di Francesco Manetti (testi e foto)
A fine gennaio 2016 sono andato per cinque giorni a Berlino. Una metropoli incredibile, affascinante, vitale, efficiente, sicura - con un milione di luoghi da visitare, con un miliardo di posti dove rifocillarsi spendendo pochi euri. Una città dove il moderno e il modernismo, l'antico, il classico, il razionalismo socialista, il pomposo pseudo-moscovita, l'architettura burocratica della DDR, il commerciale americano e il futuristico convivono in un mix che non ha pari al mondo. Una capitale che ancora sta ricostruendosi e trasformandosi dopo i grandi traumi che ha subito nel XX secolo: l'incendio del Reichstag del 1933; la devastante distruzione operata dai bombardamenti aerei alleati fra il 1943 e il 1945; i saccheggi, le violenze e gli stupri messi in atto dai soldati dell'Armata Rossa nel 1945; lo smembramento del tessuto urbano in due zone appartententi a sue stati diversi, condotto a tappe forzate fra il 1945 e il 1949; la costruzione dell'ignobile Muro nel 1961; il crollo (troppo) repentino del Mauer nel 1989; l'altrettanto (troppo) repentina riunificazione nel 1990 - con tutti i suoi costi e le sue ingiustizie sociali...
a) Il mix architettonico berlinese
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Antico e contemporaneo... |
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...contemporaneo e antico... |
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...classico... |
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...razionalismo socialista... |
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...architettura burocratica... |
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...pomposità a imitazione moscovita... |
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...strutture commerciali americane... |
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...modernismo e futuribile... |
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...convivono in un mix unico! |
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Quel che resta del Muro... La doppia fila di sampietrini indica il vecchio tracciato del Mauer alla Brandenburger Tor. |
Del Muro di Berlino, simbolo più noto della Guerra Fredda, rimangono qua e là mozziconi, sparsi un po' dappertutto: nelle raccolte come il Deutsches Historisches Museum, negli spazi pubblici come in Potsdamer Platz e... nei negozi di souvenir che vendono coloratissimi frammenti della barriera in cemento armato più famosa della Storia! Oppure restano semplici tracce, come quella percorribile alla Porta di Brandeburgo.
Ma il Berliner Mauer rivive soprattutto in quella che, con terminologia... alleata (ah, ah ah!) è stata denominata East Side Gallery, una vera e propria "galleria d'arte" all'aperto. Qui possiamo passeggiare a fianco del più lungo tratto di Muro ancora esistente, sulla Mühlenstraße lungo le rive del fiume Sprea. Fra il 1989 e il 1991 un cospicuo numero di artisti (non semplici "graffitari") arricchì questo percorso con oltre 100 murales. Esposti alle intemperie e a sciocchi vandalismi (di veri "graffitari") i dipinti sono stati protetti con brutte cancellate metalliche in stile cantiere e più volte restaurati (spesso dagli stessi autori), ma il passare del tempo continua a farsi sentire implacabile...
Di seguito potrete ammirare (o disprezzare!) alcune delle opere, scelte fra quelle che dovrebbero essere più significative per chiunque sia interessato all'illustrazione e al fumetto.
b) La collocazione urbana della East Side Gallery
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Lungo la Mühlenstraße... |
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...e sulle rive dello Sprea |
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Verso le zone più centrali (sullo sfondo è visibile la Fernsehturm). |
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La East Side Gallery agli sgoccioli: la Torre della Televisione e i coloratissimi tubi di drenaggio idrico che servono a pompare via l'acqua in eccesso che si accumula sotto le fondamenta della città (Berlino poggia infatti in gran parte su un terreno paludoso). |
c) Antologia dei dipinti
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Gorbaciov che guida il comunismo fuori dalla Storia |
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La foto è volutamente sfocata: si vuol far capire com'è la visione dopo quattro boccali di birra! |
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Il salto del muro da parte di un Vopo infedele (dipinto tratto da una famosa foto del 1961) |
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Il celebre bacio fra Breznev e Honecker che veramente si schioccarono nel 1979 |
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Sacharov, poeta dissidente |
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Murale ispirato ai super-eroi della Marvel e della DC (si riconoscono Spider-Man, Wonder Woman, Batman e The Joker) |
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C'erano i vari settori alleati e quello sovietico, ma non quello giapponese! |
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Honecker, ultimo imperatore socialista della DDR |
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La famigerata Trabant, auto-simbolo della DDR, sfonda il Muro (l'indirizzo web fa capire che questo celeberrimo murale è stato resturato in epoca recente) |
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Alla Stella Rossa si sostituiscono altre stelle... |
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In questo murale sono ben riconoscibili Uncle Scrooge (Barks, 1948) e Zippy the Pinhead (Griffith, 1971) |
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Un forzato OK |
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Anche questo murale ha molto di... fumettistico (il personaggio somiglia a Iron Man) |
Francesco Manetti
P.S. Le foto di questo post, qualunque sia la loro qualità, sono state tutte
scattate dal sottoscritto e possono essere fatte circolare liberamente (citando la fonte).
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