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martedì 18 aprile 2017

SECRET ORIGINS: TEX CLASSIC 3

di Saverio Ceri

Terzo appuntamento con le "origini segrete" delle cover della neonata collana Tex Classic, con due copertine al prezzo di una! Il terzo numero della più recente riproposta delle avventure di Aquila della Notte vanta infatti una bella cover d'annata firmata Galep, che però ha il "difetto" (dal punto di vista di questa rubrica) di avere una vicenda editoriale piuttosto breve, per questo approfitteremo del rimanente spazio per parlare di un'altra immagine da copertina che invece ha qualcosa in più da raccontarci, come scoprirete tra pochissimo. 
Partiamo da Tex Classic 3, giunto in edicola il 31 marzo; il terzo albo in un mese, che fa capire subito ai lettori più distratti che quattordicinale non è la stessa cosa di quindicinale. Una serie che esce ogni due settimane infatti avrà per forza di cose 26 uscite annuali (con due mesi quindi che vedranno pubblicati tre albi anziché due), contro le 24 di un quindicinale. Considerazioni che definiremmo superflue, se non fosse che la stessa Bonelli è caduta nell'equivoco pubblicando il primo albo come quindicinale, per poi rendersi conto che la testata appena varata era in realtà un quattordicinale. L'illustrazione di copertina del terzo classic è apparsa per la prima volta nell'Agosto del 1952 come cover del sesto albo d'oro, come potete ammirare qui sotto grazie come sempre all'impareggiabile lavoro del sito www.collezionismofumetti.com.


La bella copertina, poi, in Italia, non è stata più utilizzata fino a oggi. Il confronto tra le due immagini fa capire come la colorazione odierna, purtroppo, non riesca a ricreare le atmosfere di un tempo. 


Dall'altra parte dell'oceano, in Brasile, già nell'agosto del 1989, avevano potuto riscoprire questa bella immagine, dato che venne scelta dall'Editora Globo, come copertina del numero 30 di Tex Coleção. Pur avendo ribaltato l'immagine, la cover brasiliana si segnala per essere l'unica versione di questa immagine con Tex vestito con la classica camicia gialla.


Passiamo ora a una delle cover "saltate" della collana Albo d'Oro. 
Con le sue 64 tavole a fumetti, il Tex Classic ripubblica esattamente le storie contenute in due Albi d'Oro, andando ad utilizzare come immagine di copertina di volta in volta una delle due copertine papabili della collana nata nel 1952. Tra le tre cover non utilizzate spicca una "vittima illustre", quella del quarto Albo d'Oro che potete vedere qui sotto.


I lettori di Tex, ma non solo, non faticheranno a riconoscere in questa immagine quella del primo mitico volumetto del Tex attuale. Come era prassi all'epoca in casa Bonelli, per le cover delle ristampe in volumetto si rimaneggiavano copertine precedenti, e Tex 2a serie Gigante, altro non era che una nuova riproposta in volumetto della avventure del Ranger di G.L. Bonelli a partire dalla prima striscia; Il destino poi ha voluto che divenisse una collana con vendite da capogiro, tant'è che oggi a quasi sessant'anni dall'esordio continua a essere la serie a fumetti più venduta d'Italia.
Col termine "rimaneggiavano" intendevamo: prendere il disegno originale, tagliuzzarlo fisicamente per isolare l'immagine da riutilizzare, attaccare la sagoma su un altro foglio, e ridisegnarci intorno la "nuova" copertina. Questo era il modo in cui, in quegli anni, redazionalmente si creavano nuove copertine dai disegni originali delle cover delle precedenti edizioni. La copertina del primo Tex, da questo punto di vista è esemplare: Qui sotto vedete l'immagine ritagliata, e ruotata rispetto all'asse originale posta su un nuovo foglio su cui è stata disegnata una copertina alternativa, aggiungendo un cerchio e il nuovo titolo.
La sagoma dei due personaggi della copertina, inseparabili, mostra un chiaro contorno di ritaglio  e dietro la fondina di Tex un pezzo di linea cinetica che faceva parte della copertina originale non eliminato, questi due elementi si intravedono ancora, proprio nella zona della pistola, nella copertina originale del 1958 di Tex n.1 



Negli Anni Ottanta con Tutto Tex, questi piccoli difetti dell'immagine vengono eliminati, mentre più o meno i colori rimangono quelli dell'edizione del 1958, assai diversi dall'originale del 1952.



Toni più scuri invece per la Nuova Ristampa lanciata negli Anni Novanta, che vedete qui sopra, mentre per una delle cover alternative di Tex Classic 1, uscita nell'occasione del lancio di quest'ultima serie, si sono rispolverati i colori classici.



Chiudiamo con un omaggio alla mitica copertina di Tex 1, realizzato da Claudio Villa per Dime Press n.7 del maggio 1994, in ricordo di Aurelio Galleppini, appena scomparso.  





Saverio Ceri

P.S. Piccolo quiz per i fan di Tex: La pratica di ricostruire copertine da immagini prese da precedenti edizioni è stata utilizzata fino a tempi non sospetti. Chi ricorda qual'è stata l'ultima cover "recuperata" di Tex? 


Trovate tutte le altre origini delle copertine di Tex Classic alla pagina Cronologie & Index

2 commenti:

  1. "Chi ricorda qual'è stata l'ultima cover "recuperata" di Tex?"
    Se non sbaglio, è quella del primo Maxi, "Oklahoma" (1991), che è mutuata dalla copertina dell'Albo d'Oro n. 12, "Doppio gioco".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto Max! La copertina del primo maxi arriva direttamente dal 1960, ovviamente ritoccata.
      Saverio Ceri

      Elimina

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