di Francesco Manetti
Nello slang del comicdom americano per inside joke si intende una particolare citazione - grafica e/o testuale - inserita "a sorpresa" in una storia a fumetti e destinata ad essere pienamente compresa e apprezzata da una ristretta cerchia di conoscenti, amici o collaboratori degli autori. Quando Moreno Burattini scrisse quasi un quarto di secolo fa la sua prima storia di Zagor, Pericolo mortale (Zagor Zenith 361, 362 e 363 del maggio/luglio 1991), inserì tre personaggi secondari (se non ricordo male tutti brutti ceffi destinati ben presto a tirare le cuoia) i cui cognomi inglesi ricordavano - con una divertente traduzione - altrettanti cognomi italiani: Ceri, Manetti e Monti. Ovvero gli altri tre loschi figuri della fanzine Collezionare e poi di Dime Press!
La stessa triste sorte è capitata di recente al nostro prezioso e valido aiuto Franco Lana!
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Frank Wool viene accalappiato al collo e tirato giù dagli spalti... |
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...indi viene raggiunto e pugnalato al cuore, per impedirne un già improbabile risveglio! |
A pag. 59 e 60 di Terra del fuoco (Zagor Zenith 634 del febbraio 2014) una delle guardie del penitenziario di Punta Arenas viene aggredita da un manipoli di evasi: prima lo allacciano al collo con un cappio, poi lo tirano giù dagli spalti - provocandone la morte per rottura dell'osso del collo - e infine lo pugnalano al cuore, così da eliminare ogni residuo dubbio sulla sua dipartita.
I tratti somatici del disgraziato sono quelli di Franco Lana - grande amico di Burattini e di Prisco (con il quale realizzò numerose storie brevi a fumetti, soprattutto negli anni '90).
Il tizio non ha nome, ma, rispettando la tradizione degli zagorian inside joke, potrebbe benissimo chiamarsi... Frank Wool!
Francesco Manetti
N.B. trovate i link ad altre situazioni umoristiche su Cronologie e index!
Grazie mille, Francesco!! In effetti, peggio di così non poteva andare! L'unica consolazione e che forse Zagor mi vendicherà! A meno che, dopo il danno, non avvenga la beffa! Grazie di cuore. Frank Wool
RispondiEliminaMeno male che non si trattava di una prigione nel mezzo del deserto dell'Arizona, altrimenti - dopo la pugnalata al cuore - avrebbero dato il cadavere in pasto agli avvoltoi! ;-)
RispondiEliminaFrancesco