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domenica 7 luglio 2013

FERRI & BURATTINI A PRATO CON ZAGOR!

Bonelli Made in Prato News

Sabato 22 Giugno 2013 presso il giardino Buonamici a Prato si è tenuto l’atteso incontro - organizzato dalla fumetteria Mondi Paralleli - con il creatore grafico di Zagor, il maestro Gallieno Ferri, e il curatore e principale sceneggiatore della collana, Moreno Burattini, per presentare il loro ultimo lavoro: La storia di Betty Wilding.


La locandina dell'incontro, organizzato dalla fumetteria Mondi Paralleli  in collaborazione con la provincia di Prato.



Prima di parlare dell’albo Moreno Burattini ha svelato alcune curiosità al pubblico presente. La prima era un aneddoto: un lettore francese, appassionato dello Spirito della Scure, ha ringraziato Gallieno Ferri alla recente Albissola Comics, perché con le sue cover aveva accompagnato tutta la sua vita; in tutte le tappe della sua esistenza c’era uno Zagor disegnato dall'artista Ferri, lì sul comodino; quella cover gli ricordava la scuola, l'altra il servizio militare, l'altra ancora il giorno del suo matrimonio. Già, perché nessun altro disegnatore al mondo può vantare una così lunga fedeltà al personaggio da lui creato: ben 52 anni! Decenni in cui Ferri ha disegnato tutte le copertine di Zagor, e ne ha realizzato oltre ventimila tavole - nonché tutte le storie più importanti o comunque più amate dal pubblico (vedi su Dime Web il post Record bonelliani: 20.000 volte Ferri)
Anche Moreno Burattini non è da meno. In questi 24 anni di lavoro con la Sergio Bonelli Editore (anche se la sua prima storia è stata pubblicata nel 1991) è diventato lo sceneggiatore più prolifico della serie, superando proprio il grande Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) e divenendone il curatore della collana, a cui lavora con una passione senza uguali. Attraverso le sue storie Burattini ha confermato il vero nome dello Spirito con la Scure (da lui ideato per lo Speciale Zagor di Collezionare del 1990), ovvero Patrick Wilding, in omaggio alle sue origini irlandesi; ha svelato il motivo della scelta del simbolo dell’aquila sullo sfondo di un sole giallo; ha raccontato la sua adolescenza con Wandering Fitzy; e adesso - in perfetta armonia con tutto quello che sapevamo fin qui di Zagor - ci rivela la storia di Betty Wilding, sua madre...


Burattini e Ferri, in redazione, con una striscia del recente zagorone

Qualcuno si è domandato come mai Ferri abbia disegnato il suo primo Albo Gigante solo adesso, arrivati ormai al n. 3 (come capitò tra l’altro ad Aurelio Galeppini, in arte Galep, che disegnò il terzo Texone). Semplicemente perché nel 2011 Ferri era impegnato nella storia del Cinquantennale del personaggio, Lo scrigno di Manitù, e non era quindi disponibile per farlo. Burattini ci ha rivelato anche che - nonostante il pubblico Zagoriano abbia richiesto per anni l’Albo Gigante (come altri eroi della casa editrice avevano) - Bonelli si è sempre mostrato restio a farlo. L’Albo Gigante solitamente vende la metà di un albo regolare, e nonostante Zagor piazzi oltre 40.000 copie ogni mese (più di quelle del vincitore del premio letterario Strega, per intenderci) c’era il rischio di andare in perdita economica. Per i cinquanta anni il papà del personaggio decise però di fare un regalo ai lettori e lo Zagorone arrivò in edicola. Le vendite andarono al di là delle più rosee previsioni: oltre 35.000 copie, quasi come un albo regolare. Venne quindi programmato un secondo Gigante per l’estate 2012, che ebbe un po’ meno acquirenti, ma sempre oltre le 30.000 copie.  Non poteva quindi non uscire il terzo Zagorone, con una storia particolarmente intrigante quella del passato della madre di Pat Wilding (vedi su Dime Web la recensione Realization).
Un lettore ha chiesto recentemente al curatore della serie se Sergio Bonelli avrebbe approvato questa storia, essendo molto titubante a far tornare i vecchi personaggi. Burattini ha ipotizzato che se glielo avesse proposto prima di scrivere la storia avrebbe detto di no; ma poi, leggendola, avrebbe cambiato idea. E anche noi - che abbiamo letto l’albo - non possiamo che essere d’accordo! Dopo Zagor racconta e Il ponte sull’arcobaleno tale avventura segna una tappa fondamentale nella saga del nostro eroe. E se non fosse perché nei titoli di testa compare il nome di Burattini, saremmo pronti a giurare che sia una storia del mitico duo Nolitta/Ferri per il sense of wonder che ci trasmette.



Il Maestro Ferri alle prese con i "cantuccini" di Prato intuffati nel vin santo.

Filippo Pieri

N.B. Trovate le altre Bonelli News nella pagina apposita!

1 commento:

  1. Bel reportage! Questo Zagorone, come quello dello scorso anno, merita gli apprezzamenti ricevuti, e si innalza nell'Olimpo dei capolavori zagoriani, recenti e passati.

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