di Saverio Ceri
Ormai da un mese è giunta nelle
edicole e nelle fumetterie Tex Classic, la nuova collana che, per la prima
volta in ambito bonelliano, ristampa completamente a colori le avventure di
Aquila della Notte, fin dalla primissima datata 1948. Non è una novità assoluta
l’introduzione della quadricromia per il ranger creato da Gianluigi Bonelli, le
stesse strisce contenute in questo primo albo, infatti erano state colorate nel
2006 per essere pubblicate nella Collezione Storica a Colori di Repubblica. E in qualche modo
quella collana “storica” lo è stata anche in un modo imprevisto: è stata il
collaterale di quotidiano più “longevo”.
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L'albo di esordio delle Collezione Storica a Colori di Tex, copertina di Claudio Villa... |
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...ispirata alla prima mitica apparizione di Tex nella prima vignetta della sua collana. Disegno di Galep |
Pensata inizialmente in 50 uscite, la
collana si è protratta grazie al successo di pubblico, per 239 volumi, e si è
dovuta interrompere solamente per mancanza di materiale da pubblicare, l’ultimo
albo infatti era giunto a ristampare a colori le storie apparse appena un mese
prima sulla serie regolare di Tex. Forti di questo exploit, a un decennio circa
di distanza in Casa Bonelli hanno deciso di mandare in pensione, dopo oltre
cinquant’anni di onorato servizio, la vecchia collana Tex tre Stelle e
sostituirla con questa nuova incarnazione a colori delle primissime avventure
del ranger, quando ancora ranger non lo era, anzi…
E quando scriviamo “sostituire”
non usiamo il termine a caso; infatti la neonata collana non è stata registrata
in tribunale come nuova serie, ma esce proseguendo esattamente la numerazione
del Tex Tre Stelle: Tex Classic 1, infatti non esiste, ufficialmente si tratta
di Tex Tre Stelle 637, collana che cambia periodicità da mensile a
quattordicinale, e foliazione, da 116 pagine a 68. Proprio questa riduzione di
pagine consente di mantenere un prezzo inferiore ai tre euro pur trattandosi di
un albo a colori. Come effetto collaterale dell’esiguità delle pagine, c’è
quello di non poter riproporre le copertine della serie attuale perché
numericamente insufficienti. Infatti i primi numeri dell’attuale incarnazione
editoriale di Tex erano composti da 160 tavole, quindi per riuscire a
pubblicarne altrettante il Tex Classic impiega due numeri e mezzo. Di
conseguenza anche ammettendo di dover, o voler, utilizzare le cover iniziali
della serie odierna, si riuscirebbe a coprire solo due numeri su cinque.
Inevitabile ricorrere, perciò, alle copertine realizzate da Aurelio Galleppini
per altre ristampe o collane texiane nel corso della sua lunga carriera di
copertinista che lo ha visto realizzare quasi 1600 cover, solo per Aquila della
Notte.
La scelta, almeno per queste
prime cover di Tex Classic, è stata quella di pescare tra le copertine dei Tex
Albo d’oro, la collana quindicinale, uscita a partire dal giugno del 1952, che propose
per la prima volta le avventure di Tex impaginate con tre strisce per pagina. Le
cover di quella serie, firmate da Aurelio Galleppini, erano tutte inedite, ma
in alcuni casi si ispiravano chiaramente a delle copertine delle strisce.
Andiamo a scoprire quindi le "origini segrete" delle copertine del Tex Classic, grazie anche alle immagini tratte dal fondamentale sito www.collezionismofumetti.com, che rappresenta, tra le altre cose, una fonte inesauribile di copertine storiche del fumetto italiano.
Un
esempio, di quanto scrivevamo poc'anzi viene proprio dalla copertina scelta per il debutto di Tex Classic.
Il capo indiano che occupa la parte sinistra della cover viene dal lontano 1946. Com'è possibile che risalga a prima della nascita di Tex?
Il fiero pellerossa altro non è che il testimonial pubblicitario scelto per The Chief, il treno della linea ferroviaria di Santa Fe.
La versione che appare sulla cover di questo primo classic in realtà sembra più ispirata al poster pubblicitario del 1947, con una versione del "Capo" leggermente più stilizzata.
Il Capo approda sulle copertine di Tex, nel 1949 quando Galep lo utilizza per realizzare la copertina del ventinovesimo albo a striscia della prima serie di Tex, Il segreto dell'idolo (avventura che, per la cronaca, leggeremo solo sul quinto Tex Classic).
La stessa illustrazione, ricolorata, e ampliata col disegno di un medaglione indiano, viene utilizzata poi nel 1956, come cover del quinto numero della terza raccolta a striscia di Tex, detta anche Serie Rossa.
Nel frattempo, il 1° giugno del 1952, lo stesso indiano, viene ridisegnato da Galep per la prima copertina della collana Albo D'Oro, in compagnia di Tex, una giovane indiana e un totem.
E' da questa copertina, definitivamente assestata, che proviene la prima immagine utilizzata per le cover di Tex Classic.
Continuate a seguirci e nelle prossime settimane scoprirete le "origini segrete" delle successive copertine di Tex Classic.
Saverio Ceri
P.S. ovviamente le origini non hanno nulla di segreto. Gli appassionati collezionisti di Aquila della Notte conoscono bene tutte le vicissitudini della serie, ma ci sembrava interessante riunire in un solo post tutte le varie incarnazioni di un illustrazione destinata a divenire una copertina di Tex.
Mi domandavo se Tex Classic e Tex Gigante seguono lo stesso percorso di storie. Grazie
RispondiEliminaSì. La Collana Tex Gigante 2a serie, quella mensilmente in edicola, per i primi 95 albi ha riproposto le storie apparse a striscia tra il 1948 e il 1967 in ordine cronologico... o quasi (solo nelle ultime storie c'è stata un'inversione di episodi). La Collezione storica di Repubblica a colori, che è in qualche maniera la "madre" del Classic, ha riproposto le storie nell'ordine della serie Gigante. Di conseguenza credo che il Classic, quando arriverà a esaurire il materiale originariamente pubblicato a striscia seguirà lo stesso ordine degli episodi sia del Tex Gigante che della edizione di Repubblica.
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