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martedì 13 febbraio 2018

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 24

di Saverio Ceri

La più recente collana bonelliana di Tex entra nell'anno del 70° anniversario con questa ventiquattresima uscita. Noi come sempre approfittiamo della pubblicazione, per ripercorrere la storia delle copertine della serie dal 1948 a oggi. 
Tra le due cover papabili per questo volumetto la redazione ha scelto ancora una volta l'immagine meno conosciuta delle due, ovvero quella dell'Albo d'Oro n°48. Qui sotto vedete la cover del 2018 e, grazie al sito www.collezionismofumetti.com, quella vintage del 1954; dal confronto la seconda vince di gran lunga in fascino.



Noterete come nella copertina del Classic Tex pur avendo un arma in mano non fa fuoco sui pellerossa, come invece faceva abbondantemente con due pistole nella cover del 1954. La mutata sensibilità dell'opinione pubblica nei confronti dei nativi e del loro quasi sterminio nel XIX secolo ha probabilmente indotto al Bonelli ad operare questo cambio. 
Questa cover di Tex però non è nuova a  questo tipo di modifiche; il disegno di Galleppini era già stato alterato nel maggio del 1955, pochi mesi dopo la pubblicazione italiana, per la copertina del numero 9 della testata francese Pampa. In quel caso la modifica crediamo fosse dettata dal target della collana, molto giovane, a cui era ben non far vedere che l'eroe spara dall'alto della sua cavalcatura sugli indiani appiedati, pur se armati e pronti a fargli la pelle .In quel caso Tex provava a fermare gli indiani con la sola imposizione delle mani! E' un miracolo che sia sopravvissuto.


La stessa, improbabile, versione con Tex disarmato, venne utilizzata anche dalla brasiliana Globo molti anni dopo in occasione del numero 18 della ristampa Tex Coleçào.


La copertina "scartata", quella più famosa, ci narra dell'intervento di Gros-Jean il meticcio, uno dei comprimari ricorrenti della saga, in soccorso del ranger che sta per essere attaccato alle spalle da un pellerossa. Questa situazione Galep l'ha utilizzata in copertina per la prima volta nel 1952 per decima raccoltina della seconda serie, la cosiddetta serie bianca. 



Nel Maggio del 1954, l'episodio di Gros-Jean viene ristampato, per la prima volta ricomposto su tre strisce, nella collana Albo d'Oro e Galep sceglie per la cover di rinarrare l'intervento del meticcio in favore di Aquila della Notte, cambiando "telecamera". L'impostazione verticale della collana porta l'illustratore a optare per questa inquadratura: con i tre protagonisti ripresi dal davanti, la scena è decisamente di tutt'altro impatto.


L'immagine diviene familiare ai lettori di Tex grazie al fatto di essere stata scelta nel Gennaio del 1960, per illustrare la copertina di Tex Gigante 2a serie n°7, ovvero la serie attuale, e di conseguenza in tutte le ristampe successive. Per l'occasione viene fatto scomparire Gros-Jean, rendendo la situazione ancora più pericolosa per Tex. In redazione si decide anche di trasformare la tipologia degli alberi della foresta, e di far indossare a Tex una sgargiante camicia rossa (dopo quella arancio e gialla delle due precedenti versioni), e un elegante cappello bianco, quest'ultimo senza motivazioni cromatiche apparenti. 
Divertitevi a scoprire le altre piccole curiose differenze.




Di questa cover torneremo a parlare in occasione di Tex Classic 122.

Saverio Ceri

Trovate tutte le altre origini delle copertine di Tex Classic alla pagina Cronologie & Index!

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