Bonelli Made in Prato News
Sabato 22 Giugno 2013 presso il
giardino Buonamici a Prato si è tenuto l’atteso incontro - organizzato dalla fumetteria Mondi Paralleli - con il creatore
grafico di Zagor, il maestro Gallieno Ferri, e il curatore e principale
sceneggiatore della collana, Moreno Burattini, per presentare il loro ultimo
lavoro: La storia di Betty Wilding.
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La locandina dell'incontro, organizzato dalla fumetteria Mondi Paralleli in collaborazione con la provincia di Prato. |
Prima di parlare dell’albo Moreno Burattini
ha svelato alcune curiosità al pubblico presente. La prima era un aneddoto: un lettore francese, appassionato dello Spirito della Scure, ha ringraziato Gallieno
Ferri alla recente Albissola Comics, perché con le sue cover aveva accompagnato tutta la sua vita; in tutte le tappe
della sua esistenza c’era uno Zagor disegnato
dall'artista Ferri, lì sul comodino; quella cover gli ricordava la scuola, l'altra il servizio militare, l'altra ancora il giorno del suo matrimonio. Già, perché nessun altro disegnatore al mondo può vantare una così lunga fedeltà al personaggio da lui creato: ben 52 anni! Decenni in cui Ferri ha disegnato
tutte le copertine di Zagor, e ne ha realizzato oltre ventimila tavole - nonché
tutte le storie più importanti o comunque più amate dal pubblico (vedi su Dime Web il post Record bonelliani: 20.000 volte Ferri)
Anche Moreno Burattini non è
da meno. In questi 24 anni di lavoro con la Sergio Bonelli Editore (anche se la
sua prima storia è stata pubblicata nel 1991) è diventato lo sceneggiatore più
prolifico della serie, superando proprio il grande Guido Nolitta (alias Sergio
Bonelli) e divenendone il curatore della
collana, a cui lavora con una passione senza uguali. Attraverso le sue storie Burattini ha confermato il vero nome dello Spirito con la Scure (da lui ideato per lo Speciale Zagor di Collezionare del 1990), ovvero Patrick Wilding, in omaggio alle sue origini irlandesi; ha svelato il motivo
della scelta del simbolo dell’aquila sullo sfondo di un sole giallo; ha raccontato la sua adolescenza con
Wandering Fitzy; e adesso - in perfetta armonia con tutto quello che sapevamo fin
qui di Zagor - ci rivela la storia di Betty Wilding, sua madre...
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Burattini e Ferri, in redazione, con una striscia del recente zagorone |
Qualcuno si è domandato come
mai Ferri abbia disegnato il suo primo Albo Gigante solo adesso, arrivati ormai al n. 3 (come capitò tra
l’altro ad Aurelio Galeppini, in arte Galep, che disegnò il terzo Texone). Semplicemente perché nel 2011 Ferri era impegnato
nella storia del Cinquantennale del personaggio, Lo scrigno di Manitù, e non
era quindi disponibile per farlo. Burattini ci ha rivelato anche che - nonostante il
pubblico Zagoriano abbia richiesto per anni l’Albo Gigante (come altri eroi
della casa editrice avevano) - Bonelli si è sempre mostrato restio a farlo. L’Albo Gigante solitamente vende la metà di un albo regolare, e nonostante Zagor piazzi
oltre 40.000 copie ogni mese (più di quelle del vincitore del premio
letterario Strega, per intenderci) c’era il rischio di andare in perdita
economica. Per i cinquanta anni il papà del personaggio decise
però di fare un regalo ai lettori e lo Zagorone arrivò in edicola. Le vendite andarono
al di là delle più rosee previsioni: oltre 35.000 copie, quasi come un albo
regolare. Venne quindi programmato un secondo Gigante per l’estate
2012, che ebbe un po’ meno acquirenti, ma sempre oltre le 30.000 copie. Non poteva quindi non uscire il terzo
Zagorone, con una storia particolarmente intrigante quella del passato della
madre di Pat Wilding (vedi su Dime Web la recensione Realization).
Un lettore ha chiesto recentemente al curatore della serie se Sergio Bonelli avrebbe approvato questa storia,
essendo molto titubante a far tornare i vecchi personaggi. Burattini ha ipotizzato che se glielo avesse proposto prima di scrivere la storia avrebbe detto di no; ma poi, leggendola, avrebbe
cambiato idea. E anche noi - che abbiamo letto l’albo - non possiamo che essere d’accordo!
Dopo Zagor racconta e Il ponte sull’arcobaleno tale avventura segna una
tappa fondamentale nella saga del nostro eroe. E se non fosse perché nei titoli di testa compare il nome di Burattini, saremmo pronti a giurare che sia una storia
del mitico duo Nolitta/Ferri per il sense of wonder che ci trasmette.
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Il Maestro Ferri alle prese con i "cantuccini" di Prato intuffati nel vin santo. |
Filippo Pieri
N.B. Trovate le altre
Bonelli News nella pagina apposita!
Bel reportage! Questo Zagorone, come quello dello scorso anno, merita gli apprezzamenti ricevuti, e si innalza nell'Olimpo dei capolavori zagoriani, recenti e passati.
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