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giovedì 18 ottobre 2012

L'ANGELO VENDICATORE: SFOGLIANDO IL MAXI TEX 16

di Francesco Manetti

Quello della “città corrotta” è uno dei canoni texiani più avvincenti e consolidati, tanto che nel settembre 1987 ebbe l'onore del titolo sull'albo n. 323. Non deve essere per niente difficile immaginarsi per un attimo la squallida realtà degli agglomerati urbani italioti del 2012, invasi e devastati dalle Alpi al Lilibeo da arroganti nostrani e di ogni altra etnia; da mafiosi nazionali e internazionali, scippatori, vandali, deturpatori del patrimonio artistico; da trafficanti e spacciatori di sostanze letali, ladri, rapinatori, assassini, stupratori, venduti, falsari; da violenti, profittatori, evasori totali, assenteisti, finti invalidi, truffatori; da gangster, politici, burocrati, portaborse, pedofili, integralisti, pirati stradali, puttanieri, inchinatori, batmen, trote e altra fauna similare.


La copertina di Galep per Tex n. 323, settembre 1987. Storia di G. L. Bonelli & Civitelli. (c) Sergio Bonelli Editore



E poi immaginiamo, come succede nel primo “zagorone”, che si apra uno squarcio su una realtà alternativa, oppure che qualcuno inventi – forse ricopiando la formula di Pier Cloruro de' Lambicchi, scovandola tra la polvere degli scaffali metadimensionali di Safarà – una vernice capace di dar vita ai personaggi di carta. Immaginiamo allora un Tex e un Carson – se vogliamo attualizzandoli, nei panni di Judge Dredd o di Dirty Harry – piombare a Roma, a Firenze, a Milano, a Prato, etc. Gente, che serpentone si formerebbe davanti alle porte dell'Inferno per ottenere un posto pubblico a tempo indeterminato di spalatore di carbone nelle fornaci di messer Satanasso!



Le mafie in Italia, indigene e d'importazione. (c) rivista Limes



Nelle strade di Blackfalls è piombato davvero qualcosa di nero. Si tratta dello sceriffo Starker, uno smargiasso che di difensore della legge ha solo una stella, ottenuta con l'inganno e oltretutto sicuramente forgiata con una latta di risulta. Il criminale si è incistato in questa pacifica cittadina del West, come una vedova nera al centro della ragnatela o un tumore in mezzo al cervello. Attorniato da una ghenga di sgherri dall'animo color pece, le sue metastasi, comanda con pugno di ferro in guanto di ferro il paese, e per strafare ha persino fatto erigere all'entrata una bella forca, a mo' di monito perenne.



Una forca americana di fine '800, del tutto simile a quella fatta montare da Starker a Blackfalls.



Con un fulgido passato e uno splendido presente di omicida, predone, grassatore, traditore e vigliacco questo riciclato dalla gran faccia tosta trova gran parte del suo fosco coraggio nelle bottiglie di whiskey e nella sua innegabile abilità con le sputafuoco. Ma quando il Ranger – come un arcangelo inviato dal Cielo – piove da quelle parti, par di sentire il Dies Irae, Dies Illa! Per quanti sforzi faccia Starker per mantenere il potere illegittimamente detenuto non fa altro che avvicinarsi sempre più alla fossa, dentro la quale è destinato a ruzzolare ben zavorrato di piombo calibro 45 magnun.


Un altro angelo caduto dal cielo, con la sua spada cal. 45: "Dirty Harry", interpretato da Clint Eastwood.



Il tormentone è perfettamente collaudato – e proprio per questo funziona anche stavolta alla perfezione. Lo sceneggiatore Tito Faraci esegue a memoria lo spartito bonelliano (e nizziano) con bacchetta sicura e polso veloce, alla Toscanini o alla Furtwaengler. Il disegnatore Miguel Angelo Repetto – pur rifacendosi nel tratteggio del volto e delle posture di Aquila dell Notte alla lezione di Fusco – ricrea ottimamente e con nuovo piglio gli ambienti e gli ammenicoli della saga tanto cari ai lettori (le vie polverose, saloon dalla dubbia clientela, i precipizi letali, i trading post scalcinati, le diligenze assaltate, etc.) e ci regala una sinfonia di espressioni facciali (merita notare lo sgomento che coglie a più riprese i mascalzoni, di fronte alla dura realtà nella quale Willer li fa risvegliare, massagiandogli il mento oppure solleticandogli il naso con la canna della Colt) degne dei maggiori interpreti sul palco wagneriano.



La copertina di Villa per il Maxi tex n. 16, ottobre 2012. (c) Sergio Bonelli Editore



Maxi Tex 16
ILA LEGGE DI STARKER
Ottobre 2012
pag. 324 (a colori), € 6,30
Testi: Tito Faraci
Disegni: Miguel Angelo Repetto
Introduzione: Mauro Boselli


Francesco Manetti

N.B. Trovate le altre recensioni bonelliane sul Giorno del Giudizio!

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