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domenica 2 giugno 2013

L'UOMO DEI PAPERI: CRONOLOGIA RAGIONATA DEL FUMETTO DI CARL BARKS. X PARTE: SPECIALE TOPOLINO 3000. LO SPIRITO DELL'OREGONIANO NEI "NUMERI CHIAVE".

di Francesco Manetti

NOTA: Tutto il materiale illustrativo pubblicato in questo post è di proprietà della WALT DISNEY PRODUCTIONS e degli altri aventi diritto ed è qui riprodotto ai soli fini di studio, documentazione e identificazione. 


In questo nuovo appuntamento con la nostra cronologia barksiana non parleremo di Carl Barks, se non di sfuggita.
Oggi festeggiamo infatti un importante traguardo raggiunto dalla più longeva e conosciuta testata disneyana in Italia: Topolino libretto è arrivato al n. 3000!


Topolino libretto n. 1, 1949


Ma il settimanale Topolino forse nemmeno esisterebbe senza l'opera dell'oregoniano. Basti riflettere su questo: dopo 738 numeri del Topolino giornale (che si affacciò nelle edicole il 31 dicembre 1932 e chiuse il 9 aprile 1949) il primo numero del formato pocket (aprile 1949) presentò ben tre storie barksiane. Si trattava - in ordine di apparizione sulle pagine del fascicolo - di Paperino milionario al verde (uscita negli USA nel luglio 1948, è la seconda storia di Barks con Gastone, qui ribattezzato Bambo), della prima parte di Pluto salva la nave (Pluto Saves the Ship del 1942, la seconda avventura in assoluto firmata da Barks, anche se per i soli testi) e della prima puntata di Paperino e il segreto del vecchio castello (ovvero Donald Duck in "The Old Castle's Secret" del giugno 1948, che vide il ritorno di Zio Paperone dopo il debutto sul Monte Orso).


Barks su Topolino n. 1 (le ultime due tavole della I parte dell'avventura Paperino e il segreto del vecchio castello - notare come venne sfruttata anche la III di copertina, con stampa in bicromia)


Qualcosa però non torna... Dall'aprile 1949 (n. 1) al maggio 2013 (n. 3000) - con 52 uscite all'anno - la serie avrebbe dovuto ormai superare abbondantemente il n. 3300! Come si spiega? Semplice! Con il fatto che nei primi anni il Topolino libretto non era un settimanale.
Dal n. 1 dell'aprile 1949 al n. 39 del marzo 1952 il periodico aveva infatti cadenza mensile (il prezzo iniziale di 60 lire - che fu mantenuto fino al n. 21 del novembre 1950 - corrispondeva alla cifra che il lettore spendeva in un mese di Topolino giornale, settimanale). Topolino libretto diventò quindicinale con il n. 40 del 10 aprile 1952 per trasformarsi in ebdomadario solo con il n. 236 del 5 giugno 1960; nel frattempo, con il n. 75 del 25 settembre 1953, Topolino abbandonò la spillatura e passò alla brossura - che ancora oggi mantiene.


Topolino libretto n. 500, 1965


Se in Bonelli viene solitamente dato risalto - salvo eccezioni - ai numeri con il 100 (essendo testate mensili cento numeri corrispondono a 8 anni e 4 mesi), Topolino celebra i "numeri chiave" di cinquecento in cinquecento (dunque con periodi di 9 anni e 8 mesi circa - quasi un decennio alla volta).
Arriviamo così a Topolino n. 500 del 27 giugno 1965, tutto a colori, com'era ormai consuetudine fin dal n. 289 dell'11 giugno 1961. Un "numero speciale", come recita la copertina. E con un omaggio davvero particolare, un gadget che oggi farebbe schiumare dalla rabbia anche il più pacato degli animalisti: una farfalla vera, essiccata (ne esistono di varie specie; la più scura è considerata quella più rara perché ne furono distribuiti meno esemplari)! Altri tempi, altri costumi... Sul n. 500 non c'è nessuna storia di Barks, anche se non possono mancare i suoi personaggi: Archimede, Edy, Gastone, Nonna Papera, etc.




Qui sopra alcune delle farfalle presenti come gadget in Topolino libretto n. 500, adagiate su una foglia attaccata all'interno di una cartella in cartoncino inserita a metà albo.

Il n. 1000 uscì il 26 gennaio 1975. La copertina di Marco Rota (che aveva disegnato anche quella del n. 500, ugualmente dorata) si ispirava a quella del n. 1 - con Topolino capobanda musicale - tratta dall'immagine pubblicata sul retro di Walt Disney's Comics and Stories n. 9 del giugno 1941. La celeberrima costolina gialla ancora oggi usata era stata adottata con il n. 605 del 2 luglio 1967 (prima il dorso della brossura era illustrato e successivamente a quadretti bianco/ciano o bianco/magenta), inaugurando il periodo meno ricercato dai collezionisti. Nessun omaggio sul n. 1000 e nemmeno Barks, anche se Qui Quo Qua e il parente di Scozia (disegnata da Carlos Edgar Herrero) è molto barksiana come "spirito". Rimanendo in tema di merchandising esiste però, fuori commercio, un cofanetto rosso con Topolino n. 1000 e albetto allegato approntato dalla Mondadori per gli inserzionisti. Personalmente sono molto affezionato al n. 1000: fu in quel periodo che iniziai a collezionare seriamente il settimanale, abbandonando la raccolta intorno al 1990...



Topolino libretto n. 1000, 1975

Il cofanetto commerciale di Topolino 1000 (immagine tratta da Vintage Comics)


Anche sul n. 1500 del 26 agosto 1984 Barks è assente, ma in compenso torna il gadget: la riproduzione della cover su targa metallica bordata in plastica, copertina che ricalca nuovamente il Topolino majorette dei numeri 1 e 1000, ancora una volta disegnata da Marco Rota. Una curiosità minima: è l'unico albo speciale di Topolino il cui prezzo corrisponde al numero (1500 lire).


Topolino libretto n. 1500, 1984


La placca di metallo smaltato in omaggio con Topolino n. 1500


Con il n. 2000 del 27 marzo 1994 - un massiccio doppio volume - le cose cambiano radicalmente. La Mondadori aveva passato il testimone a The Walt Disney Company Italia con il n. 1702 del 10 luglio 1988. Il gadget era un cel (con la riproduzione della copertina) che poteva essere montato su un supporto speciale (uno sfondo in cartoncino) in modo da poter stare in piedi.


Topolino libretto n. 2000, 1994



Nello stesso periodo uscì anche lo Speciale Topolino 2000 (supplemento al numero regolare) con ristampe e inediti, e soprattutto con tantissime curiosità e notizie sulla serie (autori, direttori, redattori, edizioni, etc.) in un'illustratissima sezione a colori intitolata 2000 numeri di successi (curata da Gianni Bono e dalla Epierre). E l'omaggio allegato era davvero eccezionale: la ristampa anastatica di Topolino libretto n. 1! Collegata con l'uscita del n. 2000 venne infine presentata la mostra itinerante Topolino 60 anni insieme, il cui catalogo targato Electa rimane ancora oggi uno dei più approfonditi volumi di critica disneyana uscito nel Belpaese.
Se Barks era assente sul n. 2000 era invece ben presente e festeggiato poco dopo, sul n. 2011 del 14 giugno 1994, in occasione della tappa italiana del suo tour europeo. Due le storie pubblicate sul fascicolo: Paperino la pioggia d'oro del 1950 e Paperino il reporter degli abissi del 1963 (era inoltre il 60esimo anniversario di Donald Duck).


Il gadget smontabile di Topolino n. 2000.



Speciale Topolino 2000, supplemento a Topolino n. 2000

Ecco come si presentava il blister da edicola che raccoglieva lo Speciale Topolino 2000 e la ristampa anastatica del n. 1



Invito riservato alla stampa (noi di Dime Press eravamo presenti) per l'inaugurazione della mostra Topolino 60 anni insieme a Firenze (marzo 1994), in coincidenza con l'uscita di Topolino n. 2000.



Giungiamo così al n. 2500 del 28 ottobre 2003, anche questo senza Barks (il primo "numero tondo" dopo la scomparsa del Maestro) - che veniva però ampliamente celebrato ormai da anni su iniziative collaterali, come la serie Zio Paperone. Un numero davvero particolare. Nessun regalo ma una gustosa copertina cartonata sulla quale appare - per la prima volta in un "numero chiave" - un altro personaggio insieme a Topolino... e non poteva essere che Paperino. Dei numeri speciali, il 2500° è il primo dell'era Internet (l'indirizzo del sito www.topolino.it è ben visibile sulla copertina). E' il primo senza la firma rassicurante del grande Walt Disney sopra la testata. Ed è anche il primo delle uscite importanti a essere prezzato in euro - 1,80 per l'esattezza.

 
Topolino libretto n. 2500, 2003



Infine il n. 3000, datato 28 maggio 2013, doppio in foliazione come il n. 2000. Nessun gadget, purtroppo... Copertina (logo di testata e cifra 3000 sbalzati; doppia tecnica di plastificazione) affollatissima, con tutti i maggiori personaggi della Disney, di Topolinia e di Paperopoli. Carl Barks è di nuovo - in qualche modo - presente... con Paperone, Gastone, Amelia, Archimede, i Bassotti, etc. Secondo il mio modesto parere alcune delle storie pubblicate nell'albo strizzano un po' troppo l'occhio ai lettori più giovani - assuefatti ai colori rutilanti dei giochi elettronici su consolle e nel web; altre cedono al recente gusto americano e giapponese della deformazione e del ringiovanimento dei character; altre ancora indugiano in dubbi rimaneggiamenti grafici (come la Nonna Papera e la sua fattoria virate in stile shabby chic).   



Topolino libretto n. 3000, 2013



Ma - ripeto - è solo un innocuo punto di vista personale: l'avventura è stata grande e continua ormai da oltre 80 anni con 3738 meravigliose uscite. Anzi, 3735, perché il n. 1370 del febbraio 1982 saltò a causa di un sciopero e sempre per agitazioni sindacali - come ci suggerisce il lettore Gongoro72 - mancano il numero 480 (l'uscita precedente riporta la numerazione 479/480) e il numero 1531 (l'uscita precedente riporta la numerazione 1530/1531)!
E del resto, se siamo su Dime Web a parlare di Topolino 3000, è anche perché un po' di Bonelli c'è pure qui: Pippo e Gambadilegno e... il colpo da 3000 (testi di Tito Faraci - Dylan Dog, Martin Mystère, Nick Raider, Magico Vento - e disegni di Giorgio Cavazzano - Martin Mystère, Ken Parker Magazine, I Grandi Comici del Fumetto), Zio Paperone e il tiranno dei mari (testi di Francesco Artibani - prossimamente sulla collana Le Storie con Golem - e disegni di Corrado Mastantuono - Nick Raider, Magico Vento, Tex e in futuro Dylan Dog), Ciccio e la partita numero 3000 (testi di Riccardo Secchi, figlio di Max Bunker - Nathan Never)

Auguri vivissimi, Topolino, e arrivederci al 2023 con il n. 3500 e al 2032 con il n. 4000 (se non abbiamo sbagliato i conti)!

Francesco Manetti


P.S. Per altri dati e curiosità sul periodico Topolino vi suggeriamo caldamente di consultare due interessanti siti: Collezionismo Fumetti (una vera miniera di informazioni, soprattutto per le caratteristiche tecniche degli albi e per le rarità d'epoca) e il curatissimo Topolino lo sapevi che...? (il blog di Topolino libretto, un blog di un collezionista per collezionisti e non solo. Appassionati, amici, lettori accaniti o nuovi alle prime armi, siete invitati tutti a dire la vostra sul giornalino più amato dagli italiani - come recita la presentazione sotto la testata).

N.B. Trovate nella pagina dedicata i link alle precedenti puntate della cronologia di Barks! 

1 commento:

  1. I numeri sono, in realtà, ancora meno di 3737.

    Infatti, sempre a causa di scioperi, mancano il numero 480 (l'uscita precedente riporta la numerazione 479/480) e il numero 1531 (l'uscita precedente riporta la numerazione 1530/1531).

    Non so se qualcosa di simile sia accaduto per il formato giornale.

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