Diamo i numeri 53
di Saverio Ceri
L’anno
che sta per chiudersi è stato, come facilmente pronosticabile, l’anno di Tex.
Se il ranger nel 2017
era sceso per la prima volta, dopo 49 anni, dal podio dei personaggi bonelliani
più pubblicati, in questo 2018 si è
rifatto con gli interessi, tornado in cima alla graduatoria dopo 11 anni di
dominio dylandogghiano e stabilendo il record storico di pagine pubblicate
nell’arco dei dodici mesi.
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L'immagine è quella realizzata per i cinquant'anni, ma ci sembrava l'ideala anche per festeggiare la radiosa annata del Ranger. Disegno di Claudio Villa |
Prima di scoprire per intero questa e le altre
classifiche bonelliane del 2018, rinnoviamo la premessa ai navigatori che per
la prima volta si imbattono in questa rubrica:
Quelle che
seguiranno sono classifiche di quantità, non di qualità; vengono stilate
considerando le tavole inedite prodotte
dalla Bonelli e pubblicate su albi della Bonelli nel corso dell’anno. Non
troverete quindi tutti gli autori bonelliani, che giorno dopo giorno lavorano
per l’editore, ma solo quelli che negli ultimi dodici mesi sono stati
pubblicati; ci saranno quindi autori che magari non lavorano più, ma le cui
storie non erano state finora date alle stampe; non ci saranno invece alcuni
autori che attualmente producono materiale per la casa editrice, ma le cui
storie non sono ancora state programmate nelle varie collane dell’editore di
Tex & C. Non troverete le tavole prodotte dalla Bonelli, ma pubblicate da
altri soggetti (come albetti realizzati per fumettistiche convention), ne ci
sarà traccia di tavole non inedite, sia che abbiano visto la luce per la prima
volta su albi bonelliani che non; per capirci non compaiono i dati delle varie
storie ristampate in edizione da libreria, anche se, come nel caso del recente
volume di Nathan Never, Odissea nel futuro, vengono conteggiati i colori perché
commissionati per l’occasione, o episodi come “Tre tipi tosti” di Dragonero
riproposto sull’ultimo Magazine del personaggio, ma originariamente pubblicato
in appendice al volume”Minaccia all’impero” distribuito in libreria nel
settembre 2017.
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La riproposta in volume del secondo Nathan Never Gigante, colorato per l'occasione. Autocitazione in copertina di Alberti |
Come
per lo scorso anno un’ulteriore precisazione: i numeri che seguiranno rischiano
di non essere completamente esatti; Alcuni albi sono firmati a più mani, molte
mani; Questa abbondanza di firme, talvolta
impedisce alla redazione di indicare quali singole pagine dell’albo siano
disegnate dall’uno o dall’altro illustratore. Così succede di avere albi in cui
hanno messo mano dai due agli otto disegnatori, di cui molti esordienti (e quindi
con un tratto meno riconoscibile), “amalgamati” in alcuni casi dai coloristi,
che se da una parte col loro lavoro facilitano la fusione tra gli stili
impedendo brutali stacchi di disegno, dall’altra appunto complicano
l’attribuzione delle chine sottostanti. Così pur cercando di accreditare al
meglio le varie tavole, non è detto che ci sia riuscito; anzi sollecito i
disegnatori e i coloristi coinvolti in questi albi multi-firma a segnalarmi
inesattezze, se le riscontrano, aiutandomi così a correggere le cronologie
delle serie coinvolte, attribuendo a ognuno i propri meriti.
I numeri complessivi
Le
tavole inedite pubblicate quest’anno sono state 23.452, ovvero l’1,32*% in meno dello scorso anno. Di queste 1290,67
(il 5,62% in più rispetto al 2017) sono apparse su volumi destinati al circuito
librario (o per la vendita diretta nello shop online o alle mostre
fumettistiche). Il perché del numero decimale lo scopriremo più avanti; ora il
dato curioso è che a fronte di una diminuzione, seppur lieve delle pagine
complessive, siano aumentate le pagine inedite destinate innanzitutto alle
librerie, e questo nonostante le tavole a fumetti stampate in volume siano
state nel corso del 2018, circa il 13% in meno dei dodici mesi precedenti. Il
dato è per ora solo “curioso” e non “interessante”, perché in fondo stiamo
parlando solamente di un 5,50% di tavole inedite presentate in volume sul
totale pubblicato, contro un 5,13% del 2017: spostamenti minimi che potrebbero
essere semplicemente frutto del caso e non di una mutata strategia della casa
editrice. Un nuovo record, quello di 219
albi di materiale prevalentemente inedito pubblicati nel corso del 2018,
evidenzia invece un’altra tendenza, ovvero quella di albi sempre più “smilzi”.
La media quest’anno si attesta a 107,09 tavole inedite a albo, ovvero il 3,58%
in meno del 2017, ma soprattutto il 17,52% in meno del record storico di 129,54
tavole risalente a 7 anni or sono.
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Una delle novità del 2018 - tornano le strisce - Cover di Sedioli (matite) e Verni (chine) |
Tornando
al mercato librario, segnaliamo che le pubblicazioni destinate a questo
circuito sono state quest’anno 49 (+19,51% rispetto al 2017), tra volumi di
ristampe, di inediti, di saggistica e art book. Mediamente le tavole a fumetti
contenute nei volumi da libreria cala di un 27% rispetto allo scorso anno. Entrambi
i dati sono “alterati” da una delle “novità” di quest’anno, ovvero le strisce di Zagor che in 6 albi
hanno presentato quello che normalmente viene contenuto in meno della metà di
un volume, incrementando così il numero delle pubblicazioni, ma diminuendone
drasticamente la media di fumetti contenuti. Al calo della media ha contribuito
anche il volumetto dei Bonelli Kids che presenta solo 22 strisce inedite
rispetto a quante pubblicate lo scorso anno sul web, quantificabili in 14,67
tavole “classiche”. Questo spiega il numero decimale, di poc’anzi.
Le Serie e i
personaggi
Il
duemiladiciotto segna la nascita ufficiale della linea Audace, la linea
“adulta” della Bonelli, anche se un piccolo assaggio lo si era già potuto avere
col primo volume di Senzanima presentato a Lucca’17. Delle 28 serie pubblicate negli
ultimi dodici mesi e che troverete elencate nella graduatoria qui sotto, ben 5
sono riconducibili a questa nuova divisione dai “contenuti espliciti”, mentre 4
sono le collane “young” dedicate ai giovani lettori, testate quest'ultime che nel 2018 hanno subito una battuta d’arresto in attesa
dell’esordio della serie a cartoni di Dragonero. Da segnalare il ritorno, anche
se in versione Audace, di Mister No, lo storico personaggio creato da Sergio
Bonelli.
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Il ritorno di Mister No, in un "What if..." bonelliano: Cosa sarebbe successo se Jerry Drake fosse nato vent'anni dopo? - Cover di Emiliano Mammucari |
Nella
graduatoria qui sotto troverete tutte le serie incolonnate per numero di tavole
inedite pubblicate nell’annata; Nell’ultima colonna trovate la variazione
rispetto alla posizione occupata nel 2017 e a fianco, quando necessario, un
quadratino giallo che sta ad indicare che il risultato ottenuto nel 2018, a livello di tavole pubblicate, e il migliore di sempre per il personaggio; il
Record Storico (RS) se scritto in verde è stato battuto, se in arancio
semplicemente eguagliato.
Come accennavamo in apertura, dopo
undici anni di incontrastato dominio dylandogghiano torna a primeggiare Tex, che non solo si aggiudica il suo
48° "scudetto" bonelliano, ma stabilisce anche il nuovo record storico di pagine
pubblicate in un solo anno di un solo personaggio, ben 2906; forse solo Mickey Mouse in tutto il mondo può vantare una
produzione maggiore, anche se non conosco così bene le vicissitudini editoriali
di Topolino a livello planetario da esserne sicuro. A Dylan Dog, che a sua volta ottiene il record “personale” di tavole
pubblicate in un anno, non resta che abdicare e accomodarsi sul secondo gradino
del podio. Nathan Never lo scorso
anno secondo, invece, pur migliorando lo
score rispetto al 2017, è costretto a
scendere dal podio, superato da Zagor
che a sua volta ha surclassato il proprio record di tavole annuali pubblicate,
riuscendo a mantenere il posto tra i primi tre. Record storico anche per Dragonero che primeggia come numero di
pubblicazioni inedite, ben 25, grazie
sia alla versione “adulta” che alla
versione “young”. Con le tavole di
quest’anno Dylan Dog supera la boa delle sessantamila tavole pubblicate, Mister No quella delle quarantamila;
mentre Dampyr diviene l’ottavo
personaggio più pubblicato di sempre in casa Bonelli, scavalcano Il Piccolo
Ranger fermo dagli Anni Novanta.
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Anche grazie alla nuova collana Tex raggiunge un numero di tavole pubblicate impressionante in questo 2018. Cover di Maurizio Dotti |
Da
precisare anche che le tavole dei team up tra personaggi bonelli sono state
attribuite in base alla collana ospitante, quindi nel caso del recente incontro
tra Dylan Dog e Martin Mystère, tutte le tavole sono appannaggio del Detective
dell’Impossibile, così come a Zagor sono attribuite quelle dell’incontro con
Brad Barron e a Morgan Lost quelle del crossover con l’indagatore dell’Incubo.
Il numero decimale nelle tavole di Martin Mystère deriva dalla necessità di
aggiungere una striscia a una delle sequenze di raccordo pubblicate nel Martin
Mystère Presenta, da qualche anno non più allegato, ma integrato come flip
book, allo speciale del Detective dell’Impossibile.
Gli Sceneggiatori
Dopo
quattro anni di segno positivo, stavolta il numero degli scrittori coinvolti in
albi bonelliani torna a calare. Sono 78, contro i 92 dello scorso anno, gli
sceneggiatori che hanno tessuto le trame dei 219 albi inediti, pubblicati
nell’annata che si sta per concludere. Dodici sono gli esordienti in Casa
Bonelli, tra loro un certo… Dario Argento che si aggiudica la
sessantaquattresima posizione. Nella tabella li trovate incolonnati per numero
di tavole pubblicate, scoprirete a quali personaggi hanno collaborato e se il
risultato degli ultimi dodici mesi è il loro Personal Best (PB), oppure se sono
all’esordio (E), in casa editrice. I tanti numeri periodici che troverete sono
figli di storie scritte a più mani, e di tavole di formato non classico (come
quelle dei Bonelli Kids).
Meno
scontata di quanto appaia è l’ennesima vittoria annuale di Mauro Boselli, giunto al suo quindicesimo successo, l’ottavo
consecutivo, e al ventunesimo podio nella carriera bonelliana.
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Il solito Mauro Boselli. Anche quest'anno abbiamo dovuto trovare una nuova foto per celebrarlo. |
Mauro
infatti fino ai primi di settembre veleggiava ben distante da Pasquale
Ruju, intorno alle 600 tavole, ma negli ultimi quattro mesi dell’anno
un’incredibile exploit, di oltre 1000
tavole pubblicate, gli ha consentito ancora una volta di scavalcare e staccare
qualsiasi collega in questa speciale graduatoria. Nella storia della casa
editrice solo G.L. Bonelli tra il 1949 e il 1958 è riuscito a fare meglio,
aggiudicandosi ben 10 annate consecutive. L’unico che ha impedito che questo
record fosse superato è stato involontariamente lo stesso Pasquale Ruju, visto
che nel 2010 fu più prolifico di Boselli, senza quella battuta d’arresto ora
staremmo festeggiando l’undicesima vittoria consecutiva del Boss. Per Ruju è il
quinto podio in carriera, come per Stefano
Vietti, terzo classificato: entrambi tornano per la prima volta sul podio
dopo il 2012.
Alle
loro spalle si piazza Jacopo Rauch
che per la prima volta in carriera entra nella top ten annuale degli sceneggiatori bonelliani più prolifici, grazie
anche al suo primato personale di pagine pubblicate nell’arco dei dodici mesi. Lo stesso vale per il collega zagoriano Antonio Zamberletti: record e prima storica
presenza in top ten. Sette gli autori che sono riusciti a mantenere il posto
tra i primi dieci, rispetto allo scorso anno. Escono Burattini (dopo nove anni
consecutivi di presenza in questa ristretta cerchia), Eccher e Faraci. Per la
cronaca Boselli è alla 25a presenza consecutiva nella Top Ten.
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Claudio Chiaverotti, giunge al trentesimo anno di pubblicazione consecutiva per la Bonelli Editore |
Tra
gli scrittori pubblicati quest’anno il veterano è sempre Alfredo Castelli, giunto al suo 47°anno bonelliano, lo seguono Giancarlo
Berardi che pubblica su albi SBE da quarantuno anni, Maurizio Mantero che ha esordito nel 1979. Dopo il già citato Castelli,
giunto al suo 42° anno consecutivo di pubblicazione, segnaliamo che Mignacco viene pubblicato ininterrottamente da 32 anni,
seguito da Vigna (31 anni), Chiaverotti (30), Boselli (29),
Burattini (28), Manfredi e Berardi (25), Ruju (24), Vietti (23), Enoch (22),
Barbato e Mantero (21).
I
Disegnatori
Nuovo
record di disegnatori pubblicati su albi bonelliani in un solo anno: 229; tra questi
47 esordienti (altro primato). Come per gli sceneggiatori li trovate tutti qui
sotto in ordine di pagine pubblicate.
Finalmente
è l’anno di Gianni Sedioli, che per
ben due volte, nel 2008 e 2014, aveva superato le 500 tavole pubblicate in un
anno, ma in entrambi i casi si era dovuto accontentare della piazza d’onore
alle spalle di Cascioli prima, e di Roi poi, stavolta con sole (si fa per dire)
487 tavole riesce ad aggiudicarsi il suo primo “scudetto” dei disegnatori
bonelliani. Buon risultato di Marcello Mangiantini che non solo è l’unico
disegnatore della top ten del 2017 ad essere presente anche quest’anno nei
primi dieci, ma scala anche il podio di un gradino, dal terzo al secondo posto;
tra l’altro per il disegnatore pistoiese si tratta del terzo podio negli ultimi quattro anni, il
quarto in carriera. Sul gradino più basso dello stesso podio si piazza Alessandro Nespolino, che per la prima
volta va a medaglia; a parte quest’ultimo tutti gli altri disegnatori
piazzatesi tra i primi dieci, avevano già raggiunto in carriera la top ten, chi
per una sola volta come Raffaelli, Dotti o Ginosatis, chi per ben diciassette
volte come i fratelli Di Vitto.
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Gianni Sedioli, il disegnatore più pubblicato in casa Bonelli in questo 2018 |
Nella
classifica dei disegnatori trova posto per l’ultima volta Renzo Calegari, che conclude la sua parabola bonelliana iniziata
nel 1954, con la storia Gli eroi del
Messico pubblicata postuma su Le Storie in questo 2018. Il decano tra i
disegnatori di quest’anno è Giovanni Ticci, la cui carriera bonelliana è
iniziata nel gennaio del 1967, seguito da Roberto Diso, bonelliano dal 1975 e
da Giancarlo Alessandrini, esordiente nel 1977.
Come
sempre citiamo i disegnatori più costanti, pubblicati ininterrottamente da
decenni, come Giovanni Freghieri, che risponde presente per il 34°anno
consecutivo, uno in più di Montanari & Grassani; Seguono Brindisi pubblicato ininterrottamente da 29 anni, Rodolfo Torti da 26, Michelazzo da
24, Enoch da 23, Piccoli da 21.
I Copertinisti
Nuovo
record anche di copertinisti: quest’anno per realizzare quello che molti
considerano il disegno più importante dell’albo sono stati chiamati ben 64 illustratori. Altro record sono le 271 copertine commissionate quest’anno:
218 per albi contenenti storie inedite a fumetti, le altre per ristampe da edicola, ristampe in
volume, variant cover, albetti allegati, volumi non a fumetti. Non compaiono in
graduatoria le copertine realizzate graficamente in redazione partendo da
vignette tratte dalle tavole a fumetti, oppure cover realizzate sfruttando
disegni realizzati in passato in occasione di kermesse fumettistiche o per
edizioni straniere.
Secondo
successo per Gigi Cavenago,
copertinista di due collane mensili; completano il podio, come nell’anno
passato, Alessandro Piccinelli e Claudio Villa.
Da
segnalare la presenza in classifica anche dei due illustratori che si sono
occupati dei quattro romanzi in prosa dedicati ai giovani eroi bonelliani: Bonetti e Barbieri; per il primo si tratta dell’esordio assoluto in Bonelli, mentre il secondo già aveva
illustrato una cover per il Dylan Dog Color Fest in passato.
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Autoritratto di Gigi Cavenago, per il secondo anno il copertinista più impiegato in Via Buonarroti. |
I Coloristi
In
controtendenza rispetto al recente passato, l’apporto dei coloristi ai fumetti
bonelliani. Quest’anno le pagine di cui la SBE ha commissionato la
realizzazione della quadricromia sono state 6833,67 (-11,60% in meno rispetto
al 2017), di cui 5779,67 inedite (-4,58% sempre in confronto ai precedenti
dodici mesi); l’incidenza delle tavole in technicolor sul totale scende al
24,64%; i coloristi (o studi di coloristi) impiegati, sono però saliti a 67 unità (nuovo
primato per l'editore). La cosa positiva è che quest’anno l’attribuzione dei colori è
stata un po’ più puntuale, pur rimanendo una piccola
parte di tavole non accreditate; per questo troverete in calce alla graduatoria
un numero di tavole colorate… non si sa da chi. In ogni caso, come per i
disegnatori ho cercato di individuare chi ha colorato cosa, ma non è detto che
sia riuscito nell’intento, quindi la graduatoria che segue potrebbe contenere
delle inesattezze. Una precisazione: non vengono attribuite tavole già colorate
in precedenti occasioni e semplicemente ripubblicate; mancano dal conteggio, ad esempio, le tavole di Tex Classic (i
cromatismi sono i soliti della Collezione
Storica di Repubblica), mentre nel caso della collana Dylan Dog di Tiziano Sclavi,
a Bertelè vengono attribuite solo metà pagine, perché più che colorarle, arricchisce
di effetti vintage, le tavole già in technicolor. Ecco la classifica completa:
Terzo
alloro consecutivo per l’Arancia Studio
che si occupa praticamente in esclusiva di Morgan Lost. Anche Luca Bertelè, si guadagna il podio, per
il secondo anno consecutivo, grazie al suo lavoro in esclusiva per la ristampa
dedicata al Dylan Dog di Sclavi; a completare il podio troviamo Oscar Celestini il colorista principale
delle collane dedicate a Tex.
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Luca Bertelè, ancora una volta sul podio dei coloristi più attivi, grazie al suo lavoro sul Dylan Dog di Tiziano Sclavi. |
Diamo
ora un’occhiata ai numeri dei singoli personaggi:
4Hoods
In
quella che potrebbe essere l’unica stagione del quartetto avventuroso creato da
Recchioni, il principale sceneggiatore è stato Rossi Edrighi, il principale disegnatore Riccardo Torti, il principale colorista Bagnoli.
Commissario
Ricciardi
Nella
prima annata “completa” della trasposizione a fumetti del personaggio di Maurizio De Giovanni, lo sceneggiatore
principe è stato Terracciano, mentre
il disegnatore più pubblicato è stato Siniscalchi.
Tra i coloristi ex-aequo tra Carotenuto
e Matrone.
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La versione a fumetti del Commissario Ricciardi. Disegno di Daniele Bigliardo |
Creepy Past
Anche
per l’horror adolescenziale di Enna
e Di Gregorio si potrebbe trattare
dell’unica stagione, e i due sceneggiatori si sono divisi equamente i compiti
scrivendo 180 tavole ognuno. Tra i disegnatori invece Rigano si aggiudica la classifica 2018. Il colorista principale dell’annata
è stato Dottori.
Dampyr
Dopo
l’exploit di Falco dello scorso anno, Boselli
torna ad essere lo scrittore più prolifico dell’annata dampyriana con 564
tavole; questo è il suo diciottesimo “scudetto” su 19 anni di presenza in
edicola del personaggio. Trai disegnatori vince per la seconda volta Del Campo grazie alle 160 tavole dello Speciale.
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Il "quadro" realizzato da No Curves utilizzato come cover dell'edizione da libreria di Dampyr 224. |
Dragonero
Col
record di testata di 1199 tavole pubblicate, Vietti è per la quinta volta lo sceneggiatore più prolifico
dell’anno su Dragonero. Tra i disegnatori prevale per la prima volta Olivares grazie alle 188 tavole pubblicate quest’anno.
Da segnalare che con le tavole pubblicate nel 2018 Rizzato ha superato Matteoni
nella classifica generale della serie divenendo, a oggi, il disegnatore più
prolifico del personaggio.
Dylan Dog
Gigi
Simeoni per la prima volta è lo
scrittore più pubblicato dell’anno sulle collane dedicate all’Indagatore
dell’Incubo con 470 tavole; tra i disegnatori è il veterano Casertano ad aggiudicarsi con 254
tavole il suo quarto titolo dylandogghiano.
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Il Dylan Dog disegnato da Corrado Roi su testi di Dario Argento |
Julia
Ovviamente
è Berardi con 819 tavole, la metà del
totale, visto che firma a quattro mani tutte le sceneggiature lo scrittore più
prolifico di Julia. Tra i disegnatori con 252 tavole vince per la quarta volta
in carriera, Boraley.
Martin Mystère
Lotti bissa il successo dello scorso
anno come scrittore di Martin Mystère più pubblicato; quest’anno con 539
tavole, suo primato personale, scala la classifica degli sceneggiatori del
Detective dell’Impossibile fino al quinto posto assoluto. La stessa sorte tocca
a Paolo Ongaro tra i disegnatori,
che raggiunge il quinto posto assoluto tra gli illustratori grazie alle 372
tavole (personale best anche per lui) che gli consentono di essere quest’anno per
la quarta volta in carriera il disegnatore più prolifico dell’annata
mysteriosa.
Mercurio Loi
Ponchione con 98 tavole è il disegnatore
più pubblicato nel 2018 su Mercurio Loi, che inevitabilmente vede il suo
creatore Bilotta come sceneggiatore
principe. Il trio Piscitelli, Righi, Meloni con due storie ciascuno sono i coloristi più impegnati negli ultimi dodici mesi sulla collana.
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Per una serie originale ci vogliono cover originali: come quelle di Manuel Fior per Mercurio Loi |
Morgan Lost
Chiaverotti ovviamente è lo scrittore più
pubblicato per Morgan Lost (ma anche per Brendon), essendone l’unico autore fin
dall’esordio, tra i disegnatori invece vince per la seconda volta Romeo con 192 tavole.
Nathan Never
La
redazione di Nathan Never, anche quest’anno, con 3178 tavole, rimane la più
prolifica della casa editrice. Zamberletti
all’esordio, con 377 tavole è lo scrittore più pubblicato dell’anno, batte Vigna, vincitore per i tre anni
precedenti, per una sola pagina; quest’ultimo si “accontenta” in questo 2018 di
ritornare lo scrittore più pubblicato in assoluto su Nathan Never scavalcando
Vietti, che aveva preso il comando nel 2006, proprio ai danni di Vigna. Secondo
titolo neveriano tra i disegnatori per Gradin
grazie alle 284 tavole del maxi primaverile.
Orfani
Recchioni per la sesta volta è lo
scrittore più pubblicato sulle collane di Orfani, ma anche quest’anno condivide
il gradino più alto del podio con Monteleone,
a quota 282 tavole. Genovese con 126
tavole, è per la seconda volta il più pubblicato tra gli illustratori. In
attesa di ulteriori speciali della saga con le pagine dell’extra di quest’anno
Genovese diviene anche il più prolifico disegnatore dell’intera serie.
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Uno dei protagonisti di Terra, la saga di Orfani a cui è stato dedicato il primo speciale della serie. Disegno di Gipi |
le Storie
Morales, a cinque anni dalla scomparsa
continua a regalarci avventure a fumetti, tanto che quest’anno risulta essere
lo scrittore più pubblicato su le Storie con 220 tavole. Tra i disegnatori, Lucchi, grazie alle 126 tavole dello
speciale a colori è il disegnatore più pubblicato nel 2018.
Tex
Ruju grazie al record personale di
1216 tavole, è quest’anno, per la prima volta in carriera, lo scrittore più
pubblicato su Tex. Primo “scudetto” texiano (dopo averne accumulati 6 per
Dampyr) anche per Dotti, che con le 380
pagine pubblicate supera gli altri venti colleghi impegnati su Tex nell’anno
che sta finendo. Sì perché in quest’anno di festeggiamenti dobbiamo registrare
altri due record interni alla serie: 9 sceneggiatori e 21 disegnatori impegnati
nel raccontarci le avventure del ranger; in entrambi i casi si tratta del
numero più alto di sempre per la selettiva collana ammiraglia.
Zagor
In
quest’annata record per la redazione di Zagor, Rauch interrompe dopo 20 anni il dominio di Burattini, per lui 886
tavole pubblicate in questo 2018. Sedioli,
con le sue 487 tavole è invece per la quarta volta in carriera il disegnatore
di Zagor più pubblicato dell’anno.
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Anteprima lucchese per una nuova miniserie di Zagor che troveremo in edicola nel 2019. I numeri di questo volume , che uscirà ufficialmente in libreria solo a gennaio, saranno attribuiti nel prossimo anno solare. |
Gli speciali
Numero
delle tavole “fuori serie” in calo rispetto allo scorso anno; nel 2018 sono
state 7664,33 (-8,05% rispetto al 2017). Con i 49 albi speciali di quest’anno
(15 in meno dello scorso anno), gli extra bonelliani raggiungono la cifra di
850 volumi in quasi quarant’anni dal quel mitico Cico Story dell’estate 1979.
Gli
autori più “speciali” dell’anno sono
zagoriani: tra gli sceneggiatori Rauch
con 604 pagine; tra i disegnatori i Di
Vitto con 318 tavole pubblicate su albi fuori collana. Completa il trittico
Piccinelli con 6 cover destinate ai
fuoriserie del 2018.
Il
personaggio a cui sono stati dedicati più speciali negli ultimi dodici mesi è Nathan Never con 10 albi (quasi uno al
mese), anche se come numero di pagine vince, per il dodicesimo anno
consecutivo, Dylan Dog, con 1508
tavole.
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I due più longevi protagonisti del fumetto italiano visti da Piccinelli, principale copertinista per albi fuori serie del 2018. |
Classifiche
storiche
Tra
gli sceneggiatori bonelliani segnaliamo che Boselli supera la boa delle 40.000
tavole il secondo nella storia della casa editrice a riuscirci dopo
G.L.Bonelli, mentre Vietti supera quota 20.000, entrando così in un ristretto
club che fino ad oggi contava solo dieci autori. L’unico movimento nella Top Twenty all-time è il sorpasso di Faraci
ai danni di Lavezzolo al diciottesimo posto. Nell’analoga classifica dei
disegnatori: i fratelli Di Vitto si
riprendono il nono posto ai danni di Freghieri, mentre esce dalla Top Twenty Ortiz che non solo cede il
20° posto a Civitelli, ma viene scavalcato pure dagli Esposito Bros e da
Casertano.
Per
i disegnatori ovviamente è impossibile raggiungere i numeri degli
sceneggiatori, tant’è che solo due autori nella storia della casa editrice sono
riusciti a doppiare la boa delle 20.000 tavole; in quattro possono vantare di
aver raggiunto quota 15.000; in sette quota 10.000; un po’ di più quota 5.000:
da quest’anno si aggiunge al loro numero Siniscalchi, 28° illustratore ad aver
disegnato oltre 5000 pagine per l’editore di Via Buonarroti. Il versatile
autore salernitano - ha infatti disegnato per almeno 11 diverse collane
bonelliane -, è il primo nato negli Anni Settanta a entrare tra gli Over 5000.
Anni dieci
Rimanendo
su classifiche storiche, guardiamo al decennio in corso, aggiornando la
situazione a fine 2018, ovvero con l’90% della strada percorsa: qui sotto
vedete i dieci sceneggiatori e i dieci disegnatori più prolifici della Bonelli
in questi ultimi nove anni.
Tra
gli sceneggiatori ormai appurato che Boselli si riconfermerà per il secondo
decennio consecutivo lo scrittore principale della Bonelli, e dopo l’annata
appena trascorsa anche il podio sembra delineato, a meno che Ruju non riesca a
vedersi pubblicate oltre trecento tavole più di Vietti nel 2019. Burattini
ormai è fuori dai giochi per il podio, supponiamo, ma anche irraggiungibile da
altri sceneggiatori alle sue spalle: per lui si profila la medaglia di legno in
questo decennio che sta per concludersi. Dalla quinta all’ottava posizione la
situazione è piuttosto fluida e tutto può ancora accadere vista la caratura
degli sceneggiatori coinvolti. Segnaliamo il rientro di Enoch al decimo posto,
il che lo rende l’unico autore presente in entrambe le classifiche.
Tra
i disegnatori le prime tre posizioni parrebbero cristallizzate e, a parte
clamorosi score che potrebbero
realizzarsi nel 2019, anche in questo caso il podio del decennio sembrerebbe
già delineato. La lotta per il quarto posto è ancora aperta: Enoch, essendo
impegnato anche come sceneggiatore, probabilmente non lo manterrà vista la
schiera di autori che giunge dalle retrovie, ma con le 2000 tavole accumulate
fin qui, non dovrebbe rischiare di uscire dalla top ten.
Possiamo
già anticipare che Villa e Dylan Dog saranno, dato il vantaggio odierno, il
copertinista e il personaggio più pubblicati del decennio.
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Fabio Civitelli ci mostra una sua tavola per l'imminente Tex 700 |
E
con questo archiviamo anche il 2018, l’anno di Tex... e il 2019 rischia di esserlo ancora di più
vista la collana parallela appena varata: quota 3000 tavole è a un passo!
Inoltre nei primi mesi dell’anno, a parte il numero 700 della serie regolare,
il ranger taglierà anche il traguardo della 100.000a tavola pubblicata (su
circa 700.000 dell’intera storia della casa editrice).
Un
ultimo numero prima di chiudere: 324. E’ il numero degli autori, tra
sceneggiatori e illustratori, impegnati quest’anno su albi bonelliani; solo tre
compaiono in tutte e tre graduatorie principali
(sceneggiatori, disegnatori e copertinisti), a voi scoprire chi sono.
E
con questa “caccia al tesoro” auguriamo ai nostri lettori un buon 2019.
Saverio
Ceri
P.S. Ringraziamo il mitico Zeca per aver tradotto anche quest'anno, questo post in Portoghese per i lettori bonelliani del suo fondamentale Tex Willer Blog
N.B. Trovate gli altri dati bonelliani nelle
precedenti puntate della nostra rubrica Diamo i numeri.