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giovedì 27 giugno 2013

BANG, SEI MORTO. SAGUARO 13

di Filippo Pieri 


Saguaro un anno dopo. Dodici numeri sono passati dall’inizio della serie che oggi possiamo definire solida e robusta, con una continuity abbastanza stretta; adesso si chiude un ciclo per aprire nuovi e inaspettati scenari. Se paragonassimo il fumetto a un telefilm dei nostri giorni, potremmo dire che si conclude la prima stagione della serie con il processo a Folsom. Per chi non ha letto i numeri precedenti, all’inizio dell’albo viene riepilogato - con una ricostruzione dell’accusa attraverso il testimone - come siamo arrivati fino a qui. Il verdetto sembra scontato con la condanna all’ergastolo del cattivo e il piccolo Miguel destinato a entrare in un programma di protezione testimoni.
A mescolare le carte però ci pensa il villain Cobra Ray che in passato era stato assunto proprio dall’imputato per eliminare Miguel, testimone chiave dell’accusa. E visto che non ci era riuscito Folsom aveva fatto rapire la sua famiglia (vedi la recensione di Saguaro n. 11)



Sopra: autoritrattto di Elisabetta Barletta (dal sito della SBE); sotto: foto dell'autrice con il suo albo (da Facebook)
Cobra Ray si introduce nel palazzo di giustizia dove c’è il processo, Saguaro lo riconosce e lo insegue fin fuori dall’edificio dove in un vicolo si fa sorprendere fin troppo facilmente dal suo nemico che lo mette KO e gli ruba la pistola e il coltello. Dopo aver creato un diversivo all’interno del palazzo, scatta il protocollo di emergenza per l’imputato che viene accompagnato dalla guardie su un furgone sul retro. Qui il nemico di Saguaro mette in atto la sua vendetta contro Folsom e Thorn uccidendo il primo e facendo in modo che il secondo sia sospettato dell’omicidio e costretto alla fuga per dimostrare la propria innocenza.
Un albo ben confezionato dal creatore della serie, che nella seconda parte ha un ritmo adrenalinico che coinvolge sempre più. La disegnatrice dell’albo si segnala soprattutto per rompere regolarmente la gabbia Bonelli, cambiando dimensione a una delle tre strisce orizzontali (una più grande e due piccole) che, a nostro parere, non modificano nulla nella narrazione della storia e infastidiscono i bonelliani più tradizionalisti, che apprezzano sì la rottura della gabbia, ma solo quando essa è motivata graficamente (come, per esempio, con le vignette verticali di pag. 47 e 58).


Copertina di Saguaro n. 13, giugno 2013. Disegno di Furnò.







Saguaro 13
SENTENZA DI MORTE
Giugno 2013
Pagg. 100, € 2.90
Testi: Bruno Enna
Disegni: Elisabetta Barletta
Rubriche: Gianmaria Contro
Copertina: Davide Furnò


Filippo Pieri 

N.B. Trovate le altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio!

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