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giovedì 7 marzo 2013

MUSICA NEL SANGUE: JULIA 174


di Antonio Russo


Giancarlo Berardi, aiutato dal sempre valido Lorenzo Calza, dà finalmente l'impressione di voler dare un po' di pace alla sua Julia... un po' di quella serenità che solo in un amore corrisposto e sincero può trovare la bella criminologa che, suo malgrado, tante false partenze hanno un po' piegata nell'animo. Nei numeri scorsi anche i ponti sospesi con le sue vecchie storie finite avevano trovato un preciso segno che ne demarcava la conclusione; un giusto dazio per chi aveva giocato in modo troppo leggero con i sentimenti di una donna bisognosa d'amore come da sempre è Julia, non comprendendo quindi il carattere comunque risoluto sotto l'aspetto delicato.


Zena.



Sottilmente, sullo sfondo di un'indagine internazionale che prende le mosse da Genova per arrivare fino a Garden City, si snoda una storia che alla fine è un mero pretesto per introdurre nella serie Ettore Cambiaso, commissario della Polizia di Stato italiana in trasferta negli USA per seguire un caso di traffico internazionale di stupefacenti - condito da un cadavere impacchettato. In comune con il suo creatore - guarda caso!- il poliziotto non ha solo i natali, ma anche il fatto di suonare la chitarra e di aver militato in un gruppo da giovane (Berardi suonava negli Scorpioni, un oscuro complessino degli anni Sessanta e, se la memoria non mi inganna, dovrebbe aver anche inciso qualcosa da solo a suo nome). Altre notizie sul bell'agente le potrete apprendere leggendo l'albo (ma non posso fare a meno di sottolineare che, come Francesco Baccini, famoso cantautore genovese, è anche lui figlio di padre genovese e madre napoletana!), dove una delle cose più divertenti è che Ettore risulti simpatico a tutti, a partire dal tenente Alan Webb, sempre prevenuto nei confronti di altri maschi (davanti a un attonito di Ben Irving, che in pratica capisce in tempo reale cosa sta accadendo!), per arrivare fino al meccanico Nick Yorgis, sotto lo sguardo stupito e compiaciuto di Julia che finisce per innamorarsene.



Genova, la musica e il fumetto: i Buio Pesto. La loro strepitosa canzone Capitan Baxeicò riassume in un'unica mossa la tripletta di suggestioni!



Ciò avviene in un modo così semplice e leggero che, ancora una volta, conferma Berardi uno dei migliori sceneggiatori italiani, in special modo capace di tratteggiare con sensibilità e delicatezza le figure femminili, e questo fin dai tempi della saga di Ken Parker, in cui ci ha regalato donne indimenticabili. Julia non subisce il fascino di Ettore ma se ne innamora pian piano, e niente viene concesso a possibili sviluppi della storia fra i due (niente spoiler... se guardate il finale dell'albo lo fate assumendovene le responsabilità), ma sembra di avvertire per tutta la storia una sottile brezza che spero porti un po' di tranquillità alla protagonista, e magari sviluppi nuovi che da troppo tempo ormai sono attesi da tanti lettori. Ciò significherebbe dare nuova linfa a una bella serie che, come poche, riesce ad avvicinare l'altra metà del cielo alle nuvole parlanti, delineando una figura di donna vera, reale e che proprio per questo ha la necessità di esprimere ora una delle caratteristiche fondamentali dell'universo femminile, che a Julia è sempre mancata, con suo grande rammarico... ma, come recita l'adagio, non mettiamo il carro davanti ai buoi!
Ai disegni il sempre più bravo Valerio Piccioni, classico disegnatore di Julia, anche in tandem con altri (unico altro suo lavoro alla Sergio Bonelli Editore è un episodio della miniserie La stirpe di Elan, apparsa sulla bella ma sfortunata collana antologica Zona X) che in questa occasione presenta anche belle tavole a mezza tinta ambientate a Genova, in cui sfoggia la conoscenza dei caratteristi "carruggi" e della città dove si è trasferito dalla nativa Roma per intraprendere la collaborazione con Berardi che tuttora dà quei frutti che possiamo ammirare.


Julia n. 174, marzo 2013. Copertina di Spadoni



Julia 174 
CADAVERE IN TRASFERTA
Marzo 2013
pag. 132, € 3,40
Testi: Giancarlo Berardi e Lorenzo Calza 
Disegni: Valerio Piccioni 
Copertina: Cristiano Spadoni 
Rubriche: Giancarlo Berardi


Antonio Russo

N. B. Trovate le altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio!

1 commento:

  1. Ho letto l'albo solo oggi, quasi a ridosso del n. 175: concordo in pieno con il giudizio di Antonio sulla qualità della storia di Berardi (e Calza). L'impressione è che la serie stia evolvendo bene e sono contento vedere Julia sorridere dopo tante cupezze.

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