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domenica 11 ottobre 2015

LE CENSURE NEL FUMETTO 1: IL SAGGIO DI CESARE DI GIULIO SUGLI ALBI DEL FALCO - OTTOBRE 2015

di Francesco Manetti (con un'introduzione di Cesare Di Giulio)

Il “dossier” nasce in realtà come risultato “secondario” del lavoro (ancora più pazzesco) di indicizzazione, sul sito Collezionismo Fumetti, di tutte le storie presentate dalla Mondadori nei suoi  anni di gestione dei personaggi D.C.. Nella mancanza totale di credit, l’unica soluzione era quella di confrontare le storie con le sinossi rintracciabili sui database d’Oltreoceano e/o, ancora meglio, con gli albi originali. Da questo lavoro di raffronto delle tavole sono cominciate a saltare fuori delle differenze “inquietanti”, che venivano via via segnalate nelle relative schede del sito. Il fenomeno della “censura” nel campo dei comic era già conosciuto e segnalato, sia per gli Albi del Falco, che per molte altre testate, ma l’indicizzazione della storie è stata l’occasione per scovarne talmente tante da farmi venire (l’insana?) voglia di raccoglierle in quello che definisco un “dossier semiserio” sull’argomento…

Cesare Di Giulio


La copertina del saggio di Cesare di Giulio (ottobre 2015)

Quella delle censure, delle autocensure e delle manipolazioni sugli albi a fumetti, non solo italiani, del dopoguerra è una questione annosa. Ne dovettero patire le conseguenze Tex, i neri come Kriminal e Satanik... e i fumetti americani che venivano tradotti, fra mille approsimazioni e strazi vari. Le censure riguardavano spesso la pelle e il contatto fisico: gambe e schiene delle ragazze che apparivano con estrema innocenza nelle vignette originali venivano spennellate di nero per la stampa, e casti baci venivano prontamente eliminati, magari dagli stessi editori per cui gli artisti lavoravano (pensiamo a Galep, o a Magnus), per non incorrere nelle ire bigotte di chi ci governava in quei fulgidi e democratici decenni. Qui analizziamo la più recente di due grandi opere scritte sull'argomento, datata ottobre 2015. L'altra risale, più "antica", risale all'autunno del 1981: si tratta di uno "speciale" della prozine Wow e ne parleremo in un secondo post dedicato alle censure. Due lavori davvero incredibili per precisione e chiarezza espositiva, separati nel tempo, ma vicini nello spirito...



Il costume rosso/grigio di Batman!


Con le parole che avete letto all'inizio del post Cesare Di Giulio introduceva per i lettori di Dime Web una sua straordinaria ricerca fumettistica. Nell'ottobre del 2015 è infatti uscito sul prestigioso sito Collezionismo Fumetti - al quale siamo più volte ricorsi, citando la fonte, per alcune illustrazioni di corredo ai nostri servizi - il saggio intitolato Manipolazioni e censure negli Albi del Falco (seconda edizione rivista e ampliata), liberamente scaricabile in PDF: una cavalcata attraverso 16 anni di vita editoriale della celeberrima testata della Mondadori nata nel 1954 e dedicata a Superman (allora Nembo Kid) e agli altri eroi della DC Comics. Incredibile vedere come venissero completamente stravolte, rispetto all'originale americano, le copertine, le splash page, le vignette, le gabbie delle tavole, i colori dei costumi, i dialoghi, etc. e come venissero castigate le gambe e le altre parti del corpo dei personaggi femminili, gli abiti... fino ad arrivare all'eliminazione totale di quelle scene dov'erano presenti (seppur casti) baci! Le manipolazioni non riguardavano soltanto il sesso e la seduzione, bensì le situazioni ritenute troppo... "macabre", spaventose o mostruose: e così, nell'edizione italica, sparivano teschi, pelli di serpente, occhi diabolici, formiche giganti, trasformismi e ibridazioni, cadaveri (che potevano anche venir resuscitati)... Altre volte intere storie o lunghe sequenze venivano interamente ridisegnate, forse, come ipotizza Di Giulio dopo un dibattito sui forum di appassionati, per attualizzare storie troppo datate a causa dei ritardi decennali di pubblicazione...
Vi presentiamo qui alcune fra le immagini più divertenti e sorprendenti tratte dallo studio di Di Giulio: dove possibile abbiamo mantenuto il suo esauriente testo. Vogliamo sottilineare che questa manciata di foto è solo un piccolissimo assaggio dei contenuti dell'opera, lunga ben 106 pagine, illustratissima (con anche dieci momenti grafici per ogni pagina); inoltre, nel sito Collezionismo Fumetti, entrando nel dettaglio della serie degli Albi del Falco, troverete ancora altro material, rintracciato con pazienza certosina su carta e in Rete da Di Giulio. Qui vogliamo solo tentarvi col "profumo" di una ricca pietanza!


Due esempi di manipolazione: la splash page originale diventa la copertina dell'Albo del Falco...

...e viceversa!


Poteva anche accadere che la copertina italiana fosse ottenuta da un'unica vignetta originale!



Esempio di censura riguardante le "nudità" femminili: le gambe di una "Super-Girl" (che non è Linda Danvers) vengono ricoperte da una calzamaglia azzurra!
 

Un altro spassoso esempio di censura del bacio!

E ora un esempio di censura che colpisce il macabro e l'orrorifico...
E per chiudere in bellezza, un mostro tutto sommato innocuo viene trasformato in un... camioncino vivente!


Francesco Manetti

 
N.B. trovate i link alle altre novità su Interviste & News e agli altri articoli storici (compresa la seconda parte sulle censure) in Cronologie & Index!

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