giallo (come per Tex 7, già uscito nel frattempo in Italia), apparsa come cover del n°44 di Bronco nel gennaio del 1969.


Questa storica immagine di Tex, nella sua versione più conosciuta, quella de Il patto di sangue, venne ribaltata in occasione del numero 111 dell'edizione turca. La barba del pellerossa è frutto di un'artistica e anonima aggiunta a penna sulla cover che si può reperire online. 


E' ispirata invece alla versione di Tutto Tex la copertina del dodicesimo numero di Tex Coleçao della brasiliana Globo


Se Sulla cover de Il patto di sangue non ci sono, per il momento, fonti di ispirazione ufficiali, non altrettanto si può dire dei sei albetti originali che vengono riproposti in questo Classic. I nostri instancabili ricercatori di fonti Texiane, Francesco Bosco e Mauro Scremin, ci segnalano che esiste una vignetta americana che venne usata da Galep come riferimento per due copertine uscite a distanza ravvicinata. Sia la cover del numero 20, che del 26, della Serie Leopardo Nero, pur facendo parte di due storie completamente differenti, sono infatti ispirate alla stessa vignetta di Man From Wells Fargo del febbraio/aprile 1962


La vignetta in questione è firmata dal futuro texiano Alberto Giolitti, che in quegli anni però lavorava per la Dell Publishing. Nella cover del numero 20, riferita all'assalto finale al castello del Grande Re, si riconoscono somiglianze più sui tre cavalieri indiani che sul personaggio a terra pronto a difendersi con una anacronistica spada. Nella cover del numero 26 invece, a parte un pellerossa che si trasforma in Tex, troviamo somiglianza sia nell'indiano sullo sfondo, sia sull'alieno in primo piano che spara con una altrettanto anacronistica pistola laser sul cavallo di Tex. Questa seconda copertina ha ispirato anche un'altra cover di Tex di cui parleremo nella prossima puntata.


La stessa pisola laser, col suo raggio fatale, è protagonista anche della cover del numero 25 della Serie Leopardo Nero. Bosco e Scremin ci segnalano che il malcapitato che viene colpito è ispirato dalla vignetta dello stesso Giolitti realizzata per un albo della serie Have Gun, Will Travel, sempre targato Dell.

Torniamo, prima di chiudere all'avventura La valle della luna, i cui otto capitoli sono equamente divisi tra questo e il prossimo Classic. Di questa atipica avventura, con un essere alieno, che Tex non vedrà mai perché riesce a scomparire prima di essere catturato, esistono due ristampe a colori uscite in tempi, formati e con editori diversi. In questa puntata occupiamoci della prima delle due, che risale al 18 luglio del 1992. La storia uscì come albetto brossurato, nel classico formato 16x21 bonelliano,  allegato al settimanale Il Sabato della Edit Editoriale Italiana di Roma. 


Della copertina, presa in prestito da Tex 55, ma completamente "aliena" alla storia, parleremo a tempo debito, quando la redazione bonelliana la sceglierà come cover per un numero del Classic, occupiamoci ora del contenuto. L'episodio che è composto in origine da 224 strisce, quindi 74 tavole più 2 strisce, in questa edizione raggiunge la lunghezza di 76 tavole. Solo in questa edizione, dunque ci sono almeno 4 strisce in più, di cui due sono nella tavola di apertura, una occupata dal titolo e l'altra da una cartina delle zone del sud-ovest americano che Tex bazzica di solito. 


Nella terza striscia della prima tavola inizia l'avventura vera e propria, esattamente a fondo pagina come a pagina 90 di Tex 55, dove di solito partiva questa storia nelle varie edizioni delle avventura di Aquila della Notte uscite nella seconda metà del secolo scorso. Nello stesso modo esattamente tra tavola 40 e 41, ovvero le due tavole che segnano il passaggio tra il numero 55 e il 56 di Tex, troviamo le altre due tavole aggiunte. Chi nel 1992 in redazione mise mano al ritocco di questa storia lo fece, evidentemente basandosi sulle strisce rimontate per la seconda serie gigante di Tex e ritoccate per Tutto Tex. Il lavoro del grafico in questione fu anche quello di togliere tutti i numeri in basso a destra che derivavano dalle pagine delle strisce, e di eliminare tutti i titoli intermedi, anch'essi derivanti dalla strisce, sostituendoli con nuove vignette, e in alcuni casi anche nuovi balloon, realizzati per l'occasione, o allungando la vignetta d'esordio del capitolo come nell'esempio che vedete qui sotto. 

Qui vedete in parallelo le tre versioni della striscia d'esordio: quella in bianco e nero classica; quella del volumetto allegato a Il Sabato con aggiunta di disegno sulla sinistra; e quella del Classic derivante dalla versione colorata per la Collezione Storica a Colori di Repubblica. Tirando le somme, l'albetto allegato al settimanale presenta questa storia in una versione unica, mai vista prima, ne mai riproposta dopo, sia come colori, che come disegni. 

Saverio Ceri

Trovate tutte le altre origini delle copertine di Tex Classic alla pagina Cronologie & Index!

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