di Saverio Ceri
Decisamente movimentata la vicenda editoriale della copertina del quarantanovesimo classic di Tex.
Tutto parte da questa striscia, l'ultima dell'albo, pubblicata in origine sul n.8 della serie rossa della Collana del Tex del 31 maggio 1954.
Tex si carica in spalle un Tenente privo di sensi per salvarlo da un'incendio.
La scena sembra perfetta anche per fare da copertina allo stesso albo, Sulle soglie dell'inferno, ma essendo la cover, l'impresa deve apparire ancora più ardua, quindi Tex si presenta senza la bandana a coprirgli le vie respiratorie. Colui che viene soccorso non pare così privo di sensi, visto che ce la fa anche a stringere un braccio intorno al collo del soccorritore.
Nel giugno del 1956, in occasione della ristampa dell'episodio sulla collana quindicinale Albo d'Oro, Galep ridisegna la scena con Tex che tenta di trascinare il Tenente (che intanto ha di nuovo perso i sensi), fuori dall'inferno di fuoco.
Passano altri sette anni e nel dicembre del 1963, per il volume Sabbie mobili, il trentottesimo della serie attuale di Tex, la redazione Bonelli riesuma la scena, cambiandone completamente il contesto: il disegno della coppia protagonista viene leggermente ruotato in senso antiorario portando la figura di Tex perpendicolare al terreno, e l'ambiente circostante da secco, diviene umido, molto umido; e come suggerisce il titolo dell'albo, i piedi dei malcapitati vengono impantanati in pericolose sabbie mobili. Grazie alla rotazione dell'immagine, il moribondo co-protagonista (che a questo punto non sarà più Tenente) parrebbe essere ancora in grado di reggersi in qualche modo sulle proprie gambe.
I pantaloni del malcapitato personaggio si trasformano da rossi a bianchi e così rimarranno fino alla fine della storia editoriale di questa immagine.
Si giunge poi agli anni ottanta, quando per Tutto Tex, la testa del ranger viene ridisegnata da Galleppini, ma anche inclinata per rendere l'idea dello sforzo del soccorritore. Il creatore grafico di Tex contribuisce col suo pennello anche a rendere più rigogliosa la vegetazione sullo sfondo.
Nel decennio successivo, sulla copertina della Nuova Ristampa, la vegetazione perde vigore e le acque melmose della palude finalmente assumono un colore simil sabbia, dopo il verde e il verdolino delle incarnazioni precedenti.
Chiudiamo il cerchio, finalmente, con l'albo del 2019. dove si ripristina la situazione iniziale, tornano fuoco e fiamme, Tex improvvisamente ringiovanisce e per lo stupore il Tenente, tornato tale, perde nuovamente i sensi (i suoi pantaloni, però, non ritrovano l'antico splendore).
Ma non finisce qui. L'eroico salvataggio di Tex ha colpito anche la fantasia di Claudio Villa che nell'ottobre 1995 ha voluto re-interpretare la situazione per la quattordicesima copertina di Tex Edição Histórica della brasiliana Globo.
L'immagine infine la re-incontriamo come sempre in una versione dai colori un po' più piatti e con qualche ritocco a livello di ombre, in appendice a Tex Nuova Ristampa 12 del gennaio 1997.
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