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domenica 24 gennaio 2016

DIME WEB INTERVISTA VAL ROMEO! (LE INTERVISTE XXIII)

a cura di Franco Lana 

Dopo un paio di interviste extra-bonelliane il nostro inviato Franco "Frank Wool" Lana ritorna ad occuparsi di un illustratore in forza all'editore di Via Buonarroti, anzi di una illustratrice, la messinese Valentina Romeo, classe 1977, che dopo aver frequentato la scuola di comix di Napoli, si è fatta le ossa in casa Star Comics sulla seconda serie di Jonathan Steele e per Rourke, entrambi personaggi di Federico Memola, per poi passare nel 2010 alla Bonelli, per la quale ha realizzato due brevi avventure di Dylan Dog e 166 tavole per Nathan Never, prima di entrare nella scuderia di Morgan Lost, per il quale ha realizzato il quarto albo della serie,  in questi giorni nelle edicole. (s.c. & f.m.)



DIME WEB - Parlaci della tua collaborazione con la Star Comics.

VAL ROMEO - La Star Comics è stata la prima casa editrice con cui ho collaborato, ma i miei riferimenti erano prima Ade Capone, grande professionista, gentile e disponibile, che rimase molto colpito dai miei disegni all'esame dell'ultimo anno della scuola italiana di Comix, e poi Federico Memola.
Avrei dovuto collaborare con Lazarus Ledd, ma in quell'anno si decise di chiuderlo, purtroppo.
Ade consigliò a Federico Memola di assumermi per disegnare Jonathan Steele, all'epoca edito da Star Comics, e grazie alla fiducia di entrambi, ho cominciato la mia carriera da fumettista professionista.
Stimo moltissimo Federico Memola, autore talentuoso e mosso da una grande passione per la scrittura e per il disegno. Insieme abbiamo pubblicato varie storie di Jonathan Steele e due episodi della miniserie Rourke, quest'ultima è stata una delle esperienze più belle vissute, e se ci fossero state le occasioni giuste avrei sicuramente fatto parte anche di un possibile seguito.
Sono stati degli anni di gavetta insoliti, perché con Federico c'è  stato un rapporto bellissimo, pieno di entusiasmo  e di stima reciproca. E' fondamentale che ci sia armonia tra collaboratori per avere dei buoni risultati, ed io sono stata molto fortunata, in tal senso.


Rourke 7, l'ultimo albo della Star Comics illustrato da Val. Copertina di Sergio Gerasi.
DW - Quali sono i tuoi modelli, per quanto riguarda le tue illustrazioni?

VR - Una volta avrei saputo rispondere a questa domanda con molta più semplicità. Oggi non so focalizzare il punto. L'illustrazione libera nasce da un'emozione, un messaggio che vuoi trasmettere. Poi ci sono le illustrazioni commissionate, emozioni che devi prima fare tue e dopo devi tradurre in immagini. Ci sono molti artisti che stimolano la composizione artistica, la musica che scegli ti mantiene alta l'emozione che vuoi trasmettere, tantissimi riferimenti visivi, tra cinema e serie tv, ma quando ho il foglio bianco davanti non so mai cosa ne nascerà, la mia mano va libera e le illustrazioni nascono da sole. Un po' come dice quella bella canzone di Vasco Rossi: "vengon da sole son come i sogni..."

Dylan Dog e Nathan Never i primi due personaggi bonelliani interpretati di Val Romeo

DW - Prima Nathan Never e Dylan Dog, e ora Morgan Lost. Cosa ti affascina di quest'ultimo misterioso personaggio?

VR - Nathan Never e Dylan Dog sono stati il mio esordio in casa Bonelli, non è stato facile convincermi di meritarmelo, per me è stato un grande privilegio e anche una grande sfida.
Ho dovuto rapportarmi con dei personaggi che, dopo tanti anni di pubblicazione, risultano così ben  definiti da avere una propria identità.
Questo può aiutare da una parte, ma dall'altra un po' ti costringe a correre su binari ben saldi. Quando ho cominciato la mia avventura su Morgan Lost ho rivissuto quell'emozione che sentivo quando lavoravo su Rourke.
Lavorare a un personaggio è bellissimo perché cresce con te, diviene anche una tua creatura. Riesci a trasmettere molte più emozioni quando lasci correre la tua creatività come un cavallo in una prateria. ( Ovviamente nel rispetto dell'autore e della sceneggiatura).


Val Romeo disegna Haiku, su testi di Alberto Ostini, una delle più belle storie di Nathan Never degli ultimi anni.
Il Morgan Lost di Val Romeo
DW - Una curiosità: è vero che sei stata, campionessa di Biliardo? Ci narri qualcosa, su questo?

VR - Sì è verissimo. Ho giocato a Biliardo dai 18 ai 28, sono stata 9 anni nella nazionale Femminile di Pool.
Ho partecipato a parecchi campionati italiani, Femminili e misti, 8 Europei e 3 Mondiali. Il risultato più bello che ricordo è stato il primo podio europeo nella storia del pool Femminile italiano.
E' uno sport molto complesso, ma anche molto ipnotico e quando impari a giocarci non riesci a smettere.
E' stato doloroso dover smettere ma necessita di molte ore di allenamento e non era compatibile con il lavoro di fumettista, che comunque è la mia più grande passione.  



a cura di Franco Lana


N.B. Trovate i link agli altri incontri con gli autori su Interviste & News!


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