di Alessandro Monti
Per
ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto
il cielo. La citazione è fin troppo celebre, tratta dal libro
biblico del Qoelet, o Ecclesiaste. Che prosegue in maniera
altrettanto celebre: c’è un tempo per nascere e un tempo per
morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare... e così
via. Per ogni cosa il suo momento, dunque, e questo articolo avrebbe
dovuto essere scritto molto tempo fa, negli anni Novanta, per la
“Dime Press” di Antonio Vianovi. L’ho rimandato più di una
volta, sopraffatto dalle cose di ogni giorno. Poi gli anni sono
passati, e nel mezzo c’è stato di tutto: impegni personali sempre
più stringenti, l’università, il giornalismo, la ricerca,
l’insegnamento, la famiglia. Un tempo per tutto, per piangere e
ridere, per gemere e ballare. Nel frattempo “Dime Press” è
scomparsa, per rinascere poi sulla rete; e recentemente è scomparso
anche l’amico Antonio, che non vedevo da anni e che non ho fatto in
tempo a salutare. Alla fine, vincendo la stanchezza e la fatica delle
cose del quotidiano, mi sono risoluto ad affrontare l’argomento;
che magari svilupperò con poche righe e una manciata di immagini, e
mi scuso subito coi lettori se la premessa è andata più in lungo di
quel che sarà lo sviluppo dell’argomentazione.
E
dunque quello che già negli anni Novanta avrei voluto mostrare ai
lettori di “Dime Press” sono alcuni disegni poco noti di un grande
maestro del fumetto italiano, Roberto Diso. Conosciuto agli
appassionati bonelliani per essere stato uno dei più importanti disegnatori di
Mister No, Diso aveva in realtà alle spalle una carriera già
ventennale nel fumetto quando conobbe Sergio Bonelli.
In
un’intervista concessa nel 2011 a un sito portoghese, il “Tex
Willer Blog” (“o blogue portuguès do Tex”, recita il
sottotitolo”), è lo stesso Diso a raccontare agli intervistatori
(José Carlos Francisco, con la collaborazione di Giampiero
Belardinelli e Roberto Pagani) il suo primo incontro con Bonelli.
Cito testualmente, riprendendo il virgolettato da quell’intervista:
Ho
conosciuto Sergio Bonelli - racconta dunque Diso - quasi per caso. In
quel periodo prestavo gratuitamente la mia collaborazione al WWF, e
con Fulco Pratesi, che ne era il presidente, decidemmo di cercare di
coinvolgere le pubblicazioni destinate ai giovani, allo scopo di
propagandare il protezionismo animale e ambientale presso coloro che
avrebbero potuto in futuro essere i più adatti a realizzarlo. I
giovani appunto. Con Pratesi andammo a Milano e, tra gli editori con
i quali abbiamo avuto contatti, Sergio Bonelli fu l’unico che
rispose con entusiasmo alla nostra iniziativa.
Quei
disegni realizzati da Diso per il WWF sono cosa che ben pochi
appassionati possono dire di aver visto, anche perché destinati a un
tipo di pubblicazione effimera. L’incontro con Bonelli narrato da
Diso risale al 1974: un paio di anni prima, nel 1972, Fulco Pratesi
aveva però pubblicato per i tipi della Federico Motta di Milano “Il
salvanatura”, un libro riccamente illustrato, in formato quaderno,
di 136 pagine. Il volume è stato più volte ristampato. Dopo la
prima edizione (1972) ci sono state quelle del 1974, 1977, 1983 e
1986: ma si trattava di tirature fuori commercio (credo destinate a
chi si iscriveva all’associazione), e pur essendo dalla più tenera
età un assiduo frequentatore di librerie dell’usato, bancarelle,
fiere del fumetto e mercatini, solo poche volte ho avuto modo di
vederne circolare qualche copia (oltre a quella della mia collezione,
intendo). Tra le numerose immagini che corredano l’opera, spiccano
le tavole realizzate dai due amici e collaboratori: lo stesso Fulco
Pratesi (che con matita e pennello non se la cavava affatto male) e
per l’appunto Roberto Diso. Ne offro qui una selezione. Nelle
prospettive “a volo d’uccello” si può già osservare il tratto
pulito ed efficace del maestro romano, quella cifra stilistica che
senz’altro riconosceranno gli appassionati lettori di “Mister
No”.
Tutto
qui, di sicuro si poteva dire di più e meglio, ma per limitarsi
all’essenziale non ci voleva molto. Arrivederci.
Alessandro Monti
N.B. Trovate i link a tutte le altre novità bonelliane su Interviste & News!
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