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martedì 17 novembre 2020

SECRET ORIGINS: MISTER NO 3

di Saverio Ceri

con la collaborazione di Francesco Bosco e Mauro Scremin

Approfittando dello spunto datoci delle uscite settimanali della collana cronologica, a colori, collaterale alla Gazzetta dello Sport, andiamo a scoprire le copertine originali di Mister No, le loro eventuali fonti di ispirazione e le loro vicende editoriali in Italia e nel mondo.


Il Terzo numero di Mister No contiene la fine della storia Amazzonia disegnata dal grande Franco Donatelli e l'inizio della terza avventura del personaggio, disegnata dall'altrettanto grande Franco Bignotti. La staffetta tra i due Franchi, o tra i due disegnatori presi in prestito dalla scuderia di Zagor se preferite, porta Jerry Drake da Manaus a Salvador de Bahia, dove scoprirà, a sue spese, la capoeira e verrà a conoscenza, insieme a noi lettori, delle vicende storiche dei controversi Cangaceiros, banditi per alcuni, eroi per altri.

La copertina originale disegnata da Ferri, risale all'agosto 1975 e potete vedere qui sotto completa del titolo e del logo concepiti dallo storico grafico bonelliano Luigi Corteggi.

Nella ristampa degli Anni '80, Tutto Mister No, i colori vennero realizzati redazionalmente e risultano decisamente più piatti rispetto all'originale.

Nella ristampa più recente, quella delle edizioni If (2007), i colori realizzati dallo staff di Gianni Bono sono sicuramente più rispettosi dell'immagine originale e decisamente più tridimensionali rispetto alla prima ristampa bonelliana.

Non esistono versioni alternative di questa cover in giro per il globo. Tutti gli editori stranieri di Mister No hanno scelto di utilizzare la stessa immagine di Gallieno Ferri. Qui sotto vediamo la versione spagnola dal caratteristico logo militare, la prima versione brasiliana, la versione "pirata" portoghese della Portugal Press, la più recente versione croata, la francese della Mon Journal, la greca, la versione jugoslava sulle pagine dell'antologico Lunov Magnus Strip, dove quest'episodio venne pubblicato come quinto, e la più recente edizione brasiliana targata Panini.

Tutte presentano piccole varianti cromatiche, ma l'immagine è bene o male la stessa. L'ispirazione per la copertina di quest'avventura incentrata sui Cangaceiros potrebbe essere venuta a Sergio Bonelli proprio da un romanzo dedicato ai ribelli del Sertão nel 1953 da Josè Lins do Rego Cavalcanti, sceneggiatore e scrittore brasiliano, discendente del fiorentino Filippo Cavalcanti trasferitosi in Brasile nel XVI secolo. In particolare l'idea per lo sfondo della copertina potrebbe derivare dalla cover dell'edizione francese del romanzo edita da Plon tre anni più tardi.  


Prima di chiudere questa puntata torniamo, grazie ai nostri collaboratori Francesco Bosco e Mauro Scremin, a raccontare delle origini del personaggio attraverso alcune dichiarazioni rilasciate nel corso degli anni da Sergio Bonelli, alter ego di Guido Nolitta, che aveva pensato inizialmente ad un personaggio da raccontare su una miniserie estiva da 5-6 numeri, così scelse i soli Donatelli e Ferri per i disegni… da strappare però a Zagor, personaggio che in quel momento godeva di un successo strepitoso. Era il 1972, ma l'idea era nata dopo un viaggio in Centro-Sudamerica fatto nel 1970. Bonelli fece disegnare due storie molto brevi: la prima a Donatelli, intitolata “Amazzonia” (il materiale a corredo fornito a Donatelli da Nolitta è ben visibile nelle tavole del disegnatore di Alessandria), la seconda a Ferri. La cosa però si fermò lì, tanto che non face mai disegnare un terzo episodio. Così le due storie rimasero nei cassetti di Via Buonarroti per ben due anni. Poi, dopo aver fatto disegnare un cappello introduttivo di cinque pagine da Ferri e assegnate le copertine all'amico Gallieno, pubblicò per prima la storia disegnata dal creatore grafico dello Spirito con la Scure (che riteneva l'episodio meglio riuscito tra i due sceneggiati). Il riscontro nelle edicole fu sorprendente, tanto che Sergio Bonelli, fu costretto a ristamparne le copie a brevissima scadenza: si parla di un target di lettori inizialmente ipotizzato attorno alle 25mila unità (con 40mila in fase di stampa) che si moltiplicò in breve tempo a sette volte di più.
Graficamente, la messa a punto definitiva del personaggio si ebbe con l'ingresso in squadra di Roberto Diso, a pubblicazione in corso, che cambiò il modo di vestire di Mister No, nonostante le cover di Ferri continuassero a vedere il pilota amazzonico indossare gli abiti dell’esordio.

Saverio Ceri

N.B. Vi invitiamo a scoprire o riscoprire, anche le precedenti puntate di Secret Origins dedicate al Tex Classic e a Mister No in Cronologie & Index.

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